bingozzi Inserito: 17 novembre 2005 Segnala Inserito: 17 novembre 2005 Buongiorno a tutti,sono alle prese con un progetto di una cabina AT (sto guardando lo schema elettrico) e vedo dal montante si dirama un segnale che entra in un modulo facente parte di un quadro adibito alla protezione e controllo.lo schema riporta una descrizione del modulo come: DISTANCE PROTECTION (ossia distanziometrico).Ma che cos'è e a cosa serve questo modulo?Grazie
soleilblue Inserita: 17 novembre 2005 Segnala Inserita: 17 novembre 2005 Sono le protezione distanziometriche della linea.Trattandosi di linee at si metono le distanziometriche per proteggerle.
bingozzi Inserita: 17 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 17 novembre 2005 è proprio il concetto di distanziomentrico come protezione che non ho capito. Che serva per protezione è OK ma puoi spiegarmi il principio di funziionamento?Grazie
bellcar Inserita: 17 novembre 2005 Segnala Inserita: 17 novembre 2005 in AT una linea e' normalmente molto lunga e un guasto in un qualsiasi punto della linea rischia di metterla fuori servizio nella sua interezza con disagi notevoli.Facendo un esempio, se ho una tratta di 300 km che parte dal punto A e attraverso i punti B e C raggiunge D, se il guasto e' nel tratto CD potrei rischiare che intervengano anche le protezioni x poste in A, o le y poste in B e non solo le z poste in C.Se invece le mie protezioni sono di tipo distanziometrico, ovvero misurano la distanza del guasto dal loro punto di installazione, posso fare in modo che la protezione x intervenga in un tempo limitato se vede il guasto entro la tratta AB ed in un tempo superiore per distanze maggiori, la stessa cosa riferita al tratto BC per la protezione y e cosi' via.in questo caso posso fare intervenire solo la protezione z lasciando la tratta A_B_C in tensione, se poi mi fallisce la protezione z, dopo un certo ritardo interverra' la y interrompendo una parte maggiore della tratta, se fallisce anche questa dopo un ulteriore ritardo interverra' la x, e se fallisce anche questa, daremo la colpa alla Svizzera che non taglia i rami degli alberi .Saluti bellcar
MASSIMOPC Inserita: 17 novembre 2005 Segnala Inserita: 17 novembre 2005 Il principio di funzionamento dovrebbe essere quello dei relé ad impedenza, per determinarela distanza del guasto viene appunto misurata l'impedenza tra dove è inserito il relé e il guasto
MarcoEli Inserita: 17 novembre 2005 Segnala Inserita: 17 novembre 2005 I relè distanziometrici funziona sulla combinazione di due protezioni, se non ricordo male dovrebbe essere minima tensione e massima corrente.In pratica nel punto più vicino alla linea ci sarà la tensione più bassa quindi in caso di guasto (determinato dalla protezione di massima corrente) interviene il relè che misura la tensione più bassa ciòè quello più vicina al guasto.
ivano65 Inserita: 17 novembre 2005 Segnala Inserita: 17 novembre 2005 (modificato) le protezioni distanziometriche sono piuttosto complesse e funzionano tenendo sotto controllo diversi parametri della linea AT.sono basate su apparecchiature a microprocessore che ricevono i parametri di misura dai TV e dai TA posti sulla linea.oltretutto lavorano in coppia con la analoga protezione posta sull'altro capo della linea.se vuoi delucidazioni vai sul sito del GRTN nella parte ora facente capo a TERNA.troverai descrizioni abbastanza dettagliate sul funzionamento di queste ed altre apparecchiature usate su linee in alta ed altissima tensione.ivano65 Modificato: 17 novembre 2005 da ivano65
adross Inserita: 17 novembre 2005 Segnala Inserita: 17 novembre 2005 Esistono da moltissimi anni e ovviamente le più datate sono formate da complessi sistemi di rele e altri componenti, mentre l'avvento dei microprocessori le ha rese più versatili, precise e programmabili da computer. In quelle a microprocessore programmi adatti permettono di monitorare on line lo stato della linea e visualizzano i vettori dei flussi di energia.In ingresso hanno collegate le tensioni di linea con collegamento a stella da una terna di TV e hanno anche le correnti di linea provenienti dai ta di linea con definizione e discriminazione del verso del flusso di energia, cioè energia uscente dalla linea o energia entrante nella linea. Sono costruite da tre sistemi monofasi e ogni sistema effettua il monitoraggio della propria fase tramite i parametri tensione, corrente, fase e impedenza. Poi in base alle esigenze applicative i canali di allarme e scatto vengono utilizzati in modo monofase o trifase per lo scatto della linea.Sono protezioni che rilevano e misurano costantemente le tensioni, le correnti, la fasi e l'impedenza dei conduttori di linea. Possono lavorare come relè di corrente e/o di tensione ma essendo apparecchiature molto costose e dedicate vengono ovviamente utilizzate come distanziometriche a misura di impedenza con la massima corrente come rincalzo per guasti su distanze brevi.Vengono tarate in modo personalizzato in base ai dati caratteristici di impedenza / Km e impedenza totale di tutta la lunghezza della linea aerea. Questi dati sono i dati di progetto della linea. Ogni linea elettrica è diversa da una altra come caratteristiche costruttive elettromeccaniche da qui la necessita di personalizzare la taratura con i dati esatti della linea protetta. Come già detto , sono protezioni direzionali di linea, ma si possono inserire anche su lunghe tratte di cavo.Essendo protezioni direzionali proteggono le linee di alta tensione che hanno alle spalle energia entrante da sistemi generatori e proteggono le linee verso cui scorre il flusso di energia.Esempio una linea che alimenta una cabina utente finale priva di generatori avrà una sola protezione distanziometrica posta lato sottostazione nazionale e guarderà la cabina utente.Una linea di interconnessione tra due nodi elettrici o collegata con una cabina di un utente che ha dei generatori di produzione di energia avrà due distanziometriche, una per ogni estremo. Infatti in caso di un guasto di linea dalla cabina utente i generatori del autoproduttore sono in grado di alimentare il guasto in uscita, da qui la misura della direzione del flusso di energia combinata con la misura della tensione di linea e la misura della impedenza della linea.Nelle linee si usa la misura della impedenza combinata con altri parametri perche potrebbero avvenire dei guasti che per la loro caratteristica, (alta impedenza del guasto unita all'impedenza del tratto di linea) non farebbero scattare in tempi rapidi e certi i relè di sola corrente,mentre in caso di guasto unitamente ad un aumento non definibile di corrente cambia l'impedenza, il valore della tensione monofase verso terra e altri elementi. Le tarature avvengono su due o tre gradini di impedenza distanza. La linea viene divisa in tratte teoriche kilometriche / valore di impedenza. Ad un valore corto di linea, si è vicini alla distanziometrica e la corrente e molto elevata, corrisponde un valore basso di impedenza e un tempo breve di scatto.Sulla lunga distanza avviene un incrocio dei controlli con la distanziometrica dell'altra estremità. La tematica delle tarature è molto complessa e dipende anche, come tempi di scatto dal contesto circuitale su cui sono inserite le protezioni. I una rete a 220Kv, ( esempio ) formata da molti nodi di stazione e decine di linee per centinaia di chilometri di estensione, un guasto a terra monofase si riflette su tutto il sistema e in termini di rilevamento di correnti di guasto elevate interverrebero diverse decine di relè di protezione se fossero di sola massima corrente.Diventa quindi fondamentale determinare tramite la direzionalità il verso dei flussi di energia e tramite la misura dell'impedenza la distanza del guasto e quindi selettivarlo. Senza queta tipologia di rilevamento ad ogni guasto si rischierebbe un mega out a catena.La tematica e assolutamente vasta e complessa e lo spazio di un post da dei limiti naturali alla spiegazione con il rischi anche di scrivere qualche imprecisione.
bingozzi Inserita: 18 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 18 novembre 2005 grazie a tutti delle spiegazioni e scusate se non ho risposto immediatamente ma ero ciappato.
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