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Progetto Autotrasformatore Trifase 500/220 - Il suddetto rispetta le norme CEI?


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Inserito:

Il mio dubbio sugli autotrasformatori nasce quando sono in discesa come nel caso di un trasformatore trifase 10 kVA V1 500 V2 220.

Le norme danno dei limiti di tensioni secondarie per la sicurezza?.

Ovviamente un trasfo che ha come primario 110V e secondario 220V, non pregiudicherà la sicurezza dell'utente

in caso di anomalie sul 110, mentre con una tensione primaria superiore alla secondaria, avrò la massima tensione sull'utenza, causando rischi di folgorazione.

Chi mi da qualche delucidazione?.

E' sempre possibile costruire un autotrasformatore in questo ambito?

Dario.


Stefano Sormanni
Inserita:

Il dubbio che mi viene subito in mente che che se è un autotrasformatore hai un punto di collegamento tra primario e secondario, ovvero centro stella. Quindi il collegamento è primario STELLA, secondario STELLA. Se ben ricordo (vado a memoria) si prediligono i trasformatori TRIANGOLO-STELLA perchè eliminano la terza armonica dovuta all'isteresi magnetica. Non so se il collegamento STELLA-STELLA possa eliminarla.

Inserita:

Grazie Stefano per la risposta , ma probabilmente mi sono espresso male.

Il problema è diverso.

Parlavo di sicurezza dell'utente con un autotrasformatore che viene utilizzato con un primario, ad esempio 500 ed un secondario 220.

In questo caso, essendo un auto, quindi non separato galvanicamente tra primario e secondario, il rischio che per un difetto dell'isolamento del tratto primario, possa causare danni al secondario(arriverebbero direttamente 500 V.) è enorme.

Mentre se ho un auto con primario 110V e secondaro 220, il problema non sussiste perchè al massimo avrò una tensione primaria che è minore del secondario e quindi, nessun danno al secondario e alle utenze.

Quello che mi dicevi tu, sul Triangolo/Stella è ottimo per i Trasformatori trifase, ma non per gli autotrasformatori che possono avere solo un tipo di colegamento, di solito a stella.

La mia domanda era su come le norme CEI si regolano con le tensioni più alte al primario.

C'è un limite?.

Grazie.

Dario.

Inserita:

La normativa di riferimento dovrebbe essere la cei 14-4 che non conosco.

Se però guardi i cataloghi dei costruttutori però gli autotrasformatori fanno anche MT/bt per cui a mio avviso non vi sono limiti.

Tu parli di sicurezza delle persone o delle cose?

A livello di sicurezza delle persone il calcolo delle correnti di guasto e quindi la protezione deve essere fatta sulla tensione più alta.

Per quanto riguarda la separazione galvanica non capisco cosa intendi? Io la intendo come stefano, che ti dice che nel caso di guasto monofase a terra su una delle due fasi te lo ritrovi da tutte e due le parti del trafo perchè ho circolazione dell'omopolare, mentre con stella triangolo te lo ritrovi solo nel lato interessato.

Anche con un trafo a avvolgimenti se ti salta l'isolamento della media tensione e scarica sulla bassa, anche qui ti trovi la media sulla bassa con evidenti problemi di isolamento. Mi sbaglio???

Inserita: (modificato)

in un caso del genere per garantire la protezione dell'utente e' praticamente obbligatorio un trasformatore ad avvolgimenti separati con priomario A TRIANGOLO e secondario A STELLA eventualmente con neutro accessibile e messo a terra . in casi simili (valgono le considerazioni degli impianti mt/bt)

e' l'unico sistema che garantisce che non ci si trovi sul secondario tensioni superiori a 230v verso terra(limite imposto dalle norme)

tieni presente che in caso di interruzione del centro stella (con autotrasformatore)ti troverai i carichi alimentati a 500volt con conseguenze prevedibili.

quindi fai avvolgere un trasformatore come ti ho detto e starai tranquillo, anche perche' il costo non dovrebbe essere molto piu' elevato dell'autotrasfdormatore

tieni presente che un impianto a 500v e' considerato ad ALTA TENSIONE quindi andranno prese tutte le precauzioni del caso.

gli autotrasformatori mt/bt vengono utilizzati solo in casi particolari, non certo utilizzati nei sistemi di distribuzione

per precisazione :e' fatto obbligo nei sistemi mt/bt COLLEGARE A TERRA il centro stella del trasformatore al fine DI evitare (coordinamento terra utente/ protezioni MT di trovarsi l'alta tensione sull'impianto di bassa cosa che non verrebbe garantita dall'autotrasformatore nel caso di interruzione degli avvolgimenti)

va' anche detto che se sul secondario viene prelevata la tensione monofase e' obbligatorio usare un triangolo al primario e secondario a stella per evitare inopportune fluttuazioni di tensioni in dipendenza dei carichi monofasi.

ivano65

Modificato: da ivano65
Inserita:

Grazie Ivano, sei stato molto chiaro.

Quindi le norme impongono che in nessun caso si debbano trovare tensioni superiori ai 230 Volt verso terra?.

A questo punto anche in un autotrasformatore con tensione primaria 380 ed uscita 220, non potrò colegare il neutro a terra?.

Se perde l'isolamento mi troverei 380 volt verso terra?

Sicuramente mi sfugge qualcosa.

Per rispondere a Soleilblue, nel trasformatore, di solito e interposto uno schermo elettrostatico tra primario e secondario e questi in caso di cedimento del primario scaricherebbe verso terra eventuali tensioni pericolose.

Dovrebbe essere così.

Grazie ancora.

Quanti dubbi dubbi.

Dario.

Inserita: (modificato)

per sua natura (vedi sistema distribuzione bassa tensione VIGENTE IN ITALIA ) il 380v presenta verso terra la cosidetta tensione stellata (in quanto come ho detto sopra in cabina il centro stella E' CONNESSO FRANCAMENTE A TERRA ) che e' di 230v ( ormai si usa la 400V trifase), e quindi il pericolo e' evitato alla fonte.

come ho gia' detto comunque un autotrasformatore ( equivalente ad un trasformatore stella stella ) PUO' essere usato con carichi trifasi EQUILIBRATI (es motori) e non prelevando carichi monofasi squilibrati tra di loro in quanto si verrebbe a crere uno squilibrio delle tensioni secondarie in funzione degli squilibri di assorbimento

cosa che e' evidentemente inamissibile

comunque dire che un'autotrasformatore perde d'isolamento tra primario e secondario non ha senso, poiche'

agli effetti pratici il primario e il secondario dell'autotrasformatore fanno parte dello stesso avvolgimento

ivano65

Modificato: da ivano65
Inserita:

Grazie Ivano, per i molti chiarimenti.

Vorrei solo capire se, seconde le norme Cei, esistono dei limiti di costruzione per gli autotrasformaoroi, in base alle tensioni.

Mi andrò a leggere la norma 14-4.

Grazie.

Dario

Inserita:

"A questo punto anche in un autotrasformatore con tensione primaria 380 ed uscita 220, non potrò colegare il neutro a terra?.

Se perde l'isolamento mi troverei 380 volt verso terra?

Sicuramente mi sfugge qualcosa."

Si decisamente ti sfugge qualcosa, esistono anche delle protezioni per le macchine elettriche.

Il discorso della massima tensione verso terra è un pò più complesso, l'impianto deve essere tale da garantire una tensione di ocntatto ammissibile in relazione alla durata del guasto.

Non puoi mica rimanere con 230 V sul trafo per un tempo indefinito, c'è un tempo massimo di permanenza del guasto di 0,5 s.

L'autotrasformatore ti può servire a fare degli avviamenti dei motori.

Inserita:

Ho capito, quindi un autotrasformatore, preferibilmente viene usato solo con carichi induttivi quali i motori, nella fatti specie.

Un'azienda quindi può contestarmi l'utilizzo di un autotrasformatore in una linea di ditribuzione?.

Grazie ancora.

Dario

Inserita:

Il discorso dei carichi induttivi non centra.

Gli autotrasformatori sono una soluzione quando l'avviamento stella triangolo non basta, sono utili perchè generalmente hanno un variatore di rapporto sotto carico quindi V2 variabile durante l'avviamento.

Il pb è che se da un lato abbasso la I spunto che è quello che voglio dall'altro lato riduco notevolmente la coppia di avviamento per cui potrebbe non partire il motore.

Prova a vedere qui:

http://www.ideomat.com/Autotrasformatori_t...ollegamento.htm

Perchè vorresti mettere un autotrasformatore su una linea di distribuzione per fare MT/bt? Hai problemi di spazio?

Inserita:

Le norme non pongono limiti all'autotrasformatore, l'Enel li usa anche per 380 kV / 220 kV.

Il problema e' che se usi un autrotrasformatore tra 500 V e 230 V devi considerare tutto come sistema a 500 V come isolamento, tipo di cavi, non puoi fornire prese per utensili portatili comuni, ecc.

Una distribuzione a 500 V e' comunque a BT, ma ha regole diverse da quella a 230 V.

Tieni presente che le reti a 500 V di solito non hanno il centro stella a terra e non potresti ricavare il neutro con un auto.

Inserita:

Grazie ragazzi, tutto è ora molto pù chiaro.

Alla prossima.

Dario

Inserita:

bisogna tener conto di una cosa

in italia non e' piu possibile realizzare impianti a 500v (se non come ovvio in casi particolari) come negli anni 50 quando questo valore veniva usato per alimentare le macchine provenienti da oltreoceano.

tuttavia e' consentito mantenere in vita quelli gia' esistenti.

per la distribuzione e' imposto il limite 400volt trifase 230v monofase.

sebbene 500 ricadono nel campo BT gli impianti al fine della sicurezza sono da considerare in alta tensione.

gradirei in questa sede un' opinione da chi si trova in realta' ad operare a questo livello di tensione, dato che esistono comunque ancora realta' industriali che ne fanno uso ( eventualmente anche coloro che operano nel campo della trazione elettrica)

ivano65

Inserita:

riporto alcune nozioni riguardo ai valori di tensione

LA SICUREZZA ELETTRICA IN BASSA TENSIONE

Classificazione dei sistemi elettrici (1)

5. Classificazione dei sistemi elettrici

5.1 Classificazione dei sistemi elettrici in base alla tensione

Si dice tensione nominale di un sistema il valore della tensione con il quale il sistema è denominato ed al quale sono riferite le sue caratteristiche.

Si dice tensione nominale verso terra la tensione dipendente dallo stato del neutro verso terra: nei sistemi trifasi con neutro a terra la tensione stellata della tensione nominale, nei sistemi monofasi col punto di mezzo a terra, metà della tensione nominale.

Nei sistemi isolati da terra tale tensione non ha un valore ben preciso perché dipende dalle impedenze di isolamento delle tre fasi verso terra costituite dal parallelo delle resistenze d’isolamento e delle reattanze capacitive. In ogni caso si assume come valore della tensione verso terra la tensione nominale perché il caso peggiore consiste nel guasto franco a terra di una fase per cui le altre fasi assumono verso terra il valore della tensione concatenata. La tensione verso terra è importante per la sicurezza perché i contatti più frequenti si hanno tra mani e piedi tra una parte in tensione e la terra mentre più raramente tra due fasi in cui è coinvolta la tensione concatenata. E’ riferendosi alla tensione nominale che si classificano i sistemi elettrici :

· Sistema di categoria 0 con U <= 50 V in C.a. e 120V in C.c.

· Sistemi di categoria I con U >50V <=1000 in C.a. e >75V <=1550V in C.c.

· Sistemi di categoria II con U>1000V <=30000V in C.a. e >1500V <=30000V in C.c.

· Sistemi di gategoria III con U > 30000 V sia in C.a. che in C.c.

Il DPR 547/1955 fissa il limite tra alta e bassa tensione in 400V per la C.a. e in 600V per la C.c.

Per i sistemi con Vn > di 1000V C.a. e 1500V C.c. ad ogni valore nominale di tensione si abbina anche un valore di tensione riferito all’isolamento rispetto al quale devono essere dimensionate le apparecchiature (La tensione d’isolamento Vi deve essere circa uguale a Vn+ 10%Vn - tab. 5.2.1).

ivano65

Inserita:

Grazie Ivan, sei una miniera di informazioni.

Dario.

  • 2 years later...
Inserita:

vi pongo un problema. da poco lavoro per un cliente di venezia, il quale è alimentato dal rete enel a 400V trifase e, per motivi che non sono riuscito a capire e quindi ignoro, è dotato di autotrasformatore 400V/230V trifase. Le linee al "secondario" avranno tensione fase-fase di 230V dato che alimento prese e utenze varie. A questo punto vi pongo delle domande:

1) le protezioni delle linee bifasi devono avere entrambi i poli protetti? (secondo me si)

2) per ora il cliente non intende disfarsi dell'autotrasformatore permettendo di fare un normalissimo impianto 400/230V; il problema è quindi che non posso con questo sistema posare un cavo BLU per il neutro in quanto il neutro non esiste (ho 2 fasi e non fase-neutro)...giusto?

3) quando sarà costretto a disfarsi dell'autotrasformatore dovrò far eliminare il cavo di colore marrone (per ipotesi) e sostituirlo con uno di colore blu in quanto mi farà da neutro? (secondo me si)

Aiutatemi!!! :)

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