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Dimensionamento Quadro?


Messaggi consigliati

Inserito:

Salve

vorrei sapere se c'è una norma che regola il dimensionamento di un quadro elettrico,mi spiego meglio:

c'è una valore surperficie da lasciare libero all'interno di un quadro o si puo' riempire l'intera superficie senza problemi "normativi" e lo spazio libero si puo' lasciare " a coscienza" (previsione di modifiche o aggiunte succesive) .

Sperando di essere stato abbastanza chiaro

Saluti

Yuri


Inserita:

Mi sembrava che la vecchia versione della 60204-1 prevedesse qualcosa del genere ma nelle ultime versioni e' stato tolto.

In realta', se si considera una % di spazio vuoto x eventuali aggiunte, si dovrebbe calcolare anche la dissipazione termica con conseguente ridimensionamento degli interventi x limitare il surriscaldamento di un qualcosa che non si puo' quantificare.

e' un po' difficile dire: "lascero' il posto x apparecchiature future che dissiperanno tot watt :huh:

Penso che sia questo il motivo di tale taglio nella norma.

Inserita:

Ciao

grazie per la risposta, se ho capito bene una volta che ho calcolato la dissipazione termica di tutti i miei componeti del quadro e ho dimensionato il quadro stesso per stare nella norma ,posso riempire completamente la piastra (ovviamente considerando le distanze fra i componenti stessi consigliate dalle varie case costruttriuci) senza tener conto di altre norme anzi, limitare al minimo gli spazi liberi per evitare che vi vengano aggiunti elementi che potrebbero variare troppo il valore di dissipazione e comportare un ridimensionamento del quadro.

Mi rendo conto che il ragionamento può essere forse troppo puntiglioso ma quello che vorrei capire è "quanto" bisogna tener conto di alcune norme nella progettazione di un quadro elettrico,considerando che non ho grandi esperienze di progettazione.

Saluti

Yuri

Inserita:

No, l'approccio deve essere diverso!

Tu dimensioni il quadro x i componenti di cui hai bisogno, tenendo in considerazione le quote minime che ti vengono indicate dai costruttori e tieni pure un po' di spazio in + che non fa mai male.

Successivamente, in base alla potenza dissipata dai tuoi dispositivi ed alle dimensioni del quadro, calcoli (ci sono delle apposite tabelle) se ti serve o meno "raffreddare" il quadro, utilizzando i vari dispositivi che ti possono aiutare in questo: ventilatori, condizionatori, climatizzatori, ecc...

Questo lo devi fare comunque ;)

Quello che prima diceva la norma era: "dimensioni il tutto poi tieni un TOT % in +"... pero' era concettualmente sbagliato xche' in quello spazio tu magari potevi mettere dei dispositivi che ti riscaldavano a manetta e non avevi previsto niente x raffreddare.

Quindi e' stato semplicemente tolto questo discorso, tanto comunque se rimetti mano devi rifare anche i calcoli.

Inserita:

Ciao

non voglio abusare della tua disponibilità ma ho un'ultimo dubbio ,dove posso trovare le tabelle per il colcolo dei dissipamenti che hai mensionato oppure mi puoi consigliare dei libri relativi a questo discorso

grazie mille mi hai chiarito diverse cose

Saluti

Yuri

Inserita:

Tutti i costruttori di quadri riportano a catalogo i parametri da considerare nel calcolo della dissipazione termica, alcuni forniscono anche appositi software.

Non voglio far pubblicita' a nessuno, prova a chiedere al tuo fornitore abituale ;)

Inserita:

Un calcolo rapido della sovratemperaturadi un quadro si

puo fare sommando la potenza dissipata dai vari componenti

con quella dissipabile dal quadro prefabbricato prescelto

per il quale il costruttore fornisce i valori a seconda del

tipo di installazione del quadro. Se il quadro invece non è

stato sottoposto a prove di tipo in tal senso ed è un quadro

detto ANS il calcolo della sovratemperatura va effettuato con

i complessi procedimenti della norma CEI 17-43. Occorre calcolare

la superficie effettiva di raffreddamento Ae che dipende dal

tipo di esposizione delle varie superfici esterne e dalla

loro area , questo fattore se risulta minore di 1,25mq si

procede in un modo se è maggiore in un altro, la sovratemperatura

si calcola alla sommità del quadro e a mezza altezza e in base

a questo si disegna un grafico di distribuzione della temperatura

Il procedimento è complicato le prime volte che

si effettua ed è piuttosto laborioso , se la verifica non è positiva occorre

aumentare le dimensioni del quadro oppure mettere meno apparecchiature nello

stesso oppure prevedere una ventilazione forzata o un condizionamento

Inserita:

Lavorando in una ditta costruttrice di quadri ho una certa dimestichezza

con la verifica della sovratemperatura mediante la CEI 17-43. Visto che ho

un pò di tempo posso riassumere a sommi capi come si svolge il calcolo che

è valido per quadri ad involucro chiuso e a ventilazione naturale che abbiano :

- somma delle corrente dei circuiti di alimentazione non superiore a 3150A

- disposizione dei conduttori tale da indurre perdite parassite trascurabile

sulle strutture

- non piu di tre separatori orizzontali per scomparto

- se presenti aperture di ventilazione la superficie di uscita sia

1,1 quella d'entrata

- se suddiviso in celle l'apertura di ogni diaframma sia almeno la metà

della sezione orizzontae della cella

- gli apparecchi installati ostacolino la circolazione dell'aria in modo

trascurabile

Dapprima si procede calcolando la superficie di raffreddamento Ae sommando

le varie superfici esposte del quadro moltiplicato per un fattore di superficie b che tiene conto del tipo di posa.

Per determinare il fattore di superficie si consulta una tabella.

In base al fatto che Ae sia superiore o minore a 1,25mq si procede in modo diverso.

Nel caso sia minore il calcolo non tiene conto di aperture di ventilazione

la sovratemperatura alla sommita del quadro viene ricavata dalla

relazione k x P elev.0,804x c

k si ricava da un grafico in funzione di Ae ; P è la potenza dissipata

dagli apparecchi ; c si ricava da un grafico in funzione del rapporto

tra altezza e larghezza del quadro. Nel caso Ae maggiore di 1,25 mq

si tiene conto delle aperture eventuali di ventilazione e la relazione

è k x d x P elev.x x c

k si ricava da un grafico in funzione di Ae diverso a seconda della

presenza o meno delle aperture e nel caso della loro presenza tiene

conto della superficie di entrata dell'aria

d è un fattore che tiene conto dei diaframmi orizzontali con apposita tabella

P è la potenza dissipata elevata a 0,715 per quadri con aperture e 0,804

per quelli senza

c si ricava da grafici diversi a seconda delle presenza delle aperture

in funzione del rapporto tra l'altezza del quadro elev. a 1,35 e la

superficie trasversale

Per ricavare la distribuzione della sovratemperatura si ottiene quella

a mezza altezza dividendo la sovratemperatura alla sommità per il fattore c

A pag.13 della norma c'è un modulo da compilare per riportare

i dati , facilitare i calcoli e presentare i risultati

Le sovratemperature ammesse si ritrovano nella norma 60439-1 tabella 3

della 3° edizione (quella che ho io adesso) pag.59 , nella quarta edizione

del 2000 dovrebbe essere la tabella 4 (ora non la ho a disposizione)

  • 3 weeks later...
Inserita:

Accidenti , avevo un' po' abbandonato il forum e non avevo letto il tuo post fino ad oggi

grazie mille anche a te .

Dove trovo/compro le varie norme?

Inserita:

ciao, nella sezione up/download/varie c'è un file che può esserti di aiuto.

  • 7 years later...
Inserita:

forse la discussione è un pò vecchiotta comunque ne approfitto e la riapro :

la norma ormai da tempo non prevede più l'obbligo di lasciare spazzio libero al'interno dei quadri elettrici;

ma rimanda al progettista la scielta di prevedere il giusto spazzio libero all'interno dei q.e. per eventuali ampliamenti ( equilibrio termico permettendo )

ora un cliente continua ad insistere che all'interno del quadro elettrico della macchina devo obligatoriamente avere il 20% della piastra di fondo libero;

la macchina commissionatami è full optional e quindi non sono previsti apparecchiature aggiuntve , lo spazzio disponibile sulla piastra di fondo in questa configurazione è compreso tra il 5 e 10 %, sufficiente in base all'esperienza; quindi non potendo allargare il quadro per diversi vincoli meccanici; stavo cercando il passaggio normativo che esprimeva il concetto sopra descritto, ma non lo trovo, qualcuno mi sa indirizzare?

ciao e grazie

Inserita:

Lo spazio libero del 20%, come anche un analogo volume libero nelle canaline, è una raccomandazione delle normative, non un obbligo. Anche perchè non è facile stabilire se lo spazio libero è il 20% piuttosto che che il 15% od il 22%.

Però se è una prescrizione prevista ed esplicitamente scritta sull'ordine, regolarmente accettato, non c'è nulla da fare, ci deve essere!

Avevo un cliente, una multinazionale francese, che prescriveva sempre canaline riempite a non più del 50% e 25% di spazio libero su ogni piastra di fondo; non solo ma per conteggiare lo spazio libero si doveva far riferimento ad un'unica siperficie, non sommare varie superfici libere.

Quando facevi il preventivo sapevi che all'incirca un armadio standard da 4 ante diventava da 5, quindi ti regolavi di conseguenza.

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