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Topo Trovato Tra Interruttore Enel E Interruttore Utente


Lupacchiotta

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C'è una linea che parte da una cabina enel con interruttore enel; a valle dell'interruttore Enel è stato trovato in corrispondenza del contatore enel un topo morto che aveva cortocircuitato le fasi.

A valle del contatore c'era l'interruttore utente.

Ora l'interruttore enel pur essendo della stessa taglia dell'interruttore utente aveva delle regolazioni differenti e + alte rispetto all'interruttore utente.

Quindi in caso di sovracorrente e di cortocircuito avrebbe dovuto scattare l'interruttore utente.

Il problema è che scattava l'interruttore Enel.

Può essere dovuto alla presenza del topo a valle dell'interruttore enel ma a monte dell'interruttore utente?

Il cortocircuito essendo avvenuto a monte dell'interruttore utente, quest'ultimo non l'ha visto?

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Può essere dovuto alla presenza del topo a valle dell'interruttore enel ma a monte dell'interruttore utente?

Il cortocircuito essendo avvenuto a monte dell'interruttore utente, quest'ultimo non l'ha visto?

Assolutamente si, il topo DOVEVA mettersi dopo l'altro interruttore...... :lol:

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Ogni interruttore automatico se il sovraccarico o cortocircuito è a monte di esso non scatterà mai in quanto se non attraversato dalla corrente di cortocircuito o sovraccarico non può sganciare.

Ragazzi si potrebbe rispondere come dei tecnici e non come dei manovali al bar, sopratutto con persone che hanno voglia di imparare e di conoscere.

Una buona giornata.

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Vedo due ipotesi di soluzione al quesito:

1) l'intervento è stato causato da eccessivo assorbimento (intervento del termico o magnetotermico). In questo caso l'eccesso di corrente non attraversava l'interrutore utente che quindi non può intervenire.

2) l'intervento è stato causato da dispersione verso terra (intervento del differenziale), se nel caso in specie è presente questo tipo di protezione, il suo intervento è quello più probabile per effetto della sua rapidità d'azione. E anche in questo caso lo squilibrio di corrente (tra andata e ritorno), si rileva su gli interrutori a monte del problema, mentre permane una condizione di equilibrio a valle.

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Perchè ce l'hai con i manovali che stanno al Bar ????

Che caratteraccio :ph34r:

Ho anche chiesto scusa...............

era una battutina, perdindirindina, dovevi semplicemente sorridere.

Ciao, ciao,

Virginio

Dai che oggi è venerdì............... tra poco vado al bar con i miei amici manovali. :lol: sono molto simpatici. ;)

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occorre avere qualche altro dato, se la fornitura era da 0,5 kW allora forse il topo poteva far intervenire l' enel piu' volte, se la fornitura era piu' grande il topo non lo trovavate piu', infatti enel non monta la protezione differenziale se non in funzione antifurto e con la magnetica il topo dopo il primo intervento veniva vaporizzato.

spero non sia sempre la famosa fornitura da 250 kW perche' in questo caso dopo il primo intervento il risultato era: topo volatilizzato, cavi bruciati con facile ritrovamento del guasto :lol: .

saluti bellcar

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Adelino Rossi

""Compressori per il ghiaccio.""

Cabina che non funzionava. Scattavano gli interruttori.

""Correnti Di Spunto E Analizzatore Reti""

Mi sembra di capire che sono ancora quei dannati compressori per il ghiaccio,
La risposta l'ha già data Bellcar (rileggi bene il suo post).

Ed ora

""Topo Trovato Tra Interruttore Enel E Interruttore Utente""

Assenza di dati costruttivi.

Chissa quando la sfortuna di questa cabina utente termina?

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Lupacchiotta,

Può essere dovuto alla presenza del topo a valle dell'interruttore enel ma a monte dell'interruttore utente?

se lo scatto dell'interruttoe ENEL e' avvenuto piu' di una volta, no.

Ciao

Mario

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Allora cerchiamo di mettere un po' di ordine:

un topo morto che aveva cortocircuitato le fasi

Per cortocircuitare le fasi o si tratta di un'interruttore aperto o si tratta di un condotto a sbarre......o di un topo molto verace, quale potrebbe essere la versione giusta?

si potrebbe rispondere come dei tecnici e non come dei manovali al bar

Scusa Nevada, ma se siamo tecnici non dovremmo fare delle domande del genere

se la fornitura era da 0,5 kW allora forse il topo poteva far intervenire l' enel piu' volte, se la fornitura era piu' grande il topo non lo trovavate piu'

se lo scatto dell'interruttoe ENEL e' avvenuto piu' di una volta, no.

Se si tratta di un piccolo topolino di campagna.....è possibile, ma se si tratta di un topone......quello dura per qualche giorno, finché non si è seccato al punto di non condurre più.

Sto parlando per asperienza maturata sul campo (nel vero senso della parola) serpenti e topi sulle sbarre della distribuzione erano all'ordine del giorno.....

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Sicuramente il topo può aver provocato un intervento dell'interruttore ENEL, ma una sola volta e non sistematicamente e soprattutto in maniera incorrelata rispetto all'assorbimento da parte del carico. Comunque, l'isolamento tra i cavi è ancora integro o il topo ha rosicchiato la guaina? in tal caso si potrebbero verificare archi tra i conduttori in maniera poco prevedibile....

Altrimenti se, verificata la selettività tra i dispositivi rispetto al sovraccarico, non si riesce a spiegare ancora l'intervento dell'interruttore a monte e non di quello a valle, io comincerei a pensare a qualche altro fenomeno, ad esempio forti correnti sul neutro dovute ad armoniche (il neutro dell'interruttore ENEL è protetto?) ...

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  • 2 weeks later...

Tre mesi fa un serpente si è arrotolato alle sbarre a 750V DC nella cabina elettrica della filovia, le protezioni non sono intervenute perchè la cottura è stata lenta :lol:

Ciao :)

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Ciao,peggio uno stambecco che saltando dalla scarpata e scavalcando la recinsione é finito sulle sbarre di una cabina primaria,lasciando al buoio 4 comuni e turisti vari,un amico che abita li vicino ha sentito un potto pauroso e ha intravisto di riflesso sulla montagna la luce della scarica elettrica (bagliori come i fulmini)

Subito si é recato a piedi a vedere ma era tutto buio (l'intera vallata) dopo qualche minuto altri botti e fuochi, sono arrivati i tecnici Enel e hanno trovato l'arrosto di stambecco,completamente espolso e bruciato ! (spesso capita che animali di varie taglie saltino la recinzioni o si infilano da qualche parte... un topo sui cavi BT é il classico,peggio quando li rosicchia e li lascia li senza che facciano contatto,poi il pirla sottoscritto si becca la fiammata in faccia appena muove qualcosa!

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I topi sono un grosso problema anche nei condomini, quando si infilano dietro i pannelli dei contatori e rosicchiano i quattro conduttori extraflessibili che alimentano i vari gruppi di misura. Recentemente è andato a fuoco un locale contatori, e noi siamo intervenuti per primi su richiesta dei Vigili del fuoco, siccome non c'era il generale sul pannello (l'Enel non li utilizza più), abbiamo dovuto tagliare la linea da una vicina cassetta di derivazione. Le protezioni sulla linea hanno svolto il loro compito, ma la Icc è stata molto elevata, perchè la cabina si trovava al piano terra di un palazzo vicino. Ne ho approfittato per analizzare un contatore che fuori era bruciato ma dentro era ancora intatto, perchè ho letto un articolo di giornale in cui si parla di alcuni contatori che sono esplosi abbattendo un muro :blink::huh:

Non ho trovato componenti "esplosivi", tranne qualche piccolo condensatore elettrolitico, che può anche esplodere ma non riuscirebbe a far saltare neanche il coperchio del contatore. Se ritrovo il circuito stampato posso fornire qualche foto.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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perchè ho letto un articolo di giornale in cui si parla di alcuni contatori che sono esplosi abbattendo un muro

Soilite leggende metropolitane ! Come i contatori che prendono fuoco dasoli! (c'é sempre una causa esterna)

Ciao

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I contatori elettronici sono costituiti essenzialmente da un basamento in plastica nera con contatti a lamelle, un circuito stampato, un magnetotermico con bobina di sgancio non separabile e una calotta di protezione in plastica bianca. I contatti posteriori sono del tipo a lamelle, per la connessione rapida con la tavola di supporto del contatore, questo sistema ad aggancio serve anche per sostenere il contatore. In basso c'è una vite imperdibile che evita lo sgancio del contatore (che si ottiene spingendolo leggermente verso l'alto) il cui allentamento provoca l'inevitabile sollevamento di un elemento di plastica, spinto da una molla, con conseguente chiusura del contatto antimanomissione. Il circuito stampato reca alcuni chip altamente miniaturizzati, diversi componenti SMD e pochi componenti tradizionali come condensatori ed induttanze. Sul circuito stampato è fissato il display (insieme a led ed interfaccia ottica) in posizione rialzata.

I contatti ad innesto sono collegati direttamente all'ingresso del magnetotermico, su questi elementi lamellari di contatto sono saldati dei minuscoli fili che terminano al circuito stampato per l'alimentazione, le misure e lo scambio dei dati. La misura della corrente non avviene tramite TA miniaturizzati, come sarebbe normale pensare, ma gli elementi lamellari si comportano come derivatori, quindi una piccolissima parte della corrente viene inviata al circuito stampato.

Le plastiche dei contatori non sempre sono autoestinguenti, i pannelli di supporto sì (perchè li producono in Italia sotto il controllo diretto dell'Enel, a differenza di gran parte dei contatori elettronici). Il contatore che ho recuperato era di produzione italiana, equipaggiato con magnetotermico BTicino, ed era autoestinguente. quelli cinesi si sono disintegrati :o alimentando il principio di incendio e producendo una quantità enorme di fumo, come da aspettative :(

Il soffitto del locale, verniciato di color celeste, era diventato nero :ph34r:

Ciao :)

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Maledetti Cinesi,potrebbero con un po di intelligenza fare prodotti validi,e in vece mettono a rischio la vita degli altri!

Se non erro il contatore suddetto non ha un magnetotermico ma un semplice sezzionatore con bobina di sgancio e contatti che dovrebbero resistere a 60A,ora non so... ma i primi davano grossi problemi in caso di corto a valle,avevano una corrente di CTO elevatissima !

poi se ci mettiamo pure i topi...

Ciao

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Alcuni avevano un magnetotermico da 63A di marca CHINT, e la scritta era ancora riconoscibile, gli altri non lo so perchè di quei contatori è rimasto ben poco...

L'interruttore di manovra-sezionatore con bobina di sgancio è presente anche su contatori nuovi di produzione italiana, sopratutto trifasi.

Ciao. :)

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Allego la foto di un magnetotermico D63 che equipaggiava uno dei contatori di produzione italiana, posto in mezzo a quelli cinesi. Il circuito stampato non lo ritrovo più, ma ho conservato il display da qualche parte.

Si notano i contatti a lamella con il derivatore integrato nel contatto di fase. Al derivatore sono collegati i fili rosso e nero attorcigliati, l'azzurro ed il marrone forniscono tensione al circuito (e una via per lo scambio dei dati). La bobina di sgancio del magnetotermico BTicino è dotata di connettore bipolare, a cui è crimpata la piattina bipolare rosso-nera.

Ciao :)post-158447-0-49221500-1392291737_thumb.

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  • 4 weeks later...

Ciao,non si usa piu per vari motivi...

Uno perchè costa

Due perché disolito era un magnetotermico sopra i 200A (dipende dal locale Enel) e poteva scattare intempestivamente per vari motivi...

siccome ormi stanno riducendo l'organico e vendendo tutti gli stabili e magazzini,( avevano palazzi case e uffici ovunque !) cercano di minimizzare il personale al limite indispensabile,e diminuire gli interventi. ( solo nella mia regione hanno venduto una trentina di case uffici e magazzini) c'é un sito internet dedicato alle aste !

Ciao

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Non mi è mai capitato di trovare magnetotermici, ma solo interruttori non automatici da 160A oppure 250A, quindi nessun problema di continuità di esercizio, il motivo è sostanzialmente economico, poi tieni presente che nei condomini i contatori si sostituiscono con il pannello sotto tensione (si tratta di tecnici abilitati che lavorano con idonei DPI); forse in passato non era così e quindi si apriva il generale. Gli interruttori li ho trovati soprattutto in edifici di medie dimensioni costruiti tra il 1960 ed il 1980, quando non ci sono dobbiamo tagliare i cavi, oppure estrarre i fusibili NH da eventuali cassette (questi ultimi devono risultare bruciati, tutti o in parte, a causa del corto).

Ciao :)

Modificato: da LB81
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