Nino1001 Inserito: 10 dicembre 2004 Segnala Inserito: 10 dicembre 2004 Quando sono arrivato avevano già demolito un muro interno per ampliare la cucina. Il muratore aveva tagliato i fili elettrici con una tenaglia.... ma uno per volta per evitare di prendere la scossa., siccome i manovali insistevano sulla pericolosità dell'operazione, gli altri fili li ha tagliati sempre con la tenaglia ma avvolta in un sacchetto di plastica e sempre uno ad uno.Quel giorno la temperatiura esterna era di 38° all'ombra, vi lascio immaginare il sudore!Spiegargli il concetto di resistenza corporea? A che pro?.... e poi la 220V non è pericolosa, la 380, quella si che è veramente pericolosa e bisogna stare attenti.... fortuna sua che il picciotto ebbe il buon senso a sua insaputa di scollegare tutto cio' che assomigliava ad un interruttore....tutti i contatori del vano scala, salvavita, vecchissimi bipolari a fusibili...... pero' era un tipo prudente..... un filo collegato all'impastatrice lo mette sempre, buttato poi nel bidone di plastica contenete l'acqua per lavorare....un filo.elettrico beninteso, non un pezzo di spago.
ivano65 Inserita: 10 dicembre 2004 Segnala Inserita: 10 dicembre 2004 e' per questo motivo che molti muratori non sono piu' tra noi.oltretutto la credenza che la 220v non faccia ,male ha fatto molte vittime nei cantieri.chissa' perche' non ci si rende conto che le vittime della 380v sono in realta' vittime della 220v , infatti il contatto avviene quasi sempre tra una fase e la terra.chissa' se ci si fara' carico per il futuro di CULTURIZZARE alla sicurezza i lavoratori edili e non considerarli solo manodopera di basso profilo come li si e' sempre considerati finora, senonche' poi ci si lamenta che i giovani del nostro paese non vogliono piu' fare questo lavoro.ivano65
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