van der graaf Inserito: 3 maggio 2004 Segnala Inserito: 3 maggio 2004 Dovendo installare un impianto di cogenerazione di circa 200 kW, con un diesel come motore primo, risulterebbe conveniente collegare la fonte di energia elettrica, in parallelo alla rete Enel.Enel prevede questa possibilità con l'inserzione dell'autoproduttore nella rete di media tensione.Enel prevede inoltre l'utilizzo di generatori asincroni, in quanto intrensecamente sicuri dal loro punto di vista, al momento del distacco della parte di rete dove l'asincrono è inserito. Infatti il generatore asincrono smette di produrre energia, quando manca la rete elettrica, venendogli a mancare l'energia reattiva di magnetizzazione.Questo è quanto io conosco dagli studi in istituto tecnico. L'argomento non è mai stato approfondito in quanto la macchina asincrona utilizzata come generatore era considerata argomento marginale.So però che esistono sistemi di autoeccitazione a capacità e altro ancora.Per ora non sono ancora riuscito a trovare pubblicazioni esaurienti ne in rete ne in libreria.Gradirei avere informazioni dirette, oppure bibliografiche anche in inglese o francese o anche indicazioni di produttori di questi sistemi. Grazie
Stefano Sormanni Inserita: 3 maggio 2004 Segnala Inserita: 3 maggio 2004 Il motore asincrono è una macchina reversibile nel senso che se si supera il numero di giri di sincronismo, la coppia diventa resistente e non motrice. La potenza attiva che si genera è funzione è sempre data dal prodotto dei giri per la coppia in quel punto. La Potenza reattiva viene sempre assorbita, ma a questo ci pensa la rete, oppure un banco di condensatori posti in loco. La convenienza stà nel fatto che si ha nanutenzione Zero e poi non si ha necesità di controllare il punto di funzionamento dell'asincrono.
MASSIMOPC Inserita: 3 maggio 2004 Segnala Inserita: 3 maggio 2004 Dove lavoro è capitato di far rivivere vecchie centrali idroelettriche poste sull'appenninoteosco emiliano che erano abbandonate da anni. In queste centrali abbiamoappunto installato dei generatori asincroni che come è stato detto prima, essendo moltosemplici e robusti sono ideali per piccole centrali non presidiate, gli automatismisono ridotti all'osso l'unico inconveniente è il rifasamento automatico per compensarel'energia reattiva assorbita dalla rete. Nell'ultimo caso ricordo il nome delladitta tedesca che forni turbina e generatore , si chiama OSSBERGER e forse pressoun loro sito ,se c'è, potrai trovare le informazioni che ti servono
MASSIMOPC Inserita: 19 maggio 2004 Segnala Inserita: 19 maggio 2004 Il tema ha suscitato la mia curiosità così ho chiesto un parere all'Ing. Zeno Martini chegestisce il sito **********.net Riporto la sua risposta (gli ho chiesto se potevo inserirla in un forum e lui ha risposto di si)Si, il generatore asincrono può funzionare come generatore autonomocollegando ai suoi morsetti una batteria di condensatori che deve essereinrte grado di fornire alla macchina la potenza magnetizzantealtrimenti fornita dalla rete. La batteria di condensatori è scelta inmodo da ottenere una determinata tensione a vuoto. La tensione a vuotoche si ottiene è quella che rende uguali la corrente di magnetizzazionedella macchina e la corrente assorbita dai condensatori. Nel pianotensione-corrente, la caratteristica della batteria di condensatori èuna retta che passa per l'origine, la cui inclinazione è inversamenteproporzionale alla capacità, mentre la caratteristica della macchina hail tipico aspetto della curva di magnetizzazione, che parte leggermentesopra l'origine per il magnetismo residuo, e diminuisce progressivamentela sua pendenza per la saturazione del ferro. La corrente dimagnetizzazione richiesta, quindi la tensione desiderata e la capacitàdella batteria, si ha all'intersezione delle due curve. Lacaratteristica di magnetizzazione della macchina si ottiene facendofunzionare la macchina come motore a vuoto ad una data velocitàvariandone la tensione e leggendo la corrente assorbita.L'apparecchio di cui lei parla non lo conosco ma presumo che non siaaltro che una batteria di condensatori.
soleilblue Inserita: 11 giugno 2004 Segnala Inserita: 11 giugno 2004 Come mai vuoi funzionare in isola??? E' richiesta continuità di esercizio??? Qual'è è il fattore di disservizio enel??A mio avviso, per quanto riguarda il tuo problema, l'ideale sarebbe una batteria di condensatori con regolazione a gradino, in quanto nel funzionamento in isola non avrai più un funzionamento con compensazione in eccesso o in difetto della potenza con la rete enel.Il isola, la potenza che produci deve essere consumata, di modo che l'assorbimento di energia reattiva da parte del generatore asincrono risultera variabile a secondo del carico che richiede potenza in isola.Il GAs si adattera in termini di potenza attiva di conseguenza anche con la reattiva, potrebbero sorgere dei problemi con le sovratensioni nel caso il sistema non trovi un punto di equilibrio stabile. Questo perchè la curva di carico (GAS assorbe potenza reattiva quindi reattivamente è un carico) e di generazione (batteria di condensatori) si intersecano in un punto molto distante (potrebbero anche non intersecarsi con sovratensione ed assorbimente elevati di corrente). Ti consiglio di usare una batteria di condensatori variabili in maniera tale da variare la pendenza della curva di generazione ed intersecare la curva del generatore in punti differenti, in maniera tale da adattare la generazione al carico effettivamente richiesto in isola, dovrai avere cosfi=1 nelle varie configurazioni di carico.Nonh so se sono stato chiaro comnuque saluti.Altro punto che devi prendere in considerazione riguarda la verifica della stabilità del generatore nel caso di perdita di rete.Saluti
soleilblue Inserita: 11 giugno 2004 Segnala Inserita: 11 giugno 2004 Un'altra alternativa potrebbe essere l'impiego di un raddrizzatore con inverter ambedue controllati, situazione che permette di produrre energia reattiva con l'inverter.Il sistema ad inverter permette di bypassare il problema della frequenza di generazione del GAS, non so però dirti se puoi rifasare completamente.
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