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Differenziale Quadripolare


megyver88

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SAlve a tutti avrei bisogno di un consiglio. A valle di un salvavita TRIFASE, generale a tutto l'impianto, per le linee MONOFASE cioe 220 V conviene inserire salvavita a parte cioe a 2 poli? o il salvavita trifase mi copre anche le linee monofase

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Del_user_127832

Il differenziale quadripolare rileva dispersioni tra le fasi e tra le fasi e il neutro, quindi andrebbe bene.

Però da quello che dici:

generale a tutto l'impianto

devo supporre che parliamo di un 4P con Idn=30mA, a questo punto, anche se non so di che tipo di impianto parliamo,

io ti consiglierei di utilizzare il quadripolare con corrente differenziale maggiore (deve essere cordinata con la resistenza dell' impianto di terra) dei canonici 30mA, quindi da 100mA a salire (fin dove Rt lo permette), possibilmente di tipo selettivo,

a valle sulle linee monofase che lo richiedano, utilizzerai invece differenziali da 30mA 2P, e magari un bel 10mA per il/i bagno/i.

Però deduco che l'interruttore in oggetto sia già in tuo possesso e non vuoi cambiarlo, è così?

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Ciao Attilio t ringrazio gia in partenza. comunque e un semplice impianto per una struttura di 2 piani e ogni piano a un proprio quadro, e come corrente o a disposizione il contatore trifase pero nell'intero impianto non mi necessita la trifase per intero, xche o solo utenze a 220. adesso ero indeciso se mi conviene mettere come interruttore generale un salvavita magnetotermico qutripolare e a valle mettere solamente magnetotemici bipolari per dividere tutte le varie linie, o mettere come generale un magnetotermico quatripolare e a valle i salvavita bipolari per ogni linea. tu che consiglio mi dai? grazie

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Se hai solo utenze monofasi personalmente ti sconsiglio l'uso di un unico MGTD quadripolare, molto meglio usare più MGT monofasi, separando i vari gruppi di utenze, ed usare differenziali monofasi in loco.

Tra l'altro, se ricordo bene, recemtemente in una discuzzione Carlo Albinoni, che conosce molto bene la materia visto che se ne occupa professioanlemente, diceva che le nuove normative non consentono più, sui nuovi impianti, l'uso di un unico differenziale. Però sto citando a memoria e dovrei andare a rivedere la discussione.

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Del_user_127832
le nuove normative non consentono più, sui nuovi impianti, l'uso di un unico differenziale.

Questo lo vedremo non appera sarà edita la nuova edizione della CEI 64-8, dovrebbero essere introdotte modifiche sul numero minimo di circuiti indipendenti all' interno delle unità abitative (minimo due circuiti separati) e sul discorso di selettività verticale tra differenziali montati in cascata, oltre ad altre novità che per altro novità non sono, era probabilmente giunto il momento di aggiornare/normare alcune attività, per migliorare la fruibilità degli impianti al cliente finale.

Modificato: da Attilio Fiocco
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molto meglio usare più MGT monofasi, separando i vari gruppi di utenze, ed usare differenziali monofasi in loco.

Sì. In termini generali, dal punto di vista della protezione sarebbe meglio avere differenziali separati sulle linee monofase derivate che non un differenziale tri- o quadripolare.

Esistono dei casi estremi per cui le correnti di dispersione fisiologiche potrebbero diminuire la sensibilità del differenziale in caso di guasto. Si tratta però di un caso abbastanza accademico che le norme non prendono in considerazione.

diceva che le nuove normative non consentono più, sui nuovi impianti, l'uso di un unico differenziale

Questo è inerente alla continuità di servizio. Per le abitazioni (nuove) probabilmente sarà necessario suddividere i carichi su due o più interruttori differenziali, come del resto è già previsto in alcune norme straniere. Questo, però, vale indifferentemente sia per gli impianti trifase che quelli monofase.

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