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Interruttori Differenziali? - Tipologie dei Poteri di Interruzione


franco1

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Sulle caratteristiche tecniche di un interruttore differenziale trovo scritto:

Corrente condizionale nominale di corto circuito differenziale (Ideltac=Inc): 10kA con fusibile 100A installato a monte.

Su un altro tipo trovo: Potere di chiusura e di interruzione:

- differenziale nominale (Ideltam):1kA

- nominale (Im): 1kA

Premesso che per un interruttore differenziale mi viene facile pensare ad una corrente di dispersione molto elevata perchè per es. in un sistema TN una fase che va a massa (a sua volta a terra) provoca un circuito a bassissima impedenza (corto c.), vi chiedo: nelle caratteristiche di targa degli interruttori differenziali, perchè sono date queste tipologie di Potere di Interruzione? Non basta parlare di Potere di Interruzione come per i magnetotermici?

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Non ha senso parlare di potere d'interruzione come per un MT in quanto i differenziali non intervengono per cortocircuito.

Quel dato che tu leggi è la massima corrente differenziale per cui il prodotto interviene (guasto franco verso terra), quindi sopra i 1000A nel secondo caso i contatti del differeziale non sarebbero in grado di aprire (incollandosi).

La prima invece rappresenta il potere di apertura quando supportato da protezione MT (fusibile o magnetotermico), quindi, supportato da fusibile 100A a monte potrebbe aprire una corrente di 10kA (è una specie di Back up)

ciao!

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ciao, Riccy. ti vorrei fare una domanda esistono magnetotermici differenziale tutto in uno. offre protezione da corto , sovraccarico , e dispersione verso terra . forse tu parlavi di differenziale puro ?. ti aspetto grazie ?

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Im è la corrente di corto circuito (fase-neutro) in presenza di una dispersione che lo fa intervenire

I delta m è la corrente di corto circuito verso terra (equivalente alla Icn1 dei magnetotermici)

I cn è la corrente di corto circuito condizionata

I delta c è la corrente di corto circuito differenziale condizionata

"condizionata" significa che il differenziale è provato assieme a un dispositivo di protezione specificato dal costruttore (fusibile o magnetotermico), non importa chi dei due apre, quello che conta è che il differenziale non si distrugga.

Non ha senso parlare di potere d'interruzione come per un MT in quanto i differenziali non intervengono per cortocircuito.

Intervengono per corto verso terra (I delta m) e per corto con sovrapposta dispersione (I m), e negli altri casi devono comunque essere in grado di sopportarlo.

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