mario 87 Inserito: 26 febbraio 2006 Segnala Inserito: 26 febbraio 2006 cia ragazzi mi potreste dire in che modo devo lacolare quanti picchetti devo piantare per la messa a terra e come posso fare il calcolo della sezione. grazie ciao
ivano65 Inserita: 26 febbraio 2006 Segnala Inserita: 26 febbraio 2006 che tipo di impianto e'?civile o industriale?ivano65
mario 87 Inserita: 26 febbraio 2006 Autore Segnala Inserita: 26 febbraio 2006 si scusa hai ragione sosno stato molto vago è un impianto civile
irpick Inserita: 26 febbraio 2006 Segnala Inserita: 26 febbraio 2006 dovrebbe essere obbligatoria la dichiarazione di conformità, ed un solo picchetto dovrebbe essere sufficente , per utilizzo abitazione mi sembra che non sia obbligatorio nessun calcolo su cortocircuito (riferito alla messa a terra).
ivano65 Inserita: 27 febbraio 2006 Segnala Inserita: 27 febbraio 2006 in questo caso basta che sia rispettata la regola che impone tensione massima sulle masse pari a 50voltpraticamente piu' bassa e' la resistenza RT piu' l'impianto svolge bene le sue funzioni, anche in caso di non intervento del differenziale per guasto.ivano65
Jakala Inserita: 28 febbraio 2006 Segnala Inserita: 28 febbraio 2006 Se ne è discusso anche in questo topic
mario 87 Inserita: 28 febbraio 2006 Autore Segnala Inserita: 28 febbraio 2006 in questo caso basta che sia rispettata la regola che impone tensione massima sulle masse pari a 50voltscusa ma so che c'è lo strumento che mi nisura la dissipazione che ha il terreno mi potreste spiegare come funziona? ma è questo strumento che manda 50 volt sul picchetto di massa , mi potreste spiegare come posso verificare la regola dei 50 voltpraticamente piu' bassa e' la resistenza RT piu' l'impianto come faccio a misurate questa resistenza?si certo lo so che per fare questo serve la dichiarazione di conformita e certo non mi mettero a fare queste cose grazie ciao
ivano65 Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 se la tua casa (come dovrebbe essere) e' dotata di differenziale non necessita di nessuna misura.dovrai piantare 2 o tre paline e collegarle con corda nuda. la resistenza (RT) puoi misurarla in modo approssimativo in questo modo:fase prelevata prima del differenziale .alimenti un carico di qualche centinaio di watt tra fase e impianto di terra.misuri la tensione tra il tuo impianto di terra e una massa sicuramente a potenziale 0 come la tubazione dell'aquedotto.se ad esempio : il carico assorbe 2A e trovi una tensione di 20volt; R=V/I = 20/2=10homm.STAI ATTENTO CHE E' PERICOLOSO DA FARE PER CHI NON HA DIMESTICHEZZA CON LA CORRENTE.ivano65
ClA Inserita: 3 marzo 2006 Segnala Inserita: 3 marzo 2006 alimenti un carico di qualche centinaio di watt tra fase e impianto di terraE' il vecchio metodo della lampadina che si usava una volta. Bastava vedere la luminosità della lampadina alimentata con la terra per capire se era buona...
mario 87 Inserita: 4 marzo 2006 Autore Segnala Inserita: 4 marzo 2006 ivano va tranquillo che nonmi sognerei mai di farlo era solamnete per curiosita quindi e lo stesso sistema che si usa per calcolare la resitenze pensavo invece che ci fosso un altra regola per calcolarla; grazie ciao
MAB Inserita: 10 marzo 2006 Segnala Inserita: 10 marzo 2006 (modificato) Scusa Ivano65, la prova che dicevi è quella come riportato nell' allegato che ho realizzato quà di seguito?Non capisco una cosa, o meglio, invece della tubatura dell' acqua potrei utilizzare anche i termosifoni dell' impianto di riscaldamento? Modificato: 10 marzo 2006 da MAB
ivano65 Inserita: 19 marzo 2006 Segnala Inserita: 19 marzo 2006 (modificato) e' proprio cosi'.per quanto riguarda la massa di riferimento va' bene anche il termosifone o altro tubo metallico a patto che:1 sia indipendente dal tuo impianto di terra2 sia metallicamente collegato alla tubazione idrica in ingresso e che la stessa sia metallica.COMUNQUE MASSIMA CAUTELA NEL FARE QUESTA PROVA.esiste il reale pericolo di folgorazioneivano65 Modificato: 19 marzo 2006 da ivano65
Piero Azzoni Inserita: 19 marzo 2006 Segnala Inserita: 19 marzo 2006 prima di questa prova bisogna fare una verifica preventiva collegando un carico (lampadina) tra la fase e la presunta terra di riferimento per vedere se e' davvero una terraattenzione che [ fortunatamente ! ] gli acquedotti in metallo sono in estinzioneoltretutto anche dove ci sono si usa, molto saggiamente, dovizia di giunti dielettricitutto questo e' estremamente positivo per la salute dell'acquedotto ma la terra di riferimento non c'e' piu'mi chiedo come faccia il termosifone ad essere isolato dall'impianto di terrao meglio, se lo e' la cosa piu' probabile e' che l'impianto sia in plastica, il che rende ogni giochino pericolosissimose il termosifone e' collegato ad una caldaia auspico che il bruciatore sia a terra e sia solidamente collegato con la caldaia, come pure le pompe che identicamente auspico a terrariferimenti da verificare ma sensati sono :il tubo dell'acquedotto, quando di metallo, a monte del giunto dielettrico che e' a monte del contatoreun vicino palo dell'enel (questo e' sempre il riferimento migliore)un palo di metallo della pubblica illuminazioneMAI E POI MAI LA (cosidetta) TERRA TELECOM !!!!poi ho visto anche qualche gran pirla fare un equipotenziale tra i due lati di un giunto dielettrico, ma questa e' un'altra storia
ivano65 Inserita: 19 marzo 2006 Segnala Inserita: 19 marzo 2006 oltretutto se si usa la terra telecom e si fanno danni poi vanno risarcita.pienamente d'accordo con piero azzoni.un particolare che mi era sfuggito:visto che a impianto terminato come ha giustamente detto azzoni tutte le parti (metalliche ovviamente )dell'impianto idrico sono collegate all'impianto di terra (e di conseguenza anche la tubazione dell'acquedotto, in quanto e' molto raro trovare i giunti dielettrici sui tubi idrici) , occorrera' eventualmente staccarle temporaneamente durante la misura .RIPETO: MASSIMA PRUDENZA per se' e per gli altri, sarebbe meglio fare la prova quando si e' soli in casa.evitare di fare cose simili in condominio.adottare anche scarpe isolanti , non si sa' se possono insorgere tensioni pericolose nei pressi dei dispersori.ivano65
MAB Inserita: 20 marzo 2006 Segnala Inserita: 20 marzo 2006 Scusa se sbagmio Piero, quindi per questa prova potrei anche attacarmi (parlo della terra) al palo dell' Enel più vicino o ad un lampione dell' illuminazione Pubblica?
Piero Azzoni Inserita: 20 marzo 2006 Segnala Inserita: 20 marzo 2006 la risposta a mab e' siper quanto riguarda ivanoper telecom non mi riferivo all'aspetto burocratico, il problema e' che la terra telecom e' specchio della telecom stessa (chi ha orecchi intenda)in secondo, ma anche piu' importante; e' scorretto imaaginare l'impianto idico come un oggetto a terra in un sol punto, al pari di un elettrodonestico connesso a spina, di fatto l'impianto idrico e riscaldamento e' per sua natura connesso implicatamente all'impianto di terra in molteplici puntie' per questa ragione che il nodo equipotenziale e' una forma di sicurezza ma dal punto di vista elettrotecnico non serve a nulla
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