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Misura Messa A Terra


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Inserito:

Salve ho ricevuto in regalo da un amico un misuratore di messa a terra.

Dalle istruzioni non sembra molto difficile il suo utilizzo, infatti lo strumento ha 3 ingressi, uno va collegata al picchetto dell'impianto e gli altri 2 ingressi vanno a 2 picchetti forniti con lo struemto che vanno messi ad una distanza di circa 10m.

Dalle misure effettuate sul mio impianto ho una resistenza di 40 ohm.

LA domanda che mi pongo è se sia un buon valore (40ohm) e se se installando un'altro picchetto di terra migliora la situzione.

-LA seconda domanda, è se bisogna effettuare la misura staccando i vari carichi nell'impianto o qualche altra operazione da compiere per effettuare la misura.

-Ultima domanda: mi hanno detto che ci sono struementi che misurano oltre alla messa a terra anche l'isolamento, ma a quale isolamento si riferisce la misura come avviene??

Vi saluto :P


Inserita:

ciao,

mi puoi dire la marca del tuo strumento, perchè ne ho uno anche io è della HT italia.

Per misurare il valore della resistenza di terra di un impianto devi seguire il metodo volt-amperometrico, che consiste nel collegamento dello strumento alla rete di terra del tuo impianto e poi collegare le tue sonde ad una distanza di circa 4/5 volte la diagonale del fabbricato in questione (trovi tutto sulle Norme CEI).

Non devi staccare nessun carico, l'impianto è indifferente se l'impianto è funzionante o no. :rolleyes:

:lol:

Inserita:

La marca dello strumento è kyoritsu è costruito in giappone e ti ringrazio per la risposta.

Ma nessuno sa rispondere alla mia terza domanda, cioè cosa c'entra lamisura dell'isolamento,come si fa e a che cosa si riferisce???

saluti

Inserita:

la misura di isolamento non ha a che vedere con quella di terra.

lo strumento di isolamento serve per misurare l'isolamento delle apparecchiature elettriche tra la massa e i conduttori attivi.

ad esempio se voglio misurare l'isolamento di un motore applico un puntale alla carcassa e l'altro ad una fase ( staccando l'alimentazione altrimenti si danneggia lo strumento)

a questo punto lo strumento applica una tensione di 500 o 1000 volt e misura la corrente circolante.

se l'isolamento e' ottimo non circola corrente se e' a massa la corrente circola in base alla resistenza trovata.

il valore viene dato in homm.

la differenza tra lo strumento e un tester e' data dall'alta tensione in uscita che misura senza indugi resistenze che il tester data la bassa tensione non riesce a dare.

ivano65

Inserita:
LA seconda domanda, è se bisogna effettuare la misura staccando i vari carichi nell'impianto o qualche altra operazione da compiere per effettuare la misura.

Se vuoi fare una misura veramente precisa in teoria dovresti staccare gli equipotenziali che contribuiscono ad abbassare la terra, ma è una cosa più teorica che altra.

Sulla misura dell'isolamento aggiungerei che serve a capire se un cavo ha un problema di isolamento, cioè per trovare le classiche "dispersioni"

Sulla misura di terra aggiungerei anche che potete usare anche il metodo dell'anello di guasto, visto che aggiungete la resistenza della cabina dell'Enel, quindi ottenete un valore più alto di qualche ohm.

Inserita:
Se vuoi fare una misura veramente precisa in teoria dovresti staccare gli equipotenziali che contribuiscono ad abbassare la terra, ma è una cosa più teorica che altra.

sicuro che sia una cosa solo teorica???

il tubo dell'acqua di solito è un ottimo dispersore di fatto, quindi.....

Inserita:

purtroppo se il tubo dell'acqua prima del contatore e' metallico la sua resistenza e' molto piu' bassa dei dispersori.

per fare una misura del proprio impianto meglio staccarlo.

la cosa anche se sembra dar grandi vantaggi in termine di abbassamento di resistenza globale nasconde insidie.

1) il comune potrebbe sostituirlo col tipo in polietilene quindi il suo contributo alla dispersione di corrente cesserebbe.

2)potrebbe importare tensioni provenienti da altri utenti non dotati di differenziali.

meglio quindi realizzare un impianto avente una sua resistenza bassa ed eventualmente porre giunti isolanti

o meglio far mettere qualche metro di tubo isolante dopo il contatore idrico.

ivano65

Inserita:

Preciso meglio quello che volevo intendere con "teorica".

In genere trovare i collegamenti equipotenziali da staccare non è semplice, inoltre le norme CEI consentono che durante la misura della resistenza di terra gli equipotenziali siano collegati.

Sul fatto che sono dispersori di fatto e quindi abbassino la misura sono d'accordo, su altre cose un po' meno:

1) il comune potrebbe sostituirlo col tipo in polietilene quindi il suo contributo alla dispersione di corrente cesserebbe

Infatti la norma prevede di usarlo come dispersore solo dietro autorizzazione dell'acquedotto, ma anche se cessasse il contributo si spera che l'impianto dispersore sia in efficienza...d'altronde il 462/01 e le norme CEI prevedono la misura di terra in periodi regolari proprio per "misurare" queste differenze.

potrebbe importare tensioni provenienti da altri utenti non dotati di differenziali

Qui ti seguo un po' meno, è vero che ti possono arrivare tensioni tuttavia se l'impianto di terra/equipotenziali/conduttori di protezione è ben fatto tutto dovrebbe essere allo stesso potenziale, quindi non ci dovrebbero essere problemi.

  • 3 weeks later...
Inserita: (modificato)

x jakala: nel caso arrivasse tensione dall'esterno ci sarebbe tensione tra il tubo e i piedi della persona ,

tra le mani il pericolo e' diminuito dai collegamenti equipotenziali,e nel caso il suo valore fosse elevato le coseguenze potrebbero essere infauste.

un esempio: via o tronco di essa in cui il tubo dell'acqua e' metallico solo per pochi metri in quanto il resto gia' sostituito col tipo in plastica.

la sua resistenza potrebbe avere un valore di 10homm.

quando tutto era metallico si raggiungevano anche decimi di homm rendendo il sistema affidabile anche senza differenziali, essendo capace di far intervenire i magnetotermici in caso di guasti a massa.

allo stato attuale essendo la resistenza ben superiore i differenziali sono GLI UNICI a garantire la sicurezza in caso di guasti a massa.

se sulla ipotetica via anche un solo utente non ha il differenziale e all'interno del suo impianto c'e'

un corto franco fase terra sul tubo avremo la fase e visto che la corrente sara' di circa 22 A con il valore

di resistenza di terra detto prima.

CAPITE che su tutti gli impianti anche indirettamente collegati al tubo ( visto che per forza di cose ad esempio alla caldaia e' collegato il tubo metallico e l'impianto di terra) ci troveremo per un tempo anche evato la tensione di rete.

l'unico mezzo per prevenire cio' e' mettere all'inizio della tubazione d'utente qualche metro di tubo in materiale plastico al fine di isolarsi totalmente dall'esterno.

DA NOTARE che molte societa' di distribuzione idrica OBBLIGANO l'installazione del giunto dielettrico dopo il contatore (potrebbero metterlo prima come quelli del metano) sia ai fini di protezione dalla corrosione catodica sia per proteggersi dalle tensioni disperse dai singoli impianti

vedere per esempio il sito ACSM COMO.

ivano65

Modificato: da ivano65
Inserita:

Io avevo capito che ti riferivi a tensioni provenienti da "masse estranee" ora capisco cosa volevi dire.

Tuttavia lo stesso problema potrei averlo in un condominio con un regolare impianto di terra in cui ci sono dei condomini che non utilizzano il differenziale, mandando in tensione l'impianto.

Il problema non sta tanto nell'usare l'acquedotto come dispersore, ma il fatto che ci sono/possono esserci utenti che lo utilizzano senza una protezione differenziale, creando disagi agli altri utenti.

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