LB81 Inserito: 15 giugno 2005 Segnala Inserito: 15 giugno 2005 Mi sono sempre chiesto quale azienda abbia inventato il differenziale.Sento dire molto spesso che "il differenziale è solo B.Ticino"così come si sente dire "Stotz" come sinonimo di magnetotermico.Ringrazio tutti coloro che si interessino alla mia domanda.Saluti a tutti.
ClA Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 Che bellissima domanda!saranno apprezzati tutti i contributi.In molti si sono cimentati nel carcare una risposta certa senza trovarla.In effetti l'invenzione del differenziale si perde nella notte dei tempi.La realtà è che i primi differenziali erano molto diversi nella costruzione e nell'aspetta da quelli attuali, e per di più per scopi altrettanto diversi.In Italia, comunque, il primo interruttore differenziale fu realizzato nel 1956 dalla Elettrocondutture (poi confluita in ABB), ma non era sicuramente il primo al mondo.Circa la BTicino, lo slogan "il salvavita è solo BTicino" (e non "il differenziale"), nasce dal fatto che "salvavita" è un nome commerciale di BTicino stessa: ovviamente il salvavita non può che essere BTicino, ma non certo i differenziali in genere.
Cristina Fantoni Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 (modificato) Mi sono sempre chiesto quale azienda abbia inventato il differenziale.mmmm... a dire il vero questo lo ignoro ma, anche se vagamente OT, dato che, in qualche modo, stiamo parlando di "Storia dell'Elettricità", vi invio un link che spero apprezzerete quanto l'ho apprezzato io Modificato: 15 giugno 2005 da Cristina Fantoni
Elettrolisi Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 Ho apprezzato molto il link di Cristina
Claudio Monti Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 Vi racconto un aneddoto, purtroppo non ne ricordo i particolari, raccontatomi dal mio "vecchio" capo circa 15 anni fa...Lui era presente ad una fiera (probabilmente l'Intel) nella quale un' azienda presentava il "differenziale salvavita" (non ricordo l'azienda).Un rappresentante di tale azienda fece la dimostrazione al pubblico sull'efficienza del differenziale attaccandosi direttamente a valle dello stesso.Risultato: se un suo collega non staccava il differenziale probabilmente era ancora li' a fare la sua bella figura da pollo (arrosto in questo caso) Era uno dei primi, e probabilmente qualche difetto di gioventu' lo aveva Poi le cose fortunatamente sono cambiate! (almeno spero )
pinnacher Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 non ho la risposta ma ottimo link
ClA Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 Era uno dei primi, e probabilmente qualche difetto di gioventu' lo avevaForse i difetti non li aveva il differenziale, ma colui che intendeva provarlo in questo modo bizzarro. Un'altra conseguenza di quel nome sbagliatissimo: salvavita.Il differenziale sano interviene solo se la corrente differenziale raggiunge i limiti specificati in norma.Ci si può "attaccare" e il differenziale starsene lì impassibile: i 30mA non sono una cosa da niente!
Piero Azzoni Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 non so chi abbia inventato il differenzialema il merito commerciale della capillare distribuzione in italia e della ticino, anche la dizione "salvavita" e' una loro invenzioneil primo massicciamente commercializzato fu proprio il salvavita della ticino
Nino1001 Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 Un'altra cosa è sicura, certamente ve ne sarete accorti anche voi. Se proponete il differenziale al cliente questi resta impassibile, al massimo pensa che vogliate rifilargli chissa cosa, se invece lo si chiama salvavita addrizza le orecchie. Azzeccato quindi il nome e lo slogan pubblicitario della Ticino.E se il cliente vi chiede "Come faccio a sapere se funziona?" come vi comportate?
Rossi Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 A me giunsero invece queste voci:pare che una volta, prima dell'introduzione dell'interruttore differenziale nelle utenze civili, erano molti quelli che tra fase e terra attaccavano una stufetta o qualche altro elettrodomestico. Naturalmente non c'era ritorno sul neutro e il contatore ne risultava bypassato e non conteggiava l'energia consumata da questo elettrodomestico. Perciò l'ente, quando se accorse, investì ingenti somme per lo sviluppo di questo particolare promuovendolo come "salvavita".Da Fiera dell'Automazione 2001 - Stand- 1000 modi per truffare l'Enel
ClA Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 Infatti una delle prime applicazioni dei differenziali fu quella antifrode.Poi, man mano che aumentava la sensibilità degli apparecchi, si iniziò a vederlo in ottica di sicurezza.
ivano65 Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 (modificato) il differenziale sul contatore non puo' evitare frodi , a meno che chi ha collegato il contatore non sia amico e abbia collegato la bobina amperometrica sul neutro e non sulla fase.semmai evita nel modo piu' assoluto che da piu' utenze monofasi si ricavi la trifase, nel qual caso e' molto efficace.la sua invenzione , probabilmente italiana ( molto probabile sia davvero B TICINO)e' dovuta al sistema di distribuzione dell'energia scelto in italia e cioe' il cosidetto TT, dove realizzare un impianto di terra efficace ( che faccia intervenire le protezioni magnetotermiche) era ed e' tuttora di problematica realizzazione.col differenziale si e' ovviato egregiamente al problema (basta ricordare le cronache di 15 20 anni fa' per rendersi conto della strage annuale che faceva l'energia elettrica a livello civile, non c'era praticamente mese che non si parlasse di qualcuno morto fulminato in casa, ora le cose sono profondamente cambiate, proprio grazie al differenziale)negli altri stati europei la cosa era meno sentita, in quanto nella gran parte degli stati si era scelto il sistema tipo TN dove si ottiene una sicurezza molto alta anche senza differenziale, almeno per quanto riguarda i contatti indiretti.ivano65 Modificato: 15 giugno 2005 da ivano65
ClA Inserita: 15 giugno 2005 Segnala Inserita: 15 giugno 2005 (modificato) Dico poche cose, ma quelle poche le so da fonti molto sicure.Il primo differenziale prodotto in serie in Italia fu firmato nel '56 da Elettrocondutture. Potrei anche dire il nome del progettista, ma motivi di riservatezza me lo proibiscono.Che poi Bassani abbia il merito di averlo reso popolare è un altro discorso Modificato: 15 giugno 2005 da ClA
mircoelektra Inserita: 1 agosto 2005 Segnala Inserita: 1 agosto 2005 Navigando sul web in cerca di tuttaltre informazioni mi sono casualmente imbattuto in questa pagina; mi è allora tornata in mente questa interessante discussione aperta un po' di tempo fa.Al link indicato si legge:To prevent such accidents, Charles Dalziel, a professor of electrical engineering at the University of California, invented the ground-fault circuit interrupter (GFCI), in 1961. Most of the time, his invention does nothing; it just monitors the difference in the current flowing into and out of a tool or appliance. But when that difference exceeds 5 milliamps, an indication that a ground fault may be occurring, the GFCI shuts off the flow in an instant — as little as .025 second. Che sia stato veramente questo prof. Charles Dalziel ad aver inventato, nel 1961, l' interruttore differenziale?Facendo ricerche con Google utilizzando come chiavi "Charles Dalziel", "GFCI", "RCD", ecc. si trovano molti documenti su ricerche veramente interessanti sulla sicurezza elettrica, sugli effetti della corrente elettrica sul corpo umano, ecc.
maxigas Inserita: 1 agosto 2005 Segnala Inserita: 1 agosto 2005 Ciao a tutti, qualche tempo fa ho appreso da un documentario trasmesso alla tv che la corrente differenziale di 30mA sia stata adottata dopo molte macabre sperimentazioni fatte su corpi umani in epoca di guerra nei campi di concentramento a spese di prigionieri ebrei.A qualcun altro è mai giunta questa notizia?Ciao. Max.
ivano65 Inserita: 1 agosto 2005 Segnala Inserita: 1 agosto 2005 a parte che ai tempi della guerra dubito che si riuscissero a misurare 30ma con gli strumenti dell'epoca,devi sapere che c'e' una organizzazione medica che si occupa a livello internazionale di questi problemi.per me quella da te riportata e' una delle tante favole giornalistiche che si sentono in televisione.vorrei conferma da qualcuno piu' informato di me sull'argomento.ivano65
ClA Inserita: 2 agosto 2005 Segnala Inserita: 2 agosto 2005 Che sia stato veramente questo prof. Charles Dalziel ad aver inventato, nel 1961, l' interruttore differenziale? No: in Italia era in commercio da un lustro.Piuttosto, se cercate una traccia precedente, cercherei in Germania.
ClA Inserita: 2 agosto 2005 Segnala Inserita: 2 agosto 2005 la corrente differenziale di 30mA sia stata adottata dopo molte macabre sperimentazioni fatte su corpi umani in epoca di guerra nei campi di concentramento a spese di prigionieri ebrei C'è stato un grande dibattito negli anni passati circa l'utilizzo dei risultati dei medici nazisti (non solo per ciò che riguarda la corrente elettrica ma anche, per esempio il freddo).Probabilmente qualcuno in origine ha consultato questi risultati, ma non è vero che il 30mA discende tale e quale da quelle orribili sperimentazioni.
ClA Inserita: 2 agosto 2005 Segnala Inserita: 2 agosto 2005 dubito che si riuscissero a misurare 30ma con gli strumenti dell'epoca Ci riuscivano, ovviamente con strumenti non alla portata di tutti.
ClA Inserita: 2 agosto 2005 Segnala Inserita: 2 agosto 2005 la corrente differenziale di 30mA La "fonte" più autorevole è la pubblicazione IEC 479 che tratta degli effetti della corrente elettrica sul corpo umano.E' da lì che nasce tra l'altro, la soglia dei 30mA per la protezione dai contatti diretti, anzi più precisamente tutta la curva di intervento corrente-tempo dei differenziali.Ovviamente la IEC, come gli altri analoghi enti normatori internazionali, si avvale della consulenza di esperti di scienze biomediche per stabilire questo tipo di limite.In ogni caso si tratta pur sempre di valori orientativi, che vanno sempre presi con beneficio di inventario e che non possono essere considerati come valori assoluti.Si legge infatti, in queste pubblicazioni, che tali valori si considerano corretti per il 95% della popolazione etc etc.Del resto, altre norme prevedono limiti diversi.Negli USA, ai fini della protezione dai contatti diretti, si usa il 6mA, e in passato in Italia si usava il 25mA.
mircoelektra Inserita: 2 agosto 2005 Segnala Inserita: 2 agosto 2005 (modificato) No: in Italia era in commercio da un lustro. Questa storia dell' invenzione dell' interruttore differenziale mi ha proprio incuriosito .La traccia dell' evoluzione del differenziale dalla sua nascita dovrebbe trovarsi nel documento (dal sito dell' IEEE):The benefits of good protection in low voltage systems for developing communities Cohen, V.; AFRICON '92 Proceedings., 3rd AFRICON Conference 22-24 Sept. 1992 Page(s):420 - 425 Abstract: The historical development of earth leakage protection is traced. Special attention is given to the South African contribution, not only in the development of the world's first sensitive earth leakage relay, but in the production of the world's first standard specification covering these devices. Global acceptance of earth leakage circuit breakers for both shock hazard and fire hazard protection is confirmed by the ever-widening net of mandatory installation requirements. [...]Purtroppo non sono più membro dell' IEEE e quindi non posso accedere al documento completo .Facendo una ricerca sul web ho però trovato questo pdf (dal sito dell' azienda sudafricana Circuit Breaker Industries ), che dovrebbe essere una "replica" del documento citato sopra ...Quando avrò un po' di tempo studierò per bene il documento, comunque da una prima rapida lettura mi pare di intendere che la prima forma di "interruttore per dispersioni verso terra" (non l' ho chiamato apposta "differenziale" ... ) fu sviluppato in inghilterra negli anni 30, e si basava su un principio di "rilevazione delle tensioni di guasto" (se ho ben tradotto dall' inglese ).Il primo "interruttore differenziale" (basato sul principio del "bilancio delle correnti") fu prodotto in Germania negli anni 50, con sviluppi paralleli in Francia e Austria.I primi interruttori differenziali avevano sensibilità di 500, 300, 100 mA. Solo nella seconda metà degli anni 60 iniziarono a diffondersi (in Francia e Germania) dispositivi a 30 mA.Il professore americano Charles Dalziel fece degli studi sulla protezione delle persone (stabilendo che per tale scopo era necessaria una sensibilità degli interruttori di almeno un ordine di grandezza inferiore a 250 mA), ma non inventò l' interruttore differenziale che esisteva già da anni!Bene ... lascio ad altri il proseguimento della ricerca ! Modificato: 2 agosto 2005 da mircoelektra
ClA Inserita: 2 agosto 2005 Segnala Inserita: 2 agosto 2005 Grazie, è un documento molto interessante anche se "di parte".Da parte mia completo le mie informazioni circa i primi prodotti realizzati in Italia:1956: primo int diff (penso un 200mA)1959: primo interruttore differenziale ad alta sensibilità (25mA) di tipo voltage dependent1964: primo interruttore diff ad alta sensibilità voltage independentL'industria italiana di allora (Elettrocondutture e BTicino), anche se non è stata la prima al mondo, sicuramente non è stata di meno rispetto al resto del mondo.
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