oiuytr Inserito: 16 agosto 2005 Segnala Inserito: 16 agosto 2005 Ciao a tuttiPremetto che di MT non ne capisco nulla.Un mio cliente (media impresa con elevati consumi energetici) ha ricevuto un fax da una ditta di impianti elettrici (non hanno rapporti di lavoro):Oggetto: ADEGUAMENTO - Dichiarazione di adeguatezza secondo la Delibera 247/04 del AEEG - Gentile utente/Cliente, desideriamo informarVi che: > L'AEEG (Autorita' per l'energia elettrica e il gas), ha disposto con la delibera 247/04 l'avvio agli indennizzi automatici ai clienti alimentati in Alta e Media Tensione (media e grande impresa) per le interruzioni lunghe e senza preavviso. > Per avere diritto agli indennizzi i clienti dovranno dichiarare di avere installato nei propri impianti apparecchi di protezione idonei e certificati, in grado di evitare che eventuali interruzioni provocate da guasti all'interno dei propri impianti di utenza si riverberino all'esterno sulla rete pubblica, andando a disturbare cosi' gli altri clienti connessi sulla stessa rete. >I clienti di Alta e Media Tensione che non avessero adempiuto ai disposti della delibera e che quindi potrebbero essere causa di anomalie di rete saranno tenuti al pagamento di un corrispettivo tariffario (penale), qualora l'invito dell'AEEG ad adeguare gli impianti non venisse recepito. > Sono inoltre previsti controlli a campione per verificare le dichiarazioni di adeguatezza degli impianti ai requisiti tecnici rilasciate da personale qualificato per legge. La Nostra ditta e' a Vostra disposizione per collaborare ai fini di verificare lo stato di fatto e gli adempimenti minimi alla messa a norma della Vostra cabina con certificazioni ai sensi della norma ISO 9001: 1. SOPRALLUOGO effettuato da propri tecnici qualificati per l'analisi dello stato attuale dei Vostri impianti elettrici della/e cabina/e di trasformazione MT/bt; 2. CONSULENZA sulle normative in oggetto; 3. VALUTAZIONE di massima degli eventuali interventi di adeguamento necessari e dei costi da sostenere Inoltre siamo a disposizione per effettuare consulenze sui consumi, con l'eventuale applicazione di nuove tecnologie nel risparmio energetico. A parte la frasee gli adempimenti minimi alla messa a norma della Vostra cabina con certificazioni ai sensi della norma ISO 9001che mi ha fatto solo ridere, qualcuno ne sa qualcosa?
Mario Maggi Inserita: 17 agosto 2005 Segnala Inserita: 17 agosto 2005 Caro Francesco, in due parole: la qualita' dell'energia elettrica distribuita in Italia stava peggiorando sempre piu', anche a causa di alcune utenze in AT e MT con impianti non adeguati. E' ovvio che molti guasti presso la grande utenza creano ingiustamente problemi di qualita' dell'energia anche a chi e' collegato alla stessa linea. La Delibera 247/04 ha definito dei rimborsi automatici da parte del fornitore di energia nel caso di scarsa qualita' del servizio ma solo a quelle utenze che hanno certe caratteristiche.Data la vicinanza e la specializzazione, credo che MassimoPC possa essere la persona giusta per approfondire sul posto. Ciao Mario
MASSIMOPC Inserita: 17 agosto 2005 Segnala Inserita: 17 agosto 2005 La ditta che ha mandato questa lettera si propone per adeguarela cabina elettrica ai dettami della DK5600 e nel caso l'impiantodella ditta cliente rientri nella deroga prevista dall'autoritàdell'energia (potenza minore di 400kW per impianti esistenti, cavi mtdi lunghezza inferiore ai 20 metri)informa di avere i requisiti (certificazione ISO9001)per effettuare la manutenzione elettromeccanicarichiesta al fine di avere ugualmente la dichiarazione diadeguatezza prevista per i rimborsi
bellcar Inserita: 17 agosto 2005 Segnala Inserita: 17 agosto 2005 Fino all' altro giorno la rete MT era di tipo a neutro isolato, una tecnica talmente avanzata che usavamo noi e forse il Burkina Faso, mentre il resto del mondo collegava il centrostella MT a terra o con impedenze o bobine di Petersen.Come ha detto Mario, sia l' Enel che L' aeeg si sono accorti che avevamo un livello di fuori servizio da terzo mondo e pertanto hanno pensato bene di modificare anche da noi lo stato del neutro MT.Da cio' ne e' derivata la direttiva Enel Dk5600 in quanto la modifica dello stato del neutro impone delle diverse protezioni anche dal lato utente.Sempre per migliorare la qualita' del servizio ed evitare interventi intempestivi delle protezioni di centrale, nella Dk sono inserite anche una serie di regole e limitazioni sulle taglie max. dei trasformatori installabili, poi avendoci preso gusto si sono lanciati anche su "boiate pazzesche" tipo il consiglio/obbligo di usare certe taglie di TA ecc. Quale era il problema successivo?, che le nuove DK come tutte le direttive si applicano ai nuovi impianti,e pertanto era difficile convincere gli utenti a rifare le cabine MT con spese anche di decine di migliaia di euro.A questo punto interviene L' aeeg che introduce una sorta di obbligatorieta' della nuova dk anche agli impianti esistenti agendo nel seguente modo:1) promette una serie di indennizzi automatici da parte di enel se si superano il numero di fuori servizi annuo previsto per determinate fascie di utenti ( ma con clausole da venditori di auto usate per cui Enel nella maggioranza dei casi non paga)purche' con impianti adeguati.2) istituisce una penale (chiamata in altro modo" Corrispettivo tariffario specifico" per addolcire la pillola) da pagare annualmente per tutti gli utenti con impianti non adeguati ( anche se non hanno arrecato danni).3) Determina l' adeguatezza dell' impianto solo alla scrupolosa rispondenza alle DK in questione.A questo punto, incredibilmente, il popolo dei tecnici e' insorto a difesa dei poveri utenti con impianti semplici costringendo l' aeeg ad un parziale dietro-front sulle cabine piu' piccole.In altri termini, chi aveva la cabina mono-trasformatore con potenza inferiore a 400 kVA e come dispositivo generale e protezione usava il classico sottocarico con fusibili, non era piu' costretto a buttare tutto alle ortiche ed installare un interruttore in SF6 con protezione 50-51-51n con TA da 300A ecc, ma puo' continuare ad usare la cabina esistente purche' la manutenzione sia effettuata a determinate scadenze da imprese in regime di qualita' ISO 9000 per l' attivita' di manutenzione di impianti MT ( penso che escludendo alcune societa' satellite Enel attualmente siano veramente poche le aziende con questi requisiti).se vai al seguente link (non sono riuscito ad incollarlo come link :ph34r: )www.abb.it/global/itabb/itabb702.nsf/0/61c273f51f738b01c1256fc8004f696f/$file/DK5600+ed+IV+04+V4_2.pdf troverai una brochure molto interessante sull' argomento.P.s. ho fatto alcune simulazioni di "penali" , ad esempio utenti con oltre 2000 kW pagano un migliaio di euro annui, cifra che non invoglia a spenderne magari 20/30.000 per adeguare gli impianti, pertanto presumo che in poco tempo i coefficienti di calcolo della penale subiranno variazioni .Saluti bellcar
bellcar Inserita: 17 agosto 2005 Segnala Inserita: 17 agosto 2005 Se vai sul sito enel http://www.enel.it/enelsi/aziende/a_cabine-utente.asppotrai notare molte analogie con la lettera che hai ricevuto, come e' che si dice? : abuso di posizione dominante?saluti bellcar
MASSIMOPC Inserita: 17 agosto 2005 Segnala Inserita: 17 agosto 2005 La possibilità di spendere relativamente poco per l'adeguamento(nell'ordine di qualche migliaio di euro) si ha nel caso in cuisi abbia già un interruttore come dispositivo generale (nellastragrande maggioranza dei casi con relé integrato tipo PR521/11ABB o MG VIP13/17 ) e quindi si ci trovi a dovere sostituire soloil dispositivo di protezione con TA e toroide ricadendonella situazione in cui sia necessario solo il 50-51-51N, chepuò essere agevolmente montato in un cassonetto magarigià provvisto di UPS sulla cella interruttore(classico esempio interruttore generale con due sezionatori con fusibili che alimentano i rispettivi trafoposti nello stesso locale) . Negli altri casi (necessità del67N con relativi TV, eventuale motorizzazione di interruttoriper rendere automatico il rinseirmento dei trafo chesuperano la potenza consentita in caso di black - out, ect)la spesa è decisamente piu onerosa
oiuytr Inserita: 17 agosto 2005 Autore Segnala Inserita: 17 agosto 2005 Innanzitutto grazie 1k per le risposte.Ma adesso ho altri dubbi...La penale e' da pagare (in bolletta ENEL?) se gli impianti non sono adeguati, ma aumenta in caso si provochino disservizi? E poi, cosa centra la 9001 con gli impianti elettrici? Una ditta abilitata con la lettera A non e' sufficiente?Grazie ancora a tutti
MASSIMOPC Inserita: 18 agosto 2005 Segnala Inserita: 18 agosto 2005 Il Corrispettivo tariffario specifico (CTS) credo che si pagheràuna volta all'anno a decorrere dal 1 gennaio 2007 per i clienticon potenza disponibile superiore a 500kW e dal 1 gennaio 2008per tutti. Su un documento dell'UNAE vi sono vari esempi dicalcolo di detto CTS , ad esempio un cliente con potenzadisponibile di 800kW che in un anno ha prelevato 1.200.000kWhcon 1500 ore di utilizzo pagherà un CTS di 590 euro. Il CTSsarà sicuramente da pagare mentre concordo perfettamentecon Bellcar sul fatto che le prospettive dei rimborsi sianoassai fumose, comunque si dovrebbe mettere in conto il fatto chenon adeguandosi si paga il CTS e si rinucia ai rimborsiLa certificazione ISO9001 è il requisito che devono avere le aziende con cui stipulare un contratto di manutenzione (ordinariasemestrale, straordinaria triennale) nel caso si abbiaun impianto esistente con potenza disponibile uguale o inferiore a 400kW protetto da sezionatore sottocarico con fusibiliCon tale contratto di manutenzione si accede ugualmente al sistema dei rimborsi e non si paga il CTS pur non adeguandosi alle richieste della DK5600
bellcar Inserita: 18 agosto 2005 Segnala Inserita: 18 agosto 2005 come anticipato da Massimopc la certificazione Iso 9000 serve solo all' impresa che deve fare la manutenzione al sottocarico con fusibili per potenza inferiore a 400 kW."Per i soli clienti MT con potenza disponibile fino a 400 kW che hanno un solo trasformatore MT/BT collegato al punto di consegna da un cavo (conduttori non nudi) che non supera 20 m, dotati di interruttore di manovra sezionatore (IMS) con fusibile[5], sono previste condizioni semplificate in alternativa alle condizioni suddette. Per questi clienti, è possibile conservare l’IMS con fusibili (anche nelle reti a neutro compensato), purchè: 1. abbiano stipulato con un’impresa dotata di sistema di gestione della qualità certificato ISO 9001, un contratto di manutenzione per l’anno a cui si riferiscono le interruzioni, che preveda la manutenzione ordinaria semestrale della cabina MT/BT e straordinaria elettromeccanica dell’IMS con fusibili ogni tre anni; 2. conservino un registro atto a certificare le manutenzioni eseguite.Per redarre il certificato di adeguatezza "basta" l' abilitazione della 46-90.In caso di disservizi provocati dall' utente vale sempre il codice civile (ahi ahi).Il calcolo del CTS (penale) e' dato da due valori, il primo pari a 1 euro per giorno e una seconda parte pari a 0,15 euro per un valore che e' circa la media della potenza utilizzata l' anno precedente.In fase di stesura della delibera si parlava di 1,5 euro per kw impegnato (ovvero almeno 10 volte la penale attuale e presumo che come gia' detto ci sara' un ripensamento).Saluti bellcar
oiuytr Inserita: 18 agosto 2005 Autore Segnala Inserita: 18 agosto 2005 Adesso ho le idee piu' chiare.Quindi, se ho capito bene, la fraseLa Nostra ditta e' a Vostra disposizione per collaborare ai fini di verificare lo stato di fatto e gli adempimenti minimi alla messa a norma della Vostra cabina con certificazioni ai sensi della norma ISO 9001in questo contesto non ha senso (ma come e' scritta di senso non ne ha in assoluto )Grazie ancora delle preziose informazioni
soleilblue Inserita: 22 agosto 2005 Segnala Inserita: 22 agosto 2005 "avendoci preso gusto si sono lanciati anche su "boiate pazzesche" tipo il consiglio/obbligo di usare certe taglie di TA ecc. "L'imposizione della taglia del TA con relative prestazioni minime non è affatto una boiata visto che se il TA ti va in saturazione la protezione non interviene.Certo la scelta va valutata caso per caso.
MASSIMOPC Inserita: 22 agosto 2005 Segnala Inserita: 22 agosto 2005 Il TA in saturazione determina la non linearità sul rapporto di trasformazione ma comunque non pregiudica l'interventodella protezione
soleilblue Inserita: 22 agosto 2005 Segnala Inserita: 22 agosto 2005 I ta devono essere dimensionati in maniera tale da riprodure al secondario le correnti di corto al primario il più fedelmente possibile nel suo campo di variabilità.Quanto meno a livello di corrente di corto simmetrica è necessario non scegliere delle taglie superiori alla corrente nominale della macchina ma in base alla corrente di corto, mi è capitato di vedere impianti con un rapporto del ta molto basso tipo 35/5 con correnti di corto di 10-15kA.Circa la saturazione il discorso diventa più complesso perchè dipende dalle caratteristiche della rete, comnuqne non sono assolutamente d'accordo con quanto dici perchè se satura il relè può non intervenire.Se il relè non interviene nei cicli prima della saturazione, al secondario del ta vedo una corrente inferiore alla efficace reale con tempi di intervento che possono essere ritardati intervendo non lìinstantanea ma la temporizzata o addirittura non intervento.
MASSIMOPC Inserita: 22 agosto 2005 Segnala Inserita: 22 agosto 2005 La Merlin Gerin ha da poco certificato il Sepam S20 e l'S41con TA tradizionali da 50/5A , parlando con costruttori direlé (in pratica mi è capitato di utilizzarli piu o meno tuttiquelli certificati) mi si diceva che anche utilizzando TAcon rapporti piu bassi del 300/5A e prestazioni che nonsiano equivalenti a quelle portate come esempio nellaDK comunque l'attivazione della protezione è in ognicaso sempre assicurata, la non linearità non permetteràdi realizzare magari coordinamenti selettivi mt-bt .In effetti ad esempio con un trasformatore da 630kVA 15kVadesso siamo costretti a mettere un TA da 300/5 , la correntenominale è circa 24A , la taratura plausibile potrebbe essere320A istantanea e 30A 0,4 secondi. Nel caso utilizzassimoun TA da 50/5A normalissimo con prestazione di 5P10esso saturerebbe a 500A sul primario ma secondo me lacosa ai fini dell'intervento non avrebbe importanza in quantoil relé interverrebbe comunque , ovviamente la cosa cambierebbese tarassi il relé a 600-650A. In definitiva quanto affermaBELLCAR non mi sembra privo di fondamento , forse bisognava lasciarelibertà di scelta ai progettisti a seconda della situazione
soleilblue Inserita: 22 agosto 2005 Segnala Inserita: 22 agosto 2005 Secondo me invece vista l'importanza delle protezione nei sistemi elettrici una soluzione sicuramente più cautelativa, quindi con adozione di ta un è più grandi è preferibile.Sicuramente la scelta di 300 A p30 è esagerata ma è meglio esagerare, inoltre una standardizzione del prodotto permette di migliorare l'abbinamento relé-ta con sicuro intervento delle protezioni almeno sulla rete mt.Penso anche che oramai i ta di piccola taglia li fanno un pò tutti e alcuni sembrano proprio dei giocattolini.Vai a capire te poi perchè non è intervenuta la protezione, il costruttore di ta dice che il suo ta funziona è certificato, il costruttore di relè dice che il suo relè funziona è certificato e la colpa è quindi di un serraggio non adeguato.Secondo me il discorso è comnuque uno dei più complessi e sconosciuti a livello elettrico, visto che anche a livello normativo circa i trasformatori di misura siamo abbastanza carenti.saluti
bellcar Inserita: 22 agosto 2005 Segnala Inserita: 22 agosto 2005 Premetto che il termine " boiata pazzesca" era detto in tono scherzoso derivandolo dal frasario di Fantozzi, le mie motivazioni tecniche sono le seguenti:1- visto che anche con trafo di potenza inferiore a 400 kVA non si possono piu' usare IMS con fusibili, se installo un trafo MT da 100 kVA e per le protezioni uso un TA da 300 A cosa vede il mio rele'?.2- Problema saturazione, il nucleo satura se superiamo la prestazione del TA , allora piu' che usare TA da 300 A con prestazioni basse, obbligatemi ad usare TA con prestazioni piu' alte ma con taglie piu' basse ( quindi non dei giocattolini .Ad esempio per il trafo di prima preferirei dei TA da max. 100A che in classe 10p30 mi "coprono" sino a 3000A, ben oltre la seconda soglia 640/720 A richiesta. 3- Un TA 300A 10P30 e' "lineare" sino a 9000 A, allora il campo di corrente 9000- 12500 o 9000-16000A non lo vedo perche' sono in saturazione?, se l'ente distributore mi garantisce che non si superano i 9 kA, allora perche mi richiede apparecchi adatti a 12,5 o 16 kA?.Saluti bellcar
MASSIMOPC Inserita: 23 agosto 2005 Segnala Inserita: 23 agosto 2005 Il Ta comune e banale a cui accennavo prima 50/5 , unadecina di voltampere in classe 5P10 , è assai probabile cheil suo fattore limite di precisione riferito allaclasse 10P possa essere di 15 o di 20 portando ancorapiu in là il limite di sovraccorrente fino alquale si ha un errore composto del 10%, probabilmenteper valori ancora piu alti di sovraccorrente siavrebbe un errore che consentirebbe comunque l'intervento del relé , a maggior ragione il Tada 100A con con fattore limite di precisione 30proposto da bellcar farebbe egregiamente il suodovere con le consuete tarature (nel 90% dei casimai richieste superiori a 600-650A) senza essere da 300A 10p30, però se venissemontato sull'arrivo linea non sarebbe accettato(l'enel oltre al certificato per il relé vuoleanche i bollettini di collaudo di TA e TV primadi dare tensione) Per superare le attuali limitazioni di taratura peri piccoli trasformatori (con TA da 300A si parteper la prima soglia da valori di 30A) si possonousare i sensori magnetici con shunt integrato chehanno un campo di utilizzo molto ampio e sonopraticamente immuni da fenomeni di saturazioneImmagino che in futuro saranno sempre piu utilizzatiper ora li ha previsti la MG per i suoi SEPAM maanche gli altri costruttori di relé si stanno attrezzandoin tal senso
soleilblue Inserita: 24 agosto 2005 Segnala Inserita: 24 agosto 2005 si in effetti viste le vostre considerazioni mi devo ricredere su quanto detto.Riguardo al problema delle taratura non conosco gli shunt che dici, cosa sono?
MASSIMOPC Inserita: 24 agosto 2005 Segnala Inserita: 24 agosto 2005 Le apparecchiature a cui facevo riferimento si chiamanoLPCT(low power current transducers) e sono sensori amperometriciche forniscono in uscita una tensione proporzionale alla corrente primaria,quindi i relé di protezione che si interfacciano con essi devonoessere predisposti per tali apparecchiature. Presumo ci sirichiami allo shunt perché come gli shunt che si usano pergli amperometri in corrente continua , si fà riferimento a una tensione (in questo caso 22,5mV negli strumenti tradizionali 60mV). La merlin gerin ha certificato per la dk tali sensoriin catena con i suoi sepam e noi una volta li abbiamo utilizzatiin quanto avevavmo un piccolo trafo in cui il progettistaaveva specificato valori di taratura che non erano raggiungibilida Ta normali accettati per la dk. Quando ero all'intel hofatto presente la cosa a altri costruttori di protezioni e mihanno detto che tra un pò avranno qualcosa di simile ancheloro. Questi sensori (assomigliano a ta toroidali) vengonogarantiti per un funzionamento con corrente primaria da5 a 1250A con classe 5P e la loro precisione viene dichiaratatale per correnti di breve durata fino a 50kA. Probabilmentesono forse il futuro dei ta , quando ne avro occasionecercherò di farmi speigare bene il loro funzionamento
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