Marrundo Inserito: 29 giugno 2005 Segnala Inserito: 29 giugno 2005 In una linea a carichi distribuiti ( tipo impianto di illuminazione) devo dimensionare oltre che la linea montante anche la sezione dei cavi di derivazione dai rispettivi pozzetti.Mi sapete indicare quale norma mi regolamenta che riduzione di sezione posso fare, rispetto alla linea montante, per quanto riguarda i cavi di derivazione dai pozzetti?Grazie!
mircoelektra Inserita: 29 giugno 2005 Segnala Inserita: 29 giugno 2005 Puoi fare la riduzione che vuoi, non vi sono limiti a priori.L' importante è che le protezioni (per sovraccarico e per cortocircuito) poste a monte della linea dorsale siano dimensionate per proteggere il cavo di sezione inferiore.
Marrundo Inserita: 29 giugno 2005 Autore Segnala Inserita: 29 giugno 2005 Sicuro?io mi ricordavo che entro 4m dall'utilizzatore non era necessario inserire nessuna protezione sulla derivazione, anche se di sezione inferiore al montante. (forse 64-8 ?)Poi scusami, come faccio a dimensionare le protezioni in cima al montante anche per proteggere i cavi di derivazione?Sul montante ho la corrente sommatoria di tutte le derivazioni.... e io devo proteggere quest'ultime.
mircoelektra Inserita: 30 giugno 2005 Segnala Inserita: 30 giugno 2005 (modificato) I "4 m", sinceramente, non mi dicono proprio niente (ovviamente potrei anche sbagliarmi).La Norma CEI 64-8 parla di una lunghezza massima di 3 m dopo la derivazione, entro i quali è ammesso installare la protezione contro i cortocircuiti; questo se sono rispettate alcune ipotesi (linea posata in modo da ridurre al massimo il rischio di cortocircuito, luogo non a maggior rischio in caso di incendio, ecc.).La protezione contro i sovraccarichi deve comunque essere verificata su tutta la conduttura.Per quanto riguarda i sovraccarichi farei una precisione: la Norma non ritiene necessario proteggere dai sovraccarichi le linee terminali che alimentano apparecchi utilizzatori che non possono generare correnti di sovraccarico, tra tali utilizzatori vengono indicati gli apparecchi di illuminazione.Questa possibilità che viene offerta, secondo me deve essere utilizzata con molta cautela. Infatti è vero che un apparecchio illuminante non può generare un sovraccarico (a differenza, ad esempio, di un motore), ma è anche vero che la differenza, in termioni di intensità di corrente, tra un sovraccarico e un cortocircuito a fine linea (magari non franco) è molto lieve, anzi, in taluni casi inesistente!Omettere la protezione da sovraccarico potrebbe quindi voler dire non garantire una adeguata protezione da cortocircuito! Tant' è vero che utilizzando un interruttore magnetotermico per la protezione da cortocircuito si ha praticamente sempre verificata la condizione necessaria sull' energia specifica passante (cioè energia "lasciata passare" dall' interruttore < energia ammissibile dal cavo).Spero di non essermi dilungato troppo e di non averti confuso le idee ... Passiamo all' altra questione:Poi scusami, come faccio a dimensionare le protezioni in cima al montante anche per proteggere i cavi di derivazione?Sul montante ho la corrente sommatoria di tutte le derivazioni.... e io devo proteggere quest'ultime. Il problema è proprio questo! Se vuoi realizzare delle derivazioni con cambio di sezione SENZA inserire delle protezioni nei punti di derivazione, devi necessariamente inserire una protezione a monte della dorsale che protegga la linea terminale di sezione inferiore, non c' è alternativa!Se, ad esempio, devi realizzare 5 linee da 10A in derivazione da una dorsale, la dorsale dovrà portare 50A. In tal caso, se metti una protezione a monte della dorsale adatta ai 50A, anche le derivazioni, per risultare protette, dovranno necessariamente essere di sezione e tipologia adatte per portare i 50A! Magari la dorsale avrà una sezione maggiore (sovrabbondante, dal punto di vista della portata) per limitare la caduta di tensione.Potresti anche avere un coefficiente di contemporaneità minore di 1, ad esempio potresti sapere che la somma di tutti i carichi non assorbirà mai più di 30A. In tal caso puoi inserire una protezione a monte adatta ai 30A, ma le linee in derivazione dovranno essere dimensionate per portare 30A (anche se ciascuna di esse ne porta solo 10), altrimenti non sono protette!Tutto quanto detto sopra è sicuramente spiegato dalla Norma CEI 64-8, i riferimenti agli articoli precisi non li so in quanto non ho il testo della Norma sotto mano, ma se ti interessa te li posso procurare ... Modificato: 30 giugno 2005 da mircoelektra
ClA Inserita: 30 giugno 2005 Segnala Inserita: 30 giugno 2005 Tanti complimentia Mirco.Non solo per la competenza, ma soparttutto per la pazienza e la chierezza.I suoi interventi potrebbero essere raccolti in un fascicolo e diventare un manuale.
bellcar Inserita: 30 giugno 2005 Segnala Inserita: 30 giugno 2005 ad esclusione di alcuni ambienti particolari, la protezione dai sovraccarichi puo' essere effettuata in un qualsiasi punto della linea, non necessariamente in partenza ma anche in arrivo.ovvero se nell' impianto di illuminazione ad esempio ogni corpo illuminante ha dei fusibili di protezione, tali fusibili possono proteggere la derivazione da sovraccarico anche se di sezione diversa dalla dorsale.resta comunque da verificare la protezione dai corto circuiti in quanto tale protezione deve sempre essere posta all' inizio della conduttura e se di taglia elevata potrebbe non proteggere le sezioni inferiori delle derivazioni.saluti bellcar
patron Inserita: 30 giugno 2005 Segnala Inserita: 30 giugno 2005 basta inserire ad esempio nella cassetta del palo la scatola con la morsettiera e con dei fusibili per la protezione della derivazione......per una lampada da 250 W ad esempio si possono utilizzare fusibili da 2 A.Poi a monte metti la protezione per la dorsale principale.Ciao
Marrundo Inserita: 1 luglio 2005 Autore Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Se, ad esempio, devi realizzare 5 linee da 10A in derivazione da una dorsale, la dorsale dovrà portare 50A. In tal caso, se metti una protezione a monte della dorsale adatta ai 50A, anche le derivazioni, per risultare protette, dovranno necessariamente essere di sezione e tipologia adatte per portare i 50A! Magari la dorsale avrà una sezione maggiore (sovrabbondante, dal punto di vista della portata) per limitare la caduta di tensione.Potresti anche avere un coefficiente di contemporaneità minore di 1, ad esempio potresti sapere che la somma di tutti i carichi non assorbirà mai più di 30A. In tal caso puoi inserire una protezione a monte adatta ai 30A, ma le linee in derivazione dovranno essere dimensionate per portare 30A (anche se ciascuna di esse ne porta solo 10), altrimenti non sono protette!Innanzitutto grazie Mirco per la risposta.Vediamo se ho capito bene.In questa soluzione tu mi stai praticamente dicendo che che il cavo di derivazione deve avere la portata di tutta la corrente di dorsale, altrimenti non è protetto.Questo mi protegge dal cortocircuito?
Avalon Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 il cavo di derivazione deve avere la portata di tutta la corrente di dorsale, altrimenti non è protetto.Al contrario
patron Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Si, ma così facendo non proteggi le derivazioni
Avalon Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 se metti una protezione a monte della dorsale adatta ai 50A, anche le derivazioni, per risultare protette, dovranno necessariamente essere di sezione e tipologia adatte per portare i 50A!Bisogna proteggere dorsali e derivazioni. Le dorsali devono avere una sezione e una protezione adeguata all'assorbimento di corrente di tutte le derivazioni.Le derivazioni devono avere una sezione e una protezione adeguata al carico.
patron Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Non per essere logorroico e ripetitivo, ma la soluzione migliore sono dei fusibile a monte della derivazione
Avalon Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Esatto, una protezione qualsiasi ma adeguata
mircoelektra Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 il cavo di derivazione deve avere la portata di tutta la corrente di dorsale, altrimenti non è protetto. Diciamo che questo è vero, anche se in modo "indiretto" ... nel senso che il cavo di derivazione deve avere la portata maggiore o uguale alla taratura dell' interruttore posto a monte della dorsale. Tale taratura sarà a sua volta maggiore o uguale alla "corrente di dorsale".E' la famosa relazione:Ib <= In <= Izin cui:Ib= corrente di impiego (in questo caso corrente che circola sulla dorsale);In= corrente nominale dell' interruttore (in questo caso posto a monte della dorsale);Iz= portata del cavo.La relazione deve valere SIA considerando Iz come "portata della dorsale" SIA considerando Iz come "portata della derivazione".A parte il discorso "matematico", facendo un esempio: - Corrente che circola sulla dorsale: 15A (supponiamo 3 derivazioni da 5A) - Corrente nominale dell' interruttore a monte: 16ACome dorsale utilizziamo un cavo da 4 mm2 (portata 20A); mentre come derivazioni utilizziamo un cavo da 2,5 mm2 (portata 16A).La relazione diventa:15 <= 16 <= 20 (per la dorsale)15 <= 16 <= 16 (per le derivazioni)Quindi è protetta (dai sovraccarichi) sia la dorsale sia le derivazioni.Se avessimo realizzato le derivazioni con cavo da 1,5 mm2 (portata 10A) avremmo avuto:15 <= 16 <= 10 => NON VERIFICATA (quindi cavo non protetto)A rigore sarebbe necessario verificare anche i requisiti per la protezione da cortocircuito (energia "lasciata passare" dall' interruttore in caso di cortocircuito <= energia sopportata dal cavo), ma se la protezione a monte viene eseguita mediante un interruttore magnetotermico la condizione è praticamente sempre verificata!Quindi si può dire che sia la dorsale sia le derivazioni sono protette da sovraccarico e cortocircuito .
mircoelektra Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Le derivazioni devono avere una sezione e una protezione adeguata al carico. Non per essere logorroico e ripetitivo, ma la soluzione migliore sono dei fusibile a monte della derivazione Se si ha la possibilità di installare delle protezioni nel punto di derivazione (cioè nel punto di cambio sezione del cavo), è possibile proteggere le singole derivazioni dimensionando gli interruttori (ed anche il cavo) in base al reale assorbimento della derivazione stessa.Se invece non si ha questa possibilità, è per forza necessario effettuare la protezione sia della dorsale che delle derivazioni mediante il dispositivo a monte di tutto!
patron Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Proteggere sia le derivazioni che la dorsale principale con un unica protezione mi pare un pò forzato come discorso, se le derivazioni hanno una sezione del cavo più piccola.....
mircoelektra Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 E' proprio per questo che la protezione deve essere dimensionata in base alla sezione più piccola .
patron Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 E si, ma così facendo si ha un totale disservizio in caso di guasto in una singola e semplice derivazione.....
mircoelektra Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Certo, questo è uno svantaggio. Si tratta di fare la scelta più opportuna in relazione all' applicazione specifica.
patron Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Scusa, ma sinceramente non capisco: caso pratico , circuito di alimentazione per pali con lampade da 250 W poste a 25 mt tra di loro:porto il mio circuito fino a 500 mt, essendo un carico distribuito si dimensiona la dorsale principale per circa 250 mt......diciamo che siamo sui 5 kW, cioè una corrente di circa 8 A (così a occhio e croce), diciamo che scelgo una sezione del 25.le derivazioni sono fatte con cavo del 2,5, e avendo ciascuna un carico di circa 250 W, portano una corrente di meno di 0,5 A.Io dovrei a monte del circuito mettere una protezione dimensionata per 0,5 A? Manco riesco ad accenderlo l'impianto facendo così.....naturalmente questo è un caso palese, ma lo stesso ragionamento vale per tutti i casi.....per inciso, nel caso in questione nelle cassette dei pali ho previsto la scatola per la morsettiera e fusibili da circa 2 ACiao
Avalon Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 Io dovrei a monte del circuito mettere una protezione dimensionata per 0,5 A?La protezione della dorsale, se le derevazioni sono prive di protezioni, deve essere adeguata alla portata del cavo piu piccolo, in questo caso quello di sezione da 2.5 mmq
bellcar Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 nel caso pratico di patron forse c'e' un errore nel valutare 0,5 A per un carico di 250W, essendo presumibilmente lampade monofasi a 220V la corrente e' di oltre 1A.Comunque nell' esempio in questione la dorsale di 25 mmq. e' sicuramente protetta da un interruttore per esempio da 16 A , mentre le derivazioni da 2,5 potrebbero non essere protette dal sovraccarico dall' interruttore in questione, ma lo sono sicuramente dal fusibile da 2 A posto a fine derivazione.Restano da vedere le altre due possibilita' di sovracorrenti, quella per corto-circuito che e' praticamente ulteraverificata con 2,5 mmq e interruttore da 16A, e quella della impedenza massima protetta in caso di guasto lontano che porta il c.to circuito a trasformarsi praticamente in un sovraccarico, in questo caso occorre fare un poco di calcoli in quanto non sono note le lunghezze della dorsale e della derivazione piu' sfavorevole, ma se le derivazioni sono di lunghezza trascurabile rispetto alla dorsale e se la dorsale e' protetta, nella maggioranza dei casi dai calcoli risulta ok anche la derivazione.saluti bellcar
patron Inserita: 1 luglio 2005 Segnala Inserita: 1 luglio 2005 si vero, le lampade sono monofase, scusate per l'errore ma ho scritto il post facendo 1000 altre cose
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora