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PLC Forum


Plc E Siglatura Fili?!?! - .. chi è costui?


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Inserito:

ciao a tutti,

scusate per il messaggio OT ma non sapevo dove postarlo

... si parla sempre di PLC Siemens ... ma c'entra poco ....

cablando un quadro d'automazione con un S7-200 (morsettiera)

e diverse espansioni, mi è capitato di veder storcere il naso al commitente

per il fatto che i cavi del quadro e relativo PLC non avevavo il "numerino",

:(

la contestazione ha una sua logica che in parte condivido

rimane il fatto che numerare i fili in un sistema a PLC

è decisamente laborioso (S7-200 non ci stanno) ed a volte inutile ...

il cablaggio in un sistema a PLC è quasi sempre elementare

quindi facilmente riconducibile, se opportunamente documentato

con schema degli ingressi/uscite, schema multifilare ecc..

;)

secondo voi, sono sempre e comunque da numerare i fili?

:huh:

ciao e grazie a chiunque risponda

Zef


Inserita: (modificato)

IMHO è essenziale che ogni filo sia identificato alle estremità da un numero! Le uniche eccezioni, sempre secondo me, possono essere alcuni cablaggi molto brevi (ad esempio tra magnetotermico e contattore) oppure fili molto sottili (segnali) in cui al posto del numerino puo' essere utilizzato il colore (purchè sia dovutamente documentato sullo schema elettrico).

Nel caso dei plc, inoltre, non è male che il numero abbia una certa "attinenza" con l'indirizzo dell I/O a cui è collegato, così da facilitare interventi di manutenzione. E' anche vero però che alcuni plc hanno connettori molto compatti a tal punto da rendere complicato inserire il numero, ma francamente non mi pare sia il caso dell S7-200 ;)

ciao

Andrea

Modificato: da andrea.fa
Inserita:

io preferisco numerare sempre tutti i fili al'interno del quadro e anche nel cablaggio macchina, sia ausiliari sia di potenza.

Inserita:

Ciao.

Sono pienamente daccordo. La numerazione dei fili sia nel Q.E. che a bordo macchina è certamente laboriosa, e può sembrare tempo perso, ma non avete idea di quanto tempo si risparmi in caso di errori di canblaggio (sempre possibili) o di modifiche, specialmente se ci si trova in campo! Mi è capitato di vedere un gruppo di tedeschi (che hanno appunto quest'abitudine di non numerare nulla) perdere tre giorni in due persone per rintracciare un errore di cablaggio in campo (e noi che avevamo la macchina a valle della loro, abbiamo dovuto aspettarli per inizaire le prove...)!

Certo, la morsettiere, specialmente quelle tedesche (guarda caso), non agevolano questa procedura, ma c'è sempre il modo di aggirare l'ostacolo senza dover rinunciare alla qualità!

Inserita:

Anche secondo me la numerazione di tutti i fili di un quadro elettrico è fondamentale anzi un quadro non numerato mi pare poco serio oltre che non a norma..........

Se si sta parlando di una quadro macchina la norma EN60204 ( Equipaggiamento elettrico delle macchine) è chiara e al capilo 14 dove parla di "pratiche di cablaggio" afferma che i conduttori devono essere identificabili ad ogni estremità conformemente a quanto riportato sulla documentazione tecnica......(vedi 14.2.1)

Buon lavoro.

Inserita:

Concordo con lukbrg, normativamente a meno di cablaggi "a vista" i fili DEVONO essere numerati o identificati da entrambe le parti, non vedo comunque cosa ci sia di laborioso e complicato nel numerare i fili che escono dal PLC io lo fccio costantemente sia sui PLC grandi che su quelli piccoli senza riscontrare alcun problema.

Inserita:

grazie a tutti per le risposte,

tutti per la siglatura e nessun contrario ... :blink:

strano, di quadri ne ho visti parecchi e molti

senza la siglatura ... pensavo fosse .. un punto di vista :rolleyes:

rimane il fatto e su questo concordo, che .... siglato è bello!

(non sapevo ci fosse una norma specifica ... verifico)

la mia domanda nasce da una tipologia di quadro:

ingresso: n selettori, qualche sensore, pannello ...

uscita: n relè ausiliari di interfaccia ...

cablaggio identico e praticamente elementare!

ma non il software all'interno, ma questo è un'altro discorso

errori di cablaggio facili da risolvere (verifica diretta con i led),

ma forse bisogna solo trovare il giusto modo di siglare ...

il mio ... non faccio nomi (Grafoplast) ... è troppo ingombrante,

per le piccole morsettiere del S7-200 ...

ma .... non mi avete dato molta scelta :D:D

ri-grazie ed a presto, Zef

Inserita:

i conduttori devono essere chiaramente identificabili non vuol dire "i conduttori devo essere numerati"

i condutto si identificano:

- conduttore numero xx

- conduttore di colore xx

- conduttore che va da x a y

- con altri modi che la fantasia puo' suggerirti, purche' chiari ed efficenti

se usi la funzione cerca trovi una discussione dove ci si e' gia' confrontati a fondo sull'argomento

personalmente trovo molto efficente la definzione di punti collegati e mentre ritengo non necessaria la numerazione ritengo assolutamente necessaria l'indicazione sullo schema del numero di morsetto

non basta genericamente dire contatto nc del rele' r34, bisogne dire morsetto 3 del rele' r34, comune del nc

ho da poco sostituito il plc su un quadro da 500 i/o fatto da altri 20 anni fa, molto ben documentato e con tutti i fili bianchi senza neanche un numero e non ho avuto il minimo problema

Inserita:

La numerazione dei conduttori risponde ad una norma che non prevede l'aspetto estetico del cablaggio, ma quello funzionale nella ricerca guasti dove il riconoscimento immediato del circuito è fondamentale.

Inserita:

ciao

la numerazione dei fili intesa come tubetto portanumero o simili

NON e obbligatoria. (se non ci sono i numeretti non e' detto che non sia a norma)

e' obbligatorio far si che il filo sia identificabile

ad entrambe le estremita' .

se si usano cavi prenumerati (i multipolari) e' sufficente

nominare (numerare) il cavo ed i morsetti.

pero' e' vero che numerare il filo con i sistemi grafo o altri

aiuta moltissssssimo.

ciao

dario

emanuele.croci
Inserita:
- conduttore che va da x a y

...finchè va da x a y ok.

Ma quando ne scolleghi un po' per modifiche, test e robe varie come fai? disastro...

Per me è ben questo il senso del numerare i conduttori.

Se no basta numerare i componenti e i morsetti e i fili vengono da sè.

Ciao, Emanuele

Inserita:

corretto l'intervento di dario.

ma quello funzionale nella ricerca guasti dove il riconoscimento immediato del circuito è fondamentale

discutibilissima questa teoria, sembra che di guasti non ne hai mai cercati !

io, ma penso tutti, quando cerco guasti li cerco su un morsetto <IDENTIFICATO !> o su un componente <IDENTIFICATO !> non vago per il quadro cercando un filo !

mi sono capitati guasti su componenti complessi, tipo plc

mi sono capitati guasti su componanti semplici, tipo rele'

mi sono capitati guasti su zoccoli, connettori e/o altro

mi sono capitati guasti su morsetti

di fili guasti non ne ho mai trovato uno che sia uno !

emanuele.croci
Inserita:
di fili guasti non ne ho mai trovato uno che sia uno !

...ma nemmeno, che so, in una catena portacavi...

sei veramente fortunato!!

Ciao, Emanuele

ifachsoftware
Inserita:
...ma nemmeno, che so, in una catena portacavi...

Confermo ;)

Inserita:

Di sicuro la numerazione dei fili (quella con i tubetti) in fase di costruzione dei quadri è molto onerosa ed incide molto sui tempi di produzione. Un altra cosa che mi è capitata è che se ci sono degli errori nella numerazione quando si fa la messa in servizio, la numerazione invece di agevolare le cose le complica e credetemi ne ho trovati tanti di errori sui numeri dei fili anche a distanza di anni, perchè chi cabla facilmente si distrae, senza contare quando a 400 km di distanza da casa devi modificare dei cablaggi: li numeri con il pennarello ma poi il cliente li vuole numerati con il plotter.

Devo anche dire che quando un quadro è ben numerato, senz'altro le cose sono più chiare, fondamentale è anche il criterio di numerazione, secondo il mio punto di vista preferisco quello che da un primo numero indicativo della pagina, prosegue separato da un punto con un numero sequenziale nella pagina; numerare i fili d'ingresso del PLC con un numero simile all'indirizzo mi sembra poco pratico, meglio il riferimento di pagina nello schema, così riesci ad individuarlo più facilmente.

Ciao

Inserita:

.....di fili guasti non ne ho mai trovato uno che sia uno.

manutenzione, macchine automatiche, il tempo è tiranno nel mio lavoro, e tutto ciò che è utile, come l'identificazione, la numerazione, il colore e quello che ti pare

è detrminante.

ifachsoftware
Inserita: (modificato)

Capisco che numerare i fili richiede tempo e soldi a chi lo fa , ma fa risparmiare tempo e soldi moltiplicati per tutti coloro che dovranno metterci le mani.

A livello di normative si puo' fare come i tedeschi o come fa il resto del mondo ossia NUMERARE I FILI.

Chi dice che numerare non serve e' perche' non ha mai dovuto andare a mettere le mani su un impianto.... e' un po' come chi dice che commentare il software non serve.

Ciao :)

Modificato: da ifachsoftware
Claudio Monti
Inserita:

A me il metodo tedesco NON piace affatto: complica solo le cose!

La numerazione fili, se ben fatta, e' una cosa che aiuta tantissimo!

La norma non dice che sia obbligatorio numerarli, dice solo che devono essere facilmente identificabili in maniera univoca.

la numerazione invece di agevolare le cose le complica e credetemi ne ho trovati tanti di errori sui numeri dei fili anche a distanza di anni, perchè chi cabla facilmente si distrae, senza contare quando a 400 km di distanza da casa devi modificare dei cablaggi.

Chi cabla DEVE farlo bene, se sbaglia o non lo paghi o fai rifare il lavoro!

: li numeri con il pennarello ma poi il cliente li vuole numerati con il plotter
:blink: questa e' pazzesca! Lo mandi a cahare...
Inserita:

... finalmente qualche altro punto di vista!!

personalmente concordo con Azzoni ed Elsabz ... più o meno:

indentificazione chiara del morsetto e relativo percorso sullo schema

la documentazione è il vero valore aggiunto al quadro, ergo

un quadro con numerazione NON è ... "più meglio" dell'altro!

personalmente in fase di test, adotto questa pratica:

cricuito in 24 AC: rosso fase, viola neutro, arancio il resto

circuito in 24CC : rosa +, grigio -

tutto ciò che parte od arriva al PLC: bianco

aiutato da fatto che utilizzo i PLC Siemens S7-200 nei modelli

con morsettiera staccabile, la diagnostica, manutenzione ecc.

risulta decisamente semplificata ... poi ognuno ha le sue esigenze ...

vado a ricercarmi i vecchi post (Azzoni)

un grazie a tutti, Zef :rolleyes:

Inserita:
personalmente in fase di test, adotto questa pratica:cricuito in 24 AC: rosso fase, viola neutro, arancio il resto

circuito in 24CC : rosa +, grigio -

tutto ciò che parte od arriva al PLC: bianco

Attenzione i colori dei fili non si mettono a caso, ci sono anche delle norme su questo come ad esempio l'arancio, serve per indicare i conduttori che possono essere alimentati anche con quadro spento.

Il rosso di solito è il circuito a 110VAC e il grigio è il 24VDC che può essere anche BLU se nel quadro non c'è distribuito il neutro.

Quindi attenzione i colori sono belli' semmplici a volte anche intuitivi ma tu pensa per assurdo se io facessi una fase giallo/verde tu prendi il filo e ci resi secco....

Non so se ti è mai capitato ma se il quadro deve passare il collaudo di qualche perito o ingegnere pignolo te lo bocciano in pieno.

Inserita:

cricuito in 24 AC: rosso fase, viola neutro, arancio il resto

circuito in 24CC : rosa +, grigio -

tutto ciò che parte od arriva al PLC: bianco

fai come ti pare, ma la tua è un'opinione, non è cablaggio.

Inserita:
personalmente in fase di test, adotto questa pratica:

cricuito in 24 AC: rosso fase, viola neutro, arancio il resto

circuito in 24CC : rosa +, grigio -

tutto ciò che parte od arriva al PLC: bianco

Come ti hanno già detto sei fuori norma. Se colori i fili ad libitum potresti colorare anche le gemme ed i pulsanti con la medesima metodologia. Sicuramente per te questi colori hanno una valenza chiarissima, ma solo per te!

Mentre le norme stabiliscono regole generali.

Da ultimo ti rocorde che, sebbene le normative non siano legge, la legge prevede che l'impianto sia eseguito secondo la regola dell'arte. La regoal dell'arte è stabilita dalle normative di riferimento. Quindi quello che esce dalla porta rientra dalla finestra :)

Inserita:

... calma calma ...

si presto a dire NORMA ... già ma quale?

un verificatore anni fa, strizzandomi l'occhio mi disse:

" se ti dicono che non è a norma, fatti mettere nero su bianco

a quale norma si riferiscono ... vedrai ...."

la norma CEI 60446 conosciuta anche come CEI 16-4

definisce in maniera chiara ed inequivocabile questo marasma

giallo verde: conduttore di protezione (PE)

blu chiaro: conduttore di neutro

nero e marrone: conduttore di fase (MA SOLO CONSIGLIATO)

rimanenti: per uso generale

quindi il mio non è un punto di vista e non sono fuori norma,

se esistono norme in settori specifici ... mi piacerebbe sapere

a quale norma ESATTAMENTE fate riferimento

dire non è a norma ... è troppo semplice!

tempo fa correva voce (spianata dalla norma sopra citata)

che i circuiti ausiliari in bassissima tensione dovevano essere

realizzati con cavo di colore rosso ... come dicevo ..

le norme ci sono e sono fatte per essere seguite

.... facciamolo!

ciao, Zef

Inserita:

credo che tu voglia fare della sterile polemica, la norma citata è accettata e seguita dalla maggioranza dei costruttori e relativi cablatori, poi ci sono

gli innovativi che credono che le norme non servano, proponendolne altre

molto personali, se un giorno troverò un neutro bianco, un conduttore di protezione rosso, mi ricorderò di te e del tuo amico ''verificatore''.

Inserita:
credo che tu voglia fare della sterile polemica, la norma citata è accettata e seguita dalla maggioranza dei costruttori e relativi cablatori, poi ci sono

gli innovativi che credono che le norme non servano, proponendolne altre

molto personali, se un giorno troverò un neutro bianco, un conduttore di protezione rosso, mi ricorderò di te e del tuo amico ''verificatore''.

stiamo in tema di identificazione, questa norma ha un numero che la identifica ?

ferma restando la corretta ossrvazione sulla terra e sul neutro

ti invito a riproporre il tuo intevento dicendo:

"il capitolo numero della norma tale definisce i colori"

allora, e solo allora, avrai ragione

perfino sull'uso, assolutamente accettato da tutti di usare sull'alimentazione cc il rosso per il + e il nero per il - non ho mai trovato nulla

anche se non e' norma europea sono invece perfettamentamente definite le sequenze lycy e lyiy (scusate se ho sbagliato la sigla, vado a memoria) che definiscono l'equivalenza della sequenza colori con una numerazione virtuale

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