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Raffreddamento Quadri Elettrici


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Inserito:

Ciao,

Ho un grosso problema per raffreddare dei quadri elettrici sospesi ad una monorotaia in ambiente molto aggressivo sto vagliando qualunque ipotesi anche le più esotiche (celle di peltier, heat pipe)

Dati di progetto:

Quadro: 1400x800x400 in metallo verniciato epossidico, tutte le pareti libere; chiuso ermeticamente per evitare che l'acido entri nel quadro

Potenza prodotta all'interno del quadro 450 W

Potenza dissipata dal quadro alle temperature di lavoro 180 W

Temperatura max esterna 40° C

Temperatura max interna ammissibile 50° C

Temperatura ideale interna 35° C

Possibilità di forza la ventilazione interna per migliorare lo scambio

I carrelli sono in movimento non si può fornire ne aria compressa ne acqua

L'ambiente è veramente aggressivo


Inserita: (modificato)

La prima domanda che ti faccio è perchè utilizzi un quadro in metallo se l'ambiente è tanto aggressivo,comunque esistono in commercio dei climatizzatori, ed in particolare la Legrand ne fa di diversi; si passa dalle semplici ventole esterne alla miscellazione interna dell'aerea sino ai climatizzatori.Sul catalogo troverai tabelle e quant'altro.

Modificato: da Malis
Inserita:

Se il quadro elettrico è chiuso ermeticamente, vuol dire che l'apparecchiatura di raffreddamento dovrà essere installata completamente all'interno del quadro, poichè non potresti usare apparecchiature con unità poste all'esterno del quadro se no l'acido andrebbe ad intaccarle.

Ho capito bene?

Se quello che ho scritto precedentemente è corretto il tuo problema secondo me non è di facile soluzione.

P.S. fammi sapere.

Ciao :o

Inserita:

Dove lavoro è capitato spesso di costruire quadri di rifasamento con un grado

di protezione elevato (IP66) che però a causa delle apparecchiature in essi

contenuti ( reattanze di blocco per le armoniche , resistenze di scarica, condensatori)

che sviluppavano parecchio calore, avevano la necessità di essere adeguatamente

raffreddati. Il raffreddamento non poteva avvenire tramite ventilatori in quanto

i filtri di aspirazione si sarebbero subito intasati a causa dell'ambiente partcolarmente

sporco e ostile nel quale si trovavano . La soluzione in questi casi è stata ricorrere

a condizionatori da quadro, noi ci forniamo presso la Cosmotec che è specializzata

proprio in questo, hanno un grado di protezione elevato e richiedono solo di

scaricare la condensa attraverso un tubicino di gomma e dall'esperienze passate

posso dire che funzionano egregiamente, ne esistono di tutte le potenze

alimntati sia in monofase che in trifase

Paolo Cattani
Inserita:

Ho usato anch'io i Cosmotec, ma credo che in un ambiente aggressivo sarebbe meglio consultare la Casa.

Se l'ambiente fosse alcalino anzichè acido, ti direi che devi usare un'altro sistema: sali, fumi e polveri salmastre, nebbie di soda caustica etc. ti mangerebbero l'alettatura ed i tubi dell'unità esterna (se sono di alluminio) in sei mesi. Bisogna verificare la resistenza all'attacco acido, considerando che la ventola sull'unità esterna si tira dentro anche quello che non vorresti.

Potresti anche dotare il quadro di alette di raffreddamento o usare uno scambiatore passivo (quasi la stessa cosa), ma il differenziale di temperatura fra interno ed esterno non darebbe uno scambio adeguato, stessa cosa per l'heat pipe: a meno che non usi delle celle Peltier su un radiatore, dubito che risolverai il problema.

Peccato che non si possa portare l'aria compressa, ci sono dei raffreddatori a principio Vortex piuttosto interessanti

Paolo Cattani
Inserita:

Dimenticavo il sistema brutale che utilizzava un'Azienda dove lavoravo per raffreddare dei grossi cuscinetti su un motore da laminatoio: canna dell'innaffiatoio puntata sul cuscinetto (e relativo lago a terra) :ph34r:

Inserita:
Dimenticavo il sistema brutale che utilizzava un'Azienda dove lavoravo per raffreddare dei grossi cuscinetti su un motore da laminatoio: canna dell'innaffiatoio puntata sul cuscinetto (e relativo lago a terra) 

:blink: Questa è da mettere nel bestiario :lol:

Inserita:

rispondo a malis, il quadro elettrico in metallo mi garantisce una dissipazione di 180W oltre ad una protezione meccanica, questi quadri alimentano dei paranchi da 5 Ton, soprattutto in manule le collisioni sono all'odg.

La soluzione con celle di peltier mi intriga ma allo stesso tempo mi spaventa, mi piacerebbe avere un'esperienza diretta.

grazie

Pietro Buttiglione
Inserita:

a mesembra che dovrebbe dissipare qualcosa di piu' di 180 W... ;)

Io punterei decisamente sul quadro stagno in alluminio alettato...

Ricordo che la Parametrics USA faceva inverters in quadri alettati..

Recentemente ho visto qualcosa in europa ma dovrei cercare..

Non so di dove sei... chiederei a Italquadri, a Rittal e se non trovi

cerca a Madignano (CR) un costruttore di carpenterie che le lo fa ad hoc.

pietro

PS. metti all'interno un fan x ricircolo B)

Inserita:

ti sugerisco di installare all'interno del quadro un condizionatore aria della legrand articolo 34837

Inserita:

Ci sono anche scambiatori aria/aria dove quella interna resta dentro e quella esterna raffredda quella interna forzata tramite radiatori, cosi mantieni l'impermeabilità, oppure condizionatori che abbiano all'esterno (in ambiente aggressivo,) solo il radiatore di raffreddamento del gas, il resto tutto dentro al pulito.

Ciao

Paolo Cattani
Inserita:

Attenzione! Contatta la Casa, come detto nel precedente post, il rischio è che l'ambiente aggressivo ti "mangi" il radiatore esterno, alette e tubi compresi:è pacifico che il resto è protetto dal contenitore del condizionatore.

Inserita:

Per Marcob 1977,io intendevo chiederti perchè non usi un quadro in acciaio inox aisi 304 che ha una buona resistenza agli acidi e alcalini, altrimenti potresti passare ad un quadro elettrico in acciaio aisi 316L e qui avresti la protezione totale contro qualsiasi aggressore esterno,inoltre per quanto ne sappia io l'acciaio ha una resistenza meccanica maggiore del metallo (ferro verniciato) normale.

Inserita:

rispondo a cemento: non ho trovato il codice sul catalogolo online legrand

rispondo a malis: teoricamente hai ragione ma abbiamo verificato una maggiore resistenza del verniciato in epossidico

quali sono questi condizionatori con all'esterno solo il radiatore di condensazione?

ciao e grazie a tutti, tranne al getto d'acqua

Inserita:

Con scambiatori aria aria si raggiungono Kpt di 100-150W di dissipazione per °C di DeltaT.

Avendo una Tamb. di 40° ed una Tmax di 50°, con una Pt di (siamo pessimisti) 600W si ha:

DeltaTmax= 50°C-40°C=10°C

KPtscamb.=Pt/DeltaTmax=600W/10°C=60W/°C

Da ciò a mio parere non è necessario un condizionatore (salvo problemi d'ingombro),soggetto sicuramente a guasti più frequenti e di costi maggiori.

Paolo Cattani
Inserita:
Temperatura max esterna 40° C

Temperatura max interna ammissibile 50° C

Temperatura ideale interna 35° C

Sono d'accordo, in linea di principio, su di uno scambiatore aria/aria, fermi restando i dubbi sulla durata in ambiente aggressivo. Dato però che la capacità di scambio diminuisce se cala il deltaT, dubito che si potrà scendere sotto i 43-44 gradi. Se, come indicano i dati forniti, si vuole arrivare a 35, bisogna raffreddare per forza.

A questo punto, condizionatore o celle Peltier, non si scappa.

Inserita:

Caro Marcob1977,

non citi il pH dell'ambiente aggressivo, quindi non garantisco chimicamente.

Se costruisci il quadro usando lamiera con alluminio ceramizzato da entrambe le parti, ottieni la dissipazione che desideri (450 W con 40°C esterni e max 50°C interni), senza aggiungere parti in movimento ne' circuiti elettrici. Semplicemente il quadro ha la minore impedenza termica possibile verso l'ambiente esterno (l'epossidico ostacola l'emissione).

Ciao

Mario

Paolo Cattani
Inserita:

Bentornato, Mario!

Il prodotto descritto ha caratteristiche ottime, forse vale davvero la pena di provare... fermo restando che non si scende sotto i parametri già citati senza raffreddare.

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