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Magnetotermico Ed Inverter Fotovoltaico - soluzioni?


Montanarin

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Buongiorno a tutti,

ho un problema su un impianto fotovoltaico in scambio sul posto. Su questo impianto è presente un inverter Answer Drives da 27 kWp (consigliati) corrente di uscita nominale 33 A (ac); al suo interno è presente un trasformatore di isolamento a 400 V con centrostella isolato.

A valle del trasformatore è presente un contattore (il quale chiude il parallelo) ed un Magnetotermico della Siemens da 80 A curva TM!

Il progettista ha previsto sul quadro di distribuzione a valle dell'inverter un magnetotermico da 40 A della schneider curva C. Ora succede durante le accensioni / spegnimenti che "intervenga" quest'ultimo interruttore (non si tratta dello sganciatore differenziale associato, bensì o la termica o la magnetica).

La casa madre dell'inverter riferisce che il trafo quando si magnetizza, abbia una corrente di 1000 A per 10 msec. Da una rapida verifica mi pare che sia corretto allora l'intervento del magnetotermico esterno per questo transitorio, ma mi pare anche IMPRESSIONANTE una corrente così alta per la magnetizzazione.

A vostro parere è veramente questo il problema?

Questo inverter fa schifo per avere questa corrente così alta?

Potrebbe in qualche modo c'entrare con un discorso di "armoniche"? Da una misura mi risulta che in condizioni di funzionamento (3 kW generati) si abbia un THD dell'8%, ma in fase di avviamento si raggiunga anche un 30% con la "terza" armonica che cresce moltissimo.

La casa madre mi ha sconsigliato di collegare il centro stella a terra; è una possibile soluzione a vostro parere senza cambiare l'interruttore?

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A parte che non ho capito come si sviluppa l' impianto.

C'è un trafo 400/400 (suppongo) protetto a monte da un C40 e a valle da un TM80. :blink: :blink:

Io sostituirei il 40A curva c con una curva D, magari anche da 50, tanto l'inverter sembra già protetto con un 80 da fabbrica.

Manovra assolutamente da non fare! se metti mano all' impianto resti fregato per la garanzia.

Non mettere le mani sull' impianto per nulla al mondo. La soluzione migliore è chiamare il progettista dell' impianto e avvertirlo del difetto.

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Grazie ad entrambi per il contributo.

Ragionando come convenzione "dai pannelli alla rete", l'80A è interno all'inverter, il 40 A curva C si trova a valle di questo.

La cosa strana è che l'inverter eroga in uscita una corrente nominale di 33 A e mi lascia per lo meno sorpreso un 80 A curva TM.

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Manovra assolutamente da non fare! se metti mano all' impianto resti fregato per la garanzia.

Certo sempre avendo l'approvazione dal progettista visto il difetto.

La cosa strana è che l'inverter eroga in uscita una corrente nominale di 33 A e mi lascia per lo meno sorpreso un 80 A curva TM.

L'inverter non può creare sovraccarico. L'80A è solo per la protezione magnetica del trafo e l'elettronica di potenza.

Modificato: da sondino
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per sondino...

quindi per coerenza di protezioni e non avere interventi della "magnetica" il progettista avrebbe dovuto preoccuparsi di ciò che stava dentro alla scatola nera, denominata "inverter"? La scelta del 40 A curva C secondo voi è un errore di progetto?

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