Biointerruttori - cosa sono e come funzionano

[luciopro]

salve ragazzi stavo osservando l'impianto elettrico di un mio amico e ho visto che ci hanno messo 8 biointerruttori.

Per capirci dovrebbero essere quegli scatolotti che tolgono alimentazione alle prese se non vi è collegato niente.

La mia domanda è la seguente:

1- come funzionano??

2- Come posso eliminarli e fare tutto con un plc, se cio fosse possibile???

Grazie

[ClA]

Io biointerruttori sono dispositivi che interrompono l'alimentazione di rete su una linea quando l'assorbimento scende al di sotto di una certa soglia.

Interrotta l'alimentazione, lasciano sulla linea una bassissima tensione (alternata o continua, a seconda delle scuole di pensiero) con lo scopo di rilevare l'accensione di un carico e permettere il ripristino dell'alimentazione.

Innanzitutto vi sono serissimi dubbi sulla loro utilità. Il campo elettrico generato dal cavo sotto tensione (campo elettrico da quale vorrebbe difenderci il biointerruttore) è irrisorio (bastano semplici formule di elettromagnetismo per calcolarlo), soprattutto è infinitamente minore del campo elettrico generato da tanti altri apparecchi con cui conviviamo tutti i giorni.

Chi ha cercato in letteratura una dimostrazione scientifica vera della salvaguardia della salute ottenuta da questo dispositivo non ha trovato nulla.

Proprio per questo le grandi aziende, salvo pochissime eccezioni, non lo hanno mai messo in produzione, nè alcun ente normatore lo ha mai presi in considerazione (almeno per quel che mi risulta).

Esistono poi dei dubbi tecnici sul funzionamento.

Come potrebbero funzionare tutti gli apparecchi a bassissimo consumo? il carica telefono, la radiosveglia, una spia a muro, ma anche una lampada a basso consumo?

Vi è poi il problema dei carichi non lineari, che richiedono una elevata tensione per avviarsi.

Per questi la soluzione proposta è un dispositivo ulteriore da mettere in parallelo ad essi che all'avviamento si comporta come resistore (per indurre il biointerruttore a commutare) e che dopo qualche secondo si esclude.

Ovviamente il biointerruttore potrebbe funzionare solo se l'impianto è suddiviso in molte linee, ognuna con il suo biointerruttore.

Si tratta quindi di una soluzione estremamente costosa (tenuto conto di tutto) e non priva di altre controindicazioni (i biointerruttori non solo costano, ma ovviamente si possono guastare e consumano energia).

A voi le conclusioni.

Modificato: 7 ottobre 2004 da ClA

[Piero Azzoni]

vedi cia, hanno il pregio di costare un sacco di soldi.

e' una sorta di vendetta dei tecnici nei confronti dei ricchi

[ClA]

Dei tecnici...? o dei commerciali??

Posso testimoniare di aver visto commerciali cercare di convincere i tecnici sull'opportunità di vendere questo apparecchio, anche se non si capisce bene a cosa serve.

Modificato: 7 ottobre 2004 da ClA

[ivano65]

evidentemente chi sostiene certe apparecchiature non conosce (o fa finta di non conoscere) i principi dell'elettrotecnica e dell'elettromagnetismo)

1) si evitano i campi elettrici

vorrei capire che campo elettrico genera una tensione di 220 volt, anche perche' costerebbe meno e sarebbe piu' affidabile usare dei cavi schermati con calza a terra per tutta la casa.

2) si evitano i campi magnetici

forse non sanno che il campo magnetico appare al passaggio della corrente ( amper) quindi non si capisce l'utilita' di commutare il livello di tensione a consumo zero quando comunque il campo magnetico sarebbe pario a 0

una cosa non mi e' molto chiara

ormai ogni apparecchio deve essere certificato prima di essere venduto, chi certifica apparecchi simili su che presupposti si basa?

ivano65

Modificato: 10 ottobre 2004 da ivano65

[Avalon]

Secondo me sono una grandissima fregatura... quando mai si è sentito che la normalissima 220 V provoca malattie... Pensiamo piuttosto a "eliminare" i tralicci dell'alta tensione vicino i centri abitati o ospedali... è qui che bisogna evitare i campi magnetici e eletrici

[ClA]

ormai ogni apparecchio deve essere certificato

Non mi risulta....