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Direttiva Aeeg - Cerco info


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Inserito:

Ciao a tutti

Premetto che di MT non ne capisco nulla.

Un mio cliente (media impresa con elevati consumi energetici) ha ricevuto un fax da una ditta di impianti elettrici (non hanno rapporti di lavoro):

Oggetto: ADEGUAMENTO
- Dichiarazione di adeguatezza secondo la Delibera 247/04 del AEEG -

Gentile utente/Cliente, desideriamo informarVi che:

> L'AEEG (Autorita' per l'energia elettrica e il gas), ha disposto con la delibera 247/04 l'avvio agli indennizzi automatici ai clienti alimentati in Alta e Media Tensione (media e grande impresa) per le interruzioni lunghe e senza preavviso.
> Per avere diritto agli indennizzi i clienti dovranno dichiarare di avere installato nei propri impianti apparecchi di protezione idonei e certificati, in grado di evitare che eventuali interruzioni provocate da guasti all'interno dei propri impianti di utenza si riverberino all'esterno sulla rete pubblica, andando a disturbare cosi' gli altri clienti connessi sulla stessa rete.
>I clienti di Alta e Media Tensione che non avessero adempiuto ai disposti della delibera e che quindi potrebbero essere causa di anomalie di rete saranno tenuti al pagamento di un corrispettivo tariffario (penale), qualora l'invito dell'AEEG ad adeguare gli impianti non venisse recepito.
> Sono inoltre previsti controlli a campione per verificare le dichiarazioni di adeguatezza degli impianti ai requisiti tecnici rilasciate da personale qualificato per legge.


La Nostra ditta e' a Vostra disposizione per collaborare ai fini di verificare lo stato di fatto e gli adempimenti minimi alla messa a norma della Vostra cabina con certificazioni ai sensi della norma ISO 9001:

1. SOPRALLUOGO effettuato da propri tecnici qualificati per l'analisi dello stato attuale dei Vostri impianti elettrici della/e cabina/e di trasformazione MT/bt;
2. CONSULENZA sulle normative in oggetto;
3. VALUTAZIONE di massima degli eventuali interventi di adeguamento necessari e dei costi da sostenere

Inoltre siamo a disposizione per effettuare consulenze sui consumi, con l'eventuale applicazione di nuove tecnologie nel risparmio energetico.
A parte la frase
e gli adempimenti minimi alla messa a norma della Vostra cabina con certificazioni ai sensi della norma ISO 9001

che mi ha fatto solo ridere, qualcuno ne sa qualcosa?


Inserita:

Caro Francesco,

in due parole: la qualita' dell'energia elettrica distribuita in Italia stava peggiorando sempre piu', anche a causa di alcune utenze in AT e MT con impianti non adeguati. E' ovvio che molti guasti presso la grande utenza creano ingiustamente problemi di qualita' dell'energia anche a chi e' collegato alla stessa linea.

La Delibera 247/04 ha definito dei rimborsi automatici da parte del fornitore di energia nel caso di scarsa qualita' del servizio ma solo a quelle utenze che hanno certe caratteristiche.

Data la vicinanza e la specializzazione, credo che MassimoPC possa essere la persona giusta per approfondire sul posto.

Ciao

Mario

Inserita:

La ditta che ha mandato questa lettera si propone per adeguare

la cabina elettrica ai dettami della DK5600 e nel caso l'impianto

della ditta cliente rientri nella deroga prevista dall'autorità

dell'energia (potenza minore di 400kW per impianti esistenti, cavi mt

di lunghezza inferiore ai 20 metri)

informa di avere i requisiti (certificazione ISO9001)

per effettuare la manutenzione elettromeccanica

richiesta al fine di avere ugualmente la dichiarazione di

adeguatezza prevista per i rimborsi

Inserita:

Fino all' altro giorno la rete MT era di tipo a neutro isolato, una tecnica talmente avanzata che usavamo noi e forse il Burkina Faso, mentre il resto del mondo collegava il centrostella MT a terra o con impedenze o bobine di Petersen.

Come ha detto Mario, sia l' Enel che L' aeeg si sono accorti che avevamo un livello di fuori servizio da terzo mondo e pertanto hanno pensato bene di modificare anche da noi lo stato del neutro MT.

Da cio' ne e' derivata la direttiva Enel Dk5600 in quanto la modifica dello stato del neutro impone delle diverse protezioni anche dal lato utente.

Sempre per migliorare la qualita' del servizio ed evitare interventi intempestivi delle protezioni di centrale, nella Dk sono inserite anche una serie di regole e limitazioni sulle taglie max. dei trasformatori installabili, poi avendoci preso gusto si sono lanciati anche su "boiate pazzesche" tipo il consiglio/obbligo di usare certe taglie di TA ecc.

Quale era il problema successivo?, che le nuove DK come tutte le direttive si applicano ai nuovi impianti,e pertanto era difficile convincere gli utenti a rifare le cabine MT con spese anche di decine di migliaia di euro.

A questo punto interviene L' aeeg che introduce una sorta di obbligatorieta' della nuova dk anche agli impianti esistenti agendo nel seguente modo:

1) promette una serie di indennizzi automatici da parte di enel se si superano il numero di fuori servizi annuo previsto per determinate fascie di utenti ( ma con clausole da venditori di auto usate per cui Enel nella maggioranza dei casi non paga)purche' con impianti adeguati.

2) istituisce una penale (chiamata in altro modo" Corrispettivo tariffario specifico" per addolcire la pillola) da pagare annualmente per tutti gli utenti con impianti non adeguati ( anche se non hanno arrecato danni).

3) Determina l' adeguatezza dell' impianto solo alla scrupolosa rispondenza alle DK in questione.

A questo punto, incredibilmente, il popolo dei tecnici e' insorto a difesa dei poveri utenti con impianti semplici costringendo l' aeeg ad un parziale dietro-front sulle cabine piu' piccole.

In altri termini, chi aveva la cabina mono-trasformatore con potenza inferiore a 400 kVA e come dispositivo generale e protezione usava il classico sottocarico con fusibili, non era piu' costretto a buttare tutto alle ortiche ed installare un interruttore in SF6 con protezione 50-51-51n con TA da 300A ecc, ma puo' continuare ad usare la cabina esistente purche' la manutenzione sia effettuata a determinate scadenze da imprese in regime di qualita' ISO 9000 per l' attivita' di manutenzione di impianti MT ( penso che escludendo alcune societa' satellite Enel :angry: attualmente siano veramente poche le aziende con questi requisiti).

se vai al seguente link (non sono riuscito ad incollarlo come link :ph34r: )

www.abb.it/global/itabb/itabb702.nsf/0/61c273f51f738b01c1256fc8004f696f/$file/DK5600+ed+IV+04+V4_2.pdf

troverai una brochure molto interessante sull' argomento.

P.s. ho fatto alcune simulazioni di "penali" , ad esempio utenti con oltre 2000 kW pagano un migliaio di euro annui, cifra che non invoglia a spenderne magari 20/30.000 per adeguare gli impianti, pertanto presumo che in poco tempo i coefficienti di calcolo della penale subiranno variazioni :lol:.

Saluti bellcar

Inserita:

Se vai sul sito enel http://www.enel.it/enelsi/aziende/a_cabine-utente.asp

potrai notare molte analogie con la lettera che hai ricevuto, come e' che si dice? : abuso di posizione dominante?

saluti bellcar

Inserita:

La possibilità di spendere relativamente poco per l'adeguamento

(nell'ordine di qualche migliaio di euro) si ha nel caso in cui

si abbia già un interruttore come dispositivo generale (nella

stragrande maggioranza dei casi con relé integrato tipo PR521/11

ABB o MG VIP13/17 ) e quindi si ci trovi a dovere sostituire solo

il dispositivo di protezione con TA e toroide ricadendo

nella situazione in cui sia necessario solo il 50-51-51N, che

può essere agevolmente montato in un cassonetto magari

già provvisto di UPS sulla cella interruttore

(classico esempio interruttore generale con due

sezionatori con fusibili che alimentano i rispettivi trafo

posti nello stesso locale) . Negli altri casi (necessità del

67N con relativi TV, eventuale motorizzazione di interruttori

per rendere automatico il rinseirmento dei trafo che

superano la potenza consentita in caso di black - out, ect)

la spesa è decisamente piu onerosa

Inserita:

Innanzitutto grazie 1k per le risposte.

Ma adesso ho altri dubbi...

La penale e' da pagare (in bolletta ENEL?) se gli impianti non sono adeguati, ma aumenta in caso si provochino disservizi? E poi, cosa centra la 9001 con gli impianti elettrici? Una ditta abilitata con la lettera A non e' sufficiente?

Grazie ancora a tutti ;)

Inserita:

Il Corrispettivo tariffario specifico (CTS) credo che si pagherà

una volta all'anno a decorrere dal 1 gennaio 2007 per i clienti

con potenza disponibile superiore a 500kW e dal 1 gennaio 2008

per tutti. Su un documento dell'UNAE vi sono vari esempi di

calcolo di detto CTS , ad esempio un cliente con potenza

disponibile di 800kW che in un anno ha prelevato 1.200.000kWh

con 1500 ore di utilizzo pagherà un CTS di 590 euro. Il CTS

sarà sicuramente da pagare mentre concordo perfettamente

con Bellcar sul fatto che le prospettive dei rimborsi siano

assai fumose, comunque si dovrebbe mettere in conto il fatto che

non adeguandosi si paga il CTS e si rinucia ai rimborsi

La certificazione ISO9001 è il requisito che devono avere le

aziende con cui stipulare un contratto di manutenzione (ordinaria

semestrale, straordinaria triennale) nel caso si abbia

un impianto esistente con potenza disponibile uguale o

inferiore a 400kW protetto da sezionatore sottocarico con fusibili

Con tale contratto di manutenzione si accede ugualmente al sistema dei rimborsi e non si paga il CTS pur non adeguandosi alle richieste della DK5600

Inserita:

come anticipato da Massimopc la certificazione Iso 9000 serve solo all' impresa che deve fare la manutenzione al sottocarico con fusibili per potenza inferiore a 400 kW.

"Per i soli clienti MT con potenza disponibile fino a 400 kW che hanno un solo trasformatore MT/BT collegato al punto di consegna da un cavo (conduttori non nudi) che non supera 20 m, dotati di interruttore di manovra sezionatore (IMS) con fusibile[5], sono previste condizioni semplificate in alternativa alle condizioni suddette. Per questi clienti, è possibile conservare l’IMS con fusibili (anche nelle reti a neutro compensato), purchè:

1. abbiano stipulato con un’impresa dotata di sistema di gestione della qualità certificato ISO 9001, un contratto di manutenzione per l’anno a cui si riferiscono le interruzioni, che preveda la manutenzione ordinaria semestrale della cabina MT/BT e straordinaria elettromeccanica dell’IMS con fusibili ogni tre anni;

2. conservino un registro atto a certificare le manutenzioni eseguite.

Per redarre il certificato di adeguatezza "basta" l' abilitazione della 46-90.

In caso di disservizi provocati dall' utente vale sempre il codice civile (ahi ahi).

Il calcolo del CTS (penale) e' dato da due valori, il primo pari a 1 euro per giorno e una seconda parte pari a 0,15 euro per un valore che e' circa la media della potenza utilizzata l' anno precedente.

In fase di stesura della delibera si parlava di 1,5 euro per kw impegnato (ovvero almeno 10 volte la penale attuale e presumo che come gia' detto ci sara' un ripensamento).

Saluti bellcar

Inserita:

Adesso ho le idee piu' chiare.

Quindi, se ho capito bene, la frase

La Nostra ditta e' a Vostra disposizione per collaborare ai fini di verificare lo stato di fatto e gli adempimenti minimi alla messa a norma della Vostra cabina con certificazioni ai sensi della norma ISO 9001
in questo contesto non ha senso (ma come e' scritta di senso non ne ha in assoluto :blink: )

Grazie ancora delle preziose informazioni

Inserita:

"avendoci preso gusto si sono lanciati anche su "boiate pazzesche" tipo il consiglio/obbligo di usare certe taglie di TA ecc. "

L'imposizione della taglia del TA con relative prestazioni minime non è affatto una boiata visto che se il TA ti va in saturazione la protezione non interviene.

Certo la scelta va valutata caso per caso.

Inserita:

Il TA in saturazione determina la non linearità sul rapporto di

trasformazione ma comunque non pregiudica l'intervento

della protezione

Inserita:

I ta devono essere dimensionati in maniera tale da riprodure al secondario le correnti di corto al primario il più fedelmente possibile nel suo campo di variabilità.

Quanto meno a livello di corrente di corto simmetrica è necessario non scegliere delle taglie superiori alla corrente nominale della macchina ma in base alla corrente di corto, mi è capitato di vedere impianti con un rapporto del ta molto basso tipo 35/5 con correnti di corto di 10-15kA.

Circa la saturazione il discorso diventa più complesso perchè dipende dalle caratteristiche della rete, comnuqne non sono assolutamente d'accordo con quanto dici perchè se satura il relè può non intervenire.

Se il relè non interviene nei cicli prima della saturazione, al secondario del ta vedo una corrente inferiore alla efficace reale con tempi di intervento che possono essere ritardati intervendo non lìinstantanea ma la temporizzata o addirittura non intervento.

Inserita:

La Merlin Gerin ha da poco certificato il Sepam S20 e l'S41

con TA tradizionali da 50/5A , parlando con costruttori di

relé (in pratica mi è capitato di utilizzarli piu o meno tutti

quelli certificati) mi si diceva che anche utilizzando TA

con rapporti piu bassi del 300/5A e prestazioni che non

siano equivalenti a quelle portate come esempio nella

DK comunque l'attivazione della protezione è in ogni

caso sempre assicurata, la non linearità non permetterà

di realizzare magari coordinamenti selettivi mt-bt .

In effetti ad esempio con un trasformatore da 630kVA 15kV

adesso siamo costretti a mettere un TA da 300/5 , la corrente

nominale è circa 24A , la taratura plausibile potrebbe essere

320A istantanea e 30A 0,4 secondi. Nel caso utilizzassimo

un TA da 50/5A normalissimo con prestazione di 5P10

esso saturerebbe a 500A sul primario ma secondo me la

cosa ai fini dell'intervento non avrebbe importanza in quanto

il relé interverrebbe comunque , ovviamente la cosa cambierebbe

se tarassi il relé a 600-650A. In definitiva quanto afferma

BELLCAR non mi sembra privo di fondamento , forse bisognava lasciare

libertà di scelta ai progettisti a seconda della situazione

Inserita:

Secondo me invece vista l'importanza delle protezione nei sistemi elettrici una soluzione sicuramente più cautelativa, quindi con adozione di ta un è più grandi è preferibile.

Sicuramente la scelta di 300 A p30 è esagerata ma è meglio esagerare, inoltre una standardizzione del prodotto permette di migliorare l'abbinamento relé-ta con sicuro intervento delle protezioni almeno sulla rete mt.

Penso anche che oramai i ta di piccola taglia li fanno un pò tutti e alcuni sembrano proprio dei giocattolini.

Vai a capire te poi perchè non è intervenuta la protezione, il costruttore di ta dice che il suo ta funziona è certificato, il costruttore di relè dice che il suo relè funziona è certificato e la colpa è quindi di un serraggio non adeguato.

Secondo me il discorso è comnuque uno dei più complessi e sconosciuti a livello elettrico, visto che anche a livello normativo circa i trasformatori di misura siamo abbastanza carenti.

saluti

Inserita:

Premetto che il termine " boiata pazzesca" era detto in tono scherzoso derivandolo dal frasario di Fantozzi, le mie motivazioni tecniche sono le seguenti:

1- visto che anche con trafo di potenza inferiore a 400 kVA non si possono piu' usare IMS con fusibili, se installo un trafo MT da 100 kVA e per le protezioni uso un TA da 300 A cosa vede il mio rele'?.

2- Problema saturazione, il nucleo satura se superiamo la prestazione del TA , allora piu' che usare TA da 300 A con prestazioni basse, obbligatemi ad usare TA con prestazioni piu' alte ma con taglie piu' basse ( quindi non dei giocattolini :D .

Ad esempio per il trafo di prima preferirei dei TA da max. 100A che in classe 10p30 mi "coprono" sino a 3000A, ben oltre la seconda soglia 640/720 A richiesta.

3- Un TA 300A 10P30 e' "lineare" sino a 9000 A, allora il campo di corrente 9000- 12500 o 9000-16000A non lo vedo perche' sono in saturazione?, se l'ente distributore mi garantisce che non si superano i 9 kA, allora perche mi richiede apparecchi adatti a 12,5 o 16 kA?.

Saluti bellcar

Inserita:

Il Ta comune e banale a cui accennavo prima 50/5 , una

decina di voltampere in classe 5P10 , è assai probabile che

il suo fattore limite di precisione riferito alla

classe 10P possa essere di 15 o di 20 portando ancora

piu in là il limite di sovraccorrente fino al

quale si ha un errore composto del 10%, probabilmente

per valori ancora piu alti di sovraccorrente si

avrebbe un errore che consentirebbe comunque

l'intervento del relé , a maggior ragione il Ta

da 100A con con fattore limite di precisione 30

proposto da bellcar farebbe egregiamente il suo

dovere con le consuete tarature (nel 90% dei casi

mai richieste superiori a 600-650A)

senza essere da 300A 10p30, però se venisse

montato sull'arrivo linea non sarebbe accettato

(l'enel oltre al certificato per il relé vuole

anche i bollettini di collaudo di TA e TV prima

di dare tensione)

Per superare le attuali limitazioni di taratura per

i piccoli trasformatori (con TA da 300A si parte

per la prima soglia da valori di 30A) si possono

usare i sensori magnetici con shunt integrato che

hanno un campo di utilizzo molto ampio e sono

praticamente immuni da fenomeni di saturazione

Immagino che in futuro saranno sempre piu utilizzati

per ora li ha previsti la MG per i suoi SEPAM ma

anche gli altri costruttori di relé si stanno attrezzando

in tal senso

Inserita:

si in effetti viste le vostre considerazioni mi devo ricredere su quanto detto.

Riguardo al problema delle taratura non conosco gli shunt che dici, cosa sono?

Inserita:

Le apparecchiature a cui facevo riferimento si chiamano

LPCT(low power current transducers) e sono sensori amperometrici

che forniscono in uscita una tensione proporzionale alla corrente primaria,

quindi i relé di protezione che si interfacciano con essi devono

essere predisposti per tali apparecchiature. Presumo ci si

richiami allo shunt perché come gli shunt che si usano per

gli amperometri in corrente continua , si fà riferimento a

una tensione (in questo caso 22,5mV negli strumenti tradizionali

60mV). La merlin gerin ha certificato per la dk tali sensori

in catena con i suoi sepam e noi una volta li abbiamo utilizzati

in quanto avevavmo un piccolo trafo in cui il progettista

aveva specificato valori di taratura che non erano raggiungibili

da Ta normali accettati per la dk. Quando ero all'intel ho

fatto presente la cosa a altri costruttori di protezioni e mi

hanno detto che tra un pò avranno qualcosa di simile anche

loro. Questi sensori (assomigliano a ta toroidali) vengono

garantiti per un funzionamento con corrente primaria da

5 a 1250A con classe 5P e la loro precisione viene dichiarata

tale per correnti di breve durata fino a 50kA. Probabilmente

sono forse il futuro dei ta , quando ne avro occasione

cercherò di farmi speigare bene il loro funzionamento

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