nicola1 Inserito: 27 settembre 2005 Segnala Inserito: 27 settembre 2005 domanda per voi facile facile:il sezionatore e' un interruttore automatico? se si quando interviene?se no, in quali casi si installa un sezionatore bipolare al posto di un normale interruttore bipolare?Grazie in anticipo
Elettrolisi Inserita: 27 settembre 2005 Segnala Inserita: 27 settembre 2005 non è detto che un sezionatore sia anche un automatico , poi dipende cosa devi fare ed in che campo lo applichi.cosa intandi per normale bipolare? un interruttore magnetotermico?un interruttore differenziale?
mircoelektra Inserita: 27 settembre 2005 Segnala Inserita: 27 settembre 2005 (modificato) il sezionatore e' un interruttore automatico? se si quando interviene? No, il sezionatore non interviene mai automaticamente.Il sezionatore è un apparecchio destinato a sezionare (cioè ad "aprire") un circuito. Nella posizione di "aperto" deve rispondere ai requisiti necessari per garantire l' adeguato isolamento elettrico del circuito sezionato, quindi per garantire la sicurezza di chi esegue lavori sulle parti attive collegate a tale circuito.I sezionatori "veri e propri" non sono in grado di interrompere correnti ordinarie (e tantomeno sovracorrenti!), o almeno non hanno il compito di svolgere tale funzione: essi possono solo sezionare un circuito quando su questo non circola corrente.Normalmente, parlando di sezionatori, ci si riferisce "impropriamente" ai cosiddetti "interruttori di manovra-sezionatori", che oltre a svolgere la funzione di "sezionatore" possono stabilire ed interrompere correnti nominali e di sovraccarico (ben inteso, sempre in modo non automatico!).Ci sono poi gli "interruttori di manovra" non sezionatori, che vengono utilizzati per "interrompere" un circuito, ma che non garantiscono particolari requisiti di isolamento elettrico del circuito "aperto" (cioè non sono adatti ad effettuare un "sezionamento").Tutti questi apparecchi, in generale, non sono in grado di sopportare sovracorrenti e devono quindi essere idoneamente protetti da interruttori automatici o fusibili (così come deve essere protetto un cavo).in quali casi si installa un sezionatore bipolare al posto di un normale interruttore bipolare? I certi casi il sezionamento di un circuito è prescritto dalle Norme (ad esempio necessità di sezionamento per manutenzioni sull' impianto). A volte si vuole evitare di installare un dispositivo di sezionamento ad apertura automatica, a volte ciò è anche proibito o sconsigliato dalle Norme (ad esempio a monte di una linea per l' illuminazione di emergenza).In altri casi si utilizzano interruttori di manovra-sezionatori semplicemente per "buona tecnica", ad esempio in un quadro di distribuzione può valere la pena di installare un solo interruttore automatico seguito da diversi sezionatori per sezionare diverse linee ... su questo aspetto esistono tante filosofie ed ogni progettista opera le sue scelte.Un esempio pratico (in campo civile) potrebbe essere questo:CENTRALINO DI APPARTAMENTO: - Interruttore generale (realizzato mediante un interruttore di manovra-sezionatore) - Interruttore "luce" (automatico magnetotermico differenziale da 10A) - Interruttore "luce di emergenza" (interruttore di manovra-sezionatore collegato in cascata all' interruttore "luce") - Interruttore "prese" (automatico magnetotermico differenziale da 16A) - Interruttori "prese giorno" e "prese notte" (interruttori di manovra-sezionatori collegati in cascata all' interruttore "prese")In questo caso l' utilizzo di sezionatori offre alcuni vantaggi: - Si ha un "interruttore generale" per "togliere corrente" a tutto l' appartamento. Questo poteva anche essere messo automatico (cioè magnetotermico) ma sarebbe stato inutile, ed inoltre avrebbe portato uno svantaggio: in caso ad esempio di cortocircuito sulla linea prese sarebbe potuto intervenire contemporaneamente l' interruttore "prese" ed il generale, lasciando la signora Maria al buio. In tal caso, invece l' interruttore generale non interviene mai automaticamente. - Si ha un interruttore per le luci di emergenza: questo può essere utile per "testare" il corretto funzionamento degli apparecchi per l' illuminazione di emergenza senza dover "togliere la luce". In tal caso i cavi della "linea emergenza" sono protetti dall' interruttore da 10A posto a monte. Sostituendo il sezionatore con un interruttore automatico si può correre il seguente rischio: per un qualunque motivo l' interruttore automatico "luce di emergenza" interviene quando in casa non c' è nessuno, gli apparecchi si accendono e si scaricano le batterie, quando la signora Maria rientra in casa non si accorge dell' intervento dell' interruttore, e in caso di bisogno le luci di emergenza non funzionano perchè sono scariche! - Si hanno le prese suddivise su due linee, ma con un solo interruttore automatico. In caso di intervento (ad esempio del differenziale) entrambe le linee prese vengono poste fuori tensione, ma poi si possono aprire i sezionatori, chiudere il differenziale, richiudere uno ad alla volta i due sezionatori per vedere qual' è la linea che ha dei problemi. In tal caso il vantaggio è solo economico (un sezionatore costa meno di un interruttore magnetotermico differenziale), e tale vantaggio aumenta ad aumentare delle linee che si vogliono suddividere.L' impianto descritto è, ovviamente, solo un esempio, ma da un' idea di alcuni possibili utilizzi dell' interruttore di manovra-sezionatore in campo civile (mi sembra infatti di capire dai tuoi altri post che ti interessi di impiantistica civile ...).Come al solito mi sono dilungato un po' troppo .... spero di aver chiarito le idee e non di averle confuse . Modificato: 27 settembre 2005 da mircoelektra
nicola1 Inserita: 27 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 27 settembre 2005 (modificato) ok tutto chiaro solo che non ho ancora capito bene cosa abbiano di speciale questi sezionatori per esempio:- Si hanno le prese suddivise su due linee, ma con un solo interruttore automatico. In caso di intervento (ad esempio del differenziale) entrambe le linee prese vengono poste fuori tensione, ma poi si possono aprire i sezionatori, chiudere il differenziale, richiudere uno ad alla volta i due sezionatori per vedere qual' è la linea che ha dei problemi. In tal caso il vantaggio è solo economico (un sezionatore costa meno di un interruttore magnetotermico differenziale), e tale vantaggio aumenta ad aumentare delle linee che si vogliono suddividere.questo lo potrei fare (tralasciando per un attimo quanto dicono le norme), anche con un normale interruttore bipolare non automatico uno per ogni linea messo in serie all'interruttore automatico.quindi che vantaggi porta un sezionatore? se non ho capito male, migliora l'isolamento tra le linee?? Modificato: 27 settembre 2005 da nicola1
mircoelektra Inserita: 27 settembre 2005 Segnala Inserita: 27 settembre 2005 (modificato) questo lo potrei fare (tralasciando per un attimo quanto dicono le norme), anche con un normale interruttore bipolare non automatico uno per ogni linea messo in serie all'interruttore automatico. Certo che lo potresti fare. Forse nel post precedente mi sono spiegato male, parlando nell' esempio di "interruttore di manovra-sezionatore" in quanto gli "interruttori bipolari non automatici" di cui tu parli che si trovano sui cataloghi dei costruttori spesso sono anche sezionatori.quindi che vantaggi porta un sezionatore? se non ho capito male, migliora l'isolamento tra le linee?? Un interruttore non automatico per potersi chiamare "anche" sezionatore deve rispondere a requisiti ben specifici, ad esempio deve essere costruito in modo tale che i contatti aperti non siano più vicini di una distanza minima definita, deve "visualizzare" lo stato (nel senso che deve essere visibile, in qualche modo, se i contatti sono fisicamente aperti o chiusi), la segnalazione dello stato di "aperto" deve essere attivata solo quando è stata raggiunta la effettiva posizione di apertura dei contatti di tutti i poli, ecc.Alcuni costruttori hanno a catalogo interruttori non automatici che sono anche sezionatori; altri hanno a catalogo sia interruttori di manovra-sezionatori, sia interruttori di manovra che non sono sezionatori. Questi ultimi possono essere utilizzati nell' esempio che ho riportato sopra (come dici tu), ma non nei casi in cui è espressamente richiesto il sezionamento del circuito.Utilizzando interruttori di manovra "non sezionatori" si potrà dire che il circuito è "aperto" o "interrotto", ma non si potrà dire che è "sezionato". Questa "parolina" ha un significato preciso .Esistono poi i sezionatori "e basta" (nel senso che sono solo sezionatori, non interruttori di manovra). Ma questi difficilmente si applicano nel civile ... Modificato: 27 settembre 2005 da mircoelektra
ClA Inserita: 28 settembre 2005 Segnala Inserita: 28 settembre 2005 Mirko ha spiegato per bene la situazione (come al solito).Diciamo che esiste un equivoco di fondo di carattere terminologico.Esistono i "sezionatori" che seguono le specifiche (e severe) norme per i sezionatori, e i tutti gli interruttori (magnetotermici, differenziali, etc) che sono semplicemente "adatti al sezionamento" (cioé semplicemente tolgono l'alimentazione) se aprono tutti i poli.
nicola1 Inserita: 28 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 28 settembre 2005 bene tutto chiaro! ...quindi il sezionatore-interruttore di manovra non e' altro che un interruttore che risponde a "severi" requisiti di costruzione.mentre i sezionatori in senso stretto cosa fanno e quando si applicano? grazie come sempre....
mircoelektra Inserita: 28 settembre 2005 Segnala Inserita: 28 settembre 2005 mentre i sezionatori in senso stretto cosa fanno e quando si applicano? I "sezionatori in senso stretto" non sono interruttori, quindi non sono in grado di interrompere una corrente elettrica. Questi servono per sezionare un circuito o una parte di impianto, ad esempio per poi poter eseguire manutenzioni in piena sicurezza (quando il sezionatore è aperto si ha la certezza assoluta che la parte sezionata non è in tensione, e non potrà andarci accidentalmente).Prima di azionare il sezionatore è necessario "staccare i carichi" in modo che sul circuito da sezionare non circoli corrente (o circoli una corrente irrisoria).Esempi di "sezionatori puri": - Sezionatore blocco-porta di un quadro elettrico: certi quadri sono dotati di un dispositivo sezionatore che non permette fisicamente di aprire la portella della carpenteria del quadro elettrico se il sezionatore non è aperto. In tal modo, prima di aprire la portella per effettuare manutenzioni, si deve necessariamente effettuare il sezionamento dell' impianto. - Sezionatori in media tensione (utilizzati nelle cabine elettriche): in questo caso si parla di tensioni di parecchie migliaia di Volt: è molto importante che prima di "mettere le mani" su parti attive si abbia la certezza che tali parti siano sezionate (in questo caso esistono anche altre misure di sicurezza molto severe ...).
mircoelektra Inserita: 28 settembre 2005 Segnala Inserita: 28 settembre 2005 ClA ha fatto una giusta precisazione, specificando una cosa importante che non ho detto sopra:Esistono i "sezionatori" che seguono le specifiche (e severe) norme per i sezionatori, e i tutti gli interruttori (magnetotermici, differenziali, etc) che sono semplicemente "adatti al sezionamento" (cioé semplicemente tolgono l'alimentazione) se aprono tutti i poli. Riassumendo: - I sezionatori hanno le caratteristiche previste per il sezionamento (ovviamente), cioè possono SEZIONARE un circuito. Possono fare solo questo. - Gli interruttori automatici (modulari) hanno anch' essi le caratteristiche previste per il sezionamento, cioè possono anch' essi SEZIONARE un circuito. In più possono intervenire automaticamente secondo certi criteri (a seconda che siano magnetotermici, differenziali, ecc.).Ho specificato "modulari" perchè penso che altri tipi di interruttori (cioè quelli "scatolati", soggetti alla Norma CEI 17-5) - e qui ClA mi correggerà se sbaglio - hanno le caratteristiche previste per il sezionamento solo se specificato dal costruttore. - Gli interruttori non automatici possono avere o non avere le caratteristiche previste per il sezionamento. I primi sono i cosiddetti "interruttori di manovra-sezionatori", e possono SEZIONARE un circuito. I secondi sono gli interruttori di manovra "normali", che possono "interrompere" un circuito, "aprirlo", ma NON SEZIONARLO.
Nino1001 Inserita: 1 ottobre 2005 Segnala Inserita: 1 ottobre 2005 Un interruttore è un dispositivo che apre e chiude un circuito. Fondamentalmente si dividono in unipolarii e bipolari ( lasciamo stare la trifase). I bipolari possono essere manuali oppure automatici. Questi ultimi possono essere magnetotermici o magnetotermici differenziali. Successivamente ci sono altre suddivisioni ed a seconda dell'impiego cui sono destinati cambiano nome. Questa suddivione è stata ben illustrata da mircoelektra.
Ottava Inserita: 30 novembre 2005 Segnala Inserita: 30 novembre 2005 Microelektra più chiaro di cosi non si poteva spiegare la differenza tra sezionatori e interruttori automatici.grande ciao
thejonny.x Inserita: 1 dicembre 2005 Segnala Inserita: 1 dicembre 2005 I sezionatori di manovra però possono non essere in grado di aprire il circuito nelle normali condizioni di utilizzo, ovvero non sono in grado di estinguere l'arco elettrico.Questa è sostanzialemente la differenza tra sezionatore e interruttre non automatico.
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