disanto Inserito: 9 marzo 2005 Segnala Inserito: 9 marzo 2005 salve a tutti innanzi tutto.... Mi serve un sistema di controllo della integrità delle bobine di sgancio emergenza energia a valle dei contatori ENEL delle singole unità commerciali per un centro commerciale, controllando una gran quantità di bobine (fino a 100), inoltre deve poter sopperire a lunghezze di diverse centinaia di metri, oltre alla ubicazione delle stesse piuttosto <<sparse in giro>>.Qualcuno ne conosce come funziona e quant'altro necessario (ditte , schemi tipici, etc) per il sistema di controllo della integrità delle bobine di sgancio emergenza, sentito dire ditta PUNTO ZERO ???.Risaluto tuttivito disanto
MASSIMOPC Inserita: 10 marzo 2005 Segnala Inserita: 10 marzo 2005 La Punto Zero produce un attivatore stabilizzato per bobinea lancio di corrente che trasforma gli interruttori con bobinadi apertura in dispositivi di sgancio a sicurezza positiva, l'attivatore si chiama Ca-2, lo sgancio avviene con una serie di contatti NC come si trattasse di una bobina di minimail dispositivo funziona bene dovresti richiedere informazioni alla Punto Zeroin un catalogo vecchio ho questi dati:Punto Zero Via Burzagli 74r52025 Montevarchi Arezzotel.0559105570 fax 055984148spero siano aggiornati
Piero Azzoni Inserita: 10 marzo 2005 Segnala Inserita: 10 marzo 2005 non e' vero, se lo sgancio avviene con una bobina a lancio di corrente la sicurezza positiva NON ESISTE !l'unico modo per realizzare la sicurezza positiva e' mettere un piccolo caricabatterie e la bobine di minima !tra l'altro ho visto gli schemi del dispositivo di cui parli, non discuto che, a suo modo funzioni, ma non puo' essere in sicurezza positiva per eviidenti ragioni
MASSIMOPC Inserita: 10 marzo 2005 Segnala Inserita: 10 marzo 2005 il dispositivo funziona lanciando corrente nella bobina di aperturanel caso in cui si interrompa la serie sul circuito di sgancio oppuremanca tensione agli ausiliari, se la conduzione della bobina di apertura è compromessa dà un segnale di allarme come i normali controllori di continuita tipo i TCS Contrel o nel caso di anomalia,noi lo usiamo piu o meno una volta all'anno quindinon è che sia molto diffuso però è sicuramente megliodella spia luminosa sul pulsante di emergenza oppuredel classico TCS , io ricordo facemmo un quadro con dentro una trentina di questi apparecchi che gestivanolo sgancio di emergenza dei vari interruttori che alimentavano i sottoquadrie mi rimase impresso che mentre collaudavamo il quadro questi apparecchi riuscissero a fare sganciare gli interruttoriin ogni situazione che cosi per vedere come si comportavanosimulavamo,proprio come una bobina di minimaio non li conoscevo e ne rimasi colpito. Se i TCS sono consideraticonformi ai dettami della 64/8 questi hanno sicuramentequalcosa di piu
Piero Azzoni Inserita: 10 marzo 2005 Segnala Inserita: 10 marzo 2005 si e' vero, e' meglio di una banale spiaNON E' A SICUREZZA POSITIVA !in genere fai interventi mirati ed intelligenti, mi meraviglia che in questo caso ipotizzi che una bobina a lancio di corrente possa lontanamente somigliare a una vera bobina di minima
MASSIMOPC Inserita: 10 marzo 2005 Segnala Inserita: 10 marzo 2005 La bobina di apertura non avrà mai le stesse caratteristichedi quella di minima , però per la normativa è accettataanche la bobina a lancio di corrente nel caso in cui èsegnalata la sua efficienza e la presenza tensione sul circuitodi sgancio, per fare questo i piu usano la classica lampadinaa bassisimo assorbimento in serie alla bobina di apertura cheresta accesa fino a che c'è tensione sul circuito e labobina è integra , altri usano i controllori di continuitàdella bobina (il piu famoso e usato è il contrel TCS) che appunto controllano la continuità del circuito della bobinae segnalano anomalie sia otticamente che attraverso contattiriportati a distanza. Questo apparecchio fà le stessefunzioni del TCS e in più mi permette di avere il circuitodi sgancio gestito attraverso contatti NC , tale circuitoè disaccoppiato dalla tensione ausiliaria ed è insensibilealla lunghezza dei conduttori di linea , se devo fare moltastrada con i cavi che gestiscono lo sgancio non ho datemere alcuna caduta di tensione e nemmeno microinterruzioniche a volte possono causare problemi alla bobina di minima, setolgo l'alimentazione al dispositivo questo mi fà sganciarel'interruttore , se la tensione sugli ausiliari non c'è comunque mi segnala l'anomalia sia otticamente sia attraverso contatti comeun TCs.In pratica mi sembra un bell'apparecchio che gestiscelo sgancio e mi segnala la continuità del circuito dellabobina andando ben al di là dei requisiti minimirichiesti. Non sostituisce la bobina di minima che però aparte dove è indispensabile spesso non incontra molto fortunain quanto in mancanza di tensione ausiliaria non ti lascia chiudere l'interruttore (non a caso un accessorio per gliinterruttori di media è l'esclusore meccanico della bobinadi minima), la bobina di minima è super sicura ma puòportare anche dei disagi, classica è la telefonata in cuiqualcuno non riesce a chiudere un interruttore di media o di bassain cui c'è la bobina di minima disalimentata e bisognatrovare degli artifizi per chiudere ugualmente (alla fine la si fà smontareo in certi interruttori si trovano soluzioni meccaniche estemporanee per ritenere ugualmente la bobina di minima)in quanto l'ups è guasto o comunque la fonte di alimentazioneè venuta a mancare e non si può ripristinare. Una bobina a lancio con unapparecchio del genere secondo me in un ambiente presidiatocome stabilimenti con squadre di manutenzione è un buoncompromesso tra sicurezza e continuità di servizio
bellcar Inserita: 10 marzo 2005 Segnala Inserita: 10 marzo 2005 il comando di emergenza di cui si parla non e' quello delle CEI 44-5 (impianti bordo-macchina), ma quello delle CEI 64-8.Al punto 537.4.3 viene richiesto che il dispositivo per il comando di emergenza debba aprirsi per diseccitazione delle bobine, oppure si possono utilizzare altre tecniche che presentino una sicurezza equivalente.Nel commento di questo punto la CEI 64-8 dice che il comando a lancio di corrente, purche' sia accompagnato da una opportuna segnalazione che indichi permanentemete la funzionalita' del circuito di comando e' da considerarsi una tecnica che presenta una sicurezza equivalente .Questa risposta fa inorridire chi e' abituato a gestire il comando di emergenza dei macchinari, ma per chi realizza impianti di distribuzione elettrica e' una vera manna, mette una spia in parallelo al contatto N.A. del pulsante a fungo e va via con un filo di gas .A questo punto ben vengano i dispositivi di segnalazione citati, di gran lunga migliori della lampadina.Per spezzare una lancia in favore della 64-8, bisogna ammettere che in caso di mancanza di tensione in un macchinario e' doveroso che il sistema si ponga in condizione di emergenza e che al ritorno della rete sia necessario ripristinare manualmente il sistema, mentre se il comando di emergenza e' quello che toglie tensione al locale caldaia di un condominio non si puo' pensare che ci sia qualcuno che tutte le volte che manca l' Enel poi vada a ripristinare il circuito.Saluti bellcar
Alessandroni Matteo Inserita: 11 marzo 2005 Segnala Inserita: 11 marzo 2005 Concordo in pieno con bellcarnoi in azienda, avevamo solo una quindicina di clienti, quasi tutti alberghi o piccole medie industrie, con il sistema di bobine di minima tensione e, dopo aver sentito vari studi di progettazione e sentito il parere dei vigili del fuoco, abbiamo sostituito il sistema di sgancio con bobine a lancio di corrente. Effettivamente il sistema di minima tensione ci dava un sacco di problemi.
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