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Messa A Terra Ascensore


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Inserito:

In un condominio privato è in fase di montaggio una piattaforma elevatrice idraulica esterna (praticamente un ascensore) con struttura in alluminio e vetro, accostato alla parete con sbarchi ai piani ricavati sfruttando le preesistenti finestre sulle scale.

L'impresa installatrice della piattaforma non realizza l'impianto elettrico, per cui questo deve essere affidato dai condomini ad un installatore qualificato.

Nel dare disposizione sui requisiti richiesti nell'esecuzione dell'impianto, l'impresa dispone che le guide dell'ascensore devono essere messe a terra mediante una corda da 50 mmq collegandole ad un dispersore ESCLUSIVO e NON connesso in equipotenzialità con quello condominiale esistente (e qui la mia perplessità).

Non conosco la normativa tecnica specifica che disciplina l'esecuzione degli impianti elettrici a servizio di ascensori o montacarichi.

Per quello che ne so io motivi di sicurezza impongono l'unicità dell'impianto di messa a terra del condominio; tra l'altro mi viene poi detto che al di fuori di questa specifica connessione tutti gli altri conduttori di protezione possono essere tranquillamente collegati al nodo di terra già esistente del condominio, tanto peggio: se sto lavorando ad una manutenzione nel vano posso tranquillamente venire in contatto con due impianti di terra distinti, e quindi a possibili potenziali diversi, toccando ad esempio con il corpo le guide e con la mano la plafoniera di illuminazione del vano che è collegata alla terra condominiale.

Sono le solite leggende metropolitane (come quella del differenziale che obbligatoriamente va messo all'origine della conduttura) oppure mi sfugge qualcosa?

Potete "illuminarmi"?


Inserita:

Tutte le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra.

Se l'azienda installatrice dell'ascensore ha richiesto un impianto di terra separato, devi assicurarti che tale richiesta sia scritta su carta e firmata dal loro progettista; così puoi scaricare su di lui ogni responsabilità derivante dall'inadeguatezza dell'impianto da lui richiesto.

Per evitare che vi siano masse simultaneamente accessibili si potrebbero utilizzare apparecchi di illuminazione di classe II, e concordare le soluzioni di altri problemi del genere con l'impresa installatrice dell'ascensore.

Ciao.

Inserita:

Domanda sei sicuro di aver capito bene le loro richieste?

Io sapevo che gli impianti degli ascensori dovevano avere un loro impianto disperdente ispezionabile, ma poi questo veniva collegato tranquillamente con l'impianto condominiale.

Inserita:

Ciao ragazzi.

Anzitutto volevo informarmi che lo stesso problema è capitato anche a me, svariate volte.

Addirittura nel mio condomio dove ho curato la messa a norma degli impianti condominiali. Devo dire che contro dei cativi usi non c'è nulla da fare e la richiesta del pozzetto-picchetto a servizio esclusivo dell'ascensore è duro a morire :rolleyes: .

Ricordo che quando feci l'impianto di terra condominiale curai di far partire dal nodo principale di terra, a cui si attestavano le montanti scale e tutti i collegamenti equipotenziali principali, anche il conduttore per equipotenzializzare le guide in acciaio dell'ascensore. Portai tale corda nel vano ascensore e il giorno dopo ricevetti la chiamata allarmata dell'ispettore che mi chiedeva la immediata rimozione della corda.

Fissai un appuntamento chiedendo numi, al che lui mi citò una normativa che recitava piu' o meno così"Nel vano ascensore possono passare solo conduttori a servizio esclusivo dell'ascensore e secondo lui poichè il conduttore equipotenziale non era a servizio dell'ascensore doveva essere immediatamente rimosso" A nulla sono valse le mie rimostranze, estratti della norma CEI 64-9, fotocopie in visione della rivista TNE dove era detto esplicitamente che la terra doveva essere unica. Al che come giustamente consigliato da LB81 dissi che avrei rimosso il collegamento se e soltanto a seguito di una loro richiesta scritta, che puntualmente mi fecero avere timbrata e firmata da un loro ingegnere.....contenti loro.

In privato poi il funzionario mi disse e su questo swno parzialmente d'accordo che loro preferivano un impianto di terra separato da quello condominiale poichè non avevano garanzia della bontà di realizzazione di tutti gli impianti d'utente e che avendo delle apparecchiature molto sensibili (paracadute) non potevano rischiare disservizi o mancati interventi a seguito di guasti imputabili a impianti d'utente.

Conservo quella lettera gelosamente e spero di non doverla mai tirare fuori davanti a un magistrato a giustificare la correttezza del mio operato ;)

Inserita:

Come al solito le "fantanorme" sono dure a morire... :blink:

In pratica... da dove deriva la richiesta della terra separata? Poichè nei palazzi l'impianto di terra non era sempre presente dal 1963 con il dpr 1497 l'ENPI richiedeva un dispersore di terra specifico per l'ascensore che, generalmente veniva installato nella fossa dell'impianto per evitare che si collegassero con altri impianti.

Il fatto che le guide di cabina siano collegate principalmente al conduttore di terra è dato dal fatto che esse sono utilizzate come conduttore di terra! Molti ascensoristi sono vezzi collegare le apparecchiature disposte nel vano (tipo pulsantiere, commutatori, ecc) direttamente alle guide, per risparmiare qualche metro di conduttore gialloverde da 2,5mmq. :P

La norma impone che all'interno del vano o dei locali macchine non vi sia alcuna conduttura o apparecchiatura non dipendente all'impianto poichè l'accesso a i suddetti locali può essere effettuato solo dal personale che cura la manutenzione, quindi persone estranee non devono ad esempio poter controllare una derivazione, una apparecchiatura ecc.

Ma se il conduttore di terra entra nel vano solo per collegare l'impianto dell'ascensore esso è ammesso, poichè svolge funzione esclusiva per l'impianto.

La equipotenzialità DEVE ESSERE SEMPRE REALIZZATA!!!

Vi faccio un esempio molto banale ma che da l'idea del problema che si può verificare se esistono due impianti di terra separati: consideriamo che l'ascensore abbia il suo impianto di terra indipendente con il suo bel picchetto impiantato nella fossa ascensore, tutte le masse apparecchiature dell'ascensore sono equipotenziali, ora io mi ritrovo ad esempio con la pulsantiera di piano vicino ad una lampadao ringhiera in ferro o una qualsiasi struttura metallica, collegata alla terra condominiale realizzata con svariati picchetti tutti equipotenziali, di sicuro avrò una resistenza di terra il cui valore sarà senza ombra di dubbio inferiore al singolo picchetto dell'impianto di terra dell'ascensore, è ovvio che tra le due linee di terra in caso di una dispersione di una apparecchiatura dell'ascensore ci sia una differenza di potenziale, creando non più una protezione ma addirittura un pericolo!

Tra l'altro in genere la parte inferiore del vano ascensore è realizzato con la gettata di un magrone su una quantità di materiale inerte che non garantisce una resistenza di terra adeguata.

Se volete venirne a capo non dovrete fare altro che, dare a disposizione un cavo di terra da 50mmq per il collegamento dell'ascensore delle guide senza avere nessuna barra equipotenziale nel vano o nel locale macchine (si garantisce così la norma per evitare l'ingresso in locali non autorizzati da parte di persone estranee) e se la ditta si ostina a richiedere l'impianto separato avvisateli che non basta una dichiarazione della ditta tibrata ma deve essere avallata dall'ente notificato che effettuerà il collaudo e che vi riservate di presentare una richiesta all'ufficio dell'ISPELS di zona competente.

Un saluto

Gigiox

Inserita:

Ciao Gigiox,

quoto tutto quanto hai detto. :D

e se la ditta si ostina a richiedere l'impianto separato avvisateli che non basta una dichiarazione della ditta timbrata, ma deve essere avallata dall'ente notificato che effettuerà il collaudo e che vi riservate di presentare una richiesta all'ufficio dell'ISPELS di zona competente.

Spera solo che, però, il funzionario non sia un burosauro. Magari un vecchio funzionario dell'ENPI.....in tale caso ti darebbe torto :P

Ciao, Benny

Inserita:

un cavo di terra da 50mmq

che esagerazione, tanto spreco di rame e soldi per nulla! manco fosse un montacarichi/carroponte o quant'altro da, per dire, 400kW

Inserita: (modificato)
Se volete venirne a capo non dovrete fare altro che, dare a disposizione un cavo di terra da 50mmq per il collegamento dell'ascensore delle guide senza avere nessuna barra equipotenziale nel vano o nel locale macchine

...alla fine è precisamente quello che abbiamo concordato con l'impresa installatrice: un conduttore di terra collegherà direttamente le guide al picchetto dispersore condominiale che dista solo pochi metri al di fuori dell'ascensore. Garantita così l'equipotenzialità.

Modificato: da Lorenzo (An)

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