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I Magnetotermici Di Una Volta - Piccola analisi di un magnetotermico di almeno 40 anni


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Inserito:

Salve a tutti, sto scrivendo questo post come una piccola recensione, su una serie di interruttori italiana di cui si trova veramente molto poco sul web.

Sto parlando della serie "ZEUS" della ditta produttruce di materiale elettrico italiana Rapizzi, facilmente riconoscibile tra le tante per il suo particolare aspetto, guscio in bakelite marrone, decalcomania gialla e rossa della ditta e levetta smaltata di rosso e verde a seconda che l' interruttore fosse aperto o chiuso.

L' interruttore di cui voglio parlare è molto particolare in quanto può essere considerato il primo magnetotermico d' Italia, come si può leggere in questa imamgine. (proveniente dal sito del museo elettrico virtuale "La luce", dove ho trovato molte cose che non mi sarei mai nemmeno immaginato! http://www.museolaluce.com)

DETT_PN_N2A.jpg

Questi invece sono gli interruttori in mio possesso, che sto usando tutt' ora, e si sono dimostrati veramente validi nonostante l' età!

p1010930.jpg

Da sinistra ci sono, un interruttore magnetotermico da 5 ampere bipolare, un interruttore magnetotermico unipolare da 10 ampere e un interruttore a fusibili (all' interno) da 20 ampere, si vede chiaramente il simbolo della ditta!


Inserita:

Il funzionamento di questi interruttori è molto curioso, più che magnetotermici sono solamente "magnetici", in quanto intervengono solamente per forti sbalzi di corrente (ad esempio un cortocircuito), ma non per sovraccarico.

p1010926u.jpg

p1010927d.jpg

Queste sono due foto dell' interno dell' interruttore da 5 ampere, si vede chiaramente come sono fatti i contatti, ed ancor più chiaramente si vedono le due grosse bobine di sgancio, avvolte intorno a due fori d' alluminio contenenti delle sbarrette in ferro, in caso di cortocircuito erano proprio queste sbarrette a scattare in fuori sollevando quanto basta i contatti mobili, per riarmare l' interruttore è sufficiente abbassare e rialzare la levetta (purtroppo in questo lo smalto colorato è molto rovinato)

Inserita: (modificato)

Questa è la vera parte interessante dell' interruttore, le barrette una volta uscite dal tubicino, disarmando l' interruttore. (spunto di corrente di un grosso variac)

p1010928j.jpg

E qui la semplice operazione per riarmare l' interruttore, semplicemente spegnendolo e riaccendendolo. (non preoccupatevi, la tensione è stata tolta a monte mentre lo facevo :lol:)

p1010929h.jpg

Ho scritto questi tre post (ho diviso in gruppi di due le foto, sennò non me le lasciava postare) perchè siano di aiuto a chi, come me, ha cercato senza successo informazioni dettagliate su questi autentici pezzi di storia, devo dire che ancora oggi sanno farsi valere, con tempi di risposta veramente brevissimi ed una sensibilità fantastica.

Per quanto riguarda l' interruttore a fusibili, è molto simile a quei Bticino grigi che si possono ancora vedere molto facilmente nelle vecchie case, solamente costruito in maniera più semplice!

Spero che quello che quanto ho scritto qua vi piaccia, anche se non avete di questi affari a casa, è pur sempre qualcosa di curioso come una volta sapessero arrangiarsi :lol:

Modificato: da Wolfy
Carlo Albinoni
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:thumb_yello:

Bello!

Volutamente Anonimo
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Mi sa di averli rivisti. . anni fa.

Una curiosità "società Tutor con i brevetti Perotti".

Si sta mica parlando del mitico Pier giorgio Perotti, della P101 Olivetti?

Carlo Albinoni
Inserita:

Io li avevo in casa. Poi rifacendo l'impianto li ho sostituiti ma li conservo gelosamente.

Inserita:

Io li ho montati sul quadretto della stanza che uso come laboratorio, non c'è un vero motivo ma mi piacciono veramente!

Mancherebbe solamente un bel differenziale di quella serie, ma mi sa che allora non esistevano !

Inserita:

Ciao! Bellissimo post complimenti!

Qualcuno di voi conosce invece il meccanismo magnetotermico delle foto seguenti?Ho aperto un magnetotermico differenziale credo vecchiotto ritrovato non so dove da un amico (indagherò meglio).

Di mio mi diverto a volte a smontare le cose per capirne meglio in funzionamento...ma questo mi ha lasciato un po' così...non l'ho proprio mai visto!!!

Che cavolo di meccanismo è?!

Carlo Albinoni
Inserita:

C'è una lamina bimetallica bistabile a forma di disco....

Inserita:

Cioè? Mi potresti spiegare? vedo una bobina attorno ad una specie di tubetto con uno spuntone che credo faccia lo sgancio.

Lo spuntone però entra ed esce senza particolari problemi, quindi non c'è una molla. Io pensavo che dentro ci fosse una molla o qualcosa del genere che con la bobina percorsa da corrente fa scattare lo spuntone ad un certo valore...ma in questo caso lo spuntone dovrebbe essere "molleggiato" non so se mi son spiegato,....invece è proprio libero!

Io non ho mai visto un sistema simile, come funziona? non è strano che sia in un interruttore di protezione una cosa del genere? mi pare una cosa un po' "raffazzonata"...

Inserita: (modificato)

È semplicissimo il funzionamento, prendi uno di quegli elettromagneti che si usano nelle macchinette automatiche o nelle lavatrici per azionare sportelli ed elettrovalvole e togli il metallo del sostegno rimanendo solo con l' avvolgimento, se tu così alimenti l' avvolgimento e avvicini un cacciavite, questo viene brutalmente attratto fino a fermarsi nel mezzo.

Lo stesso principio, i tubicini e gli avvolgimenti sono degli elettromagneti, che attraggono le lamelle di metallo con una forza sufficiente da disarmare l' interruttore solo in caso di cortocircuito, viste le pochissime spire, poi la gravità le rimette in posizione quando si abbassa la levetta, i magnetotermici di oggi non utilizzano un sistema così diverso, dentro c'è sempre quell' elettromagnete che fa scattare un puntalino che disarma l' interruttore, in quelli moderni c'è la molla, forse è per questo che sono molto meno sensibili di questi qua.

C'è solo una cosa che devo provare, se aumentando la corrente in maniera molto liscia, senza sbalzi, l' interruttore disarmi oppure no, ma mi servirebbe una grossa cassetta di resistenze :unsure:

La funzione di interruttore termico invece usa il bimetallico, che riscaldandosi in funzione della corrente si dilata fino a far scattare l' interruttore, questi vecchi non ce

l' hanno, infatti io ci ho messo un paio di fusibili a valle :D

Modificato: da Wolfy
Inserita: (modificato)

Ciao Wolfy, quello che hai descritto è il funzionamento dei pezzi che hai tu e di cui hai messo le foto...

Io chiedevo se hai mai visto un meccanismo come quello che ho messo nelle foto io, tre post piu su di questo :);)

Ok, però il bimetallico nelle foto che ho messo io....dove sta??? Solitamente lo si vede...

Modificato: da Riccy
Inserita:

Il funzionamento è molto molto simile ai miei, il bimetallico te l' hanno indicato prima, è quel dischettino circolare bianco che sta alla base del pirulino.

PS: può anche darsi che essendo vecchio la molla sia oramai rotta, non si sa mai!

PPS: scusami, ma non avevo visto le tue foto prima della mia prima risposta :rolleyes:

Inserita:

I mitici ZEUS! Ne ho ancora in giro un paio montati su di un quadretto che fece mio padre quando avevo meno di dieci anni.

Inserita:

Allora...io sono uno smanettone... Non capivo come potesse essere un termico quel coso li...mi sono armato di accendino...

Avete proprio ragione!!! In pratica una volta caldo si sente uno scatto secco che butta fuori lo spuntone di un paio di millimetri, forse meno...

Ma questa tecnologia è obsoleta? nel senso...io non ho mai visto una cosa simile negli interruttori soliti!

Non è più una cosa utilizzata?

Inserita: (modificato)

Il bimetallico è ancora il cuore di tutte le protezioni termiche, nei termici più grossi e nei salvamotori sono molto diversi, sono delle barrette di metallo coperte di isolante, con avvolto intorno a spirale un cavetto di un metallo con una diversa dilatazione termica, a mano a mano che scalda tutti il blocco si piega spingendo su una levetta che disarma l' interruttore.

Nei magnetotermici più piccoli credo sia come nel tuo :unsure:

Non sei l' unico smanettone qua dentro sai, non sei solo! :lol:

Modificato: da Wolfy
Carlo Albinoni
Inserita:
  Quote
Nei magnetotermici più piccoli credo sia come nel tuo

Solo alcuni costruttori adottano questa soluzione (che delega la taratura al fornitore del componente).

Normalmente si usa il bimetallo lungo con il grano di taratura.

Inserita:

Carlo, tu dici che solo alcuni costruttori li utilizzano, ma io non ne ho mai visti fino ad oggi... Questo è proprio il primo e almeno che tu non intenda robe cinesi...non so proprio chi altri li potrebbe usare...

parlo dei soliti grossi produttori, sia chiaro!

Inserita:

Probabilmente è una serie datata o poco diffusa, comunque il funzionamento è identico per tutti!

Inserita:

Ritornando IT, qualcuno conosce qualche vernice o smalto che possa usare per ridare il colore alle levette degli interruttori?

Posso andare anche a tentativi, visto che ne ho uno molto rovinato che non ha paura di sbavature di colore o colori sbagliati (lo usavano in una falegnameria, tra polveri, colle, vernici e altro è in uno stato pietoso :angry: ).

Carlo Albinoni
Inserita:

Non saprei, forse conviene rivolgerti ad un negozio di modellismo o di belle arti e farti consigliare.

Inserita:

Sarebbe la scelta migliore, ma abito in un paese di 30 mila anime, il massimo che ho è un negozio di ferramenta e uno di colori (forse va bene) :unsure:

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