Cipone Inserito: 9 gennaio 2005 Segnala Inserito: 9 gennaio 2005 Ciao a tutti e complimenti per il forum.Circa 2 anni fa l'elettricista che fa manutenzione nel condominio dove abito,ha suddiviso l'impianto elettrico delle parti comuni (prima il tutto era protetto con un magnetotermico differenziale da 32 A 0.03A) mettendo nei vari centralini di ogni scala 1 Interruttore differenziale puro 0.3 A come generale e i magnetotermici per i vari circuiti e monte di questi centralini non ha installato nessun altro interruttore. Ha utilizzato come int. generale delle parti comuni quello del contatore.Volevo chiedervi se è giusto utilizzare come generale di ogni scala un diff. puro con I=0.3 A e omettere la protezione a monte dei centralini utilizzando l'interruttore del contatore.Ringrazio anticipatamente per ogni vostra risposta.
robgvp Inserita: 10 gennaio 2005 Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Ciao , per quanto riguarda il valore di intervento dei differenziali ... bisognerebbe verificare la coordinazione con l' impianto di terra , sicuramente se avesse messo un 0,03 ... avrebbe fatto un lavoro migliore . Se non esiste l' impianto di terra condominiale , il differenziale 0,3 è molto " insicuro" ma è a norma ( in quanto la 46-90 parla solo di alta sensibilità ma non ne definisce il valore ) .Per quanto riguarda la protezione dei montanti ai vari centralini , può essere omessa solo se le condutture di alimentazione non superano i fatidici 3 metri .. in tutti gli altri casi è obbligatorio proteggere i montanti con magnetotermici ... ed eventualmente con differenziali selettivi e ritardati se le linee in questione non sono a doppio isolamento .
Cipone Inserita: 10 gennaio 2005 Autore Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Ciao e grazie per la risposta!!!L' impianto di terra esiste e penso sia coordinato con i differenziali da 0.3A anche perchè la Rt è di circa 1.5 ohm...ma i montanti che vanno ai singoli centralini sono molto più lunghi di tre metri,addirittura una scala dista dal contatore più di 20 metri !!! Quindi in caso di cortocircuito sul montante o nel differenzialeci sarebbe il rischio di fondere l'intera linea. Giusto?
Jakala Inserita: 10 gennaio 2005 Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Qui sussiste un problema di interpretazione delle norme.Come giustamente ricorda robgvp entro 3 metri dalla consegna la linea va protetta dal cortocircuito. Tuttavia, nella parte dei consigli, la norma ammette l'utilizzo del limitatore dell'Enel (nel caso sia presente) come protezione. L'Enel ovviamente dissente da questa interpretazione dichiarando esplicitamente che il suo limitatore, non ha funzioni di protezione.Quindi io metterei una protezione, ma ti può capitare di vedere progetti che utilizzino il limitatore, per contratti sotto i 20 kW, come protezione dal cortocircuito.
ClA Inserita: 10 gennaio 2005 Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Volevo chiedervi se è giusto utilizzare come generale di ogni scala un diff. puro con I=0.3 Asicuramente se avesse messo un 0,03 ... avrebbe fatto un lavoro miglioreSe non esiste la necessità della protezione addizionale contro i contatti diretti (e mi sembra che sia così nel caso specifico) il 0.3A (purché coordinato con l'impianto di terra) va benissimo ed ha il vantaggio non trascurabile di essere più immune da scatti intempestivi rispetto a un 0.03 A (anzi un 0.3 A selettivo sarebbe stato ancora meglio). Del resto, se si pensa che un 0.03 A sia sempre "migliore" di un 0.3 A ci si chiede cosa li costruiscano a fare i 0.3 A.in quanto la 46-90 parla solo di alta sensibilità ma non ne definisce il valoreLa 46/90 parla di obbligatorietà dell'interruttore differenziale come protezione dai contatti indiretti assieme all'impianto di terra: il valore non è dichiarato esplicitamente (max 1A) perché si sottointende che si ottiene mediante il coordinamento con la resistenza di terra, non perché sia arbitario. Quindi, in teoria, anche un 0.3 A potrebbe anche non essere conforme alla legge....
Cipone Inserita: 10 gennaio 2005 Autore Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Quindi la linea a monte di ogni centralino deve essere protetta da un magnetotermico distinto anche per creare un pò di selettività così facendo si evita che un guasto in una singola scala lasci al buio anche le altre.Si può utilizzare anche un differenziale selettivo? (specifico che non ci sono altri differenziali che proteggono i vari carichi di ogni centralino) e quindi la protezione dai contatti indiretti è garantita?Grazie per le risposte che mi avete dato.Cipone
ClA Inserita: 10 gennaio 2005 Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Si può utilizzare anche un differenziale selettivo? (specifico che non ci sono altri differenziali che proteggono i vari carichi di ogni centralino) e quindi la protezione dai contatti indiretti è garantita?Se è coordinato con l'impianto di terra sì.
Cipone Inserita: 10 gennaio 2005 Autore Segnala Inserita: 10 gennaio 2005 Ciao e grazie per avermi aiutato !!! Cipone
Alessandroni Matteo Inserita: 11 gennaio 2005 Segnala Inserita: 11 gennaio 2005 La normativa riguardo la soglia di intervento degli interruttori differenziali penso sia piu' che chiara.Il DPR 447/91 art. 5 para 6 recita che:"6. Per interruttori differenziali ad alta sensibilità siintendono quelli aventi corrente differenziale nominalenon superiore ad 1 A. Gli impianti elettrici devonoessere dotati di interruttori differenziali con il livellodi sensibilità più idoneo ai fini della sicurezzanell’ambiente da proteggere e tale da consentire unregolare funzionamento degli stessi.Per sistemi di protezione equivalente ai fini delcomma 2 dell’articolo 7 della legge, si intende ognisistema di protezione previsto dalle norme CEI controi contatti indiretti."Inoltre, per gli impianti esistenti all'atto dell'entrata in vigore della legge 46/90 la legge e' ulteriormente piu' chiara grazie all' art. 5 para 8"8. Per l’adeguamento degli impianti già realizzati alladata di entrata in vigore della legge è consentita unasuddivisione dei lavori in fasi operative purchél’adeguamento complessivo avvenga comunque neltriennio previsto dalla legge, vengano rispettati iprincipi di progettazione obbligatoria con riferimentoalla globalità dei lavori e venga rilasciata perciascuna fase la dichiarazione di conformità che neattesti l’autonoma funzionalità e la sicurezza. Siconsiderano comunque adeguati gli impianti elettricipreesistenti che presentino i seguenti requisiti:sezionamento e protezione contro le sovracorrenti,posti all’origine dell’impianto, protezione contro icontatti diretti, protezione contro i contatti indiretti oprotezione con interruttore differenziale, aventecorrente differenziale nominale non superiore a 30 mA"
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora