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Impianto Elettrico In Locale Con Fusti D'olio


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Inserito:

Salve volevo sapere come deve essere realizzato un'impianto elettrico all'interno di un locale 5x5mt altezza 4Mt in cui saranno conservati dei fusti di olio motore per automezzi.

Va fatto l'impianto in tubo metallico?

all'interno andra solo l'impianto di illuminazione per cui interruttore e plafoniera.

Grazie


Inserita:

Per la mia esperienza, conta oltre alle dimensioni del locale, il carico di incendio, che si determina anche dalla quantità di olio presente : per assuro, se nel locale se ne conservano 25 litri è un conto....1000 è un altro

Credo comunque che , indipendentemente dalle risposte di altri colleghi che hanno già realizzato impianti simili, tu debba rispettare le indicazioni di un progetto obbligatorio, in quanto il locale sarà classificato come a maggior rischio di incendio

Inserita:
Va fatto l'impianto in tubo metallico?

Ciao iaki. Perchè questa domanda? Ritieni che un impianto fatto con posa in tubazione metallica sia piu' sicuro di uno in tubazione in polimero? :huh:

Le domande da fare erano quelle alle quali ha ben risposto luigi.

Ritenete che sia un ambiente classificabile come antideflagrante, o almeno a rischio di incendio o addirittura un ambiente ordinario?

La mia risposta sarebbe stata allora....

Dipende....dal tipo di sostanza che si andrà a mettere e dalle dimensioni del locale, dall'eventuale ventilazione, dalla quantità che andrai a conservare, etc.

Si tratta di olio combustibile, bene sei fortunato...è poco volatile, pertanto la possibilità che si formi un'atmosfera esplosiva è pressochè nulla. Se fosse un mio progetto tratterei l'ambiente come ordinario, a meno che nel volume 5x5x4 non vai a mettere un centinaio di fusti fin sotto la plafoniera.... :P , ma, considerando l'ambiente, un deposito una bella plafoniera IP55 AD-FT con distribuzione in tubazione plastica e interruttore con custodia stagna IP44 serve egregiamente allo scopo.....

Poi trovi anche il collega (che vuole dormire sogni tranquilli) che per lo stesso ambiente ti propone un impianto antideflagrante...ma ti assicuro non serve a nulla......

Inserita:

Grazie delle info.

La tubazione metallica so che viene usata negli impianti antiteflagranti (da confermare), diciamo che avrei dovuto formulare la frase cosi: "è un ambiente che si puo considerare antideflagrante e percui va fatto l'impianto in tubo metallico?".

Dai vostri commenti mi avete fatto sorgere alcuni dobbi che ora vi espongo:

1 è abbligatorio il progetto per l'ambiente in questione? (la stanza fa parte di un officina esistente)

2 un impianto antideflagrante viene realizzato in tubo metallico e componenti atex?

3 con che parametri si classificano questo tipo di locali (oltre alla lista dei locali a maggior rischio in caso di incendio intendo)

Grazie

Inserita:

iaki due risposte veloci

1 ) il progetto è obbligatorio in quanto locale a maggior rischio

ceh sia presente in un locale a sua volta esistente...non fa che ampliare il discorso, ovvero : la luce che devi mettere adesso era già stata progettata da qualcun altro ?

oppure parte di questo locale esistente ha cambiato destinazione d'uso e quindi adesso deve essere ri-classificato come a maggior rischio di incendio ?

2) attenzione alla dicitura "tubo METALLICO" comunemente in commercio esiste quello prodotto dalla Le***d che tutti chiamano TAZ TAZ 16 TAZ 20 eccc..... questo tubo non è filettabile

questo tubo è ricavato da un lamierino piegato, saldato e zincato, che ha un modesto spessore, 1 mm

un classico uso, sono le officine meccaniche o i gommisti, o i magazzini : se hai un tubo a 50 cm di altezza dal pavimento, e ci va contro qualche cosa ( un copertone, un carrello dell'attrezzatura, un bancale di legno ) se è di plastica si rompe il tubo, se è di metallo no

IL tubo usato negli impianti antideflagranti invece è molto più spesso, assomiglia ai tubi dell'acqua potabile chiamati comunemente con il metodo con il quale sono fabbricati, in un pezzo unico senza saldature : Mannesman questo tubo è filettabile

3 ) sui parametri di classificazione non sono esperto e non posso consigliarti : ma come ti dicevo prima , se fai un deposito di olio ne metterai parecchio.........

Inserita:

Anni fà mi trovai nella stessa situazione. La stanza di un'autofficina adibita a deposito oli per auto.

Interruttore all'esterno. Una bella plafoniera a soffitto servita da un normale tubo. Nessuna presa. Garanzia del meccanico che non avrebbe depositato benzina (volatile) o prodotti simili. Solo un certo numero di bidoni coricati su supporti con inserito un rubinetto.

Attento però. Anche se questi sono cavoli del cliente. Un regio decreto del 1927 impone (imponeva nel 1985 ora non lo so) una giacenza massima di olio di 200 chili. Ora so per certo che superata una certa quantità occorre il permesso dei VVFF e quindi una realizzazione nel suo insieme specifica alle loro indicazioni. Veramente spetta al cliente informarsi e poi informati.

Inserita:

Ho scritto delle ovvietà. Forse dovevo scrivere: quando senti "puzza di bruciato" riduci al minmo i dispositivi elettrici all'interno del locale. Ogni volta che c'è un incendio la colpa è sempre dell'impianto elettrico. Mi rifrisco a quegli ambienti ordinari (leggi in.gbrnny).

Fienili o magazzini di cose infiammabili. All'interno metti organi illuminanti che riscaldano poco e l'interruttore con a fianco una presa lo posizioni non all'interno ma all'esterno accanto alla porta, metti un bipolare ed una spia luminosa....si insomma per guardarsi le spalle.

Per le autoofficine ricordo che oltre al quantitativo di olio occorre anche tenere presente il numero delle macchine in sosta ed altre "inezie", ma qui siamo già su un progetto ben preciso da redarre prima, ovvero lavoro per ing.benny & Co. :lol:

Inserita:

Grazie delle info, siete stati molto utili e chiari.

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