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Impianto Di Terra Legge 462/01


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Inserito: (modificato)

vorrei porre un quesito :

in una trattoria in cui l'attività è iniziata molto prima del 1990 e continua tuttora senza aver mai cambiato ragione sociale e intestatario, è stata realizzata una manutenzione straordinaria e di conseguenza si dovrà procedere con il rilascio della dichiarazione di conformità per quella parte di impianto che è stata rivista;

l'impianto di terra però non necessita di adeguamenti, è in piena efficenza avendone provato sia i valori sia controllando visivamente i dispersori, il problema però sorge quando si parla degli obblighi della 462/01 che nel nostro caso ci indicherebbe che l'impianto di terra va comunque dichiarato conforme dall'installatore.

in teoria per dichiarare conforme l'impianto di terra dovremmo almeno poterci metter mano, ma secondo voi se dovessimo decidere di assumerci la responsabilità di tale impianto potremmo farlo secondo la 462/01 ? (Mettere mano a tale impianto vuol dire andare incontro a lavori edili con annessi e connessi).

dimenticavo di dire che, in precedenza, dell'impianto di terra non è mai stata richiesta l'omologazione come del resto l'impianto elettrico non è mai stato dichiarato conforme.

saluti Alessandro <_<<_<<_<<_<

Modificato: da andronauta69

Inserita:

Ciao Andronauta.

Per me è sufficiente una relazione tecnica allegata alla dichiarazione di conformità in cui l'installatore dichiara di aver misurato la resistenza di terra e di aver verificato l'effettiva rispondenza alle norme tecniche.

L'unica accortezza sarebbe quella di misurare la resistenza di terra scollegando tutte le masse estranee (specialmente impianto idrico e gas).

Per quanto riguarda il resto dell'impianto (non dichiarato conforme) fatti pagare la verifica e, anche lì, una bella relazione tecnica.

Ciao!

Inserita:

salve a tutti

la cosa capita e sovente, ovvero....noi non abbiamo realizzato niente, cioe' quello che c'e' e' a posto.....ed allora come si fa...

Secondo me la cosa non e' cosi' semplice, ovvero...io personalmente non me la sentirei con una semplice verifica di dichiarare conforme quello che e' stato fatto da un altro

Plant, io non voglio essere polemico, pero' legge 46-90 art. 9 cito testualmente : Al termine dei lavori l'impresa installatrice e' tenuta a rilasciare al committente la dichiarazine di conf....ecc ecc lavori, non verifiche le verifiche si fanno dopo i lavori ma se non abbiamo fatto i lavori ?

Da come dice andronauta69 ( ciao coscritto ) sono state fatte delle manutenzioni straordinarie, e quindi per quello che riguarda l'impianto elettrico non si scappa...ma per l'impianto di terra.....

Gradirei altri pareri da chi si e' trovato in queste condizioni

Inserita:

L'impianto essendo fatto in precedenza alla 46/90 non può avere una dichiarazione di conformità, al massimo una dichiarazione di rispondenza alla regola dell'arte (mai viste).

La legge prevede un atto di notorietà per gli impianti realizzati in precedenza al 90, so che lo sportello unico di Milano ne ha dei modelli (a questo punto sarebbe corretto citare l'articolo di legge, ma non c'è l'ho sottomano quindi perdonatemi). Atto notorio in cui si dichiara la rispondenza ai requesiti della regola dell'arte.

Sempre nel modello proposto dallo sportello unico di Milano si "suggerisce" di allegare una relazione tecnica sullo stato dell'impianto.

Questo per la parte burocratica, cioè per la parte della documentazione; per la parte tecnica invece si spera che tutto sia in ordine.

Inserita:

Luigi, non sei sicuramente polemico e le discussioni sono sempre costruttive.

Hai perfettamente ragione in merito alla dichiarazione di conformità ed alla citazione dell'articolo 9 della 46/90.

Io non intendevo dire che andronauta deve rilasciare la dichiarazione di conformità per tutto l'impianto. La dichiarazione deve essere relativa solo a ciò che ha installato. Quello che intendo dire è che, secondo me, chi è abilitato dalla camera di commercio a rilasciare la dichiarazione di conformità è implicitamente preparato sull'argomento impianti elettrici. Quindi, un installatore è perfettamente in grado (sempre secondo me) di verificare un impianto elettrico (naturalmente non deve solo guardarlo ma deve effettuare anche qualche prova strumentale) e redigere una relazione tecnica in cui afferma che l'impianto, anche se installato prima del 1990 e quindi al tempo in cui non era previsto il rilascio della dichiarazione di conformità, continua ad essere conforme alla normativa tecnica.

Vale la pena di ricordare che, ogni volta che esce una nuova edizione di qualche norma CEI, nelle prime pagine c'è scritto che "...gli impianti realizzati seguendo le indicazioni della precedente versione sono da ritenersi idonei ai fini della sicurezza..." etc. etc.

Chiaro che dipende dal caso specifico.

Se potessi vedere l'impianto con cui ha a che fare andronauta sarei sicuramente più preciso.

Capita di trovarsi in queste condizioni perchè gli impianti realizzati prima del 1990 non sono tutti da buttare, anzi, alcuni di questi sono veramente realizzati come il CEI comanda! :D

Non c'era l'obbligo di rilascio della dichiarazione di conformità ma norme e leggi c'erano anche prima no?

Inserita:

hai ragione plant

solo che a me e' capitato molte volte che alcuni colleghi si rendano fantasma quando e' ora del rilascio della dichiarazione di conf.....

quando c'e' da prendere i soldi tutti corrono, quando c'e' da scrivere.....NO !

Anche io ho visto impianti antecedenti al 90 fatti bene, ma sono nella proporzione del 10 per cento o meno, rispetto a quelli visti

Personalmente, quando vengo chiamato a verificare impianti fatti da altri, dico un fermo no al cliente e lascio perdere, a costo di mille discussioni

ora, non e' il caso di questa discussione perche' riguarda impianti "vecchi".... però perche' io devo rendermi responsabile per cose fatte da altri ? se gli altri non hanno fatto la dich di conf .......e hanno preso i soldi per avere eseguito l'impianto ( si si, poi passo, mi lasci i dati, si si, la settimana che viene, forse gia' martedi'... ).....vuole dire che o non sono capaci di redigerla o hanno fatto talmente porcate da non rendere conforme l'impianto ( se ne vedono ancora adesso di tutti i colori, tubi neri flesibili da incasso interrati nel giardino per le prese dell'albero di natale, ventole di spirazione sopra al piatto doccia, scatole di derivazione con TV, tel 220 e antifurto tutti assieme appassionatamente, citofoni con tasto luce alimentato a 220......)

avessere fatto pure tutto a norma, come da manuale.........ma io per qualche centinaio di Euro ne devo rispondere ?.............no no, senza offesa.....

per jakala, avevo sentito parlare di atti di notorieta' ma sinceramente non ne ho mai visti, grazie per l'informazione

buon lavoro a tutti

Inserita:

Caro luigi, per quanto riguarda gli impianti realizzati dopo il 90 da elettricisti fantasmi sono assolutamente d'accordo con te.

Le mie risposte, come hai capito, erano relative al caso in questione (impianto antecedente al 1990).

Ci sarebbe molto da discutere su personaggi che si improvvisano elettricisti, impiegati pubblici che fanno il doppio lavoro, tutti che, naturalmente, lavorano in nero. Figuriamoci se rilasciano la dichiarazione di conformità!

Per non parlare di professionisti che vendono dichiarazioni di conformità (questa prendila con il beneficio del dubbio perchè è per sentito dire).

In tutti questi casi sono d'accordo nell'obbligare il cliente al completo rifacimento dell'impianto elettrico e, quindi, alla possibilità di avere da me la dichiarazione di conformità per ciò che ho installato. Se il cliente non vuole spendere, tante care cose.

Ma viviamo nella terra dove ci sono milioni di regole nessuna delle quali viene rispettata o fatta rispettare!!!

Ciao.

p.s. al posto tuo non li chiamerei "olleghi" questi elettricisti fantasmi.

Inserita:

http://www.isqnetwork.it/verifica/index.htm

Questo link recita diversamente:

Obbligo di richiesta delle verifiche

Le verifiche degli impianti oggetto del DPR 462/01 possono essere effettuate da ORGANISMI ABILITATI dal Ministero delle Attività Produttive, sulla base della normativa tecnica europea UNI CEI, o in alternativa da Asl/Arpa.

Non sono valide quindi, ai fini del DPR 462/01, le verifiche effettuate da professionisti o imprese installatrici.

Ciao

  • 3 weeks later...
Inserita:

La trattoria deve far verificare i propri impianti da ASL o da ente parificato ogni 2 anni se non rientra nella categoria di impianti a maggior rischio in caso d'incendio altrimenti ogni 5 anni.

ciao ottava

Inserita:

Per Plant-e ricordo che al professionista è PROIBITO emettere la dichiarazione di conformità, a meno che non abbia ditta di installazione, ma a questo punto si chiamerebbe installatore e non professionista.

Per quanto riguarda i verbali di verifica redatti dai professionisti se ne sono viste di tutti i colori, adesso al 462 sta mettendo le cose un po a posto.

Mandi

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