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Trasformatore In Resina


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Inserito:

Sto confrontando due trasformatori da 100 kVA in resina 20/0,4 Dyn11:

il primo mi da perdite nel ferro 600 W, a 1.1Vn 900 W, io% 2% e a 1.1Vn 2,5

Pcc = 2000 W Peso Al= 65 kg

il secondo mi da perdite nel ferro 550 W, a 1.1Vn 750 W, io% 2,2% e a 1.1Vn 3,8

Pcc = 1600 W Peso Al = 80 kg

1. Qualche consiglio su cosa scegliere con un carico praticamente costante di 5 kVA e solo rari picchi a valori prossimi alla taglia del trafo?

2. Qualcuno sa spiegarmi come mai non c'è un legame uguale tra la variazione del perdite e della corrente a vuoto

3. I migliori lamierini sono gli M6?

Ciao a tutti


Inserita:

i trsformatori in resina sono profondamente diversi dai vecchi in olio

una particolarità dei trasformatori in resina e' la ottima sovracaricabilta'

un trasformatore di buona qualita' puo' funzionare a tempo indefinito al 110,%, se aggiungo i ventilatori posso arrivare al 150.%

del resto e' assurdo usare un trasformatore da 100 per prelevare 5.

ridimensiona il tutto con un sovracaricabile ventilato (in sovracarico) da 80 kVA. ed avrai un notevole beneficio nelle perdite (ho ipotizato che prossimo voglia dire almeno 95, altrimenti 100 hai sbagliato i conti)

Inserita:

Non sono esperto di trasformatori ma è evidente che

quello che assorbe meno potenza attiva a vuoto sarà

piu conveniente nel lungo periodo in quanto tali perdite

sono ineludibili perché causate da correnti parassite

e isteresi e dipenderanno dalla cifra di perdita dei

lamierini impiegati. La corrente a vuoto magnetizzante

dipenderà dalla riluttanza del circuito magnetico e

dal numero di spire, essendo quasi totalmente reattiva

servirà per determinare in modo esatto l'eventuale

rifasamento fisso che in genere si scieglie semplicemente

in base alla potenza del trasformatore con valori piu o

meno standard. I trasformatori in resina sono sempre o

quasi sempre protetti da centraline termometriche che

comandano i ventilatori e l'eventaule allarme e sgancio

Tarandole come consigliato dai costruttori non si dovrebbero

correre rischi e si può utilizzare trafo di potenza

piu piccola visto che la loro sovraccabilità è ottima, però

a favore di soleilblue occorre dire che la taglia

standard di molti costruttori parte appunto da 100kVA

e possono farti pesare il fatto di dovere costruire

apposta un trafo piu piccolo ( probabilmente quello

da 100kVA lo hanno gia pronto a magazzino)

Inserita:

concordo con piero azzoni, se la durata del picco di potenza e bassa puoi usare anche un trasformatore di taglia inferiore occorrerebbe avere il diagramma di riscaldamento per cicli di servizio diversi da S1 (continuo) per un dimensionamento esatto ma ritengo che un 80 e forse anche un 63 kVA possano bastare, ma e qui concordo con Massimopc, non tutti li costruiscono.

Ad esempio un trasformatore in resina "standard" puo' sopportare il 130% per due ore al giorno se nel restante tempo la potenza e' inferiore al 20% della nominale oppure il 120% per quattro ore.

Le perdite a vuoto sono riconducibili al tipo di materiale utilizzato per il nucleo, con materiali migliori si possono avere perdite inferiori anche se la corrente magnetizzante puo' risultare superiore ( lavoro ad un valore piu' alto di induzione ma l' area del ciclo di isteresi e' inferiore).

La classificazione dei lamierini Mx e' americana (aisi) M vuol dire acciaio magnetico mentre il numero indica le perdite per unita' di peso a una data induzione, piu' il numero e' basso e minori sono le perdite, esistono anche gli acciai M4 e M2 ma difficilmente si vedono su macchine di piccola taglia.

Saluti bellcar.

  • 2 weeks later...
Inserita:

Se si tratta di un nuovo impianto sconsiglio vivamente la costruzione di una cabina MT/BT, visti anche i consumi irrisori, l'ENEL attualmente effettua forniture in BT anche da 200kW, questo comporta minore manutenzione, impianto di terra più semplice (compresa l'eventualità di dover effettuare la misura della tensione di passo e contatto), minori incombenze burocratiche.

Se si tratta invece della sostituzione di un trasformatore esistente è opportuno considerare anche gli oneri dell'adeguamento alle prescrizioni della DK5600.

Inserita:

Come mi consigliereste di operare nel seguente caso:

Singola utenza, fornitura in M.T.

tre TRAFO 24KV/400VA

400KVA in olio CABINA1

250KVA in olio CABINA1

400KVA in olio CBINA2 distante 250m da CABINA1

Per 5 mesi all' anno lavorano a pieno carico

Per 3 mesi al 40% ed il 250KVA disalimentato

Per 4 mesi praticamente a vuoto 6 KW per ogni trafo da 400KVA

Per intenderci il SEPAM non legge niente

Il cliente lamenta un "anomalia" nelle bollette ENEL per fattore di potenza troppo basso in alcuni periodi dell' anno.

Il rifasamento è ottenuto con un quadro di rifasamento automatico installato a valle del trafo da 400KVA in olio a valle della protezione di bassa tensione del trafo e a valle della protezione di un quadro generale posto ad una decina di m. dal trafo.

Non esiste altro rifasamento.

Io ho le mie idee, ma chiedo a voi:

Come fareste a misurare il fattore di potenza sul lato MT.

A carico lo si legge dal SEPAM.

Come mi consigliereste di rifasare i 2 trafo che girano "scarichi" o addiritura quasi a vuoto N.B. sono in 2 cabine diverse distanti 250m e alimentano carichi diversi.

Grazie

Aron 81

Inserita:

Il Sepam ,che dove lavoro abbiamo installato in gran numero (sia S20 che S41),

non visualizza la corrente sotto 0,1 In del valore del Ta , è normale che negli

impianti a vuoto premendo le funzioni di visualizzazione non segni nulla

(specie ora che si utilizzano in consegna dei ta 300/5), di solito

a ogni trasformatore viene associato un rifasamento fisso per compensare

la corrente reattiva assorbita dal trafo e non rilevata dal Ta che serve per il

rifasamento centralizzato, i valori del rifasamento fisso vengono

consigliati dai costruttori dei trafo , a spanne si puo dire che per un 400kVA

andrebbero bene 20-25kVAR e per un 250kVA 12,5-15kVAR, occorre poi che

il rifasamento generale sia adeguato , la cosa migliore sarebbe che ogni quadro

bt a valle del rispettivo trafo avesse il suo di opportuna potenza

Inserita: (modificato)

Grazie MassimoPC

Hai confermato quel che avevo dedotto pure io.

Nel mio caso il sepam è un S41 mi ero dimenticato di dirlo

Grazie 1000

Da un punto di vista economico, valutate più conveniente agire in tal senso, cioè realizzare i rifasamenti fissi, oppure spegnere tutto e richiedere una fornitura in B.T. da utilizzare nei periodi in cui i Trafo girano praticamente a vuoto.

E' anche vero che i rifasamenti fissi sono comunque utili.

Modificato: da Aron 81
Inserita:

Secondo me i rifasamenti fissi è bene installarli in ogni caso, a meno

che non si prelevi il segnale di rifasamento dalla media (ma quando

l'impianto funziona a vuoto sotto una certa soglia di corrente le centraline di

rifasamento non funzionano e quindi il trafo non viene rifasato ugualmente

anche se il segnale amperometrico è in media quindi secondo me è preferibile

avere il rifasamento fisso)

Per i costi bisogna valutare che in media l'energia costa di meno rispetto

alla fornitura in bassa, però con tre trafo inserii bisogna considerare che

questi hanno perdite di potenza attiva per isteresi e correnti parassiti

indipendenti dal carico e quindi sempre presenti

(non sarebbe meglio nei periodi di bassa stagione dal punto di vista lavorativo

staccare i trafo che non servono aprendoli sul lato MT)

Inserita: (modificato)

Si, era quello che stavo pensando.

Chiaramente il tutto dovrà essere dimostrato al cliente con una valutazione economica dettagliata.

Pensavo proprio questo se soldoni alla mano la cosa potrà sembrare conveniente, tenendo conto del risparmio sul funzionamento a vuoto, consigliare al cliente di sezionare i primari dei trafo e richiedere un allacciamento in B.T. da sfruttare in quei periodi "morti".

Modificato: da Aron 81
Inserita:

Il rifasamento fisso per ogni singolo trasformatore andrebbe sempre previsto, il TA che regola il rifasamento non è conveniente metterlo nel lato M.T. sia per un motivo economico, sia perché presumo che la potenza del primo gradino del gruppo di rifasamento sia molto maggiore di quella necessaria per il rifasamento del trasformatore e quindi in mancanza di carico la centralina continuerebbe a inserire e disinserire le batteria.

Mi sembra di capire che nessuno dei trasformatori possa funzionare in parallelo, quindi sarebbe opportuno che a valle di ogni trasformatore venga installato un gruppo di rifasamento (per i carichi), eventualmente può anche essere utilizzato un gruppo di rifasamento unico collegando la centralina con dei TA sommatori (soluzione sconsigliata perché i trasformatori lavorano con correnti maggiori rispetto alla precedente ipotesi).

Il TA della centralina di rifasamento va ovviamente installato dopo il rifasamento fisso.

Inserita:
Il TA della centralina di rifasamento va ovviamente installato dopo il rifasamento fisso

visto che fai una affermazione cosi' categorica, perche' non la dimostri con un ragionamento e/o con un esempio, con un calcolo se vuoi !

normalmente, per comodita' installativa e' cosi', ma se cosi non fosse non cambia proprio nulla, salvo che il gruppo di rifasamento fosse clamorosamente mal dimensionato, ma allora il problema e' un'altro

Inserita:

Ipotizzando un trasformatore MT/BT con rifasamento fisso in BT e gruppo di rifasamento e relativo TA collegati nel lato BT, per correttezza il TA che regola la centralina di rifasamento va posto dopo il rifasamento fisso, altrimenti la centralina rileverebbe un carico "meno induttivo" o adirittura capacitivo rispetto a quello reale, (anche se ammetto che di solito la potenza del rifasamento del trasformatore è trascurabile rispetto a quella del gruppo di rifasamento), teniamo comunque presente che l'ENEL rileva il fattore di potenza nel lato MT e non a valle del trasformatore.

Inserita:

Le centraline di rifasamento hanno regolazioni che servono

a scongiurare il pendolamento (il famoso C/K, sostituito

nelle centraline piu moderne da nuovi parametri chiamati

sensibilità o in altri modi a secondo del costruttore)

I rifasamenti di bassa ormai vengono costruiti con gradini

tutti uguali da 12,5, oppure 20 o 25kVAR qualche volta

50kVAR e non piu in progressione geometrica come veniva fatto

anni fà , con rilevante differenza tra il primo e l'ultimo

gradino portando a un numero elevato di inserzioni del

primo gradino con una sua usura piu rapida.I trasformatori

come quelli descritti necessitano a occhio di un

totale di 50-60 o al max 70kVAR di rifasamento , un rifasamento centralizzato di quell'impianto a occhio sarà sui 300-350kVAR al massimo

quindi rifasando in media dovrebbero stare

inseriti circa due o tre gradini da 20-25kVAR,

io comunque facevo un'ipotesi che potesse giustificare

l'assenza dei rifasamenti fissi, comunque come dicevo prima la cosa migliore

è avere i rifasamenti fissi e il proprio rifasamento aut su ogni quadro

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