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Spie Luminose Su "vecchi" Interruttori Magnetotermici - Si può eliminarle ?


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Inserito:

Ho frigo e forno collegati a due prese di sicurezza irreversibili poste in un frutto vicino allo zoccolo che sono attivabili con due interruttori (6A e 10 A) collocati in un unico frutto più in alto. Questi interruttori sono di una vecchia serie della Ticino Magic (penso degli anni 80) e confrontandoli visivamente con il catalogo attuale devono essere sicuramente di tipo bipolare automatico magnetotermico (infatti sono identici agli art.li 5226S e 5230S). La cosa strana è che sul coperchio in plastica del frutto, oltre alle due aperture per gli interruttori sono presenti solidalmente anche due spie quadrate rosse collocate proprio al di sopra dei medesimi che si illuminano quando essi sono su ON (posizione 1).

Domanda: queste spie (collegate con cavetti di piccolissima sezione) servono solo per fornire una semplice segnalazione ottica all'utente (e sono quindi tranquillamente scollegabili senza compromettere la sicurezza ) oppure sono dei componenti indispensabili per il corretto funzionamento dei magnetotermici (es. diagnostica) ?

Infatti il dubbio mi viene perchè ho visto che nel catalogo Magic esistono anche degli interruttori "differenziali" automatici magnetotermici con un polo protetto (art.li 5246S e 5250S) ove è presente un modulo aggiuntivo (di cui ignoro lo scopo) che presenta un "quadrato" giallo (che non so se sia un'indicazione luminosa, un fusibile od altro) dimensionalmente simile alle spie rosse in questione.

Scusate la mia ignoranza in materia !!!

CYN ;)


Inserita:
due spie quadrate rosse collocate proprio al di sopra dei medesimi che si illuminano quando essi sono su ON
Le puoi scollegare tranquillamente sono spie di segnalazione.
esistono anche degli interruttori "differenziali" automatici magnetotermici con un polo protetto (art.li 5246S e 5250S) ove è presente un modulo aggiuntivo (di cui ignoro lo scopo) che presenta un "quadrato" giallo
è il pulsantino per il test di funzionamento del differenziale.

Ciao Francesco

Inserita:
esistono anche degli interruttori "differenziali" automatici magnetotermici con un polo protetto (art.li 5246S e 5250S) ove è presente un modulo aggiuntivo (di cui ignoro lo scopo) che presenta un "quadrato" giallo

I progettisti di interruttori non sono maghi.

Fare stare un interruttore magnetotermico differenziale bipolare magari da 16A in un unico modulo è un'impresa da maghi....

  • 3 weeks later...
Inserita:

Ho appurato che si tratta in effetti di tre interruttori automatici magnetotermici della Ticino (di una vecchia serie chiamata MagiTik).Ho avuto l'impressione che le lampade spia rosse siano state inserite per sfizio con un lavoretto hobbystico del vecchio proprietario (lo schema elettrico è riportato in figura). Le ho rimosse assieme a tutti i sei fili marroni ( ... in realtà, per non complicare il disegno, sono neri e di piccola sezione rispetto a tutti i restanti) ed ho lasciato di fatto uno dei quattro cavi neri (quello che fa capo al mammut marrone) scollegato.

Ho fatto il test ed ho visto che gli elettrodomestici però non funziano (evidentemente perchè vengono a mancare la chiusure dei circuiti che portano alle tre prese).

Non sono un esperto ma la soluzione più logica al problema mi sembra quella di effettuare i collegamenti come ipotizzato in figura uniformando però la sezione dei tre cavi marroni che vado ad inserire a quella degli altri.

Lo schema è giusto o faccio un errore grossolano (rischiando) ?

nuovoimmaginebitmapyo4.jpg.

Vi prego datemi una mano! :rolleyes:

MILLE GRAZIE !!!

CYN!

Del_user_23717
Inserita: (modificato)

Non farlo!

Spiega bene in cosa consistono le linee che hai disegnato, in rosso è solo il conduttore di fase in ingresso oppure hai in entrata sia fase che neutro che vengono ponticellati nei successivi interruttori?

Quello che hai lasciato scollegato col mammut marrone, sembrerebbe un neutro, ma se così fosse le utenze dovrebbero continuare a funzionare, se quello che entra ed esce dagli interruttori è solo un conduttore di fase, vuol dire che agli elettrodomestici arriva il neutro diretto.

Ho però un brutto sospetto, ma spero che non sia così :(

Modificato: da attilio fiocco
Inserita:

Innanzitutto desidero ringraziare, naturalmente oltre che a cafra74 e CIA, il Sig. Attilio per la fulminea, gentile e preziosa risposta al mio post ... mannaggia Lei aveva proprio ragione !

Per mia maggiore sicurezza durante l'intervento, oltre al generale Enel, avevo spento anche l'interruttore (che ho in un quadro generale distante) che permette l'attivazione della linea (quella entrante nel frutto delle prese) di tutto il blocco degli elettrodomestici. Nel fare il test, da buon invornito, mi ero dimenticato di riattivarlo ... sicché in realtà, anche dopo la rimozione delle tre spie e dei sei fili marroni, tutto funzionava correttamente.

Riporto gli schemi elettrici completi (riveduti e corretti per maggior chiarezza) dell'impianto in questione (in blu è il neutro, in marrone la fase ed in giallo-verde la terra). Il mammut marrone è una derivazione della fase anzichè del neutro come ipotizzato dal Sig. Attilio.

nuovoimmaginebitmapaj6.png.

Queste sono infine i miei ultimi dubbi:

1) Le spie luminose erano effettivamente un surplus inutile la cui rimozione non inficia assolutamente il buon funzionamento dei tre magetotermici ?

2) I collegamenti elettrici fra prese e MT sono corretti ed a regola d'arte ? ... questo per il brutto sospetto del Sig. Attilio che mi ha fatto ghiacciare il sangue nelle vene ;-)

Scusatemi per la mia incompetenza ma pian piano stò imparando.

ANCORA MILLE GRAZIE A CHI VORRA' RISPONDERMI (e farmi dormire sonni tranquilli)

SALUTI ! B)

CYN

Inserita:

1) Ripeto:

Le puoi scollegare tranquillamente sono spie di segnalazione.

2) No, con i magneto-termici dovresti spezzare la fase non il neutro

Ciao Francesco

Del_user_23717
Inserita:

Ciao cynarino, innanzitutto non chiamarmi "Sig. Attilio" ma diamoci del tu e quindi semplicemente attilio.....

Come datto da francesco, se come dici e come attesterebbero i colori usati, i tre mt sezionano il neutro, c'è un errore, inquanto essi dovrebbero essere posti a sezionamento del conduttore di fase.

Io confido che tu sia sicuro di ciò al di la dei colori, ovvero che ti sia assicurato di quale sia la fase e il neutro, misurandoli rispettivamente ad un punto a potenziale 0 come ad esempio il conduttore di terra.

Ti dico questo perchè in molti casi come per esempio scambiando i conduttori in uscita dal contatore (questo è capitato spesso quando ditte "autorizzate" hanno provveduto alla sostituzione dei vecchi contatori) in realtà viene a stravolgersi tutta la situazione.

Ora non ricordo i tui precedenti interventi, ma se non l'hai già fatto, munisciti di tester e misura sulle prese la tensione tra i conduttori attivi (uno per volta) rispetto alla terra (il cavo g/v), riferendomi al disegno, la condizione corretta, sarebbe avere i 230V tra il nero e il g/v, mentre circa 0V tra il marrone e il g/v, se trovi i valori sui conduttori invertiti, vuol dire realmente che sostanzialmente quei magnetotermici non servono ad una mazza, ancor più delle spie che vi erano collegate!!! :rolleyes:

Ciao...

Inserita:

Grazie per le risposte!

Scusa Francesco per la mia ripetizione ... almeno su queste maledette spie, messe non so per quale sadico piacere, ci ho messo una pietra sopra (sono già con mio sorriso a 32 dentoni nel bidone). Bon.

Beh Attilio ... lo ammetto (e mi pento in profundis) ... mi sono basato spudoratamente solo sui colori per dire quale fosse la fase ed il neutro.

Le tue istruzioni su come effettuare le misurazioni con il tester sono molto chiare.

Però ho una domanda di fondamentale importanza per me (banale forse, ma la sicurezza é basilare !) prima di iniziare questa "campagna" di verifiche con il mio TESTER ANALOGICO. Controllerò per scrupolo anche altre prese, per vedere se quei disgraziati dell'Enel mi hanno fatto lo scherzetto oppure se c'e un effettivo collegamento errato che spero sia limitato solo a questa derivazione dell'impianto.

Domanda: con un TESTER ANALOGICO, come riferimento a potenziale nullo, devo necessarimente utilizzare la linea giallo/verde di messa a terra per collegare uno dei due puntali oppure è possibile anche appoggiarlo con sicurezza su una superficie vicina non isolata (es. una piastrella del pavimento) ? ... ovviamente l'altro puntale va collegato al filo che di cui mi interessa sondare il potenziale

NB: a proposito ... non ho un cercafase e vorrei evitare di doverlo comperare poiché mi son convinto che è molto meglio usare un tester che da informazioni anche quantitative. Però se dovessi in futuro andare a cercare la fase in un vecchio impianto senza messa a terra ? Come faccio ? E se ci fossero anomlie nella linea G/V (guasti imprevisti, picchetti non efficienti, ...) ? Ecco perchè pongo questa domanda che taglierebbe la testa al toro ( ... nei TESTER DIGITALI in base a quanto ho letto in altri post non dovrebbero invece esserci problemi di sorta per via della loro alta impedenza che consentirebbe addirittura anche di tenere questo puntale in mano).

Resta inteso ... vi terrò al corrente degli esiti (sperando di non dover maledire la ditta "autorizzata")

BUONA PASQUETTA e SALUTONI !!! :lol:;)

CYN

Del_user_23717
Inserita:

Intanto ciao e buona Pasqua,

lo ammetto (e mi pento in profundis) ... mi sono basato spudoratamente solo sui colori per dire quale fosse la fase ed il neutro.

Purtroppo i colori spesso mentono... :angry:

Domanda: con un TESTER ANALOGICO, come riferimento a potenziale nullo, devo necessarimente utilizzare la linea giallo/verde di messa a terra per collegare uno dei due puntali oppure è possibile anche appoggiarlo con sicurezza su una superficie vicina non isolata (es. una piastrella del pavimento) ? ... ovviamente l'altro puntale va collegato al filo che di cui mi interessa sondare il potenziale

In realtà la piastrella è un punto (non è una massa) completamente isolato dal circuito in esame, l'ideale è eseguire la misura rispetto al conduttore di terra in quanto per costruzione è un riferimento valido a potenziale 0, lo stesso si potrebbe dire per le tubazioni metalliche dell' impianto idraulico se dotate dei collegamenti equipotenziali a monte.

In assenza di terra o di altri fili, a volte il cercafase (escludendo eventuali "misure" corrotte da fenomeni capacitivi) basta per raggiungere lo scopo prefissato, ovvero distinguere fase e neutro... ricordano comunque che oggi non lo usa più nessuno...

Inserita:

Beh Attilio ... la seconda che hai detto (quella della "mazza" per intenderci). L'Enel non ha compiuto il "misfatto". Ho fatto rilevamenti con il tester (anche in molti altri frutti) ed effettivamente i cavi marroni (a volte neri/rossi/bianchi) sono fasi e tutti i blu dei neutri (la ddp di questi ultimi con la messa a terra G/V) era sempre zero ma non ho potuto valutarla con esattezza perche il mio primo fondoscala utile era di 500 V ... so che è ammessa una tolleranza di pochi Volt, 4 o 5 se non sbaglio).

Sicchè, a quanto pare, il vecchio proprietario (mi auguro vivamente che non sia stata la vendetta del suo elettricista) ha fatto una boiata assurda ... non solo aveva aggiunto inutili spie "ciuccialuce" ed "incasinaimpianto ma aveva pure reso di fatto "impotenti" i MT ... cose da pazzi! ( ... l'andrologo non c'entra però ;-))

Ho ripristinato l'"ordine primordiale" (sezionando la fase come Dio comanda) e tutto funzia a puntino ... ad majora! Riporto lo schema dei collegamenti che ho realizzato ... credo sia esatto (e spero che possa essere di utilità a qualcuno che si trovi in una simile situazione).

soluzioneuz3.png.

Essendo un adepto del club dei "fadateisti" (ma quando si "gioca" con l'elettricità quello che si intende fare bisogna farlo bene) ho altre questioni che mi ronzano in testa

.... ma questi sono altri post ! eh eh

Grazie dell'aiuto (ringraziamento ovviamente esteso anche a Francesco e CIA).

Ciao! :D

CYN

Del_user_23717
Inserita:

Probabilmente erano stati messi per funzionare come semplici interruttori acceso/spento, non come protezione, comunque l'importante è che hai risolto...

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