roby977 Inserito: 4 novembre 2006 Segnala Inserito: 4 novembre 2006 Sò che per poter certificare, è sufficente aver fatto la scuola professionale e 2 (o 3 non ricordo..) anni presso una ditta come operaio.Ora, un mio amico si è licenziato dal suo posto di lavoro per mettersi in proprio (dove era stato 3 anni come operaio)e.... sorpresa! La camera del lavoro, ha indagato su questa ditta ed è risultato che non è iscritta come impianti elettrici ma come manutenzione generale (nonostante certificasse e non so come. Forse un amico del titolare gli faceva le certifiche). E adesso? Ci sono altri "escamotage" se lavora come artigiano presso un altro artigiano che è abilitato e questo dopo 2-3 anni fa una lettera in cui dichiara che il mio amico ha lavorato con lui...ecc se la può cavare? come funziona la faccenda?
Paolo Cattani Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 ...."certificare" è una parola grossa...Ricorda che l'installatore ottiene l'abilitazione a rilasciare la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA', quindi "dichiara" di aver seguito le norme vigenti e di aver eseguito un lavoro a regola d'arte.Chi "certifica" sono gli EntiComunque, il tuo amico ora dovrebbe trovarsi un tecnico che sia già/possa avere i requisiti previsti e metterlo come responsabile tecnico della sua ditta.
dago_ Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 e metterlo come responsabile tecnico della sua ditta. ma dai... che risposta è ?
ClA Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 Curioso il fatto che chi vorrebbe rilasciare dichiarazioni di conformità non è nemmeno ben informato sul fatto che non si tratta di una certificazione....
Livio Orsini Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 ma dai... che risposta è ? E' l'unica risposta seria posibile; anzi no, ce ne è un'altra: "trovati un lavoro presso un'altra azienda di installazione, però prima assicurati c/o la CCIA che lo sia veramente!"
Paolo Cattani Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 Il titolare ed il responsabile tecnico possono benissimo essere due persone diverse, anzi direi che è una pratica piuttosto diffusa.
roby977 Inserita: 4 novembre 2006 Autore Segnala Inserita: 4 novembre 2006 Livio orsini ha scritto:"trovati un lavoro presso un'altra azienda di installazione, però prima assicurati c/o la CCIA che lo sia veramente!"Quindi ora che si è licenziato per mettersi in proprio dovrebbe ricercarsi lavoro come dipendente? bella roba!! è quello che gli avevo detto anch'io, ma pensavo ci fossero soluzioni alternative.comunque penso sia 1 vera caxxata... ho visto gente prendere la lettera B stando in manutenzione presso qualche edificio per anni a spostare prese, torrette, cablare scrivanie, ecc.. ma non sa neanche qual'è la differenza tra un differenziale ed un magnetotermico!! Anche il mio ex socio (che può certificare) l'ho visto cablare quadri e mettere interruttori c2x32A in testa a linee dell' 1,5mmq!Stessa cosa per i periti elettrotecnici (ne conosco molti) che non si ricordano più un tubo di niente!!Poi che differenza c'è a essere operario per 2 anni ASSUNTO da una ditta o farlo lo stesso come artigiano?Secondo me, prima di dare l'abilitazione si dovrebbe fare un piccolo esame teorico/pratico a prescindere dagli anni fatti come operaio o dalla scuola fatta. Sarebbe più giusto e ci sarebbero meno "cani" in giro!!E se invece si mettesse in società con qualcuno abilitato? Potrebbe alla fine dei 2 anni certificare?
Paolo Cattani Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 "Quindi ora che si è licenziato per mettersi in proprio dovrebbe ricercarsi lavoro come dipendente? bella roba!! "Chissà perchè ora non mi funziona il tasto QUOTE...Comunque, è brutto dirlo.... ma avrebbe dovuto controllare prima."E se invece si mettesse in società con qualcuno abilitato? Potrebbe alla fine dei 2 anni certificare"NON CERTIFICA NIENTE, l'installatore "DICHIARA"Mi viene spontanea una domanda... se la società va bene, il mercato tira, le firme le mette il socio o qualche altro responsabile tecnico.... perchè avrebbe bisogno di prendersi lui quella responsabilità?
SimoneBaldini Inserita: 4 novembre 2006 Segnala Inserita: 4 novembre 2006 Unica via o un socio o un responsabile tecnico. Ma prima di mettersi in proprio non ha fatto le richieste per farsi riconoscere i requisiti?Ricordiamoci che la maggior parte dei grossi impiantisti non sono i titolari o i soci a firmare le dichiarazioni ma i responsabili tecnici e a mio avviso è giusto e logico. Se io sono il titolare abilitato ma avendo svariati cantieri attivi e non potendoli segire tutti, ma al posto mio li segue un dipendente tecnico è corretto che lui si prenda la responsabilità, firmandolo io farei un falso poichè firmerei una dichiarazione di corretta posa senza aver mai visto nulla.CiaoSimone
roby977 Inserita: 6 novembre 2006 Autore Segnala Inserita: 6 novembre 2006 Ok ho capito..grazie a tutti!
dago_ Inserita: 6 novembre 2006 Segnala Inserita: 6 novembre 2006 "trovati un lavoro presso un'altra azienda di installazione, però prima assicurati c/o la CCIA che lo sia veramente!"Questa poi...troppo seria ! Ma dove vivete ? Forse in Italia ?
Paolo Cattani Inserita: 6 novembre 2006 Segnala Inserita: 6 novembre 2006 Ciao, DagoScusami, ma hai fatto due interventi un pochettino....ermeticiAggiungeresti due righe di spiegazione? Che stai scherzando l'ho capito, ma non capisco se sei d'accordo o intendi dire che ci sono alternative che non abbiamo considerato.Grazie.
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