msm Inserito: 22 novembre 2005 Segnala Inserito: 22 novembre 2005 ciao rag,volevo chiedervi una cosa,un filo elettrico quanto assorbe(ampere) a mq?grazie.(in alternata)
msm Inserita: 22 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 22 novembre 2005 ad esempio,la capacità di assorbimento di un filo elettrico,diciamo da 1,5mq quanto è?
Del_user_23717 Inserita: 22 novembre 2005 Segnala Inserita: 22 novembre 2005 mq = metro quadrato.... sicuro che intendi questo? non ho mai visto corde da 1 merto quadrato di sezione.forse intendevi mmqun filo elettrico quanto assorbe(ampere) a mq?grazie.(in alternata)se un filo elettrico assorbisse corrente pagheremmo bollette stratosferiche!
marks Inserita: 22 novembre 2005 Segnala Inserita: 22 novembre 2005 (modificato) Non si puo' parlare di assorbimento di corrente di un cavo.Devi parlare di portata di un cavo. La portata di un cavo dipende da una serie di fattori:1) Tipo di posa2) Temperatura ambinete3) Posa in vicinanza con altri circuiti (es. piu conduttori dentro un tubo)Saluti Modificato: 22 novembre 2005 da marks
msm Inserita: 23 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 23 novembre 2005 si scusate ho sbagliato dgt mmq,si giusto marks intendevo portata di un cavo,ho un dubbio che ho sentito e volevo sapere se è vero,è giusto che un cavo elettrico ha una portata di 4 ampere a mmq??in che modo si stabiliscono le sezioni in un impianto,se devo alimentare un appartamento con un contatore da 3kw e ho 100m di distanza dal contatore all'appartamento che sezioni devo mettere(fase-neutro)?è come si calcolano?grazie
WebRunner Inserita: 23 novembre 2005 Segnala Inserita: 23 novembre 2005 Beh, questa dei 4 ampère a mmq è una fesseria, per due ragioni: Primo la "portata" è inversamente proporzionale alla lunghezza della linea; Secondo...i calcoli che si fanno usualmente sono differenti.Nel dimensionamento di un cavo, il fattore da calcolare è la CDT (caduta di tensione) che si riscontra a valle della linea; le norme stabiliscono un valore limite di caduta di tensione nei cavi, poichè un valore superiore provocherebbe il surriscaldamento del cavo..In sostanza la devi vedere così: Un cavo, per quanto fatto di un ottimo conduttore quale il rame, oppone sempre una certa resistenza al passaggio della corrente. Parte della corrente viene così dissipata, per "effetto Joule", in calore. Quindi più alta è la resistenza del cavo, più alto è l'effetto Joule, ovvero il surriscaldamento. La resistenza del cavo in questione è direttamente proporzionale alla sua lunghezza, e inversamente proporzionale alla sua sezione (mmq).Quindi, nel dimensionare un cavo, si deve tenere conto della potenza massima che dai suoi capi si vuole assorbire, della sua lunghezza, e scegliere così il miglior compromesso, tenendosi sempre al di sotto dei limiti di caduta di tensione (imposti dalla legge).
Piero Azzoni Inserita: 23 novembre 2005 Segnala Inserita: 23 novembre 2005 quanto detto da web runner non e' correttola massima corrente di un conduttore di desume dalle tabelle, non e' proporzionalesempre sulle tabelle esistono dei coefficenti di dimensionamentoin genere, ma e' da verificare, i dati dei costruttori sono giustamente copiati dalle tabellec'e' unvece un interessante aspetto nel titolo di questa discussione: "quanto assorbono i cavi elettrici ?"non dimentiachiamo mai che i cavi elettrici assorbono e dissipano potenza, e tanta !la si puo' semplicemente calcolaree' per questo che e' importante il corretto posizionamento dei quadri il piu' vicino possiblile alle utenzenegli impianti industriali con cabina di trasformazione e' fondamentale che la trasformazione sia il piu' possibile vicino alle utenze in quanto la dispersione di potenza di un linea e' inversamente proporzionale al quadrato della tensione, in pratica la stessa linea a 400 V disperade, cioe' consuma circa 1.400 volte di piu' di quello che consumenrebbe una linea a 15.000 Vquesto e' unaspetto che curiosamente i fautori del risparmio energetico dimenticano qusi sempre
Mario Maggi Inserita: 23 novembre 2005 Segnala Inserita: 23 novembre 2005 Esatto:la dispersione di potenza di un linea e' inversamente proporzionale al quadrato della tensionema aggiungo: se si ha un ambiente teorico con correnti perfettamente sinusoidali. Con correnti distorte (per esempio, distorsione armonica totale di corrente del 60%, come si puo' avere in un caricabatterie) la potenza dispersa diventa il 256% rispetto a quella in regime sinusoidale. Come fautore del risparmio energetico, dove possibile consiglio sempre le reti a 690 V anziche' 400 V.Ciao, Mario
msm Inserita: 23 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 23 novembre 2005 grazie per le risposte,ma volevo sapere che calcoli bisogna fare,ho fatto un esempio,contatore da 3kw,distanza tra contatore è casa 100m, sezione cavo,fase neutro?grazie vorrei sapere la risposta a questo esempio
Alessandroni Matteo Inserita: 23 novembre 2005 Segnala Inserita: 23 novembre 2005 La Potenza dissipata da una cavo dipende dalla sua resistenza e dalla corrente che vi circola. Il cacolo è semplice:Pd= Rl*I^2 dove Rl è la resistenza totale della linea (in ambito monofase, devi raddoppiare la lunghezza linea e moltiplicarla per la resistenza al metro del cavo che vuoi utilizzare)Nel tuo caso, avendo una distanza abbastanza considerevole da coprire conviene prima fare una scelta della sezione del cavo in base alla cdt. Se utilizzi un cavo da 10 mmq avai una cdt del 2,62% (valore un pò altino per il solo montante ma abbastanza accettabile). Di conseguenza avendo questo cavo una resistenza di circa 0,23 ohm/100 metri avrai una perdita per dissipazione in linea a regime (circa 17 A) di:Pd = 0,46*17*17= 133 W.
LB81 Inserita: 23 novembre 2005 Segnala Inserita: 23 novembre 2005 Non scendere al di sotto dei 16mmq, anche per considerare eventuali potenziamenti e ridurre il consumo della linea. L'apparente maggior costo di questo conduttore viene ripagato dai risparmi sulla bolletta e dalla maggiore durata; ma soprattutto si riduce la c.d.t.Ciao.
msm Inserita: 23 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 23 novembre 2005 grazie,come hai dedotto che il cavo da 10mmq va bene?come hai trovato la cdt 2,62%?come hai trovato la resistenza di 0,23 ohm?scusa se ti disturbo con queste cose,ho dei dubbi che voglio risolvere
msm Inserita: 23 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 23 novembre 2005 in pche parole come calcoli la cdt in un cavo?
Alessandroni Matteo Inserita: 24 novembre 2005 Segnala Inserita: 24 novembre 2005 La cdt si calcola con vari software che sono in commercio o che si riescono a scaricare gratuitamente in rete.Se vuoi fare il calcolo la formula veloce detto metodo della caduta di tensione industriale si ha:DV= I(Rlcosfi+Xl senfi)dove DV= caduta di tensione (in volt)I= corrente di impiego della lineaRl= resistenza della linea cosfi= fattore di potenzaXl = reattanza di lineaI dati di Rl e Xl si desumono da tabelle facilmente reperibili su manuali ed anche in reteottenuto il valore della cdt si calcola la cdt% facendo:DV% = (DV/Vn)*100
WebRunner Inserita: 24 novembre 2005 Segnala Inserita: 24 novembre 2005 quanto detto da web runner non e' correttola massima corrente di un conduttore di desume dalle tabelle, non e' proporzionalesempre sulle tabelle esistono dei coefficenti di dimensionamentoin genere, ma e' da verificare, i dati dei costruttori sono giustamente copiati dalle tabelle..Beh, io volevo farla più semplice e generale..
msm Inserita: 24 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 24 novembre 2005 grazie mille un ultima cosa,DV% = (DV/Vn)*100,vn cos'è? DV= I(Rlcosfi+Xl senfi)che valore hanno cosfi e senfi?
Alessandroni Matteo Inserita: 24 novembre 2005 Segnala Inserita: 24 novembre 2005 (modificato) DV% è la caduta di tensione non in valore assoluto in volt ma in valore percentuale rispetto la tensione di alimentazione. Le guide tecniche consigliano che sul montante non si dovrebbe superare l'1%.cosfi è il fattore di potenza della tua utenza, dipende dalla quantità di carichi reattivi presenti nel tuo impianto (motori, trasformatori per lampade, reattori ecc.....). Per stare sul tranquillo, conviene considerare almeno un cosfi di 0,8. Il senfi corrisponde sempre all'angolo di sfasamento fra V ed I ma relativo alla funzione trigonometrica sen. Per inciso, se consideri un cosfi 0,8 (valore angolare di sfasamento fra V ed I di circa 36°) avrai un senfi di 0,587.se cerchi in rete vi sono numerosi siti che possono spiegarti meglio cosa è il fattore di potenza e come si esegue il calcolo e dimensionamento di una linea montante. Modificato: 24 novembre 2005 da Alessandroni Matteo
msm Inserita: 26 novembre 2005 Autore Segnala Inserita: 26 novembre 2005 ciao,il cosfi non deve essere =1? la cdt non deve superare l'1% o il 4%?molti parlano del 4% che mi dici?la formula della cdt e dv=I(RICOSFI+XISENFI) o cdt =R*I?
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