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Calcolo Messa A Terra


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Inserito:

cia ragazzi mi potreste dire in che modo devo lacolare quanti picchetti devo piantare per la messa a terra e come posso fare il calcolo della sezione. grazie ciao


Inserita:

che tipo di impianto e'?

civile o industriale?

ivano65

Inserita:

si scusa hai ragione sosno stato molto vago è un impianto civile

Inserita:

dovrebbe essere obbligatoria la dichiarazione di conformità, ed un solo picchetto dovrebbe essere sufficente , per utilizzo abitazione mi sembra che non sia obbligatorio nessun calcolo su cortocircuito (riferito alla messa a terra).

Inserita:

in questo caso basta che sia rispettata la regola che impone tensione massima sulle masse pari a 50volt

praticamente piu' bassa e' la resistenza RT piu' l'impianto svolge bene le sue funzioni, anche in caso di non intervento del differenziale per guasto.

ivano65

Inserita:

in questo caso basta che sia rispettata la regola che impone tensione massima sulle masse pari a 50volt

scusa ma so che c'è lo strumento che mi nisura la dissipazione che ha il terreno mi potreste spiegare come funziona? ma è questo strumento che manda 50 volt sul picchetto di massa , mi potreste spiegare come posso verificare la regola dei 50 volt

praticamente piu' bassa e' la resistenza RT piu' l'impianto come faccio a misurate questa resistenza?

si certo lo so che per fare questo serve la dichiarazione di conformita e certo non mi mettero a fare queste cose

grazie ciao

Inserita:

se la tua casa (come dovrebbe essere) e' dotata di differenziale non necessita di nessuna misura.

dovrai piantare 2 o tre paline e collegarle con corda nuda.

la resistenza (RT) puoi misurarla in modo approssimativo in questo modo:

fase prelevata prima del differenziale .

alimenti un carico di qualche centinaio di watt tra fase e impianto di terra.

misuri la tensione tra il tuo impianto di terra e una massa sicuramente a potenziale 0 come la tubazione dell'aquedotto.

se ad esempio : il carico assorbe 2A e trovi una tensione di 20volt; R=V/I = 20/2=10homm.

STAI ATTENTO CHE E' PERICOLOSO DA FARE PER CHI NON HA DIMESTICHEZZA CON LA CORRENTE.

ivano65

Inserita:
alimenti un carico di qualche centinaio di watt tra fase e impianto di terra

E' il vecchio metodo della lampadina che si usava una volta. Bastava vedere la luminosità della lampadina alimentata con la terra per capire se era buona...

Inserita:

ivano va tranquillo che nonmi sognerei mai di farlo era solamnete per curiosita quindi e lo stesso sistema che si usa per calcolare la resitenze pensavo invece che ci fosso un altra regola per calcolarla; grazie ciao

Inserita: (modificato)

Scusa Ivano65, la prova che dicevi è quella come riportato nell' allegato che ho realizzato quà di seguito?

Non capisco una cosa, o meglio, invece della tubatura dell' acqua potrei utilizzare anche i termosifoni dell' impianto di riscaldamento?

Modificato: da MAB
  • 2 weeks later...
Inserita: (modificato)

e' proprio cosi'.

per quanto riguarda la massa di riferimento va' bene anche il termosifone o altro tubo metallico a patto che:

1 sia indipendente dal tuo impianto di terra

2 sia metallicamente collegato alla tubazione idrica in ingresso e che la stessa sia metallica.

COMUNQUE MASSIMA CAUTELA NEL FARE QUESTA PROVA.

esiste il reale pericolo di folgorazione

ivano65

Modificato: da ivano65
Inserita:

prima di questa prova bisogna fare una verifica preventiva collegando un carico (lampadina) tra la fase e la presunta terra di riferimento per vedere se e' davvero una terra

attenzione che [ fortunatamente ! ] gli acquedotti in metallo sono in estinzione

oltretutto anche dove ci sono si usa, molto saggiamente, dovizia di giunti dielettrici

tutto questo e' estremamente positivo per la salute dell'acquedotto ma la terra di riferimento non c'e' piu'

mi chiedo come faccia il termosifone ad essere isolato dall'impianto di terra

o meglio, se lo e' la cosa piu' probabile e' che l'impianto sia in plastica, il che rende ogni giochino pericolosissimo

se il termosifone e' collegato ad una caldaia auspico che il bruciatore sia a terra e sia solidamente collegato con la caldaia, come pure le pompe che identicamente auspico a terra

riferimenti da verificare ma sensati sono :

il tubo dell'acquedotto, quando di metallo, a monte del giunto dielettrico che e' a monte del contatore

un vicino palo dell'enel (questo e' sempre il riferimento migliore)

un palo di metallo della pubblica illuminazione

MAI E POI MAI LA (cosidetta) TERRA TELECOM !!!!

poi ho visto anche qualche gran pirla fare un equipotenziale tra i due lati di un giunto dielettrico, ma questa e' un'altra storia

Inserita:

oltretutto se si usa la terra telecom e si fanno danni poi vanno risarcita.

pienamente d'accordo con piero azzoni.

un particolare che mi era sfuggito:

visto che a impianto terminato come ha giustamente detto azzoni tutte le parti (metalliche ovviamente )dell'impianto idrico sono collegate all'impianto di terra (e di conseguenza anche la tubazione dell'acquedotto, in quanto e' molto raro trovare i giunti dielettrici sui tubi idrici) , occorrera' eventualmente staccarle temporaneamente durante la misura .

RIPETO: MASSIMA PRUDENZA per se' e per gli altri, sarebbe meglio fare la prova quando si e' soli in casa.

evitare di fare cose simili in condominio.

adottare anche scarpe isolanti , non si sa' se possono insorgere tensioni pericolose nei pressi dei dispersori.

ivano65

Inserita:

Scusa se sbagmio Piero, quindi per questa prova potrei anche attacarmi (parlo della terra) al palo dell' Enel più vicino o ad un lampione dell' illuminazione Pubblica?

Inserita:

la risposta a mab e' si

per quanto riguarda ivano

per telecom non mi riferivo all'aspetto burocratico, il problema e' che la terra telecom e' specchio della telecom stessa (chi ha orecchi intenda)

in secondo, ma anche piu' importante; e' scorretto imaaginare l'impianto idico come un oggetto a terra in un sol punto, al pari di un elettrodonestico connesso a spina, di fatto l'impianto idrico e riscaldamento e' per sua natura connesso implicatamente all'impianto di terra in molteplici punti

e' per questa ragione che il nodo equipotenziale e' una forma di sicurezza ma dal punto di vista elettrotecnico non serve a nulla

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