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Interruttore Differenziale E Prese Industriali - Quale normativa lo prescrive?


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L'interruttore differenziale, negli ambienti idustriali, è obbligatorio per i circuiti terminali come le prese a spina?

Quale deve essere la sensibilità?

E soprattutto quali sono i riferimenti normativi o di legge che impongono questo?

Grazie

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Pierluigi Borga

Si negli ambienti industriali e non con utilizzatori mobili a spina è necessaria la protezione con interruttore differenziale con Idn pari a 30mA....

Giusto Carlo....?

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Dove si trova scritto questo obbligo? Sapete darmi un riferimento normativo o di legge?

Io ho trovato che nella CEI 64.8 art. 412.5.3 b ) si parla di obbligo di differenziale con id<=30mA, in caso di prese a spina che alimentano apparecchi mobili usati all' ESTERNO.

Modificato: da marks
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Carlo Albinoni
Si negli ambienti industriali e non con utilizzatori mobili a spina è necessaria la protezione con interruttore differenziale con Idn pari a 30mA....

Giusto Carlo....?

Per la verità tale obbligo si riferisce solo alle prese domestiche.

Pure sussiste in ambienti "speciali" (stalle, camping, cantieri, etc) ma non esiste un obbligo generalizzato per l'ambito industriale.

Sarebbe dura avere un 30 mA su una grande apparecchiatura industriale ancorchè alimentata a spina.

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Sarebbe dura avere un 30 mA su una grande apparecchiatura industriale ancorchè alimentata a spina.

Per le torrette dei camping è previsto un numero massimo di prese collegabili ad uno stesso differenziale, proprio per garantire maggiore continuità di servizio.

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Pierluigi Borga

Hai ragione spesso e volentieri ci sono alcune macchine di produzione collegate tramite spina e presa e sarebbe difficile far resistere un 30mA.

Intendevo i classici quadri prese con prese interbloccate e non....

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Intendevo i classici quadri prese con prese interbloccate e non....

i modelli preassemblati in fabbrica hanno già il diff. da 30mA, salvo richieste specifiche del cliente.

Ciao :)

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Del_user_23717

Cerca di spiegare meglio che intendi per "ambienti industriali", in un industria ci sono anche bagni, uffici, spogliatoi, locali mensa, ecc.... e sono luoghi assimilabili a civili abitazioni, mentre se parliamo di quadri prese o alimentazione macchinari, probabilmente ci sono vincoli diversi

Comunque sono in linea con le ultime due risposte che ti sono state data...

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Pierluigi Borga

In effetti dire "ambiente industriale " è troppo generico....

Modificato: da Pierluigi Borga
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L' ultimo impianto che abbiamo realizzato in uno stabilimento industriale il progettista nel reparto produttivo dove esistono isole di lavoro per la produzione di macchinari per la lavorazione del legno a progetto ha messo tutte prese mono e trifase con differenziale da 300mA in classe A per non avere problemi di scatti intempestivi, mentre si provano parti di macchina o la macchina completa. Gli utensili vanno collegati sulle stesse prese.... Non esiste l' obbligo, ma sulle prese monofase avrei messo un differenziale da 30mA, magari si spela qualche cavo (trapano, flessibile ecc.) e' sempre una sicurezza in piu'.

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Benny Pascucci
Ho realizzato alcuni quadri da cantiere con prese da 125 A...
Era un cantiere di grosse dimensioni....cosa alimentavano queste prese?
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Del_user_23717

Di recente abbiamo sostituito un automatico scatolato da 250A con sganciatore differenziale "lasciato" all' impostazione di fabbrica, 0,03A... (tipo A) il tutto alimenta un impianto comprendente oltre ad un inverter V/f due motori da 7,5 kW altri due da 11 kW più 20 resistenze da 2 kW cadauna e altrettante pompe, più altra componentistica varia (PLC, trasformatori, ecc..)

...ancora non è intervenuto...

precedentemente avevamo una regolazione a 0,3 A.

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Da questa discussione mi sembra di capire che in un impianto industriale, dove non ci sono ambienti ritenuti particolari, l'interruttore differenziale non è obbligatorio e quindi non serve metterlo.

Nell' ipotesi che l'impiato di terra sia fatto a regola d'arte il differenziale lo posso evitare di mettere?

Mi sembra che sull' installazione degli interruttori differenziali ci sia una confusione normativa e quindi i progettisti per non incorrere in problemi, installano un sacco di differenziali (anche dover non servirebbero).

Attendo vostri pareri.

Modificato: da marks
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Benny Pascucci
Da questa discussione mi sembra di capire che in un impianto industriale, dove non ci sono ambienti ritenuti particolari, l'interruttore differenziale non è obbligatorio e quindi non serve metterlo.
Hai capito male.... :rolleyes:

Facciamo una premessa: in un qualsiasi impianto industriale, civile o del terziario, si deve realizzare la protezione contro i contatti indiretti.

Se l'impianto fa parte di un sistema TT solitamente tale protezione va fatta con un dispositivo di protezione differenziale avente una soglia di intervento opportunamente coordinata con il valore della resistenza di terra.

Va da se che, qualora si voglia evitare di utilizzare differenziali ad alta sensibilità, per evitare scatti intempestivi, occorre scendere col valore della resistenza di terra, sì da garantire il coordinamento di cui sopra.

Per contro, se l'impianto industriale fa parte di un sistema TN, il differenziale potrebbe essere omesso, a patto che vi sia coordinamento tra il cavo utilizzato e la protezione magnetotermica. Vi è da dire che, però, anche in questo ultimo caso è preferibile utilizzare una protezione diffrenziale a sensibilità bassa quando non si è sicuri che rimaneggiamenti furturi dell'impianto alterino il valore dell'impedenza dell'anello di guasto, comportando un mancato verificarsi del coordinamente cavo-interruttore.

Gli amici che hanno partecipato hanno espresso il loro punto di vista, più o meno condivisibile, ma nessuno ha parlato di inutilità del differenziale, anzi.

La preoccupazione era che tale differenziale non fosse a elevata sensibilità.

Ma questo è un retaggio antico e che molti fanno fatica ad abbandonare, ossia che la protezione sia efficace se "salva la vita" anche nel caso di un contatto diretto, per cui alcuni quando pensano alla protezione differenziale pensano subito al 30 mA, ma la funzione del differenziale non è questa..... <_<

Mi sembra che sull' installazione degli interruttori differenziali ci sia una confusione normativa e quindi i progettisti per non incorrere in problemi, installano un sacco di differenziali (anche dover non servirebbero).
No...no, nessuna confusione normativa, prima delle norme utilizziamo le leggi dell'elettrotecnica, poi il buon senso, infine le norme....solo così non si sbaglia... :rolleyes:
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Era un cantiere di grosse dimensioni....cosa alimentavano queste prese?

alimentavano una macchina cingolata con testa peforatrice x carotaggi in galleria 50 kW. di potenza devo dire che non ho avuto problemi con il differenziale da 30 mA la necessità del collegamento presa spina e data dal fatto che la macchina è semovente

in un cantiere in svizzera sempre in galleria ho visto macchine semoventi collegate con presa spina da 400 A queste non credo possano essere protette da differenziale da 30 mA :huh:

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Benny Pascucci
...presa spina da 400 A queste non credo possano essere protette da differenziale da 30 mA
Mica è obbligatorio proteggerle con un 30 mA? :rolleyes:
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Mica è obbligatorio proteggerle con un 30 mA? rolleyes.gif

Porca miseria! :o hai ragione mi sono riletto la norma vedo che nei quadri da cantiere è obbligatorio per prese fino a 32 A

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