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PLC Forum


Comuni Positivi


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Inserito:

Ciao a tutti. Qualcuno mi saprebbe dire se è normativamente corretto realizzare macchine elettriche con sistemi a logica programmabile con uscite a comune positivo? Se non lo è perché? Grazie. Saluti a tutti


Inserita:

le morme definiscono punti fermi in merito all'esecuzione che sono significativi ai fini della sicurezza e della corretta ingegnerizzazione della mecchina.

hanno carattere vincolante

gli standard definiscono alcune tipologie che aiutano ad avere impianti compatibili, nei ricambi, nelle tensioni e nella tipologia dei segnali

non hanno valore vincolante

gli usi sono nella testa di chi lavora e fanno si' che le tipologie all'interno di una stessa cultura tecnica siano fortemente analoghe

a volte aiutano a lavorare meglio

a volte ostacolano l'evoluzione

ritornando alla specifica domanda

si possono usare segnali pnp, npn, in alternata, reference ground, floating, 24 Vcc., TTL, 48 V. 110 V cc o ca. ecc. ecc.

e' opportuno non fantasticare troppo per usare componenti reparibili

e' opportuno non rimanere troppo ancorati a specifiche vecchi di venti anni

cio' detto vedi tu !

Inserita: (modificato)

ciao

normativamente perfetto, come positivo.

ciao

dario

Modificato: da Dario Valeri
Inserita:

No, non esiste una tipologia di comando che viene preferita a livello normativo. Esiste però il buon senso sempre applicabile da parte nostra. Detto ciò per aumentare il livello di sicurezza è sempre meglio realizzare apparecchiature con comune negativo collegato a massa.

Ciao

Inserita:

perche' ?

cosa cambierebbe ai fini della sicurezza se fosse il positivo collegato a massa ?

ifachsoftware
Inserita:
se è normativamente corretto realizzare macchine elettriche con sistemi a logica programmabile con uscite a comune positivo?

Il fatto di usare un PLC implica che la sicurezza non deve passare da lui , ma da logica cablata e/o appositi moduli certificati, quindi il fatto di usare PNP o NPN e' ininfluente.

Sul fatto di usare PNP o NPN l'unica considerazione seria e' legata al fatto che con un ingresso sempre alto che va basso alla pressione di un pulsante o di un micro si ha il fatto di poter interrompere un ciclo in caso di rottura filo , anche se ci possono essere casi (anche se sicuramente molto meno frequenti) che posso preguidicare questa 'sicurezza' (per es. si pinza il filo del positivo con il filo che va al micro ...)

Ciao :)

Inserita:

Vi ringrazio tutti. Siete stati davvero esaustivi. Grazie ancora

Inserita:
perche' ?

cosa cambierebbe ai fini della sicurezza se fosse il positivo collegato a massa ?

:P Appunto, non cambierebbe assolutamente nulla e, per quanto si tratti di una pratica poco diffusa, mi è già capitato di farlo.

Il fatto di usare un PLC implica che la sicurezza non deve passare da lui , ma da logica cablata e/o appositi moduli certificati, quindi il fatto di usare PNP o NPN e' ininfluente.

Vado leggermente OT.

Se non sbaglio c'era in circolazione un draft normativo (disegno di norma) che prevedeva la possibilità d'assegnare compiti di sicurezza a logiche programmabili appositamente costruite per lo scopo. Credo che per il momento non se ne sia fatto nulla, anche se ci sono costruttori (vedi Siemens) che spingono molto in quella direzione ed hanno già in catalogo Safety PLCs.

In ditta stiamo per affrontare un lavoro dove tutta una serie di logiche di sicurezza (si tratta prevalentemente di procedure antincendio) sarà demandata ad un PLC di sicurezza interfacciato in modo discreto con quello principale. Non è una commessa italiana e l'ingegneria di base è a carico del cliente (piuttosto cazzuto, gente che non fa cose a caso). Non ho ancora indagato, mi chiedo se sia cambiato qualcosa a livello normativo.

Ciao.

Inserita:
perche' ?

cosa cambierebbe ai fini della sicurezza se fosse il positivo collegato a massa ?

Non intendevo questo.

Io considero il termine "ai fini della sicurezza" anche un comando intempestivo cioè non voluto. Spesso ed è giusto che sia cosi, il - dell'alimentatore (tanto per intenderci) viene collegato a massa.

Se ho un ingresso NPN cosa accade se il filo di ritorno del pulsante di marcia (per esempio) si stacca dalla morsetto e va sulla carcassa della pulsantiera per esempio? E' possibile che la logica lo rilevi ad azioni la macchina. E' chiaro che i comandi di sicurezza non deve essere gestiti da plc però si ha comunque un'azionamento non voluto, intempestivo per l'appunto.

Tutto questo non potrebbe accadere se l'ingresso sarebbe PNP. Tutto qua

Saluti

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