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Protezione Tratto Contatore Enel-centralino


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Salve a tutti ho un dubbio. Dovendo proteggere la linea che va dal contatore Enel al centralino (circa 25mt) devo posizionare un differenziale magnetotermico (esterno all' abitazione e sottostante al contatore Enel) tale che in caso di corto non scatti prima di quello del centralino dentro casa.

All'interno del centralino di casa ho il seguente differenziale Magn: Hager 25A (CD724H), mentre il contatore Enel è di nuovo tipo e riporta un BTicino D63 (F81NYD/63).

Affinchè non scatti prima di quello presente in casa in caso di intervento, va bene se metto un differenziale con portata superiore a 25A, ad esempio 32A? oppure devo intervenire sulla curva e lasciare il solito 25A ma con curva di intervento differente? Inoltre, a quale norma fa riferimento questa protezione e perchè secondo voi anche negli edufucu di nuova creazione stà al singolo inquilino preoccuparsi di proteggere tale linea e non lo realizza direttamente la ditta che realizza l' impianto? Grazie anticipatamente a tutti.

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Attenzione: L'interruttore Hager 25A 30mA 2P AC (CD724H) è un differenziale puro non un magnetotermico differenziale quindi interviene solamente in caso di guasto a terra. Spero che non sia l'unico interruttore nel centralino dell'appartamento. :blink::blink:

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  • 3 weeks later...

L'interruttore che ti da ENEl insieme al contatore non è una protezione per il tuo impianto, più che altro viene utilizzato come sezionatore.

Ti consiglio di mettere subito a valle del tuo contatore un interruttore MTD da 32A 2poli, da 300mA selettivo

Ciao Ottava ;)

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Approposito di protezione della linea è sempre necessario proteggiarla contro il cortocircuito?

Sempre nel caso civile chiaro.

La norma dice che se le possibilità di cortocircuito sono ridotte al minimo è permesso escludere la protezione magnetica, quini un cavo a doppio isolameto interrato in tubo, lunghezza massima 15mt, senza nessuna derivazione escluse quella al contatore e all'interruttore generale, le possibilità di corto non sono irrisorie?

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Approposito di protezione della linea è sempre necessario proteggiarla contro il cortocircuito?

Si anche nel caso di impianti civili e non civili...

La norma dice che se le possibilità di cortocircuito sono ridotte al minimo è permesso escludere la protezione magnetica, quini un cavo a doppio isolameto interrato in tubo, lunghezza massima 15mt, senza nessuna derivazione escluse quella al contatore e all'interruttore generale, le possibilità di corto non sono irrisorie?

A che norma ti riferisci? Nella 64-8 dice chiaramente che va protetto nei primi 5 metri (se usi la funzione cerca avevo già postato il riferimento esatto), mi sa che ti confondi con il guasto a terra, cosa diversa dal corto.

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La norma dice che se le possibilità di cortocircuito sono ridotte al minimo è permesso escludere la protezione magnetica
:blink:

Credimi non mi sbaglio con il corto
Caro thejonny.x, la Norma CEI 64-8 ammette l' omissione dei dispositivi di protezione contro i cortocircuiti, a condizioni che la conduttura sia realizzata in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito e che non sia posta in vicinanza di materiali combustibili, SOLO in alcuni casi particolari, cioè:

- per "le condutture che collegano generatori, trasformatori, raddrizzatori, batterie di accumulo ai rispettivi quadri di comando e protezione, quando i dispositivi di protezione siano posti su questi quadri";

- per "i circuiti la cui apertura potrebbe comportare pericoli per il funzionamento degli impianti interessati, quali quelli citati in 473.1.4" (ad esempio circuiti di eccitazione di macchine rotanti, circuiti di alimentazione di elettromagneti di sollevamento, ecc.);

- per "alcuni circuiti di misura"

(le parti in corsivo sono state trascritte dall' Art. 473.2.3 della Norma CEI 64-8)

quini un cavo a doppio isolameto interrato in tubo, lunghezza massima 15mt, senza nessuna derivazione escluse quella al contatore e all'interruttore generale, le possibilità di corto non sono irrisorie?
Irrisorie o meno, questo caso non rientra tra quelli contemplati dalla Norma.

I "3 metri" sono un permesso speciale che la Norma concede per inserire il dispositivo di protezione non a monte della conduttura (o della variazione di sezione), come richiesto dalla regola generale, ma appunto ad una distanza massima di 3 m. E questo è ammesso solo se il tratto di conduttura "non protetto" (cioè a monte dei "3 m") è realizzato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito.

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Caro Mirco, conosco il motivo del permesso dei 3 metri, e infatti non parlo di quello.

Mi sono accorto di non aver citato ancora il gruppo di misura (contatore) intendevo "omettere il dispositivo di protezione" utilizzando quello del contatore, infatti Tuttonormel porta alcuni esempi di impianti privi di protezione magnetica, utilizzando appunto il limitatore del contatore, purchè accessibile all'utente (quasi sempre) e avendo ridotto al limite i possibili corto.

Adesso mi chiedo con i contatori nuovi come ci si deve comportare? Visto che la soglia magnetica si è notevolmente alzanta dati i 63A di In.

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