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Quale Configurazione Per Quadro Elettrico 2° Casa


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ciao a tutti

ho un dubbio relativo al quadro elettrico della seconda casa di montagna

attualmente il quadro è composto da un interruttore differenziale puro da 25A (4 moduli) e da due magnetotermici, uno da 25A e l'altro da 16A (2 moduli ciascuno).

siccome la scatola è da 8 moduli, il quadro è pieno.

adesso vorrei installare un termoregolatore GSM tipo il tele-log C5 di cui ho letto in questo forum e dunque mi serve un altro magnetotermico, dato che avrò bisogno di staccare la luce della casa lasciando in tensione il regolatore (nel frattempo ho già provveduto a stendere due nuovi cavi dal quadro fino al termoregolatore)

Poichè non ci sono posti liberi, pensavo di approfittarne per rinnovare l'intero parco-interruttori, dato che sono un po' datati.

quindi volevo acquistare un differenziale da 2 moduli, un magnetotermico da 25, uno da 16 ed uno da 10 (per il termoregolatore che dovrebbe assorbire 0,5W con picchi massimi di 2W)

il mio problema è che vorrei isolare quanto più possibile il regolatore dal resto delle utenze, per evitare ad esempio che troppi "salti" del salvavita possano danneggiare la delicata batteria del regolatore.

la domanda che faccio è: è pensabile non collegare il magnetotermico da 10A destinato al termoregolatore all'interruttore differenziale?

oppure: è pensabile installare un magnetotermico-differenziale da 10A non sottoposto al differenziale principale?

oppure: mi sto facendo problemi che non esistono e va benissimo collegare tutti e tre i magnetotermici allo stesso differenziale?

grazie per la risposta

alberto guercio

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Del_user_127832
interruttore differenziale puro da 25A (4 moduli)

Ma di che periodo è? :blink:

Attualmente i differenziali puri 4 moduli (che io conosca) sono solo i quadripolari (impianti con distribuzione trifase + neutro), sicuro che il tuo non sia un magneto termico / differenziale?

due magnetotermici, uno da 25A e l'altro da 16A (2 moduli ciascuno)

A questo punto mi verrebbe da chiederti quale sia la potenza contrattuale in quell' abitazione!

Un magneto termico da 25A, non è idonea per la protezione di circuiti prese (terminali) normalmente cablati con conduttori da 2,5 mm2.

Allo stesso modo, un magneto termico da 16A è un pò insolito se destinato al circuito "illuminazione".

Sarebbe meglio se con l'occasione chiarissi un pò che parti di impianto sezionano rispettivamente i due interruttori.

Il tuo termoregolatore è un dispositivo di interfaccia, alimentato a 230V, ma comandato via GSM giusto?, normalmente questi apparecchi non possono presentare guasti verso terra (massa) essendo generalmente realizzati col doppio isolamento (non necessitano quindi di protezione differenziale)

Detto questo va considerato che il termoregolatore avrà ovviamente il suo contatto (pulito?) in scambio, che andrà a sua volta a comandare l'accensione/spegnimento del sistema termoidraulico associato.

Ore è ovvio che se il termoregolatore e la linea di alimentazione del sistema di riscaldamento non sono entrambe protette da eventuali scatti intempestivi del differenziale (mi pare che fosse questo il tuo cruccio) a poco serve tenere solo uno di questi sotto una sorta di alimentazione privilegiata.

Date le premesse comunque, meglio se prima di procedere, rispondi alle mie prime domande, la questione potrebbe riguardare infatti una prospettiva più ampia.

saluti

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gli interruttori risalgono agli anni 80 direi, ed è per quello che volevo approfittarne per sostituirli

il differenziale è proprio un differenziale puro a due poli

occupa quattro moduli perchè ha l'interruttore a forma di leva rotante

comunque adesso (se scopro come si fa) cerco di postare una foto che ho fatto al quadro

anche a me è parso insolito l'amperaggio dei due termici rispetto ai classici 16A e 10A (tra l'altro riguardando adesso la foto vedo che il "piccolo" è da 15 e non da 16). La potenza contrattuale è la classica 3kW, con una sezione dedicata alle prese industriali (lavatrice, frigorifero e phon) e l'altra alle prese "leggere" ed alla illuminazione.

il termoregolatore non l'ho ancora acquistato, dunque non so come sarà. Però di certo mi servirà la 220V perchè tutti i modelli che ho visto la richiedono (compreso il C5 di tele-log verso cui sono orientato). Per il momento è installato un vecchio termostato che non richiede alimentazione esterna e che è collegato al solo doppino della caldaia per comandare l'accensione-spegnimento della pompa dell'acqua calda (N.B. la caldaia è condominiale, con un suo quadro elettrico. Ogni appartamento ha una pompa dell'acqua che viene azionata dal termostato per avviare la circolazione nei caloriferi. Anche tale pompa è sotto il quadro della caldaia condominiale per cui il riscaldamento può funzionare anche con la corrente dell'appartamento staccata)

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in realtà non sono riuscito ad inserire l'immagine

comunque i modelli sono:

herholdt interr. diff. puro ND62

In 25A Un 220V IAn 0,03A 2poli

herholdt 11228 n.28-U

220-380V 25A

herholdt H6-1N n.17-U

220-380V 15A

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Del_user_127832

Bene, ora la situazione è già più chiara, adesso entrano in ballo le tue specifiche esigenze.

Io ti suggerirei di eliminare il differenziale "generale", a favore di un magnetotermico (andrebbe bene un 16A o 20A) se il contatore è affiancato al quadretto, o di un semplice sezionatore nel caso in cui il contatore sia distante e la linea montante (contatore - quadro) necessiti delle sua protezione da sovracorrente posta in partenza. A che ci sei verifica che tale collegamento sia effettuato con conduttori da almeno 6 mm2.

Con tale interruttore occupi così i primi due moduli, i restanti 6 puoi impegnarli come segue:

- Eliminare il magneto termico da 25A sostituendolo con un magneto termico/differenziale 16A (Idn=0,03A) - 2 moduli

- Eliminare il magneto termico da 15A sostituendolo con un magneto termico/differenziale da 10/13A (Idn=0,03A) - 2 moduli [potrebbe mettersi anche un gemello del primo da 16A, ma è necessario verificare le sezioni dei conduttori]

- Aggiungere un magneto termico da 6/10A per la linea dedicata al termoregolatore, direttamente derivato dai morsetti d'uscita dell' interruttore "generale" del quadro così composto - 1 o 2 moduli a tua scelta, nel primo caso ti rimarrà ancora un modulo libero che può sempre tornare utile.

Ovviamente per la realizzazione di quanto ipotizzato, sarà prima auspicabile controllare (o meglio, far controllare ad un elettrico) che le linee alimentanti i due circuiti presenti, non abbiano situazioni di promisquità, cosa non impossibile per impianti fatti in un certo modo, e che possono avere subito rattoppi nel tempo; In tal caso eventuali interconnessioni vanno eliminate, pena l'impossibilità di tenere armato uno o entrambi i differenziali.

saluti

Modificato: da Attilio Fiocco
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