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Collegamento Messa A Terra Pompa Sommersa


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Inserito:

Ciao a tutti,posto per chiedervi se in un impianto con pompa sommersa in un pozzo per irrigazione terreni,la messa a terra della pompa va collegata comunque oppure essendo che si trova nell'acqua si puo' evitare il collegamento della messa a terra perche' l'acqua fa gia da dispersore?Quali sono (e se ci sono) i possibili inconvenienti??Spero nelle vostre info


Inserita:
si puo' evitare il collegamento della messa a terra perche' l'acqua fa gia da dispersore?
Non mi risulta questo comportamento dell'acqua.... :rolleyes:

Quali sono (e se ci sono) i possibili inconvenienti?
Ci sono, ci sono...rischi di fogorazione.... :unsure:

Tra l'altro se avessi dato un'occhiata al manuale di istruzione avresti evitato questa domanda....

Secondo te, chi ha prodotto la pompa, a meno che non sia a doppio isolamento, perchè ha previsto la messa a terra???

Ti linko il manuale di istruzione di una delle prime pompe sommerse che ho trovato in rete, se dai un'occhiata al capitolo 4 ti accorgi che se ne parla.

Inserita:
Ci sono, ci sono...rischi di fogorazione....
Infatti,se non erro,un eventuale dispersore immerso in acqua,dovrebbe essere immerso per almeno 5 metri,sotto il pelo dell acqua.
Inserita:

Nel caso di pozzi per irrigazione o comunque per emungimento acqua dal sottosuolo costituiti da trivellazione con "camicia" esiste una scuola di pensiero che preferisce non collegare direttamente il motore della pompa a terra, (la pompa sommersa si trova comunque ad una certa profondita, decine se non centinaia di metri) ma realizzare un nodo equipotenziale fra tutte le tubazioni della testa pozzo camicia compresa, in quanto si ritiene che la pompa può essere a contatto con la parte esterna del pozzo ed essendo questo un dispersore ideale, trattandosi di un tubo metallico di grosse dimensioni infisso nel terreno per decine di metri, possa veicolare attraverso la carcassa del motore tutte le scariche atmosferiche di superficie danneggiandolo.

Questo a maggior ragione nel caso di reti di tubazioni estese(vedi acquedotti).

Inserita:

Io la vedo in modo diverso, anche se sono parzialmente d'accordo su alcune cose che hai detto.

Se la pompa non è a doppio isolamento, va collegata a terra e ciò può essere fatto in due modi:

- uno stupido: mettendo un dispersore in prossimità del pozzo e collegare il PE a tale terra

- uno intelligente: sfruttando la camicia esterna metallica del pozzo, laddove presente, che è un dispersore buonissimo, anche se non ideale come asserisci.... :thumb_yello:

Sulle altre cose: veicolazione delle scariche atmosferiche, danneggiamento del tubo e quant'altro, queste sono leggende metropolitane. Figurati se un fulmine "vede" un tubo sotterraneo e anche se lo "vedesse", essendo questo in intimo contatto con il terreno, difficilmente lo danneggerebbe.... ;)

Inserita:
sfruttando la camicia esterna metallica del pozzo, laddove presente, che è un dispersore buonissimo, anche se non ideale
Quoto.Perchè la camicia può essere soggetta ad una notevole corrosione.Comunque se il costruttore mi richiede una messa a terra della pompa,non costa niente fornirgliela... :)
Inserita:

Sono d'accordo con voi che l'addove il costruttore lo richiede la cosa piu semplice da fare è mettere a terra la pompa.

Lo scopo della messa a terra é la sicurezza delle persone.

Qualche volta può anche essere interessante capire da dove derivano certe scuole di pensiero o leggende metropolitane (anche se si rischia l'OT)che vogliono abbinare la sicurezza alle funzionalità degli impianti.

Io non ho le certezze di Benny sul fatto che una tubazione in intimo contatto col terreno abbia una resistenza costante tale da distribuire uniformemente una tensione che la coinvolga, anche perche' le variabili in gioco sono parecchie non ultima l'uso indiscriminato di tubi in acciaio parzialmente isolati, la tipologia del terreno interessato ecc..é proprio il contatto col terreno che in caso di scariche atmosferiche in prossimità delle tubazioni fa si che queste diventino le vie preferenziali per la dispersione dell'energia che vi si induce

Le correnti che si generano non é detto che siano esclusivamente date da scariche atmosferiche, il mio nel post precedente era un esempio, possono essere tensioni indotte, prossimita di linee ferroviarie, giunti dielettrici di protezioni catodiche guasti, ecc...queste correnti a rigor di logica vanno lungo il percorso con minor resistenza-impedenza che, fra un dispersore costituito normalmente da qualche picchetto di terra da 1,5mt. e una tubazione continua (sono saldati) infissa nel terreno per parecchie decine di metri se non centinaia non ci siano dubbi su quale sia il migliore (da questo rapporto deriva la mia definizione di dispersore ideale del post precedente).

In un dispersore cosi' costituito succede che anche la camicia del pozzo non è uniforme nella sua resistenza di contatto col terreno, infatti guardando le stratigrafie di un prospezione geologica si alternano strati di terreno sabbioso (con valori di resistenza altissimi ) a strati di argilla o altri materiali conduttivi, normalmente la resistenza inferiore è sul fondo.

Se si collega la pompa sommersa con un filo di terra, questo sicuramente ha una resistività inferiore rispetto all'acciaio della camicia, facendo cosi diventare la pompa stessa il dispersore.

Per quanto riguarda la corrosione della camicia, sono del parere che quando questa raggiunge la sezione minima prevista dalle norme per i dispersori in acciaio a causa della corrosione , vuol dire che non c'è piu' il pozzo.

Tutto questo discorso vedetelo semplicemente come una riflessione del sabato mattino. :lol: :lol:

Inserita:

Non è che così facendo si favorisca la corosione della camicia? Io non collegherei la terra alle tubazioni dell'acuedotto, uno perchè in teoria dovrebbero esser ricoperte di catrame o polietilene, quando queste sono di acciaio, e quindi isolate dal terreno; due perchè è uno dei principali motivi per cui queste si bucano....

Prendetela come riflessione del pomerggio :thumb_yello:

Inserita: (modificato)

Ho letto velocemente i post precedenti e mi sembra che ci sia una gran confusione.

Le camicie dei pozzi, al pari dei ferri di armatura, vengono considerate dispersori di fatto e non dei dispersori intenzionali (paline).

I dispersori intenzionali vengono piantati per disperdere la corrente in caso di guasto.

I dispersori di fatto (non nati per disperdere la corrente) contribuiscono alla dispersione della corrente.

Io non ho le certezze di Benny sul fatto che una tubazione in intimo contatto col terreno abbia una resistenza costante tale da distribuire uniformemente una tensione che la coinvolga,

Io invece ne ho la certezza.

Sono le innumerevoli misurazioni della resistenza dell' anello di terra effettuate sia col pozzo collegato che senza.

Se si collega la pompa sommersa con un filo di terra, questo sicuramente ha una resistività inferiore rispetto all'acciaio della camicia, facendo cosi diventare la pompa stessa il dispersore.

Effettivamente in caso di guasto...... disperde. :lol:

Tutti i costruttori di pompe sommerse consigliano di usare i loro prodotti come dispersori. :superlol:

Il prossimo impianto di terra che faccio pianterò una pompa sommersa. :roflmao:

P.S.

Scusate la nota ironica dell' ultimo passo..... non ho resistito

Modificato: da magoxax
Inserita:

Faccio presente che tutte le elucubrazioni precedenti, erano finalizzate al fatto di valutare se una pompa sommersa vada collegata a terra o meno quando ai fini della sicurezza si puo' ottenere lo stesso risultato collegando ad un nodo equipotenziale le tubazioni sulla testa pozzo.

E la domanda che mi ponevo era proprio quella di capire se è il caso di far diventare la pompa un dispersore di fatto, non tanto per la possibilità di guasto della pompa stessa, ma proprio perche' in caso di tensioni presenti nella tubazioni questa diventa un dispersore, e poco importa se esiste un dispersore intenzionale, ne ho la certezza, la scarica seguira' le leggi della fisica e non quello che ci puo essere scritto sulle paline del dispersore intenzionale.

Per quanto riguarda l'affermazione per cui a seguito di misurazioni effettuate sull'anello di terra nulla cambia se effettuate con o senza pozzo collegato, ribadisco il concetto per cui si sta parlando di tensioni indotte di varia natura e non di quelle di guasto dell'impianto di alimentazione. (qualcuno e' riuscito a misurare l'impedenza dell'anello di guasto di un scarica atmosferica a mia insaputa? :lol: :lol: ).

Inserita:

Premetto che ho esperienza con pompe sommerse che vanno dai 50 ai 200kW nel settore della distribuzione dell' acqua nelle zone collinari. I vari costruttori di pompe sommerse che utilizziamo prevedono tutti il collegamento di terra, noi lo realizziamo e mettiamo a terra anche la camicia del pozzo e colleghiamo il tutto all' impianto di terra della cabina elettrica che alimenta la pompa stessa.

Inserita:
Premetto che ho esperienza con pompe sommerse che vanno dai 50 ai 200kW nel settore della distribuzione dell' acqua nelle zone collinari. I vari costruttori di pompe sommerse che utilizziamo prevedono tutti il collegamento di terra, noi lo realizziamo e mettiamo a terra anche la camicia del pozzo e colleghiamo il tutto all' impianto di terra della cabina elettrica che alimenta la pompa stessa.
E' il modo corretto di procedere.... :thumb_yello:
Inserita:

Sicuramente quello descritto è il corretto modo di procedere, nel caso di sistemi TN dove i differenziali non sono la prassi per avere il ll coordinamento delle protezioni penso sia l'unico modo di procedere.

Ciò premesso nulla vieta penso di disquisire con degli amici sui pro e contro delle varie soluzioni non ritenendo il forum solo un call center. :rolleyes:

Il fatto che il costruttore preveda il collegamento di messa a terra sulla pompa non è significativo.

Il costruttore non puo' sapere a priori il tipo di applicazione, il luogo, il tipo di alimentazione ecc. a cui va incontro il suo prodotto, (Ho visto utilizzare normalmente pompe sommerse all'interno di BOOSTER in superficie per stazioni di rilancio dell'acqua per esempio, pozzi senza camicia metallica ecc.) è normalmente compito di chi progetta l'impianto trovare le soluzioni tecniche migliori e dimostrare che tali siano.

Inserita: (modificato)

qui si rasenta l'assurdo.

cosa vuol dire che il costruttore noin sa' a priori che applicazione si fa' per la pompa?

le prescrizioini del costruttore vanno rispettate scrupolosamente , altrimenti in caso di danni:

la garanzia non risponde

se il danno provoca la folgorazione o il ferimento di qualcuno , l'installatore sara' perseguibile penalmente e civilmente.

al pari di ogni apparecchio elettrico VA' COLLEGATA A TERRA SENZA MA E SENZA SE.

ricordiamoci che normalmente l'interno del locale in superficie del pozzo e' un luogo umido , quindi l'ideale per restare folgorati nel caso di mancata messa aterra delle parti metalliche.(DEVONO essere equipotenziali e messe a terra diverse non lo sono)

il fatto che il complesso pompa, camicia del pozzo, tubi di raccordo migliori anche significativamente il valore di RT va' SOLO a vantaggio della sicurezza globale dell'impianto a cui e' collegato.

IN OGNI CASO saranno gli apparecchi di interruzione automatica della corrente ( magnetotermici o differenziali che siano ) che faranno in modo che non si manifestino tensioni pericolose sulle masse, in quanto coordinati con RT.

quindi , come confermato da DALSENO va' collegato senza indugi.

NEL CASO si sia in zone critiche per quanto riguarda le correnti vaganti sara' il progettista a trovare la soluzione migliore CHE SENZALTRO non e' certo evitare di collegare la pompa all'impianto di terra.

nel caso di scarica atmosferica se il pozzo non fosse collegato a terra con il resto dell'impianto E' BENE RICORDARLO, potrebbero

verificarsi scariche tra le masse in grado di fare danni anche notevoli.

se proprio non si puo' collegare al resto a causa di correnti vaganti ( peraltro esistono in aree ristrette ben note) occorre prevedere scaricatori di sovratensione tra i due impianti di terra

Modificato: da ivano65
Inserita: (modificato)

La premessa di tutto il discorso è il mantenimento del grado di sicurezza dell'impianto

Non si è mai nemmeno accennato alla mancata equipotenzialita' delle parti metalliche del locale avampozzo, come pure non si è mai messo in dubbio il cordinamento e l'esistenza delle protezioni elettriche sull'alimentazione dello stesso, ma non di questo si stava parlando, ma di correnti indotte dall'esterno (non dalla linea elettrica per capirci) nel qual caso le protezioni sull'alimentazione della pompa non capisco cosa centrino.

Premesso questo e che quindi anche in caso di scarica atmosferica o altro tutte le parti conduttrici accessibili assumeranno lo stesso potenziale, la mia domanda è cosa succederà alla mia pompa collegata con il conduttore di terra in fondo al pozzo che avrà un potenziale diverso rispetto alla camicia dato dalla resistività diversa fra i due conduttori?(non credo sia proponibile mettere uno scaricatore sul fondo del pozzo fra camicia e tubazione-pompa :superlol: ).

Penso che a qualsiasi costruttore che si renda una pompa con un bel foro circolare sul fianco tipico di una scarica abbia qualche problema a riconoscerti la garanzia. :(

E comunque interessante il discorso di impianti di terra separati con scaricatori prospettato da ivano65.

Sicuramente meglio di tante risposte di "tecnici" attuali la cui unica risposta interpellati sui vari argomenti sarebbe le "norme dicono cosi"

Modificato: da Benny Pascucci
Inserita:

scusate le dimensioni del post precedente non erano volute. ma dal numero di messaggi avrete capito che non sono molto pratico.

Mi autosospendo.

Inserita:
scusate le dimensioni .....Mi autosospendo.
Non ti preoccupare, dai...ho provveduto io a ridurre i caratteri giganti... ;)
Inserita: (modificato)

X benny

Non voglio essere testardo ma solo andare in fondo per capire.L'elettropompa che mi hai linkato é simile a quella installata ;) Prevede la messa a terra.Quell' elettropompa è stata installata in un pozzo di 6 metri di profondita' che raccoglie acqua piovana che serve per l'irrigazione.L'acqua non é un dispersore ma é un buon conduttore e le pareti e il fondo di questi pozzo sono di terra e comunque sono parti umide e si sa' che le parti umide sono un buon conduttore anch'esse.Ammesso e non concesso che ci sia un cattivo isolamento del motore la corrente come viene a contatto con l'acqua ,essa fara' da conduttore a quel poco che basta per far disperdere la corrente verso le pareti o il fondo del pozzo per far scattare il differenziale.Che pericolo ha l'utente in questo caso?di toccare l'acqua che esce dalla tubazione o toccare la tubazione in ferro che esce dal pozzo che comunque é interrotta da un presscontrol costruito in plastica?

Poi per ultimo,collegare la messa a terra non puo' capitare che con qualche fulmine la corrente si disperda nel cavo che va alla pompa dato cha si trova in una parte umida e a contatto con il terreno?Causando una foratura o bruciatura dell'elettropompa :(

Spero in una bella delucidazione,Grazie a presto ;)

Modificato: da Michele77
Inserita:
L'acqua non é un dispersore ma é un buon conduttore
Falso.... :unsure: Il concetto di buono o cattivo è relativo, infatti, l'acqua di falda è un pessimo conduttore se comparato a un conduttore metallico, ad esempio un picchetto.

L'acqua non é un dispersore ma é un buon conduttore e le pareti e il fondo di questi pozzo sono di terra e comunque sono parti umide e si sa' che le parti umide sono un buon conduttore anch'esse.
In questo caso più che di una messa a terra si tratterebbe di una "messa all'acqua"... :rolleyes:

Ammesso e non concesso che ci sia un cattivo isolamento del motore la corrente come viene a contatto con l'acqua ,essa fara' da conduttore a quel poco che basta per far disperdere la corrente verso le pareti o il fondo del pozzo per far scattare il differenziale.
Ammesso e concesso, potrebbe verificarsi quanto dici, ma non hai alcuna garanzia circa il coordinamento del differenziale con la "messa all'acqua". Non puoi controllare il valore della resistenza di terra, per cui non puoi essere sicuro che il differenziale funzioni e poi come ha detto giustamente qualcuno, se pianti un picchetto nell'acqua devi garantire una zona franca di non avvicinamento avente un raggio di 5 metri.

collegare la messa a terra non puo' capitare che con qualche fulmine la corrente si disperda nel cavo che va alla pompa dato cha si trova in una parte umida e a contatto con il terreno?Causando una foratura o bruciatura dell'elettropompa
Figurati se il fulmine con tutte le belle strutture metalliche o non fuori terra che vede se ne frega della tua pompa sommersa....andiamo, siamo pratici!

Inserita:

La terra alla pompa va collegata perchè:

1) Se l'acqua non è un dispersore allora ci vuole

2) Se l'acqua è un dispersore non faccio altro che migliorare l'impianto di terra dell'impianto raggiungendo il top della misura.

potremmo andare oltre con la filosofia:

a) esiste persone tanto sceme da calarsi in un pozzo senza aver staccato la tensione?

6) tranne una breve messa in moto di prova ma quando una pompa sommersa viene toccata con mano?

oppure una filosofia breve: il morsetto con tanto di simbolo c'è, nelle istruzioni è previsto la collego...ma poi sorge il problemino che il cavo presente non c'è l'ha....e la sostituzione del cavo non è prevista nel preventivo <_<

Inserita:

poi c'è la filosofia scema del cliente, le solite cose:

-finora ha sempre funzionato

- se non c'è non ci vuole

- tanto c'è il salvavita

ed il sospetto che l'elettricista voglia fare il furbo.

Inserita:
poi c'è la filosofia scema del cliente, le solite cose:

-finora ha sempre funzionato

- se non c'è non ci vuole

- tanto c'è il salvavita

ed il sospetto che l'elettricista voglia fare il furbo.

...amare verità....
Inserita:

amare verita' che pero' impongono due scelte:

O il cliente accetta di fare il lavoro come si deve.

OPPURE meglio lasciar perdere un lavoro che puo' avere serie conseguenze per chi lo fa'.

basta vedere il numero delle vittime di folgorazione nei pressi di pozzi mal realizzati.

ivano65

Inserita:
O il cliente accetta di fare il lavoro come si deve.

Spesso mi chiedo quale norma di legge vieta ad un elettrecista di fare un impianto elettrico inerte, ovvero non collegato alla rete elettrica.

Un elettrecista è un artigiano ed un artigiano è un prestatore di manopera (a pagamento), di lavoro manuale mentre il lavoro intellettuale è delegato al progettista.

Il cliente, affari suoi, vuole un impianto elettrico non collegato alla rete è forse probito realizzarlo?

Non rilascio d.d.c. perchè non è necessaria mentre rilascio regolare fattura fiscale con descritto il lavoro: impianto elettrico non allacciabile alla rete.

Una curisosità che chiedere ad un avvocato costicchia e di cui non sento la necessità.

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