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PLC Forum


Dubbi Su Impianto Parti Comuni


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Inserito:

Ciao a tutti e complimenti per il forum.

Circa 2 anni fa l'elettricista che fa manutenzione nel condominio dove abito,

ha suddiviso l'impianto elettrico delle parti comuni (prima il tutto era protetto con un magnetotermico differenziale da 32 A 0.03A) mettendo nei vari centralini di ogni scala 1 Interruttore differenziale puro 0.3 A come generale e i magnetotermici per i vari circuiti e monte di questi centralini non ha installato nessun altro interruttore. Ha utilizzato come int. generale delle parti comuni quello del contatore.

Volevo chiedervi se è giusto utilizzare come generale di ogni scala un diff. puro con I=0.3 A e omettere la protezione a monte dei centralini utilizzando l'interruttore del contatore.

Ringrazio anticipatamente per ogni vostra risposta. :D:D:D


Inserita:

Ciao , per quanto riguarda il valore di intervento dei differenziali ... bisognerebbe verificare la coordinazione con l' impianto di terra , sicuramente se avesse messo un 0,03 ... avrebbe fatto un lavoro migliore .

Se non esiste l' impianto di terra condominiale , il differenziale 0,3 è molto " insicuro" ma è a norma ( in quanto la 46-90 parla solo di alta sensibilità ma non ne definisce il valore ) .

Per quanto riguarda la protezione dei montanti ai vari centralini , può essere omessa solo se le condutture di alimentazione non superano i fatidici 3 metri .. in tutti gli altri casi è obbligatorio proteggere i montanti con magnetotermici ... ed eventualmente con differenziali selettivi e ritardati se le linee in questione non sono a doppio isolamento .

Inserita:

Ciao e grazie per la risposta!!!

L' impianto di terra esiste e penso sia coordinato con i differenziali da 0.3A anche perchè la Rt è di circa 1.5 ohm...

ma i montanti che vanno ai singoli centralini sono molto più lunghi di tre metri,

addirittura una scala dista dal contatore più di 20 metri !!! Quindi in caso di cortocircuito sul montante o nel differenziale

ci sarebbe il rischio di fondere l'intera linea. Giusto? :o:o:o

Inserita:

Qui sussiste un problema di interpretazione delle norme.

Come giustamente ricorda robgvp entro 3 metri dalla consegna la linea va protetta dal cortocircuito.

Tuttavia, nella parte dei consigli, la norma ammette l'utilizzo del limitatore dell'Enel (nel caso sia presente) come protezione. L'Enel ovviamente dissente da questa interpretazione dichiarando esplicitamente che il suo limitatore, non ha funzioni di protezione.

Quindi io metterei una protezione, ma ti può capitare di vedere progetti che utilizzino il limitatore, per contratti sotto i 20 kW, come protezione dal cortocircuito.

Inserita:
Volevo chiedervi se è giusto utilizzare come generale di ogni scala un diff. puro con I=0.3 A
sicuramente se avesse messo un 0,03 ... avrebbe fatto un lavoro migliore

Se non esiste la necessità della protezione addizionale contro i contatti diretti (e mi sembra che sia così nel caso specifico) il 0.3A (purché coordinato con l'impianto di terra) va benissimo ed ha il vantaggio non trascurabile di essere più immune da scatti intempestivi rispetto a un 0.03 A (anzi un 0.3 A selettivo sarebbe stato ancora meglio). Del resto, se si pensa che un 0.03 A sia sempre "migliore" di un 0.3 A ci si chiede cosa li costruiscano a fare i 0.3 A.

in quanto la 46-90 parla solo di alta sensibilità ma non ne definisce il valore

La 46/90 parla di obbligatorietà dell'interruttore differenziale come protezione dai contatti indiretti assieme all'impianto di terra: il valore non è dichiarato esplicitamente (max 1A) perché si sottointende che si ottiene mediante il coordinamento con la resistenza di terra, non perché sia arbitario. Quindi, in teoria, anche un 0.3 A potrebbe anche non essere conforme alla legge....

Inserita:

Quindi la linea a monte di ogni centralino deve essere protetta da un magnetotermico distinto anche per

creare un pò di selettività così facendo si evita che un guasto in una singola scala lasci al buio anche le altre.

Si può utilizzare anche un differenziale selettivo? (specifico che non ci sono altri differenziali che

proteggono i vari carichi di ogni centralino) e quindi la protezione dai contatti indiretti è garantita?:blink::blink::blink:

Grazie per le risposte che mi avete dato.

Cipone

Inserita:
Si può utilizzare anche un differenziale selettivo? (specifico che non ci sono altri differenziali che

proteggono i vari carichi di ogni centralino) e quindi la protezione dai contatti indiretti è garantita?

Se è coordinato con l'impianto di terra sì.

Inserita:

Ciao e grazie per avermi aiutato !!! :D:D:D

Cipone

Alessandroni Matteo
Inserita:

La normativa riguardo la soglia di intervento degli interruttori differenziali penso sia piu' che chiara.

Il DPR 447/91 art. 5 para 6 recita che:

"6. Per interruttori differenziali ad alta sensibilità si

intendono quelli aventi corrente differenziale nominale

non superiore ad 1 A. Gli impianti elettrici devono

essere dotati di interruttori differenziali con il livello

di sensibilità più idoneo ai fini della sicurezza

nell’ambiente da proteggere e tale da consentire un

regolare funzionamento degli stessi.

Per sistemi di protezione equivalente ai fini del

comma 2 dell’articolo 7 della legge, si intende ogni

sistema di protezione previsto dalle norme CEI contro

i contatti indiretti."

Inoltre, per gli impianti esistenti all'atto dell'entrata in vigore della legge 46/90 la legge e' ulteriormente piu' chiara grazie all' art. 5 para 8

"8. Per l’adeguamento degli impianti già realizzati alla

data di entrata in vigore della legge è consentita una

suddivisione dei lavori in fasi operative purché

l’adeguamento complessivo avvenga comunque nel

triennio previsto dalla legge, vengano rispettati i

principi di progettazione obbligatoria con riferimento

alla globalità dei lavori e venga rilasciata per

ciascuna fase la dichiarazione di conformità che ne

attesti l’autonoma funzionalità e la sicurezza. Si

considerano comunque adeguati gli impianti elettrici

preesistenti che presentino i seguenti requisiti:

sezionamento e protezione contro le sovracorrenti,

posti all’origine dell’impianto, protezione contro i

contatti diretti, protezione contro i contatti indiretti o

protezione con interruttore differenziale, avente

corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA"

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