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PLC Forum


Magnetotermico Differenziale Su Linea Dedicata


ALVARO FESTI

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Salve, sono iscritto al Vostro forum da meno di due settimane e considero i vostri consigli preziosi per un appassionato hobbista del fai-da-te elettrotecnico. Ma veniamo al mio prossimo quesito: Ho necessità di installare un interruttore Magnetotermico Differenziale per alimentare un distributore automatico nel mio esercizio commerciale, su una linea dedicata che parta direttamente dal contatore. La ditta che deve eseguire l'installazione del distributore ha espressamente richiesto che il Magnetotermico Differenziale abbia un valore di corrente di 10A. Poichè io avevo acquistato un interruttore dello stesso tipo ma con corrente nominale di 25A, non volendo comprarne un'altro poichè il suo costo non è proprio "economico" (intorno ai 40 euro, indipendentemente dal suo amperaggio), vorrei sapere da voi se è proprio necessario che il suo valore sia di 10A anche perchè va installato proprio a valle del contatore per cui credo che non "interferisca" nel "sezionamento" dell'impianto elettrico, oppure va bene anche quello da 25A?

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premesso che sono un novellino del forum e che non voglio accreditarmi come elettricista qualificato, a me i termini della questione sembrano questi:

In>=10A perche' non vogliono che scatti per carichi minimi (in effetti in un'abitazione grande sui 200mq ci alimenti la sola linea luci);

Idn<=0,03A (30mA) perche', in coordinazione con l'impianto di terra di resistenza adeguata (<1666Ohm), agisca tempestivamente senza folgorare l'utente che abbia un contatto diretto.

Quindi va bene da 25A.

Se e' del tipo A (anzicche' AC) avrai un intervento del differenziale anche per corrente pulsante;

se e' del tipo insensibile ai disturbi, eviterai che scatti per campi magnetici indotti da fulminazioni nelle vicinanze o da manovre nella cabina enel.

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Del_user_23717
La ditta che deve eseguire l'installazione del distributore ha espressamente richiesto che il Magnetotermico Differenziale abbia un valore di corrente di 10A

Gli interruttori (magnetotermici) si dimensionano in base al carico presunto e secondo la sezione dei conduttori utilizzati, se usi un' interruttore da 25A devi abbinare una conduttura di sezione adeguata.

L' installatore ti ha indicato quella taglia, perchè la macchina avrà certamente un assorbimento di corrente <10A.

PS: Quello che mi incuriosisce è la richiesta dell' installatore, ma non sapendo di che tipo di distributore stiamo parlando non dico di più.

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Il distributore è un automatico per "tabacchi & servizi" che funziona con lettore di carte magnetiche ed emette anche ricariche telefoniche "online" mediante scontrini con pin e va collegato anche ad un modem per la teleassistenza. Nel caso montassi un 25A (credo sia di classe C, perchè è marcato "C25", con Idn di 30mA) avevo pensato di collegarlo con dei conduttori da 4mmq o al massimo 6mmq, è giusta la sezione? La sezione dei conduttori deve essere uguale sia a monte che a valle del magnetotermico, vero?

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Del_user_23717

La "C" rappresenta la curva specifica dello sganciatore magnetico (riguarda quindi il magnetotermico), la classe sarà probabilmente AC e sarà stampigliata da qualche altra parte.

avevo pensato di collegarlo con dei conduttori da 4mmq o al massimo 6mmq, è giusta la sezione?

Ma si...

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Innanzitutto ringrazio lapocapo e redox per la loro cortese risposta, poi, mentre che ci siamo, visto che la discussione è ancora aperta, avrei altre due curiosità da chiedervi:

1) I conduttori collegati all'uscita (a valle) del differenziale magnetotermico devono essere rigorosamente della stessa sezione di quelli collegati all'entrata (a monte) dello stesso?

2) Visto che oltre alla linea che devo installare è già presente un'altra linea "dedicata" con magnetotermico differenziale da 10A, cablata con cavo di sezione 2,5mmq, per evitare di fare uscire dal contatore tre coppie di cavi, è una cosa giusta dal punto di vista tecnico fare partire dal contatore una sola coppia di cavi da 6mmq che arrivino ai morsetti di entrata (a monte) dell'interruttore generale dell'impianto (che è un altro magnetotermico differenziale da 25A), per poi usare questi ultimi morsetti di entrata per "derivare" anche le due entrate dei differenziali magnetotermici delle due linee "dedicate", tenendo presente che la distanza dell'interruttore generale dal contatore è molto breve (meno di mezzo metro), e altrettanto breve è la distanza con i due magnetotermici differenziali delle due linee dedicate (sono tutti da inserire nel classico "vano contatore" in legno)?

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I conduttori collegati all'uscita (a valle) del differenziale magnetotermico devono essere rigorosamente della stessa sezione di quelli collegati all'entrata (a monte) dello stesso?

Beh,non è che devono essere rigorosamente di sezione pari a quella dei condurrori a monte,ma,come già detto, devono avere una portata maggiore o uguale alla In del MT.

Per quanto riguarda il secondo quesito...

Se po fà, se po fà...

Vinlo

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grazie a te, vinlo. visto che sei stato così cortese ti porgo un'ulteriore domanda: se l'In del magnetotermico differenziale è di 25A, qual'è la sezione adatta per la sua portata? basta un 4mmq o ci vuole un 6mmq?

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se l'In del magnetotermico differenziale è di 25A, qual'è la sezione adatta per la sua portata? basta un 4mmq o ci vuole un 6mmq?

Dipende molto dal tipo di posa e dal numero di conduttori posti nello stesso tubo,potrebbe darsi che,con un 4 mmq, tu sia quasi al limite.

Con 6 mmq ci stai alla grande...

Vinlo

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Dipende in che modo dal numero di conduttori che stanno nello stesso tubo? Forse ti riferisci al fatto che ci puo essere della corrente "indotta" dall'assorbimento di altre linee presenti nella condotta? Cioè a quell'effetto tipico di quando devi fare misure di correnti con pinza amperometrica, per es. se metti all'interno del toroide della pinza fase e neutro della stessa linea ottieni un valore di 0, ma se gli metti dentro la fase di una linea e il neutro di un'altra ottieni sicuramente un valore diverso da 0 in quanto l'assorbimento delle due linee è diverso.

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ciao premettiamo che sia la linea sia il differenziale andrebbe dimensionato in base all'assorbimento del distributore ,ma visto che tu hai quello da 25 A la linea falla da 4mm e va bene

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Dipende in che modo dal numero di conduttori che stanno nello stesso tubo?

Se sono presenti più conduttori nello stesso tubo, diminuisce la loro portata.

Per farti un'idea dai un'occhiata qui . ;)

Vinlo

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Grazie dell'informazione

Ormai mi sono "intrippato" con questi forum, è un bel passatempo, un uso intelligente di internet, non le solite chat e i soliti forum di baggianate varie...

La parte più divertente di PLC Forum è il "bestiario", ci sono certi post da piegarsi in due dal ridere!

Ciao a tutti ...

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Il MT Diff. in questione è un ABB DS 642 P, C32, 230V, Idn=0,03A, Ut=125-230V.

L'ho installato stasera, ho collegato il neutro in ingresso (6mmq) sul morsetto in alto a sinistra contrassegnato 1/2, la fase in ingresso (6mmq) sul morsetto in alto a destra contrassegnato 3/4, il neutro in uscita (4mmq) sul morsetto in basso a sinistra contrassegnato 2/1, la fase in uscita (4mmq) sul morsetto in basso a destra contrassegnato 4/3. Credo di aver fatto giusti i collegamenti, ma ad una prova col tasto T - il differenziale non scatta - Allora è sicuramente guasto/difettoso oppure mi sfugge qualcosa dove ho sbagliato?

Ringrazio anticipatamente chi vorrà pronunciarsi in merito.

Notte

SALUTI _ ALVARO

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Allora è sicuramente guasto/difettoso

:thumb_yello::thumb_yello:

oppure mi sfugge qualcosa

:smilie_nono::smilie_nono:

Per convenzione, ABB, prevede gli ingressi e le uscite con fase a sinistra e neutro a destra; per scrupolo potresti collegere il tuo interruttore in questo modo......ma il tasto di prova deve funzionare ugualmente.

Modificato: da mzara
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Quindi gli ABB vanno collegati "al contrario" di tutti gli altri, negli altri MT diff. i cavi erano collegati neutro a sx e fase a dx, per questo io l'avevo collegato cosi'...

Ma tu mi dici che comunque il tasto di prova dovrebbe funzionare lo stesso...

Allora mi sa che è proprio difettoso

Faccio la prova a invertire gli ingressi/uscite

Ma mi sa che devo proprio cambiarlo

Grazie comunque della risposta

Buona giornata

Saluti - ALVARO

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Siccome ormai mi conoscete e sapete quanto sono testardo, stanotte non potevo dormire (soffro un po di insonnia) e mi sono messo a smontare il MT diff.!!!

A causa della mia grande curiosità, per sapere com'era fatto dentro.

Prova e riprova, smonta e rimonta, l'ho fatto funzionare.

E' composto da due blocchi, collegati tramite due bulloncini filettati da 3mm di diametro.

Il blocco magnetotermico, a sinistra non l'ho aperto perche' era sicuramente funzionante.

Tolgo i due bulloncini, poi tolgo il tappo che era nelle uscite del MT e svito le due viti a cui erano collegati gli avvolgimenti di fase e neutro del trasformatore toroidale del Differenziale, i cui altri due capi sono collegati alle uscite del MT-DIFF.

A questo punto separo i due blocchi del MT-Diff.

Apro l'involucro del blocco Differenziale attento attento a non rompere la plastica.

All'interno del Toroidale trovo un altro avvolgimento fatto con un cavetto rosso di sezione minima, ai cui capi c'è un diodo 1N4004 collegato in parallelo con la bobina del micro-relè (che bellino) la cui ancorina provoca lo sganciamento del MT.

Il contatto del pulsante di prova e' realizzato con due piccole mollette (erano proprio queste che essendosi spostate un po' dalla loro posizione non facevano contatto), da un capo partiva un piccolo filo marrone in rame "pieno" stagnato (del tipo del doppino telefonico), il quale andava a collegarsi all'uscita del neutro del MT-Diff., dall'altro capo del pulsante partiva un altro filino nero dello stesso tipo (di rame rigido), che andava prima a collegarsi con un resistore da 3300 Ohm, 1/2W (per la verità un pò "bruciacchiato", ma funzionante), poi, all'uscita del resistore, proseguiva andando a finire collegato all'uscita della fase del MT-Diff.

Poiche' il resistore anche se visivamente non molto affidabile (vernice bruciacchiata) segnava il giusto valore con l'ohmmetro, decido di controllare le mollette di contatto. Dopo averle rimesse nella giusta posizione provo il Differenziale dandogli tensione e premendo il tasto e' regolarmente "scattato".

Rimonto i due blocchi, riprovo, funziona, anche il MT "scatta" premendo T.

Come considerazione finale, mi faccio due conti:

La corrente "sbilanciata" che premendo il tasto T immettiamo nel Toroide del Differenziale e' pari a 230/3300=69,7mA pari a 2,32 volte l'I-delta-N, che dissipa nel resistore 230*0,0697=16,031W, con una caduta di tensione ai suoi capi pari a 3300*0,0697=230V (tensione nominale del MT-diff.)

(Azz... resistore da 1/2 W che ne dissipa 16, sfido io che è bruciacchiato, e pensare che il tasto T lo premi solo per un istante!)

Ho qui terminato - se volete prendetemi per matto - ma sono fatto così - sono uno smontatutto!!!

Saluti - ALVARO

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Ho qui terminato - se volete prendetemi per matto - ma sono fatto così - sono uno smontatutto!!!

Hai fatto bene. Esperienza molto interessante.

Ora spero che tu non lo voglia installare questo interruttore.

Quel microrelè bellino, è un oggetto estremamente delicato che viene costruito in camera bianca al fine di evitare ogni fenomeno di inquinamento che ne altererebbe in modo irrecuperabile il corretto funzionamento.

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Siccome ormai mi conoscete e sapete quanto sono testardo, stanotte non potevo dormire (soffro un po di insonnia) e mi sono messo a smontare il MT diff.!!!

Alvà,ma se ti si otturava lo scarico,cosa facevi?? :superlol:

Vinlo

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Se mi s'ottura lo scarico c'ho una bella molla con manovella lunga 3m e 1/2, è un lavoraccio ma tocca farlo :superlol::P:D

Ciao a tutti

E' sempre un piacere passare tempo nei vostri forum

Buone Feste

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