energy09 Inserito: 23 gennaio 2008 Segnala Inserito: 23 gennaio 2008 Salve, sto progettando un QEGBT per un complesso ospedaliero, con 2 trasformatori da 800kVA uno di riserva all'altro.Lo schema dell'impianto si può schematizzare così:i 2 trasformatorii 2 interruttori generali trafosbarre per la sezione normale da cui si dipartono le utenze normalicommutazione rete - gruppo elettrogenosbarre per la sezione privilegiata da cui si dipartono le utenze privilegiate.Ora i miei dubbi sono 2:1) è necessario installare anche un interruttore generale a valle dei 2 interruttori trafo?2) se la prima risposta è negativa, come posso alimentare il gruppo pompe antincendio "a monte dei generali"? la soluzione alternativa sarebbe prevedere una protezione sovradimensionata nella sezione privilegiata. E' una soluzione corretta?Grazie
aleelettra2 Inserita: 23 gennaio 2008 Segnala Inserita: 23 gennaio 2008 ti consiglio di allegare uno schemino Ciao
oiuytr Inserita: 25 gennaio 2008 Segnala Inserita: 25 gennaio 2008 Non ho capito bene cosa vuoi dire, ma immagino che ci sia un comando di emergenza che agisca sugli interruttori di MT della cabina, e solitamente detto comando viene usato dai VVFF in caso di incendio...Quindi le pompe antincendio personalmente le alimenterei dalla privilegiata.
energy09 Inserita: 29 gennaio 2008 Autore Segnala Inserita: 29 gennaio 2008 Poniamo il caso in cui l'incendio riguardi proprio il G.E., per cui i VVFF hanno necessità di distaccare proprio il G.E.A questo punto vengono disalimentate anche le pompe antincendio, se alimentate in privilegiata.Mettere la protezione delle pompe antincendio "a monte del generale" mi garantirebbe anche da quest'eventualità.Nel mio caso non mi è possibile perchè non ho un unico generale, ma 2 (i 2 dei TRAFO).C'è qualcosa che mi sfugge?
Mauro Dalseno Inserita: 2 febbraio 2008 Segnala Inserita: 2 febbraio 2008 Solitamente in un caso come il tuo devi collegare le pompe antincendio a monte dell' interruttore generale di uno dei due trasformatori protette da un interruttore magnetotermico con adeguato potere di interruzione o meglio ancora solo da fusibili. Se i pompieri hanno bisogno di togliere tensione nello stabilimento sganciano il Generale BT e il GE in modo che l' impianto antincendio rimanga in funzione. Vedi Link
arkanoid1 Inserita: 3 febbraio 2008 Segnala Inserita: 3 febbraio 2008 C' e' un bell'art. di tuttonormel che parla dell'alimentazione delle pompe antincendio.Ti consiglio di procurartelo se puoi.L' alimentazione delle pompe antincendio in un'ospedale se viene classificata alimentazione idrica di tipo superiore va fatta cosi': Nei pressi della sala pompe ci deve essere un quadro di commutazione rete-gruppo elettrogeno dedicato alle pompe con due linee che provengono una dal gruppo elettrogeno realizzata con cavo resistente al fuoco ed una dal quadro generale BT sempre con cavo resistente al fuoco (è richiesto cosi dalla norma UNI) i due cavi devono seguirte inoltre percorsi separati.Per quanto riguarda l'alimentazione io l'ho ricavata per la linea dal gruppo elettrogeno a monte dell'interruttore generale del gruppo stesso, mentre per l'alimentazione dalla cabina ho valutato che:se c'e' un incendio in cabina è comunque necessario sganciare la MT.mettere la protezione a monte incasinava solo l'impianto con interblocchi, trascinamenti media bassa ecc senza ottenere alcun vantaggio per cui l'ho alimentata (supportato anche dall'articolo in questione che vado a memoria parlava che se era garantita la selettività tra le altre partenze del quadro e l'interruttore generale si poteva alimentarla non a monte dei trafo.Un saluto
arkanoid1 Inserita: 3 febbraio 2008 Segnala Inserita: 3 febbraio 2008 non a monte dei trafo.Cioe' non a monte dell'interruttore generale.
time Inserita: 3 febbraio 2008 Segnala Inserita: 3 febbraio 2008 Le modalità di esecuzione degli impianti idrici antincendio sono contenute nella norma UNI EN 12845 che va dal 1 ottobre 2007 va a sostituire le norme UNI 9490 e UNI 9489.La norma UNI EN 12845 è per gli impianti sprinkler mentre per l'impianto idrico dei naspi e degli idranti si applica la norma UNI 10779 (revisione del 2007) la quale rimanda alla sopra scritta norma UNI per le caratteristiche dell'impianto idrico antincendio.Nel caso di ospedali le pompe antincendio non possono essere tutte delle elettropompe ma ci devono essere anche delle motopompe questo è motivato dal fatto che una motopompa garantisce maggior affidabilità di funzionamento di un elettropompa.L'utilizzo del gruppo elettrogeno al posto di motopompa (anche se non gradito dalla nuova norma UNI) si può fare solo dopo conferma da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.Va precisato che oggi abbiamo le regole tecniche di prevenzione incendio che non sono allineate con le nuove norme e quindi prima di muoversi è sempre bene aver parere favorevole da parte dei Vigili del Fuoco.Per quanto attiene all'uso di fusibili per l'alimentazione è bene precisare:- La nuova norma ammette l'utilizzo degli interruttori- Bisogna sia sempre garantita la protezione contro i contatti indiretti (Norma CEI 64-8), l'uso dei soli fusibili è quindi condizionato dalla verifica dell'impedenza dell'anello di guasto. Tiene presente che i fusibili devono avere un elevata capacità di rottura.L'alimentazione delle elettropompe deve avere le caratteristiche richieste per i circuiti di sicurezza ed inoltre la norma UNI richiede:- L'interruttore deve essere contrassegnato con un avviso (cartello) "Alimentazione del motore della pompa antincendio - non aprire in caso di incendio";- Deve essere bloccato in posizione di chiuso per proteggerlo da eventuali manomissioni;- Ubicato in posizione protetto dall'incendio (ad esempio locale compartimentato)Se l'interruttore viene posto entro il quadro generale di bassa tensione è assai difficile rispettare l'indipendenza dagli altri circuiti così come richiesto per i circuiti di sicurezza; comunque sia nel caso bisogna che tutto il quadro elettrico risulti protetto contro l'incendio. (consiglio di installarlo su apposito involucro l'ideale sarebbe installarlo all'esterno dove il rischio di incendio è quasi pari a zero).Ultima precisazione da farsi è che fra sorgente di alimentazione e qaudro di comando e controllo dell'elettropompa ci deve essere al massimo un dispositivo (interruttore/fusibile/ecc..).La linea di alimentazione deve essere dimensionata assumendo una corrente di impiego (Ib) pari al 150% della massima corrente a pieno carico del motore della pompa.
iaki Inserita: 29 febbraio 2008 Segnala Inserita: 29 febbraio 2008 Che tipo di interruttore e meglio utilizzare in sistema TT e TN?
energy09 Inserita: 10 marzo 2008 Autore Segnala Inserita: 10 marzo 2008 Nei pressi della sala pompe ci deve essere un quadro di commutazione rete-gruppo elettrogeno dedicato alle pompe con due linee che provengono una dal gruppo elettrogeno realizzata con cavo resistente al fuoco ed una dal quadro generale BT sempre con cavo resistente al fuoco (è richiesto cosi dalla norma UNI) i due cavi devono seguirte inoltre percorsi separati.Cosa si intende precisamente per percorsi separati? Se i cavi li metto interrati, in 2 cavidotti diversi, che lungo il percorso sono affiancati, si possono definire percorsi separati?
ataru75 Inserita: 14 marzo 2008 Segnala Inserita: 14 marzo 2008 Chiarimento urgente!!! L'accesso al locale pompe sprinkler al 1° piano interrato deve avvenire dall'esterno, giusto? Posso realizzare una scala a chiocciola o devo far realizzare una scala "standard"?
energy09 Inserita: 21 marzo 2008 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2008 Nei pressi della sala pompe ci deve essere un quadro di commutazione rete-gruppo elettrogeno dedicato alle pompe con due linee che provengono una dal gruppo elettrogeno realizzata con cavo resistente al fuoco ed una dal quadro generale BT sempre con cavo resistente al fuoco (è richiesto cosi dalla norma UNI) i due cavi devono seguirte inoltre percorsi separati.Cosa si intende precisamente per percorsi separati? Se i cavi li metto interrati, in 2 cavidotti diversi, che lungo il percorso sono affiancati, si possono definire percorsi separati?
frunti Inserita: 11 aprile 2008 Segnala Inserita: 11 aprile 2008 (modificato) se non erro la distanza deve essere di tre (3) metri. tranne, ovviamente, nella parte terminale. Questo serve per evitare rotture meccaniche; se sono fisicamente affiancate un eventuale scavatore le rompe entrrambe Modificato: 11 aprile 2008 da frunti
dm27 Inserita: 14 maggio 2009 Segnala Inserita: 14 maggio 2009 Scusate,vorrei un parere.La norma UNI EN 12845 prevede 4 tipi di alimentazioni indriche:alimentazione idrica singolaalimentazione idrica singola superiorealimentazione idrica doppiaalimentazione idrica combinatamentre la vecchia UNI 9490 ammetteva, nell'alimentazione idrica di tipo superiore, la presenza di due elettropompe, una alimentata dalla rete e l'altra dal GE con una linea indipendente; la nuova norma non ammette più due elettropompe ma, per tutti i tipi di alimentazione sopra indicati, ammette una sola elettropompa e occorre affiancare una motopompa. Quanto sopra è corretto? Ma si possono presentare casi con più elettropompe? e la scelta del n. di motopompe da cosa dipende?Inoltre se ci troviamo nel seguente caso: Gruppo antincendio costituito da una elettropompa da 40 kW e motopompa da 40 Kw è giusto quanto di seguito:La linea di alimentazione dell'elettropompa deve essere privilegiata, separata dagli altri circuiti, resistente al fuoco e deve essere derivata a monte dell'interruttore generale dell'impianto. Tale line si può o no proteggere con interruttore magnetotermico o con fusibili.Vi ringrazio anticipatamente.
Benny Pascucci Inserita: 15 maggio 2009 Segnala Inserita: 15 maggio 2009 Chiarimento urgente!!! ...Scusa ataru, ma perchè in luogo di inserirti in una discussione dove si parla d'altro, non ne apri un'altra?.... Guarda che l'apertura delle discussioni è gratis.... e nella fattispecie evita anche di incasinare quella preesistente. Grazie!
dm27 Inserita: 18 maggio 2009 Segnala Inserita: 18 maggio 2009 Intanto non mi sembra che sia tutto fuori luogo. Time parlava dell'alimentazione dell'elettropompa. Comunque io avevo aperto una discussione NUOVA :Gruppo pompe antincendio l'11.05.09 con l'obiettivo di affrontare alcune problematiche sulla nuova norma 12845 ma nessuno ha contribuito in merito!!! Quindi, trovando nel motore di ricerca, quella discussione ho pensato che forse lì avrebbero avuto voglia di rispondermi!!!Non volevo certo incasinare quella discussione, avrei solo bisogno che qualcuno mi desse qualche chiarimento piuttosto che rimproverarmi!comunque scusate se ho violato qualche regola.Spero solo che qualcuno possa darmi dei chiarimenti.Grazie
Adelino Rossi Inserita: 18 maggio 2009 Segnala Inserita: 18 maggio 2009 All'interno di un complesso industriale due aziende hanno gli impianti antincendio propri e sono formati da una vasca di accumulo per l'acqua.una elettropompa piccola di pressurizzazione, (normalmente in marcia).una elettropompa di portata di progetto dell'impianto con alimentazione privilegiata.una motopompa con diesel di emergenza.il test funzionale della stazione è settimanale, degli impianti di rilevamento è semestrale, mentre tutto l'impianto ha una verifica annualecon riporto nel registro antincendio dell'esito di tutti i test.la stazione antincendio e ubicata in zona isolata in modo da non essere interferita con gli impianti eventualmente coinvolti in eventi dannosi.Gli impianti sono costruiti in modo da considerare il rischio di ghiaccio nel periodo invernale essendo una zona che può arrivare anche a -5, -7 gradi C°.negli impianti antincendio ci sono degli automatismi, elettrovalvole, pressostati, a altri componenti dove per mesi l'acqua è statica.gli impianti sono omologati dai vari enti di controllo e assicurativi.gli impianti devono/dovrebbero essere costruiti con un progetto approvato dai VVFF ed avere il CPI.c'è poi la questione di una eventuale assicurazione industriale o civile.io avevo una visita annuale dell'assicurazione, erano due persone, una esperta nel campo gestionale, tarature, collaudi, ispezioni ecc, ecc e unaun esperto di impianti antincendio ex VVFF.
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