AL_9000 Inserito: 5 marzo 2006 Segnala Inserito: 5 marzo 2006 Salve è la prima volta che posto in questo forum ma che comunque seguo con interesse anche se saltuariamente, sono un operaio elettricista di un Comune in provncia di Roma, anche quì l'ENEL stà adeguando i contatori tradizionali con quelli elettronici e fino quì nulla di anomalo tranne gli adeguamenti di potenza che si sono dovuti fare nelle varie zone dove i contatori tradizionali erano più tolleranti e a minor contratto si poteva prelevare anche una certa potenza in più.Il problema nasce in una determinata zona dove esiste un'utenza attualmente di 30 KW, la stessa è sempre stata sufficente, ma non è questo il problema. L'inconveniente che si manifesta in concomitanza dello sgancio di un differenziale che L'ENEL ha preteso subito a valle "nello stesso box" del contatore prima del quadro elettrico di comando che comunque dista non più di due metri, praticamente si sgancia anche l'interruttore del contatore che poi non si riarma più, deve intervenire il personale dell'ENEL a fare la sostituzione dello stesso perchè anche loro non sanno che cosa fare, siamo arrivato credo al sesto contatore sostituito nel giro di poche settimane.Da considerare che l'impianto come la maggior parte degli altri è datato e ha subito riparazioni e giunzioni nel corso degli anni per cui una dispersione di corrente dovuta o ad una morsettiera o un reattore o qualche muffola fatta chissà dove, anche di nidi d'insetti o uccelli fatti nei plafoni e poi con l'umidità dell'aria posono provocare lo sgancio degli interruttori differenziali che poi in fase di manutenzione e controllo vengono riarmati, per cui il doversi trovare anche sganciata l'ENEL e non poterla riarmare è un inconveniente non da poco.Qualcuno ha notizie riguardante un fatto del genere che riguarda questi nuovi contatori e il motivo perchè non si riarmano? Possibile che neanche l'ENEL di zona e sicuramente con l'ausilio di qualche centro collegato non si sia capacitata di ciò che accade?Grazie
ivano65 Inserita: 5 marzo 2006 Segnala Inserita: 5 marzo 2006 (modificato) a valle del contatore dovrebbe essere installato non un semplice differenziale ma un magnetotermico differenziale, a salvaguardia del contatore in caso di cortocircuitia meno che qualcuno non tenti di aggirare la protezione antitruffa del contatore, ma in questo caso enel se ne sarebbe accorta.ivano65 Modificato: 5 marzo 2006 da ivano65
AL_9000 Inserita: 5 marzo 2006 Autore Segnala Inserita: 5 marzo 2006 Non è il problema se l'interruttore sia un magnetotertmico o un diff., e basta o un diff.mag.ter., che comunque stanno dopo il contatore e poi subito dopo ancora cè il quadro elettrico delle varie dorsali, ma di tuttaltro genere.
ivano65 Inserita: 5 marzo 2006 Segnala Inserita: 5 marzo 2006 non e' dettose ci sono corti anche casuali sulla tratta prima dei magnetotermici o nel differenziale stesso a rimetterci sarebbe il contatore.dovresti chiamare qualcuno con un registratore di rete ed analizzare il tutto per un certo periodoivano65
AL_9000 Inserita: 5 marzo 2006 Autore Segnala Inserita: 5 marzo 2006 Posso capire anche il guasto sull'interruttore subito dopo il contatore "è stato provato a sostituire", ma una volta tenuto questo giù e scollegato l'impianto dal contatore, quello che non si riesce a capire è il mancato riarmo dell'interruttore del contatore ENEL e l'obbligo da parte del personale alla sostituzione altrimenti ci sarebbe l'interruzione del servizio.
andry75 Inserita: 5 marzo 2006 Segnala Inserita: 5 marzo 2006 Prima di tutto fa piacere che un tecnico elettricista comunale si interessi molto al suo lavoro, spesso infatti regna un menefreghismo che poi causa incidenti mortali che con eufemismo sono definiti incidenti, in quanto la parola omicidio, se pur colposo, sarebbe per me molto più appropriata.Concordo con l'inutilità del differenziale alla partenza della linea, anche se le varie linee dovrebbero poi essere protette, a mio avviso e basta, con differenziali da 30 mA onde evitare incidenti, provvedendo a quelle opere di ripristino dell'isolamento necessarie onde installare differenziali ad alta sensibilità (escludendo ovviamente quei casi di linee particolarmente lunghe o altri casi particolari) , magari con controlli di autoripristino per garantire l'efficienza dell'illuminazione, anch'essa necessaria quanto la sicurezza degli impianti.Detto questo l'anomalia che descrivi è alquanto strana. Se ovviamente non ci sono condizioni di corto sull'uscita, il riarmo dovrebbe sempre essere possibile, l'unica condizione, a me conosciuta, che lo può impedire è la manomissione del contatore. Può essere che qualcosa sulla linea provochi il guasto dei contatori, tipo molte armoniche o falsi contatti, anche se mi sembra una eventualità remota.
AL_9000 Inserita: 5 marzo 2006 Autore Segnala Inserita: 5 marzo 2006 Grazie andry anche a te per il tuo intervento, per quanto riguarda la responsabiltà nel comune dove sono occupato essendo manutentore degli impianti che spaziano dalle scuole che sono le prime a dover tenere in efficienza "sono ben 11 in questo comune" che gestiamo direttamente noi, alle case popolari, agli impianti sportivi comunali stessi e la pubblica illuminazione che conta circa 3.000 lampioni per tutto il territorio.Questa settimana sono rimasto influenzato a casa e non ho seguito la vicenda di quell'impianto, lunedì quando rientro vedo se ci sono delle novità. Già si parlava di rifare tutto il Q.E. in modo più selettivo nelle singole dorsali poi si vedrà.Ciao
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