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Interruttori Abb Tmax


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Inserito:

Un saluto a tutti e tutte.

Questo topic è rivolto sopratutto a chi ha avuto occasione di installare gli interruttori ABB serie Tmax.

Sono manutentore elettrico di un'azienda metalmeccanica e circa due anni fa ho installato degli interruttori differenziali magnetotermici causa ampliamento delle utenze dell'azienda che rendeva i vecchi interruttori sottodimensionati. In tutto quattro con "amperaggi" (scusate il termine un po' grezzo) vari che vanno dai 125 ai 200 A. Gli interruttori sono tetrapolari e il magnetotermico è accoppiato al modulo RC222 con la possibilità di regolare tanto il tempo di intervento quanto la corrente differenziale. Chi ha avuto occasione di installarne saprà che nel kit del modulo differenziale è compresa una bobina di sgancio che ha tre fili intrecciati di colore sgargiante (mi pare arancione, verde e un altro che ora mi sfugge) con in testa un morsetto femmina irreversibile che si aggancia sul corrispondente maschio del magnetotermico. In uscita alla bobina di sgancio tre fili neri contrassegnato dai numeri 85, 86 e 88. La settimana scorsa c'è stata una verifica del funzionamento differenziale di questi interruttori e di questi:

due, simulando la corrente di guasto, non intervengono differenzialmente e non intervengono nemmeno premendo il pulsante TEST.

Uno, decisamente il più misterioso, interviene se si preme il pulsante TEST ma non interviene differenzialmente simulando la corrente di guasto.

L'altro interviene regolarmente.

In seguito, effettuando prove su interruttori semplici (tipo i classici "salvavita Bticino) non c'è stata nessuna anomalia.

Ora, prima di fare spendere del denaro all'azienda voglio essere un po' più sicuro del fatto mio e per questo chiedo il Vostro aiuto ponendovi alcune domande.

1) Non vi pare strano, in base alla Vs. esperienza, che degli interruttori sicuramente tra i migliori sul mercato, dopo due anni siano difettosi? A me sì, tenendo presente che sono ben dimensionati, cioè che raramente si viaggia con corrente a pieno regime e tenendo presente che sono ben dimensionati i cavi, che le connessioni sono ottimali e che mai hanno sofferto di eventi tipo sfiammature o altre anomalie.

2) E' statisticamente possibile che siano difettosi di fabbricazione?

3) Lo schema in dotazione con il kit differenziale ha un passo che mi è poco chiaro. Cioè una cosa che riguarda la bobina di sgancio. I famosi tre fili neri (85, 86 e 88) da quel che ho interpretato sono semplicemente un contatto con un comune, un NC e un NO da utilizzarsi per un eventuale pulsante di sgancio supplemantare o, perchè no, per una spia. Non avendo questa necessità mi sono limitato a lasciare i tre fili penzoloni isolandoli. E qui la domanda: ho fatto giusto o bisognava collegare quei tre fili in qualche altra maniera e come?

Chiudo questo topic dicendovi alcune altre cose riguardo il mio problema.

La cosa migliore da fare sarebbe disaccoppiare il modulo differenziale dell'unico interruttore che alla prova ha funzionato regolarmente, accoppiarlo ad un altro che non ha funzionato, rifare il test e così via.

Purtroppo, però, l'impianto elettrico fa capo ad un settore produttivo che ha necessità di funzionare sempre e si avrebbe difficoltà a trovare un ritaglio di tempo per effettuare questa prova.

In secondo luogo non posso escludere al 100% una evantuale incompetenza di chi ha effettuato le prove.

Ancora grazie a tutti & a presto.


Inserita: (modificato)
1) Non vi pare strano, in base alla Vs. esperienza, che degli interruttori sicuramente tra i migliori sul mercato, dopo due anni siano difettosi?

Si.

2) E' statisticamente possibile che siano difettosi di fabbricazione?

E' una possibilità "standard"

I famosi tre fili neri (85, 86 e 88) da quel che ho interpretato sono semplicemente un contatto con un comune, un NC e un NO da utilizzarsi per un eventuale pulsante di sgancio supplemantare o, perchè no, per una spia.

E' il contatto puro che segnala l' apertura dell' interruttore per intevento del differenziale.

Va bene usarlo per una lampada spia, ma non vedo come potresti utilizzarlo per un pulsante di sgancio. :blink:

In secondo luogo non posso escludere al 100% una evantuale incompetenza di chi ha effettuato le prove.

Questo lo escluderei; anche se le prove le avesse fatte mia nonna, se:

non intervengono nemmeno premendo il pulsante TEST

Non bisogna essere ingegneri per premere un pulsante e vedere se l' interruttore apre.

Per esperienza mi viene da pensare ad un errore di fabbrica (meno probabole) o ad un errore nell' assemblaggio dei moduli (più probabile).

P.S.

Come hai fatto a simulare la corrente di guasto?

Modificato: da magoxax
Inserita:

Sul discorso della corrente di guasto forse mi sono espresso male. Insomma, la prova che si fa con l'apposito strumento per vedere se il differenziale interviene.

Sul discorso dell'ingegnere. . . come mi spieghi allora il fatto che uno di questi quattro interruttori se premi il pulsante TEST apre mentre se provi con lo strumento non interviene? Alla luce di questo fatto non mi sorprenderei se (perchè no) le prove fossero state fatte con superficialità (succede).

Sui tre fili mi hai in effetti confermato quello che pensavo, trattasi di contatto pulito. Allora, non avendo l'esigenza di una spia, ho fatto giusto a lasciarli isolati. Dico questo perchè mi è stato addiritura suggerito di collegare comune e NC ad un pulsante a fungo. . !

Inserita:
La settimana scorsa c'è stata una verifica del funzionamento differenziale di questi interruttori e di questi:

due, simulando la corrente di guasto, non intervengono differenzialmente e non intervengono nemmeno premendo il pulsante TEST.

Scusa, non dici se nei due anni precedenti non è stato provato il funzionamento oppure, se all' inizio andava tutto bene?

L'ambiente è sporco/polveroso?

Inserita:
mi è stato addiritura suggerito di collegare comune e NC ad un pulsante a fungo. .

......... :blink:

Chi ti ha cnsigliato forse si è confuso con la bobina a lancio. (spero).

come mi spieghi allora il fatto che uno di questi quattro interruttori se premi il pulsante TEST apre mentre se provi con lo strumento non interviene?

Errore di assemblaggio di interruttore + blocco differenziale.

Mi associo inoltre alla domanda di redox.

Hanno mai funzionato correttamente?

Inserita:

Il differenziale di cui parli è quello che ha la forma a "L" giusto?

Io non ho mai avuto particolari problemi...domanda banale...il neutro l'hai collegato sul primo polo a sinistra?

L'unico vincolo di questi differenziali sta in questo, l'alimentazione può essere fornita dall'alto o dal basso, ma il neutro è da tenere in quel polo (comunque anche il solo scatolato è cosi).

Io ho sempre sfruttato il contatto per la segnalazione...ma hai provato a chiamare Abb x chiedere?

Inserita:

Ti faccio un' altra domanda, stupida se vuoi, ma non si sa mai: Il toroide è stato inserito/collegato?

Inserita:
Ti faccio un' altra domanda, stupida se vuoi, ma non si sa mai: Il toroide è stato inserito/collegato?

Il differenziale e' accorpato....Nessun toroide...

Il toroide lo trovi se il rele' differenziale e' separato.....

extension :)

Inserita:

Se l'hai montato, avrai notato che il toroide dovrebbe essere montato sotto, nella parte della "L" c'è un alloggio specifico.

Se non sto prendendo una cantonata...

Inserita:

Rispondo a tutti, ringraziandoVi per i Vostri interventi. Gl'interruttori sono quelli dell'immagine postata da Riccy. Il neutro l'ho effettivamente collegato nel polo più a sinistra e riguardo alle prove periodiche, in effetti non è mai stato provato in questi due anni perchè sono destinati a essere perennemente in funzione senza sosta perchè trattasi di produzione industriale (=fare soldi!). In quanto all'Abb dovrei sentire il referente tecnico di zona oggi.

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