mills Inserito: 8 luglio 2004 Segnala Inserito: 8 luglio 2004 Ciao a tutti! Sono uno studente/musicista appassionato di home recording. Sto pensando di rinnovare in senso un po' più professionale la sala dove suono e registro; principalmente ho intenzione di fare lavori di correzione acustica, in più non mi dispiacerebbe trovare qualche nuova soluzione per un utilizzo intelligente della parte elettrica, ma sono totalmente ignorante in materia e quindi mi rivolgo a voi.Ho parecchia roba che necessita di corrente, a partire da amplificatori vari, casse, mixer, tastiere, computer e altri aggeggi. Finora mi sono comportato semplicemente così: ho collegato tutto con 3 normali ciabatte, due delle quali attaccate a due diverse prese di corrente presenti nella stessa stanza. Risultato: c'è un perenne ronzio di fondo nelle casse (che credo potrebbe essere imputato a un problema elettrico) e nel momento in cui si accendono le luci della sala si crea altro rumore. Per di più, sono totalmente scoperto se dovessero esserci blackout o problemi all'impianto (e questo non va bene, sia perchè lavorando con il computer rischio di perdere dati importanti, sia perchè ho diverse apparecchiature di qualità e vorrei cercare di preservarle da eventuali danni di tipo elettrico).Quali soluzioni potrei adottare per risolvere questi problemi? Tenete presente che la stanza è nella casa dove abito, l'impianto elettrico è domestico e non mettermi a smurare tutto per rifarlo ad hoc.Mi affido a voi!Grazie anticipatamente,corrado
FranSys Inserita: 8 luglio 2004 Segnala Inserita: 8 luglio 2004 Anch'io mi diletto con l'home recording poiché, sebbene ora mi occupi d'altro, non ho dimenticato il mio passato musicale! Ti propongo queste semplici soluzioni che dovrebbero aiutarti a migliorare notevolmente il tuo setup.1) Primo punto fondamentale: l'impianto di terra. Devi necessariamente disporre di una presa di terra efficiente e, qualora non sia disponibile, dovrai provvedere a fartela installare. Il tuo conduttore principale di terra dovrà terminare su un collettore (sbarretta di rame) dal quale diramerai tutti i collegamenti di terra necessari per le tue apparecchiature. Nel tuo caso è fondamentale che tutti i conduttori di terra diretti alle prese a spina sulle quali colleghi le apparecchiature siano distibuiti a stella: il collettore è appunto il centro del sistema. C'è una ragione elettrica particolare: è necessario mantenere la resistenza di tali conduttori il più bassa possibile onde evitare che l'impianto di terra possa introdurre disturbi sulla catena audio.2) L'UPS. Non puoi permetterti di lavorare senza adeguato filtraggio della rete elettrica e senza riserva energetica in caso di black-out. Acquista un gruppo di continuità a batterie di marca primaria, monofase, 230 V 50 Hz, potenza almeno 2-2,5 kVA, assolutamente con forma d'onda in uscita sinusoidale (scarta a priori i modelli ad onda quadra rettificata, possono creare problemi agli alimentatori di alcune apparecchiature). Per quanto concerne l'autonomia dell'UPS orientati sui soliti 10-15 minuti primi. Si tratta di un valore sufficiente a consentire un backup di dati di una tua applicazione. Tieni presente che i gruppi di continuità più recenti dispongono di porta seriale e driver Windows o Macintosh (spero che tu non usi Atari!). Colegando l'UPS al PC puoi monitorarne lo stato e lanciare su iniziativa dell'UPS script di salvataggio automatico in caso di mancanza rete.3) La protezione dell'UPS. Fai installare dal tuo elettricista un interruttore automatico magnetotermico differenziale per la protezione del gruppo di continuità. L'interruttore dovrà essere dimensionato in funzione della corrente di spunto richiesta all'accensione dell'UPS e, preferibilmente, dovrà essere equipaggiato di un modulo differenziale in classe A.4) La distribuzione. A valle dell'UPS farai installare un piccolo quadro di distribuzione dotato di un interruttore automatico magnetotermico (non differenziale, questo è discorso lungo) per la protezione ed il sezionamento di ciascun gruppo prese che istallerai. Ad esempio: un interruttore per PC, monitor e stampante, un altro per le interfacce MIDI e i convertitori AD/DA, un terzo per il mixer, un quarto per l'outboard (effettistica e processori), un quinto per il finale audio, un sesto per tastiere ed expanders e così via. A monte di tutti questi interruttori è sempre meglio installare un interruttore di manovra/sezionatore non automatico che utilizzerai come interruttore principale. Se vuoi fare l'uovo con due rossi, prevedi anche un voltmero digitale col quale potrai visualizzare la tensione presente in linea e monitorare l'efficienza dell'UPS.5) I gruppi di prese a spina. Su ciascuna linea in partenza dal quadretto di distribuzione installerai in posizione acconcia un gruppo di prese a spina, di tipo componibile. Esistono in commercio involucri in plastica da fissare a parete in grado di contenere da 1 a 12 prese, volendo anche di più. Valuta la soluzione migliore in funzione delle tue esigenze e prevedi sempre un 30% di prese in più per futuri utilizzi. Ti consiglio di scegliere prese a spina di tipo universale, in grado d'accettare le normali spine italiane da 10 e 16 A ma anche i modelli UNEL (tedesche) e quelle americane a lamelle. In questo modo dimenticherai l'esistenza degli adattatori. Sappi che queste prese sono disponibili in vari colori: verde, arancione e rosso oltre ai classici bianco e nero (grigio scuro). Normalmente io uso il rosso per identificare le prese che sono collegate "sotto" l'UPS. In questo modo evito di sbagliarmi e collegare una stufetta elettrica da 3 kW su una presa asservita da gruppo di continuità!Credo che per il momento possa bastare. Considera che quanto sopra potrebbe richiedere un investimento tra i 1500 e i 2500 Euro a seconda della configurazione. Non sono pochi, ma non sono neanche troppi se valuti il costo delle apparecchiature del tuo studio. Puoi risparmiare riducendo la potenza dell'UPS: per esempio potrebbe essere superfluo alimentare con UPS il finale di potenza audio che è un'apparecchiatura abbastanza robusta, che non teme le schifezze che di tanto in tanto giungono attraverso la rete.Se non hai dimestichezza con l'elettrotecnica sarebbe preferibile incaricassi un elettricista. Se vuoi fare da solo è meglio che ti faccia consigliare da un installatore amico. Non è un lavoro difficile ma non è neanche semplice. Ciao.
mills Inserita: 8 luglio 2004 Autore Segnala Inserita: 8 luglio 2004 Grazie Fran, sei stato davvero completo ed esauriente.Unica pecca: i 2000 € di spesa . Non avevo idea che i costi potessero essere così alti! Giusto per capire, è il gruppo di continuità che li fa lievitare così tanto? Il resto dell'attrezzatura di per sè quanto costerebbe?Grazie ancora!corrado
Ottava Inserita: 8 luglio 2004 Segnala Inserita: 8 luglio 2004 Si principalmente il costo lievita proprio perchè ci sono gli UPS. Più è potente l'UPS e più costa.Ciao (anzi Fransys è stato basso secondo me; tra materiale mano d'opera e quant'altro secondo me anche 3000 € dipende anche dalla grandezza dei locali e da quanti sono).P.S. Se fai fare dei preventivi probabilmente il costo rispetto hai miei calcoli potrebbe essere meno.
FranSys Inserita: 8 luglio 2004 Segnala Inserita: 8 luglio 2004 Un buon UPS costa in linea di massima 650-700 Euro per ogni kW di potenza. E' un prezzo a peso ma non sbagli.Ciao.
mills Inserita: 8 luglio 2004 Autore Segnala Inserita: 8 luglio 2004 Capisco...Beh, la soluzione di Fran mi sembra davvero molto professionale e "risolutiva", forse fin troppo per quelle che sarebbero le mie esigenze (la volpe e l'uva... ). Andando con molta più calma e rapportandosi con quelle che possono essere le disponibilità di uno studentello universitario, che cosa potrei iniziare a fare? Avrebbe senso andare per passi successivi, quindi cominciare con l'impianto di terra e quando possibile aggiungere poco per volta il resto? Tanto per non farmi sorprendere dall'elettricista, quanto mi verrebbe a costare solo l'impianto di terra?Grazie a tutti per la disponibilità!corrado
Dario Valeri Inserita: 13 luglio 2004 Segnala Inserita: 13 luglio 2004 ciaonon dimenticare dei disturbi indotti.per esempio lamade a fluorescenza portano un sacco di disturbi .i cavi microfonici o di connessione alle tastiere o comunque ad un qualcosasono microfoni loro stessi!!prova astropicciare un cavo e vedrai .ciaodario
FranSys Inserita: 13 luglio 2004 Segnala Inserita: 13 luglio 2004 Avrebbe senso andare per passi successivi, quindi cominciare con l'impianto di terra e quando possibile aggiungere poco per volta il resto? Tanto per non farmi sorprendere dall'elettricista, quanto mi verrebbe a costare solo l'impianto di terra?Il costo dipende da molti fattori. Intanto bisognerebbe verificare se il tuo alloggio disponga già di un impianto di terra e, in tal caso, se sia perfettamente efficiente. Ammettendo che tu debba realizzare un impianto di terra ex-novo, occorre valutare dove si trovino i locali del tuo home-studio. Indubbiamente, se sei al sesto piano di un condominio il tuo costo sarà più elevato di quanto possa essere nel caso la finestra del tuo studio si affacci ad un giardino al piano terra! Ad ogni modo considera una spesa tra i 250 e i 500 Euro. Dovrebbero bastare.non dimenticare dei disturbi indotti.per esempio lamade a fluorescenza portano un sacco di disturbi .i cavi microfonici o di connessione alle tastiere o comunque ad un qualcosasono microfoni loro stessi!!prova astropicciare un cavo e vedrai.Questo problema può essere risolto utilizzando connessioni bilanciate a bassa impedenza... e credo che Mills già lo sappia. L'effetto "microfono" dei cavi si presenta nel caso di connessioni ad alta impedenza cablate "single-wire". I microfoni professionali dispongono al loro interno di un trasformatore che riduce l'impedenza del trasduttore microfonico da alcune decine di kohm ad alcune centinaia di ohm (tipicamente 300 o 600 ohm). Il trasformatore, infine, mette a disposizione due segnali sfasati di 180° fra loro (principio della connessione bilanciata). Nel caso siano captati disturbi dal cavo (molto più difficile poiché la linea è già a bassa impedenza), il rumore indotto si annullerà per cancellazione di fase una volta giunti all'ingresso del preamplificatore (anch'esso munito di un trasformatore d'ingresso oppure di uno "sbilanciatore" ad operazionali). Le connessioni bilanciate sono normalmente collegate con connettori di tipo XLR3 (in gergo Cannon, dal nome commerciale dato dalla ITT) oppure con jack 1/4" (6,3 mm) tripolari (stereo).Nel caso delle tastiere il problema non si pone poiché la connessione è già a bassa impedenza ed il livello è nell'ordine delle centinaia di mV contro i pochi mV di un microfono. In questo caso una connessione a filo singolo è comunque esente dai normali disturbi indotti (a parte il caso in cui tali disturbi siano generati da apparecchiature di elevata potenza, diciamo nel dominio delle decine di kW).Una curiosità: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le migliori apparecchiature audio professionali sono dotate di ingressi bilanciati a trasformatore e non ad operazionali. Infatti, nonostante gli operazionali a FET abbiano rapporti segnale/rumore elevatissimi, nulla sostituisce un trasformatore d'alta qualità. Ovviamente si tratta di trasformatorini che stanno sulla punta di un dito, avvolti utilizzando complessi collegamenti serie/parallelo sul primario e sul secondario al fine di ridurne la capacità e con pacchi lamellari in acciaio al silicio a grani orientati. Insomma, potenza a parte, qualcosa di molto simile ai trasformatori d'uscita degli amplificatori valvolari.Ciao.
mills Inserita: 13 luglio 2004 Autore Segnala Inserita: 13 luglio 2004 Grazie a tutti.Per il discorso dei disturbi indotti credo di essere tranquillo, utilizzando tutte connessioni bilanciate.Riguardo alla messa a terra, Fran, non ci crederai ma davvero il mio home studio, trovandosi interrato, ha una finestra (anzi due) all'altezza del giardino esterno! Questo già mi rincuora sul costo dell'impianto di terra. Ma come faccio a verificare se l'impianto di terra (che credo sia già presente) è perfettamente efficiente?Ciao,corrado
FranSys Inserita: 13 luglio 2004 Segnala Inserita: 13 luglio 2004 Ma come faccio a verificare se l'impianto di terra (che credo sia già presente) è perfettamente efficiente?Chiami l'elettricista e lo fai misurare con l'apposito strumento. Siccome in questo caso c'interessa che l'impianto di terra sia un buon riferimento per le tue masse audio, è indispensabile che la sua resistenza sia molto bassa, diciamo nell'ordine di qualche decimo di ohm. Nel caso il valore sia più alto hai due strade:1) far "rinforzare" l'attuale impianto;2) crearne uno ex novo (e comunque collegarlo a quello esistente). Riguardo alla collocazione del tuo studio in relazione alla problematica dell'installazione dell'impianto di messa a terra, credo non potessi pretendere di meglio! Con un giardino a portata di mano è tutto più semplice ed economico.A dir la verità potresti anche procedere autonomamente nell'esecuzione... però sarebbero necessari un po' di ragguagli tecnici e comunque avresti necessità di uno strumento per verificare l'efficacia del lavoro svolto. Ciao.
mills Inserita: 14 luglio 2004 Autore Segnala Inserita: 14 luglio 2004 Grazie Fran.Preferisco non avventurarmi nel fai da te per queste cose, non ne capisco veramente nulla e rischio solo di fare casini. Ok, allora mi rivolgerò ad un elettricista, sentiamo cosa mi dice!Grazie mille dei vostri consigli!A presto,corrado
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