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Magnetotermici Per Elettrodomestici ? Fusibili ? - Quali usare ?


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E' il periodo in cui mi assalgono vari dubbi sulla protezione dei circuiti ..... provo a buttarli giu' in ordine tutti insieme ....

Nella linea della cucina ho messo sotto differenti interruttori MT da serie civile il forno, la lavastoviglie e le prese :

a) E' richiesto dalle norme (per gli elettrodomestici) o solo utile e sarebbe potuto bastare un interruttore bipolare ?

B) Ho scelto dei MT da 16A: e' troppo ? Sopratutto per la lavastoviglie ?

c) Ma se ho una linea (2,5 mm) e/o una presa da 16A, non e' corretto che il MT sia da 16A ?

d) Il fatto che li abbia messi da 16A non mi obblighera' pero' a dover mettere a monte nel centralino un MT che protegge tutta la linea cucina con una In maggiore ? Se cosi non fosse come garantisco la selettivita' ? In caso di problemi su un elettrodomestico o sulle prese, se l'MT a monte fosse da 16A anch'esso, non potrei infatti essere sicuro al 100% che scatti prima quello a valle; giusto ?

e) Ma se l'MT a monte nel centralino per la linea cucina lo devo mettere di una In > 16A, allora l'ulteriore MT generale a monte (se metto un differenziale+MT anziche' un differenziale puro) dovra' essere di In ancora maggiore ....... giusto ?

f) Se pero' arrivo ad avere nel centralino un MT > 16A, con un contratto da 3,5Kw sono quasi sicuro che in caso superi la potenza mi scattera' il contatore in cantina; giusto ?

g) Se pero' metto un MT "generale" da 16A, esso non sara' piu' adatto se in futuro aumento il contratto, perche' limiterebbe lui la potenza a 3,5Kw; giusto ?

h) Ma in un centralino che utilita' puo' avere come generale un MT+differenziale anziche' un differenziale puro a monte dei vari MT ? Solo che mi proteggo da corti sugli "spezzoni" di filo che collegano gli MT a valle ?

i) Per finire ... quali sono i vantaggi / svantaggi nel proteggere delle prese solo con un fusibile anziche' con un MT ?

.

Ringrazio in anticipo chiunque avra' la cortesia / pazienza di rispondere ai miei quesiti !

Modificato: da gimma
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b-c) gli int. MT vanno scelti in base alla sezione della linea: con linea di sezione 2.5mmq puoi mettere benissimo un 16A

d) potresti mettere un mt da 20A per la cucina con sezione adeguata (p.es. 4mmq) e comunque, in caso di guasto di un elettrodomestico, potrebbe intervenire sia l'uno che l'altro (è difficile ottenere la selettività tra interruttori mt modulari con la In che varia di pochi ampere in caso di cto)

e-g-h) potresti utilizzare benissimo un differenziale puro e a valle tutti i mt dei vari circuiti nel centralino dell'appartamento e un mt da 25A subito a valle del contatore con montante che collega il contatore al centralino dell'appartamento di sezione 6mmq (così non dovrai sostituire il mt se aumenti la potenza contrattuale a 4.5kw)

ciao

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Grazie Cipone delle risposte,

hai ragione circa la sezione ! Dimenticavo che se metto un MT > 16A il cavo dovra' essere > 2,5 mm altrimenti non e' protetto.

Per l'MT subito a valle del contatore devo controllare cosa hanno messo (e' un condominio); spero non da 16A .....

Gli ulteriori chiarimenti / quelli in sospeso che mi servirebbero direi che a questo punto sono :

b-c) Intendevo dire che anche se la linea e' da 2,5 mm avrei potuto usare dei MT < 16A, e cio' mi avrebbe permesso di tenere un MT a monte nel centralino da 16A per garantire la selettivita', pero' per una lavastoviglie ad esempio un MT da 16A e' corretto o basterebbe anche meno ? Il forno, vista la potenza, mi sa' che richieda un 16A.

a) E' richiesto dalle norme (per gli elettrodomestici) avere un MT o solo utile e sarebbe potuto bastare un interruttore bipolare ?

h) Ma in un centralino (al suo interno intendo) che utilita' puo' avere come generale un MT+differenziale anziche' un differenziale puro a monte dei vari MT ? Solo che mi proteggerebbe eventuali da corti sugli "spezzoni" di filo che collegano gli MT a valle ?

i) Per finire ... quali sono i vantaggi / svantaggi nel proteggere delle prese solo con un fusibile anziche' con un MT ?

Grazie ancora.

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a) E' richiesto dalle norme (per gli elettrodomestici) o solo utile e sarebbe potuto bastare un interruttore bipolare ?
Direi proprio che non è richiesto da nessuna norma. Si potrebbe benissimo mettere anche solo un interruttore bipolare, o anche niente!

In realtà penso che gli elettrodomestici a cui ti riferisci abbiano un attacco "a spina", e non diertto. Se invece l' attacco è diretto (ovvero il cavo che alimenta l' elettrodomestico è collegato direttamente alla "linea prese" dell' impianto elettrico, cosa che comunque io sconsiglierei) deve essere prevista una protezione contro le sovracorrenti per tale cavo, che può essere realizzata con interruttori magnetotermici o con fusibili.

B) Ho scelto dei MT da 16A: e' troppo ? Sopratutto per la lavastoviglie ?
L' interruttore magnetotermico deve proteggere la linea. Se la linea è da 2,5 mm2 non è troppo. Se la linea è da 1,5 mm2 è troppo, perchè non può portare 16A e quindi l' interruttore non la protegge.

Se la linea è di 2,5 mm2 ma il carico è fisso e sei sicuro che assorba meno di 16A, puoi anche mettere una protezione inferiore, ad esempio da 6A (o anche meno).

c) Ma se ho una linea (2,5 mm) e/o una presa da 16A, non e' corretto che il MT sia da 16A ?
Se la linea è di 2,5 mm2 e la presa da 16A il MT deve essere AL MASSIMO da 16A (non potrebbe, ad esempio, essere da 20A); ma nulla ti vieta di metterlo da 10A, 6A, o anche meno!
d) Il fatto che li abbia messi da 16A non mi obblighera' pero' a dover mettere a monte nel centralino un MT che protegge tutta la linea cucina con una In maggiore ?
No, nessuno ti obbliga, ma lo puoi fare.
Se cosi non fosse come garantisco la selettivita' ? In caso di problemi su un elettrodomestico o sulle prese, se l'MT a monte fosse da 16A anch'esso, non potrei infatti essere sicuro al 100% che scatti prima quello a valle; giusto ?
La sicurezza al 100% di avere selettività non ce l' hai comunque. Se l' interruttore a monte è di taglia maggiore rispetto l' interruttore a valle, in caso di lieve sovraccarico facilmente interverrà quello a valle; in caso di cortocircuito franco non è detto, potrebbe anche intervenire quello a monte o addirittura entrambi. E' comunque consigliabile cercare di ottenere la massima selettività possibile.
e) Ma se l'MT a monte nel centralino per la linea cucina lo devo mettere di una In > 16A, allora l'ulteriore MT generale a monte (se metto un differenziale+MT anziche' un differenziale puro) dovra' essere di In ancora maggiore ....... giusto ?
Come già detto, io metterei l' interruttore per la linea cucina da 16A e gli interruttori derivati di taglia minore (10A, 6A, ecc.). Mettendo invece l' interruttore per la linea cucina > 16A sarebbe bene che l' interruttore generale fosse di taglia ancora maggiore, ma non è indispensabile.
f) Se pero' arrivo ad avere nel centralino un MT > 16A, con un contratto da 3,5Kw sono quasi sicuro che in caso superi la potenza mi scattera' il contatore in cantina; giusto ?
Questo è vero. Tieni però presente che l' impianto deve essere realizzato in modo tale da garantire la protezione delle linee indipendentemente dal contatore. Se hai un contratto da 3 kW non potrai assorbire più di 16A, e quindi è ragionevole non installare interruttori di taglia esagerata. Tuttavia è bene prevedere le linee dorsali con portata maggiore (e interruttori adeguati) in modo tale che in caso di futuri aumenti di potenza non devi fare modifiche all' impianto.
g) Se pero' metto un MT "generale" da 16A, esso non sara' piu' adatto se in futuro aumento il contratto, perche' limiterebbe lui la potenza a 3,5Kw; giusto ?
Giusto. Infatti io non metterei un generale da 16A, ma ad esempio da 25A. I 16A li metterai a monte della varie "linee prese" da 2,5 mm2!
h) Ma in un centralino che utilita' puo' avere come generale un MT+differenziale anziche' un differenziale puro a monte dei vari MT ? Solo che mi proteggo da corti sugli "spezzoni" di filo che collegano gli MT a valle ?
A parte gli "spezzoni di filo" tieni presente che devi proteggere anche il differenziale stesso. Il "differenziale puro" ha una corrente nominale che non deve essere superata. In caso di sovracorrente il differenziale puro non apre il circuito, per questo deve essere protetto! Se non metti un magnetotermico generale abbianto al differenziale ma metti solo i magnetotermici sulle varie linee in partenza a valle del differenziale, devi verificare che la somma delle correnti nominali dei magnetotermici sia inferiore o al massimo uguale alla corrente nominale del differenziale (sempre che tu non abbia una protezione magnetotermica ancora a monte, tipo subito dopo il punto di fornitura).
i) Per finire ... quali sono i vantaggi / svantaggi nel proteggere delle prese solo con un fusibile anziche' con un MT ?
Un fusibile è assolutamente adatto alla protezione contro le sovracorrenti (vantaggi: costa meno, tipicamente è "più compatto", dissipa meno, scalda meno). Svantaggio: in caso di sovraccarico o cortocircuito devi cambiare il fusibile bruciato con uno nuovo ... molto più semplice "alzare la levetta" dell' interruttore automatico!
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Grazie Mirko delle risposte, sempre precise e dettagliate.

Importantissima l'informazione :

A parte gli "spezzoni di filo" tieni presente che devi proteggere anche il differenziale stesso. Il "differenziale puro" ha una corrente nominale che non deve essere superata .... devi verificare che la somma delle correnti nominali dei magnetotermici sia inferiore o al massimo uguale alla corrente nominale del differenziale (sempre che tu non abbia una protezione magnetotermica ancora a monte, tipo subito dopo il punto di fornitura)

alla quale io non avevo pensato (a dire il vero neppure potevo immaginare non essendo esperto).

Una cosa pero' non capisco :

In realtà penso che gli elettrodomestici a cui ti riferisci abbiano un attacco "a spina", e non diertto. Se invece l' attacco è diretto (ovvero il cavo che alimenta l' elettrodomestico è collegato direttamente alla "linea prese" dell' impianto elettrico, cosa che comunque io sconsiglierei) deve essere prevista una protezione contro le sovracorrenti per tale cavo, che può essere realizzata con interruttori magnetotermici o con fusibili.

Io mi riferisco ad attacchi a spina, ma non capisco perche' sarebbe diverso per un attacco diretto ... che vantaggio mi da' il fatto che di mezzo ci sia una spina ? ... Forse ho capito: il fatto stesso che la spina ha una portata massima di corrente (ad es. 16A) ??

E su un punto mi rimane un dubbio :

Se la linea è di 2,5 mm2 e la presa da 16A il MT deve essere AL MASSIMO da 16A (non potrebbe, ad esempio, essere da 20A); ma nulla ti vieta di metterlo da 10A, 6A, o anche meno! ... io metterei l' interruttore per la linea cucina da 16A e gli interruttori derivati di taglia minore (10A, 6A, ecc.).

Ma un forno elettrico non mi richiede per forza un 16A ? Un 10A, pur non sapendo ora la potenza esatta, difficilmente sarebbe adatto; giusto ?

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Io mi riferisco ad attacchi a spina, ma non capisco perche' sarebbe diverso per un attacco diretto ...
Diciamo che la differenza è sostanzialmente "di carattere legale": un impianto elettrico si ferma alla presa (DPR 447/91): tutto ciò che viene attaccato alla presa non fa parte dell' impianto elettrico, e l' elettricista non ne è responsabile (anche perchè, in linea di massima, non è in grado di stabilire cosa l' utente collegherà a quella determinata presa)!

Compito di chi realizza l' impianto elettrico è quello di garantire una adeguata protezione dei componenti dell' impianto stesso.

La sicurezza per quanto riguarda l' elettrodomestico deve essere garantita da chi lo costruisce!

Se un elettrodomestico ti prende fuoco e ti brucia la casa cosa c' entra l' elettricista?

Se invece a prendere fuoco è il conduttore che alimenta la presa a cui è collegato l' elettrodomestico ... beh, allora l' elettricista va nelle grane (giustamente!).

Forse ho capito: il fatto stesso che la spina ha una portata massima di corrente (ad es. 16A) ??
Se l' elettrodomestico assorbe 16A, il costruttore lo avrà dotato di una spina in grado di portare 16A. Chi realizza l' impianto elettrico, a conoscenza di questa informazione, predisporrà una presa anch' essa in grado di erogare 16A, con linee in grado di portare 16A ed idoneamente protette.

Se invece l' elettrodomestico è allacciato direttamente ai conduttori dell' impianto elettrico (tipico esempio: caldaietta a muro, se questa può essere considerato un elettrodomestico), il cavo di alimentazione dell' apparecchio FA PARTE dell' impianto elettrico (l' impianto elettrico si ferma alla morsettiera di alimentazione della caldaietta). In tal caso l' installatore si deve assumere la responsabilità della protezione del cavo!

Ma un forno elettrico non mi richiede per forza un 16A ? Un 10A, pur non sapendo ora la potenza esatta, difficilmente sarebbe adatto; giusto ?
Tieni presente che un forno elettrico che assorbe 16A (se hai un contratto di fornitura di 3 kW) assorbe tutta la potenza disponibile, pertanto non potresti accendere nemmeno una lampadina che interverrebbe l' interruttore del contatore!

Comunque potrebbe anche essere ... per questo io consiglierei di installare un interruttore magnetotermico da 16A a monte della linea "prese cucina" (che sarà di idonea sezione), senza protezioni sulle singole utenze. Poi se attacchi il forno non attaccherai la lavastoviglie. Se attacchi entrambi interverrà l' interruttore a monte perchè assorbi troppo. Oppure potrai attaccare entrambi se il forno non lavora "al massimo della potenza". L' importante è che la linea, COMPLESSIVAMENTE, non assorba più di 16A e quindi che sia protetta.

Se poi l' appartamento che devi realizzare ha una cucina "di tipo industriale" ... allora potresti prevedere un linea dedicata per il forno da 16A, una linea dedicata per la lavastoviglie da 16A, ecc., oppure una linea dorsale da 20 o 25 A e le varie derivazioni protette singolarmente con interruttori da 16A, ma in campo civile difficilmente si ha questa necessità.

Tieni presente inoltre che in un appartamento oltre la cucina ci sono molte altre utenze e molte altre linee (lavatrice, "linee luci" varie, "linea prese camere da letto", "linea prese soggiorno", ecc.). Ciascuna linea sarà ovviamente protetta da un interruttore da 10 o 16A, ma nessuna assorbirà la massima corrente, altrimenti avresti bisogno di una fornitura ben superiore a 3 kW :D .

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Grazie Mirco delle risposte ulteriori.

No ! Non devo ne voglio realizzare "una cucina 'di tipo industriale' " !

E' solo che cercavo di capire come far coesistere a livello teorico il fatto che se metti una presa da 16A o hai un utilizzatore che puo' assorbire fino a 16A (o comunque piu' di 10A) sarebbe giusto NON limitare la corrente a valori piu' bassi (con MT <16A), con il fatto di avere comunque un impianto che rispetti, almeno in teoria, la selettivita', tenendo poi conto anche del contratto che si ha.

Certo, poi la pratica e' diversa: non potrai mai avere collegati piu' utilizzatori che contemporaneamente ti assorbono i 16A !

Grazie ancora a te e Cipone delle risposte.

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Scusate se mi intrometto.

Parlare di selettività per le sovraccorrenti non è così semplice.

Bisogna confrontare le curve di intervento degli interruttori, che in realtà sono fasci di curve.

Quindi, per semplificare, se ho un magnetoternico da 10 A, e a monte uno da 16 A, non ho la certezza che il 10 A sia il primo a intervenire, ma solo una maggior probabilità... a ciò bisogna rassegnarsi.

Per una maggior precisione, si potrebbero mettere dei relè elettronici amperometrici....

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Grazie ClA dell'ulteriore precisazione.

Anche dalle risposte precedenti di Mirko e Cipone ho capito che, a differenza di quanto pensassi, non e' detto che avere a monte un 20A e a valle un 16A mi garantisce la selettivita', se non, come dice Mirko, in caso di lieve sovraccarico.

Per quanto riguarda "relè elettronici amperometrici" siamo proprio al di fuori delle mie conoscenze .....

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Non sempre basta il Catalogo ClA; mi accorgo che alcune volte se non hai una base di conoscenze adeguate non riesci a capire utilizzo e funzionamento di alcuni dispositivi solo dal catalogo, almeno per me che non sono proprio del campo.

Comunque forse, in questo mio caso, per un impianto civile, quanto proponi, come dici tu, va' oltre "l'effettiva utilità del dispositivo".

Ciao e grazie !

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