gimma Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 Scusa ClA, magari ti e' sfuggito l'ultimo mio post .....Riesci gentilmente, se le hai, ad aggiungere le precisazioni del caso di cui si parlava sopra ?Ciao e grazie !
ClA Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 Questo rimane un problema se si parla degli SPD classe II da mettere nel centralino: dovrei avere un ulteriore conduttore da 16 mmq che deve passare con il montante ... Il problema maggiore si ha nel caso dovessi mettere gli SPD di classe I.La cosa più "pulita" sarebbe metterli prima del contatore, ma (oggi) questo non è possibile.Da tenere conto poi che, come da guida BTicino ad esempio, sembra che per gli impianti civili sia ritenuto sufficiente il solo scaricatore nel centralino, piuttosto che solo quello di Classe I a valle del contatore. Dipende da quale rischio vuoi difenderti. I classe I si mettono in caso di rischio di fulminazione dell'edificio (dotato di parafulmine) oppure di fulminazione DIRETTA della linea elettrica (il fulmine ti "entra" in casa). Se questi rischi non ci sono, o sono ritenuti trascurabili, il classe I non serve.Comunque il classe I da solo non è una gran trovata. Magari ti salva da un evento disastroso (incendio) ma da solo non sarebbe sufficiente a salvarti l'impianto elettrico da possibili guasti. Tantomeno a salvarti il televisore! Se metti il classe I a maggior ragione metti in aggiunta il classe II (o uno integrato classe I + classe II assieme).Potresti per favore spiegarmi meglio il punto ? "Se non c'è una ventina di metri fra di essi" significa che invece c'e' una ventina di metri non si puo' fare nulla ? E cosa si intende con "impedenza di coordinamento" ? Fra classe I e classe II deve esserci una opportuna impedenza affinchè funzionino coordinati fra loro (classe II deve intervenire un attimo dopo il classe I). Questa impedenza può essere costituita semplicemente dal montante di sufficiente lunghezza. Se non è abbastanza lungo, fra classe I e classe II si montano opportuni accessori in serie (impedenza di coordinamento) che altro non sono che degli induttori. Trovi tutto nei catloghi di spd. Il problema non si pone (è già stato risolto dal fabbricante) nel caso di spd classe I e classe II integrati.E' tutto spiegato abbastanza bene nella documentazione dei vari fabbricanti di spd.Comunque, spd di classe I è un oggetto piuttosto particolare che si mette solo in casi particolarissimi....
gimma Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 (modificato) Scusa ClA dell'insistenza ..... e' che forse sono un po' "gnucco" a capire .....Il problema maggiore si ha nel caso dovessi mettere gli SPD di classe I.Io il problema lo vedo per i Classe II .... Ovvero, come tu confermi, quelli andrebbero messi comunque, anche se metti il Classe I a monte, e vanno messi nel centralino. Ora, anche per loro mi pare, vale la regola dei collegamenti i piu' corti possibile, incluso quello di terra verso la barra equipotenziale: come risolvere cio' ? Se sono a 20 metri dalla barra equipotenziale ?I Classe I sono vicino (a valle o a monte come tu scrivi potrebbe essere possibile) alla barra, e per loro il problema non c'e' o e' comunque minore.Ho raccolto il suggerimento che tutta la materia va' comunque ulteriormente studiata, ma questo "ostacolo" di base vorrei capire se esiste o meno, senno' non mi ci metto neppure a valutare l'installazione di un SPD nel mio impianto ....Ciao e grazie ancora ! Modificato: 3 marzo 2006 da gimma
ClA Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 Io il problema lo vedo per i Classe II .... Ovvero, come tu confermi, quelli andrebbero messi comunque, anche se metti il Classe I a monte, e vanno messi nel centralino. Il problema c'è in entrambi i casi (e non ho una soluzione semplice da suggerire).Ma è molto più serio nel caso del classe I perché in questo caso la messa a terra è estremamente più critica che non con il classe II.Ho raccolto il suggerimento che tutta la materia va' comunque ulteriormente studiata Sicuramente! La trattazione è molto controversa.anche perchè i laboratori effettivamente in grado di fare esperimenti in questo settore sono veramente pochi in tutto il mondo.
gimma Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 (modificato) Ok, grazie come sempre ClA della disponibilita' !Vedro' in futuro in qualche modo di provare ad approfondire il punto della lunghezza del collegamento alla barra equipotenziale.Ciao. Modificato: 3 marzo 2006 da gimma
ivano65 Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 pero' una cosa va' detta.e' alquanto improbabile che un fulmine risalga dai cavi di un appartamento, lunghi 20 metri.nel tuo caso degli scaricatori classe II sono sufficienti.semmai potrai installare quelli in classe 3 vicino agli apparecchi sensibili.
gimma Inserita: 6 marzo 2006 Segnala Inserita: 6 marzo 2006 Ciao Ivano,scusa ma riesco solo ora a leggere il tuo post.Il punto e' che, da quanto ho letto, se hai una linea abbastanza lunga a valle dello scaricatore, il solo Classe I a monte del montante (a valle del contatore) puo' non essere effettivamente sufficiente a causa di altre sovratensioni che possono essere indotte sulla linea (vado a memoria); da qui la necessita' di un Classe II nel centralino e eventualmente Classe III vicino agli apparrecchi, ma da qui la domanda su come mantenre corto un collegamento della terra dallo Scaricatore Classe II nel centralino alla barra equipotenziale ....D'altra parte pare anche potrebbe essere sufficiente il solo Classe II nel centralino per un appartamento, ma di nuovo sorge il dubbio sul collegamento della terra .....
ivano65 Inserita: 6 marzo 2006 Segnala Inserita: 6 marzo 2006 potresti comunque considerare il nodo equipotenziale il tuo cavo di terra(all'inmterno dell'appartamento)alla fine cio' che conta e' che si ottenga la minor tensione possibile tra i fili dell'alimentazione del tuo appartamento.d'altra parte non puoi certo in un condominio sostituire tutto il montante tra l'altro in comune con gli altri.l'ideale nel tuo caso sarebbe (ovviamente se possibile) installare uno scaricatore combinato vicino al contatore e in casa un classe II.vai sul sito dhenn e vedi di cio' che sto parlando.ivano65
gimma Inserita: 6 marzo 2006 Segnala Inserita: 6 marzo 2006 (modificato) Ciao Ivano,la doc Dehn la avevo letta un po' di tempo fa' e infatti e' stata utile per vedere che loro hanno i Classe I + II combinati.potresti comunque considerare il nodo equipotenziale il tuo cavo di terra (all'interno dell'appartamento). Alla fine cio' che conta e' che si ottenga la minor tensione possibile tra i fili dell'alimentazione del tuo appartamentoQuesto potrebbe essere interessante e riguarda proprio la spiegazione che vorrei ottenere !!Non essendo vero esperto in materia (intendo elettrotecnica in generale, non Scaricatori: li lo sono anche meno !), volevo proprio dare la giusta interpretazione del perche', nella doc di installazione degli Scaricatori, si indica che la distanza deve essere il piu' corta possibile dallo Scaricatore ALLA BARRA EQUIPOTENZIALE, e non a qualunque altro punto della linea di terra. E' forse perche' la barra equipotenziale puo' essere ritenuto un punto in cui "sono veramente arrivato alla terra" ?!Pero', riguardo a quanto tu scrivi, quale sarebbe allora il punto preciso della linea di terra dal quale calcolare la distanza ?? La terminazione del cavo di terra da 6 mm del montante ? Ma elettricamente parlando che differenza ci sarebbe tra quel punto e un punto sucessivo di una derivazione che io ho collegato ad esso ?Non so' se ho reso l'idea dei miei dubbi .... Modificato: 6 marzo 2006 da gimma
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