ClA Inserita: 14 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2005 Penso comunque che se la normativa ammette la soluzione degli 1p+n (nei casi in cui la ammette!), tale soluzione possa essere considerata sufficientemente sicura.Uno dei più diffusi errori è scambiare la fase con il neutro.Una volta facendo dei lavori in casa mi accorsi che era avvenuto questo scambio!Lì per lì mi sembrava di aver preso le traveggole.Lo scambio era proprio a valle del contatore. Come era accaduto? Semplice, in mia assenza un fabbro aveva fatto dei lavoretti e si era collegato direttamente al contatore, ripristinando il collegamento all'impinato aveva fatto lo scambio. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 14 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2005 (modificato) in un locale umido o megglio bagnato come il bagno, soprattutto sopra la vasca mi sembra quasi delinquenziale mettere un tirante collegato alla 220 solo per risparmiare i pochi euro del trasformatore, indipendentemete che le norme diano o meno il benestare.tempo addietro piu' di una persona e' rimasta per questo motivo fulminata nella vasca.NON DIMENTICHIAMO tutti i discorsi fatti sul forum a proposito del differenziale nei locali da bagno , E TENIAMO PRESENTE , anzi ben presente che quando il corpo e' bagnato basta qualche milliamper x provocare il decesso immediato della persona , teniamo presente che una corda nuova del tirante e' isolante, passando il tempo per via dei materiali assorbiti non lo e' piu'.per quanto riguarda l'argomento del postsiano chiarite UNA VOLTA PER TUTTE 2 cose:come detto sopra il magnetotermico dei nuovi contatori e' un 63A talvolta in curva D per cui la sua protezione magnetotermica non va' piu' considerata tale( almeno nei normali impianti civili)LA CORRENTE DI CORTOCIRCUITO negli impianti e' andata sempre piu' aumentando per via dell'aumentata potenza dei trasformatori MT / BT impiegatanelle cabine di distribuzione ( la cosa e' nota ma e' meglio ricordarla di tanto in tanto ) quindi a maggior ragione la protezione magnetotermica degli impianti va' potenziata ( nel senso sicurezza ) rispetto a qualche decina di anni fa'ivano65 Modificato: 14 aprile 2005 da ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 14 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2005 Ah, i palazzoni di una volta, con 4 metri di altezza per arrivare al plafone....soprattutto sopra la vasca mi sembra quasi delinquenziale mettere un tirante collegato alla 220 solo per risparmiare i pochi euro del trasformatoreGiusto, però a me fa paura anche l'interruttore più o meno vicino al lavandino, al quale si accede magari senza essersi asciugati bene le mani...... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 14 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2005 e' giustissimo,dovrebbero farne un tipo stagno con un'estetica adeguata all'interno, quelli stagni attuali non si possono nemmeno proporre, in quanto sarebbe certa la risposta del cliente a riguardo.ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 14 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2005 Oppure comandare le luci a bassissima tensione tramite relè. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
miracca Inserita: 14 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2005 cosa ne pensate invece degli interruttori magnetotermici differenziali da 63 A in esecuzione a 4 moduli di una nota marca?Ma forse è meglio postare la domanda da un' altra parte.........forse il cestino degli sfoghi.......... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mircoelektra Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 Uno dei più diffusi errori è scambiare la fase con il neutro. Sono d' accordo sul fatto che l' inversione di fase e neutro è un errore che si può riscontrare, e che può compromettere la sicurezza.Dal punto di vista della protezione contro le sovracorrenti mediante interruttori 1P+N (ben inteso, limitatamente agli impianti in esame, ovvero impianti civili "classici", cioè sistemi TT, con adeguate protezioni differenziali) non fa differenza: la corrente sulla fase è sempre uguale alla corrente sul neutro, se così non fosse ... l' interruttore differenziale c' è apposta!mi sembra quasi delinquenziale mettere un tirante collegato alla 220 Preferirei anch' io un circuito SELV, ma non riterrei addirittura deliquenziale l' installazione di un campanello a 220, se rispettate le opportune distanze. Il fatto che la corda può diventare conduttrice ... beh, potrebbe essere anche di rame, ma non mi risulta che sia collegata direttamente ai contatti in tensione del pulsante!Vorrei ricordare inoltre che nei bagni (nelle zone stabilite dalla norma) gli impianti devono essere di tipo SELV, quindi non è sufficiente un trasformatore 220/12 V qualunque, ma deve essere un trasformatore di sicurezza.Pienamente d' accordo sui discorsi a riguardo degli interruttori "vicini ai lavandini" ... sarebbe bene installare apparecchi con adeguato grado IP.quindi a maggior ragione la protezione magnetotermica degli impianti va' potenziata ( nel senso sicurezza ) rispetto a qualche decina di anni fa'Per questo è sufficiente utilizzare interruttori magnetotermici con adeguato potere di interruzione, sia che si tratti di 1P+N sia che si tratti di 2P. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 cosa ne pensate invece degli interruttori magnetotermici differenziali da 63 A in esecuzione a 4 moduli di una nota marca?Da 63A ? forse servono a cuocere le uova.Io ho visto liquefarsi un puro in 4 moduli da 125 A.Comunque i differenziali magnetotermici 4P in 4M - magari di corrente più bassa - sono apparecchi diffusi soprattutto in quelle nazioni ove il trifase è diffuso anche nelle abitazioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 qualsiasi interruttore può sciogliersi...basta non serrare a fondo le viti... :ph34r: :ph34r: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 Una domanda: quanto può durare un interruttore magnetotermico sottoposto a continui cortocircuiti? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mircoelektra Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 Io ho visto liquefarsi un puro in 4 moduli da 125 A.Se per "puro" intendi "interruttore differenziale puro", quindi non magnetotermico, vorrei ricordare che tale apparecchio va protetto contro le sovracorrenti, in quanto non è in grado di aprire automaticamente il circuito in caso di sovraccarico.Se su un 125 A puro vengono fatti passare 200 A ... è più che logico che "si sciolga". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 Ovviamente veniva provato a 125 A per polo, come da norma: con i morsetti serrati bene sul cavo di sezione e lunghezza stabilita.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 quanto può durare un interruttore magnetotermico sottoposto a continui cortocircuiti?Difficile rispondere a questa domanda....Dipende anche, ovviamente, dalla intensità di questi corto circuiti.Le norme riportano i cicli di prova di corto circuito che l'interruttore nuovo deve essere in grado di interrompere. Dopo queste prove escono sempre molto malconci!In ogni caso il corto circuito è sempre logorante per l'interruttore.Dopo un solo corto corcuito di intensità prossima alla capacità di interruzione dell'interruttore sarebbe bene cambiare l'interruttore stesso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 15 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2005 la corrente sulla fase è sempre uguale alla corrente sul neutro, se così non fosse ... l' interruttore differenziale c' è apposta!Si, ma nell'ipotesi di un corto circuito franco verso terra, il differenziale interviene ma la sua capacità di interruzione è molto minore di quella di un magnetotermico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
parsifal68x Inserita: 16 aprile 2005 Autore Segnala Share Inserita: 16 aprile 2005 però vi siete allontanati un pochino dalla mia domanda....e mi avete confuso un pò di più.In un centralino civile che cosa devo mettere 1 modulo o 2 moduli? 1P+N o 2P?Ed inoltre nel 1P+N il neutro va messo dove c'è la N?E per finire, volendo sezionare il circuito di casa, considerando che si possono fare tutte le tracce murarie, è già sufficiente sezionare la linea prese con un magn. da 16A e la linea luce con un magn. da 10A o fare più sezionamenti per esempio uno per ogni stanza, ecc.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 16 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 16 aprile 2005 Ed inoltre nel 1P+N il neutro va messo dove c'è la N?Almeno per questa domanda la risposta non crea alcuna discuissione: SI. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 16 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 16 aprile 2005 Dopo un solo corto circuito di intensità prossima alla capacità di interruzione dell'interruttore sarebbe bene cambiare l'interruttore stesso.Ok, ma da cosa capisco che l'interruttore si sta per rompere? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 16 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 16 aprile 2005 secondo me' se vuoi stare tranquillo metti nel centralino il differenziale generale ,1 magnetotermico da 10 amp 2poli protetti, 2 moduli per le luci. 1 magnetotermico da 16 amp 2 poli protetti ,2moduli per le prese e se vuoi ulteriormente fare dei sottogruppi usa pure gli interruttori 1P+N ad un modulo.ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 16 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 16 aprile 2005 Ok, ma da cosa capisco che l'interruttore si sta per rompere?Anche questa è una interessantissima domanda, alla quale non riesco a dare una risposta.Per fortuna che in ambito domestico gli eventuali corto corcuiti interrotti dai magnetotermici, sono di intensità molto minore della capaocità di interruzione dell'interruttore stesso e,comunque, sono degli eventi abbastanza insoliti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
parsifal68x Inserita: 16 aprile 2005 Autore Segnala Share Inserita: 16 aprile 2005 Anzichè usare differenziale a monte e magnetotermici, non potrebbe essere opportuno usare solo due differenziali-magnetotermici. Uno per linea luce e uno per linea presa? Cosicchè nel caso di una dispersione verso terra di una presa non si stacca tutto......... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mircoelektra Inserita: 17 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 17 aprile 2005 Si, ma nell'ipotesi di un corto circuito franco verso terra, il differenziale interviene ma la sua capacità di interruzione è molto minore di quella di un magnetotermico.Hai ragione! Se la protezione differenziale è realizzata mediante un interruttore differenziale puro (cioè senza "potere di interruzione" per elevate sovracorrenti) e le protezioni magnetotermiche sono effettuate mediante interruttori 1P+N, in caso di inversione tra fase e neutro sarebbe compromessa la protezione contro un eventuale cortocircuito franco fase-terra.In un centralino civile che cosa devo mettere 1 modulo o 2 moduli? 1P+N o 2P?... per questa domanda direi che, da questa discussione, non è emersa una risposta univoca in quanto ognuno la vede a modo suo. Sono possibili entrambe le soluzioni, entrambe rispettano la normativa, ciascuna presenta vantaggi e svantaggi rispetto l' altra (di cui direi che si è ampiamente parlato!). A questo punto la scelta sta a te ...Anzichè usare differenziale a monte e magnetotermici, non potrebbe essere opportuno usare solo due differenziali-magnetotermici.Anche secondo me questa è la soluzione migliore. Potresti utilizzare un magnetotermico differenziale da 10 A per la "linea luci", un magnetotermico differenziale da 16 A per la "linea prese", ed eventualmente in cascata a questi installare interruttori non automatici per sezionare diverse linee (ad esempio zone diverse dell' edificio): in tal modo faciliteresti eventuali "ricerche guasti" sull' impianto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 17 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 17 aprile 2005 è meglio, secondo me, utilizzare magnetotermici con blocchi differenziali accoppiati perchè essi hanno il medesimo potere d'interruzione del magnetotermico associato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 17 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 17 aprile 2005 utilizzare magnetotermici con blocchi differenziali accoppiati perchè essi hanno il medesimo potere d'interruzione del magnetotermico associatoSicuramente. Ma se tu avessi un puro e subito a valle un magnetorermico (o viceversa) il potere di interruzione verso terra sarebbe la somma dei due, almeno in teoria. Di fatto è significativa la capacità di interruzione del solo magnetotermico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 18 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 18 aprile 2005 Concordo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gimma Inserita: 19 aprile 2005 Segnala Share Inserita: 19 aprile 2005 Per mircoelektra:ho seguito il thread .... per cercare di tirare alla fine le somme (e per capirci io qualcosa) ....A questo punto, dopo l'affermazione di CIA riguardante l'uso degli 1P+N con a monte un differenziale :Si, ma nell'ipotesi di un corto circuito franco verso terra, il differenziale interviene ma la sua capacità di interruzione è molto minore di quella di un magnetotermicoche tu piu' avanti condividi :Hai ragione! Se la protezione differenziale è realizzata mediante un interruttore differenziale puro (cioè senza "potere di interruzione" per elevate sovracorrenti) e le protezioni magnetotermiche sono effettuate mediante interruttori 1P+N, in caso di inversione tra fase e neutro sarebbe compromessa la protezione contro un eventuale cortocircuito franco fase-terranon e' piu' quindi da ritenere valida la tua iniziale affermazione :Utilizzando un interruttore 1P+N per la protezione di un circuito è garantita la protezione da sovraccarico e cortocircuito tra i due poli. Il problema della protezione nei confronti di un cortocircuito verso terra è da analizzare a seconda del sistema adottato (TT o TN) e del polo in cortocircuito verso terra (fase o neutro), e comunque non si pone se è presente un differenziale a monte che interviente tempestivamente in caso di guasto a terra!??Anche se, come tu affermavi :Penso comunque che se la normativa ammette la soluzione degli 1p+n (nei casi in cui la ammette!), tale soluzione possa essere considerata sufficientemente sicura??Oppure, come tu scrivi, l'unica esposizione ci sarebbe in caso di inversione tra fase e neutro ??La soluzione "giusta" (poi ho capito che ognuno la vede a suo modo) sarebbe senno' di avere almeno un 2P a monte con la possibilita' di avere 1P+N a valle ?Oppure addirittura di avere comunque tutti 2P se si vuole che ogni "sotto-circuito" non sia influenzato da eventuali "casi di inversione tra fase e neutro e cortocircuito franco fase-terra" ?Ciao e grazie ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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