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Cablaggio Fase-neutro Per Prese .


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Inserita:
Ciao ; secondo voi tecnicamente qual'è il miglior cablaggio tra questi 2 esempi ?
Decisamente meglio il secondo esempio,le linee che vanno alle prese sono distribuite in maniera più corretta e si evitano sovraccarichi dovuto all'uso simultaneo di più prese.
Inserita:

Vedendo il primo disegno mi chiedo: a cosa serve una linea dorsale??? <_<

Inserita: (modificato)

ciao ; grazie per la risp ; a ok ; in sostanza è preferibile quindi alimentare utilizzatori che richiedono un wattaggio non indifferente ( forno - scaldabagno ecc ) dai 1000 watt in su x intenderci , in maniera separata e solitaria , senza attaccarci nessun altra presa a valle , come nel 1 primo esempio , ma separate , come appunto nel 2° esempio....ok

Oppure si potrebbe addirittura senza bypassare la dorsale , magari far partire direttamente dal interuttore magnetotermico 3-4 cavi per la fase e 3-4 cavi per il neutro in maniera da alimentare ogni presa singolarmente... no ? ( ovviamente in questo modo , ogni stanza deve avere un suo interruttore magnetotermico per le prese )

Modificato: da Ferodo
Inserita:

Il primo schema, oltre che sconsigliabile, è praticamente irrealizzabile, tecnicamente non è possibile far entrare tre conduttori di sezione adeguata nel morsetto di una presa (qualcuno ci è riuscito, allargando i fori col trapano :ph34r: )

Ciao. :)

Inserita: (modificato)

be ma vicino ci sono gli altri 2 fori ... una robba del genere per intenderci :

http://img153.imageshack.us/my.php?image=13885816hd6.jpg

pero' come giustamente ha detto ivan in queso modo cè un sovraccarico nelle varie prese nel caso siano in molte a funzionare..

oppure a questo punto ancora meglio penso sia fare una cosa del genere , a patto che nel magnetotermico da 1 modulo si possano appunto unire 3-4 cavi assieme ...

http://img401.imageshack.us/my.php?image=immaginetk5.jpg

Modificato: da Ferodo
Inserita: (modificato)

scusate se inserisco un altro topic di seguito ma non mi permetteva di modificare quello precedente :

hai ragione lbb1 , se fossero tutti su una parete e quindi in colonna si potrebbe fare come da foto, ma se le prese si trovano in posizioni opposte , praticamente è impossibbile far entrare 2 conduttori del 2,5 assieme in un foro.. forse del 1,5 si ma a quel punto sarebbe sottodimensionato..

e invece far partire direttamente dal magnetotermico ad esempio 3-4 cavi ( 3-4 fasi / 3-4 neutr i ) , in maniera da non bypassare un unica fase e un unico neutro dalla scatola di derivazione...

Modificato: da Ferodo
Inserita:

mettere quattro cordine da 2,5 mmq nei morsetti di un mt da un modulo, non è il massimo... anzi è proprio brutto!

ma qual'è il problema, se ti riferisci ai carichi, basta usare sezioni opportune di conduttori e lasciare le derivazioni nelle cassette.

al limite per il sezionamento, mettere più magnetotermici (mt/differenziali) nel centralino destinati ognuno ad un' utenza particolare...

Inserita: (modificato)

a ok... si meglio 2 mt per ogni stanza ( prese - luci ) ; e comunque sia basta che la dorsale sia del 4 mm e penso che non ci siano problemi in termini di carichi...

a proposito , ma dove sta la differenza tra per esempio un mt differenziale da 1 modulo e uno da 2 moduli... ? non è meglio prenderne direttamente 2 da 1 modulo ?

Modificato: da Ferodo
Inserita:

In questo modo ti viene un centralino bello grosso, ma per curiosità, a che serve un mt luci per ogni stanza?

quante stanze sono?

io ti consiglierei diversamente, ma prima vorrei capire se la tua è solo curiosità o stai realizzando quanto descrivi.

ciao

Inserita: (modificato)

e infatti.. alla fine vbbe fai che ne servirebbero una dozzina ( 6 stanze )... be' x comodita' , almeno se devi fare un lavoro in una stanza stacchi solo quella ...

diversamente ... in che senso?

ps : ho letto su un mt 2 moduli tale dicitura : 4500/3 ... sai per caso che significa ? watt ? :huh:

Modificato: da Ferodo
Inserita:

4500, è il potere di interruzione della corrente di corto circuito ed è riferito a kA.

----------------------------------------

diversamente, nel senso che più che uscire con diverse linee dal centralino di soli magnetotermici, mi dividerei l'impianto in dei sotto-impianti.

esempio:

bagno

un MT/differenziale 16A con Idn di 0,01A per prese e scaldabagno

un MT/differenziale 6A con Idn 0,03A (o anche 0,01A) per luci/plafoniere/specchiera se queste non sono a doppio isolamento.

cucina (classica)

un MT/differenziale da 16A Idn 0,03A per le prese

un MT 10A dedicato per il solo frigorifero derivato dall' interruttore generale

per tutte le altre stanze una linea comune

un MT/differenziale 16A Idn 0,03A prese

un MT/differenziale 10A Idn 0,03A luci

interruttore generale quadro

MT/differenziale 20A Idn 0,3A (selettivo)

certo, un pò dispendioso, ma anche molto migliorabile, ho escluso un bel pò di roba.....

Inserita: (modificato)

capito...

tuttora ho :

interuttore differenziale da 25 A 0,03 idn - interuttore MT 16 A -interuttore MT 10A , stop.

quindi ho il classico salvavita a monte ( interuttore differenziale ) e il resto , 2 interuttori magnetotermici , quindi non differenziali anch'essi ..

diciamo che metteresti in comune tutto con un paio di mt da 10 e 16 tranne che per il bagno e cucina... al bagno gli metti quindi dei MT differenziale con minor range di sensibilita'.. ; praticamente anziche mettere un salvavita per tutto il quadro, ne metti 3 di salvavita.. uno generale e altri 2 uno x il bagno e 1 x la cucina... vale la pena proteggerli separatamente ? tu quindi fai un discorso di sicurezza..

ps : seletivo che intendi ?

ps2 : il frigorifero collegato con un mt da solo , derivato dal interuttore generale.. be ma sono tutti diciamo ponticellati dal interruttore generale ...

ciao :)

Modificato: da Ferodo
Inserita:
il frigorifero collegato con un mt da solo , derivato dal interuttore generale.. be ma sono tutti diciamo ponticellati dal interruttore generale

In pratica se esci per il fine settimana o fai una vacanza di un mese, puoi staccare tutto tranne il generale e il frigorifero, riducendo possibili interventi intempestivi del differenziale, ed evitando di trovarti i cibi da buttare.

il differenziale selettivo, oltre che per il maggiore valore di corrente differenziale nominale di intervento, è anche ritardato all' intervento (frazioni di secondo)

per il bagno e la cucina, sono dei locali dove facilmente si opera in condizioni di forte umidità... principalmente in bagno, e li avere una maggiore protezione addizionale dai contatti diretti è molto utilie, per questo il diff. da 10 mA.

Inserita:

capito ; be per il frigorifero per esempio , si potrebbe alimentare con MT dedicato , in maniera da lasciar attaccato solo quello... cosi' per lo scaldabagno..

domanda teorica da 1.000.000 € :lol: ; nel neutro ovviamente non passa tensione e fino qui ci siamo ; dal momento in cui si alimenta un utilizzatore , il cavo di fase porta corrente , quello di neutro la riporta indietro , in maniera da chiudere il circuito ; quello che mi domando è : ma la corrente che il neutro porta indietro , ma dove va a finire ?? :huh:

ciao :)

Inserita:
nel neutro ovviamente non passa tensione e fino qui ci siamo

no, non ci siamo.

il neutro è (o meglio, dovrebbe essere: perchè non sempre è così) un conduttore a potenziale 0 (zero) rispetto al potenziale 0 (zero) di terra.

la tensione "passa" quando hai due conduttori a potenziale diverso.

quello di neutro la riporta indietro , in maniera da chiudere il circuito ; quello che mi domando è : ma la corrente che il neutro porta indietro , ma dove va a finire ?quello di neutro la riporta indietro , in maniera da chiudere il circuito ; quello che mi domando è : ma la corrente che il neutro porta indietro , ma dove va a finire ???

il circuito si richiude sul centro stella del trasformatore trifase che alimenta le utenze monofasi...

in termini spiccioli

ma dove va a finire ??
nelle tasche dell' enel sotto forma di soldini...

Inserita: (modificato)

Ciao; che vada a finire nelle tasche del enel ci siamo heehhe

Il neutro deve avere potenziale 0 , quindi non in tensione... ; cioè non in tensione fino a quando non si aziona un utilizzatore ( esempio , fino quando non si inseriesce una spina , nella presa il neutro non ha tensione...) ; nel momento in cui si alimenta un utilizzatore , sia nella fase che neutro ovviamente passa sia corrente che tensione ( di andata nella fase e di ritorno nel neutro )

Quindi la corrente di ritorno rientra nel contatore , esce di casa e arriva fino al trasformatore trifase... non oso immagginare quanta corrente assorbe quel singolo trasformatore... corrente di 60 appartamenti.. quindi una volta che arriva nel trasformatore tale corrente si disperde sotto forma di campomagnetico .. no ?

Modificato: da Ferodo

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