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PLC Forum


Portata Di Un Cavo E Caduta Di Tensione - Non riesco a spiegarlo


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Inserito:

Salve a tutti, devo far comprare un cavo ad un tizio per effettuare l' installazione di una pompa da 1,5Kw in giardino. Ho effettuato tutto il calcolo dimensionale, questa pompa si trova a circa 30 metri di distanza dal punto di consegna per cui facendo il calcolo dimensionale mi è venuto fuori un bel 2,5mmq, lui è andato dal commesso del negozio e quest' ultimo gli ha detto che l'1,5mmq porta 2500Kw e che quindi è sufficiente senza tener minimamente conto della caduta.

Ora, ho spiegato.... una cosa sono la portata del cavo ed una cosa è la caduta di tensione su distanze maggiori, ma agli effetti, quel valore che leggiamo sulle tabelle, (la portata di un cavo) ma a che cosa si riferisce, ad 1 metro di distanza, 2 metri? come faccio a spegare la differenza? Scusate tanto........

Saluto il Forum.


emanuele.croci
Inserita:

Ciao,

provo a spiegare....

portata del cavo e caduta di tensione sono 2 fenomeni totalmente separati.

Immagina che io ti dica: questo tubo di diametro 500mm porta 1000 litri di acqua al secondo.

Questa considerazione è indipendente da quanto è lungo il tubo, potrebbe anche essere lungo 1000 km che, in ogni istante, in ogni pezzetto di tubo passerebbero 1000 litri di acqua al secondo.

Poi mi chiedo: però, facendo passare l'acqua per 1000 km di tubo, questa perde molta della spinta che gli avevo dato all'inizio... quando esce dal tubo non è più in grado di salire fino al 10° piano di un condominio.... ma allora forse è meglio fare un tubo più grosso così l'acqua all'interno si muoverà più piano e perderà meno spinta....

Il dimensionamento dei cavi è un concetto analogo:

quanta acqua può passare = portata in corrente

spinta / perdita della spinta = tensione / caduta di tensione

Sono 2 elementi separati in quanto noi vogliamo che:

1- il nostro cavo sia grande abbastanza (sezione) per portare X ampere (dipende dall'utenza)

2- la sua resistenza sia così piccola (R= ro * L / S) che alla corrente X la caduta di tensione V=R*I non crei problemi alla mia utenza, ad es. sia minore del 5%.

1) è funzione degli ampere richiesti, della posa del cavo, della temperatura ambiente (è essenzialmente un calcolo di dissipazione termica)

2) è funzione degli ampere richiesti, della lunghezza del cavo, della caduta di tensione accettabile

In pratica, bisogna sempre calcolare la sezione del cavo in base alla portata in corrente e alla caduta di tensione e scegliere il più grande tra i 2 valori.

Però se le distanze sono "brevi" (tipo <50m) e le potenze "alte" il 1° criterio è spesso più restrittivo.

Ciao, Emanuele

Inserita: (modificato)

ciao

le tabelle si riferiscono al max applicabile.

ricorda che dal punto di consegna al utilizzo e' ammesso

il 5% di caduta.

questo per la norma!!

ma la norma non considera il pericolo che in realta' non c'e' se ti trovi

ad avere il 6% oppure il 7% di caduta.! e' un problema economico!

se la tua applicazione e' provvisoria (30 metri) per svuotare una vasca

o una piscina il cavo da 1,5 e' sufficente.!

se si tratta di un imianto fisso , come una presa elettrica in una casa, metterei il 2,5

....il problema da porsi e' la protezine della linea....

ciao

dario

Modificato: da Dario Valeri
Inserita:

Scusa ma non c'è il rischio di bruciare il cavo se questo è sottodimensionato? o meglio di ledere la guaina?

Essendo P=V I cos-fi; ponendo P = K, se diminuisce V (caduta di tensione) allora aumenta I essendo inversamente proporzionali, e se I aumenta può aumentare anche molto fino al punto in cui il cavo potrebbe logorarsi e far saltare il termico No?

Claudio Monti
Inserita:
l'1,5mmq porta 2500Kw

:blink:

forse c'e' una k di troppo?

Inserita:

Si hai ragione volevo dire 2,5Kw.... che distratto :P

Inserita:
Scusa ma non c'è il rischio di bruciare il cavo se questo è sottodimensionato?
Il cavo, di qualunque tipologia e sezione sia, deve sempre e comunque essere protetto (come già detto da Dario).

Se si posa un cavo da 1,5 mm2 che (nelle condizioni specifiche di posa) porta 10 A, deve essere presente a monte una protezione magnetotermica da 10 A.

Allo stesso modo se si posa un cavo da 2,5 mm2 che porta 16 A, questo deve essere protetto da un interruttore da 16 A.

il cavo potrebbe logorarsi e far saltare il termico No?
:o Se la protezione termica è ben dimensionata deve intervenire PRIMA che il cavo si "logori"!
Inserita:

Si MircoeleKtra, hai ragione per quello che dici è che la domanda che avevo posto inizialmente alla quale peraltro Dario e l' esempio di Emanuele.croci hanno risposto esaudientemente ha preso un'

altra strada avendo io male interpretato quello che Dario Valeri voleva dire nella frase:

-------------------------------------------------------------------------------

<<"ma la norma non considera il pericolo che in realta' non c'e' se ti trovi

ad avere il 6% oppure il 7% di caduta.! e' un problema economico!

-------------------------------------------------------------------------------

Avevo capito il contrario scusate tutti vi ho fatto perdere del tempo comunque grazie della collaborazione ora saprò cosa rispondere al Tizio di cui vi dicevo nel post iniziale, grazie tante.

Ciao. :rolleyes:

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