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Esplosione Del Secondario Di Un Trafo


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Inserito:

è possibile che il rifasamento ,durante un buco di rete, al ritorno della tensione faccia aumentare la stessa ai capi del trafo fino a danneggiarlo?

ossia al trafo al ritorno della rete si trova ad avere una tensione pari a :

tensione di rete + tensione dei condensatori del rifasamento

(ovviamente non tutti i buchi provocano danneggiamento)


Inserita:

Direi che è un'ipotesi non plausibile, l'effetto Ferranti (l'innalzamento della tensione alla

fine di una linea a cui è collegato un carico capacitivo) dato dal rifasamento fisso di un

trasformatore che è proporzionale alla potenza dello stesso è insignificante, il rifasamento

automatico centralizzato , che reppresenta un carico capacitivo imporatnte

invece si inserisce con il carico ,in mancanza di rete o del carico si disinserisce

Inserita:

Caro nmanif,

"date i dati" altrimenti MASSIMOPC pensa ad un rifasamento automatico mentre io ti darei una risposta diversa pensando ad un rifasamento fisso, data la tipologia della tua azienda.

Le tue armoniche come stanno di salute? Sempre vive?

Ci avviciniamo ad un periodo di possibili distacchi ENEL, e tu sai che gli interrompibili sono meno considerati di altri carichi, in situazioni di emergenza della distribuzione. Non aspettate l'ultimo minuto, quando i danno sono fatti!

Ciao

Mario

Inserita: (modificato)

In linea di principio mi sembra possibile un'esplosione per sforzo elettrodinamico di un grande trasformatore. Ragionando in monofase alla mancanza della tensione il condensatore congela nel breve la sua carica, per sfortuna al massimo. Il ritorno, per sfortuna, avviene con tensione massima di polarità opposta. La maglia secondaria ha un corto con tensione doppia della massima nominale e la corrente di corto e' doppia e lo sforzo meccanico quadruplo. In questa fase l'energia del condensatore ritorna in rete.

In un trifase una sola fase potrebbe essere in questa situazione e l'esplosione per sforzo elettrodinamico, in definitiva meccanico, avviene solo su trasformatori abbastanza grandi. Non credo sia possibile protteggere in via elettrica, deve essere piu' robusta la costruzione.

Modificato: da rguaresc
Inserita:

non a caso i condensatori devono avere le resistenze di scarica, installate anche per altre ragioni

Inserita:

Si, Piero, ma con trafo da 1 MVA o superiori, e condensatori adeguati, i resistori di scarica forse non fanno in tempo a scaricare prima del ritorno della tensione. D'altra parte non si puo' abbassare troppo il valore ohmico, sarebbe uno spreco energetico continuo inutile!

Semmai si potra' pensare in un prossimo futuro all'impiego di IGCT o di RBIGBT in serie a resistori di basso valore ohmico, ma non so se il gioco varra' la candela.

Ciao

Mario

Stefano Sormanni
Inserita:

Per la scarica basterebbe collegare il centro stella dei consensatori con quello del trafo...

Inserita:

Ammettendo che si tratti di bassa tensione (in media sarebbe poco conveniente), una soluzione consiste nel sottendere i condensatori (di rifasamento fisso) ad un contattore ben dimensionato (magari sotto vuoto).

Alla mancanza di tensione il contattore isola i condensatori. Al rientro tensione viene lanciato un temporizzatore che provvederà a reinserire il contattore dopo un certo periodo. Ovviamente tale periodo sarà leggermente maggiore del tempo di scarica dei condensatori ottenuto per mezzo dei resistori. Il timer deve essere a riassetto rapido per intervenire anche in caso di micro-interruzioni. Sarebbe opportuno comandare il timer con un relè di minima tensione. Il circuito di comando è sotteso all'interruttore di protezione dei condensatori per mezzo di un contatto ausiliario; in questo modo la logica interviene anche in caso di apertura e richiusura dell'interruttore stesso.

Con la soluzione di cui sopra il timer funziona anche quando non è necessario poiché non è possibile prevedere la durata dell'interruzione. Si può risolvere alimentando gli ausiliari da gruppo di continuità oppure installando un relè di soglia che permetta il reinserimento del contattore solo quando la tensione residua dei condensatori è prossima a zero (la seconda opzione è più elegante).

In passato ho adottato questa tecnica per rifasamenti fissi alimentati da trasformatori da 1...2,5 MW. Non ha mai chiamato nessun cliente inc###ato per danni ai trafo, quindi presumo che il sistema sia affidabile nel tempo.

Ciao.

Inserita:

Lavorando in una ditta che costruisce principalmente power center e cabine il rifasamento

fisso dei trasformatori è una cosa assai abituale e frequente in quanto a meno di comprare

cassette separate il rifasamento fisso del trafo viene spesso messo sul quadro di cabina. Da

quando lavoro penso che di quadri power center con rifasamento fisso ne avremmo fatti

un migliaio (dico una cifra tonda ma sicuramente sono di piu) , il 95% dei rifasamenti fissi

sono semplicemente alimentati da un sezionatore con fusibili adeguati alla potenza

della batteria di condensatori , tutti i condensatori hanno una resistenza di scarica che porta

la tensione sotto i 75V entro tre minuti ( nei rifasamenti automatici dette resistenze

si integrano con resistenze di scarica rapida inserite dai contatti nc del contattore) un paio

di volte abbiamo utilizzato un sistema concettualmente simile a quanto descritto da Fransys

con interruttori motorizzati ma è stata un'eccezione ed è capitato appunto un paio di volte

su almeno un migliaio , comunque pur nel grande numero di rifasamenti fissi installati

non ho mai sentito di problemi, i condensatori un paio di volte sono scoppiati ma perché erano

difettosi e scoppiano appena si dà tensione la prima volta , una volta sostituiti con condensatori

buoni tutto è regolare. Negli impianti con inquinamento armonico anche sui rifasamenti fissi

abbiamo spesso installato le opportune reattanze se richieste dai progettisti

Inserita:

i dati sono questi:

trafo da 1250 KVA 15000/380V in resina

rifasamento diretto da 60 KVAR 460V

rifasamento utenze da 650KVAR 440V comprensivo di induttanze di non so che tipo e centralina elettronica di inserzione gradini.

perchè poi tutti ste problemi con i trafo in resina mentre con quelli a olio no, visto che al posto di quello in resina abbiamo piazzato uno ad olio e fino ad ora non ha mai dato problemi?

Le tue armoniche come stanno di salute? Sempre vive?

c'è una discussione nuova a riguardo perchè il tecnico mi ha dato un esito al quale mi interessava l'opinione di te Mario. se vuoi poi posso mandarti la relazione completa o su posta o su forum.

ciao grazie

Inserita:

Il rifasamento automatico da 650kVAR in mancanza di tensione si disinserisce sia per

l'azione del regolatore sia perché i contattori si diseccitano in quanto in genere sono

alimentati da un trasformatore preso a valle del sezionatore generale del rifasamento .

Il rifasamento fisso riportato alla tensione di funzionamento è in pratica da 45kVAR

sarà sicuramente alimentato da un sezionatore con fusibili da 100A o 125A gG oppure

da un interruttore tripolare da 160A tarato a 125A. Io non sò che guai abbia il

trafo in resina in questione però come dicevo prima non ho mai sentito che il rifasamento

fisso (di valore mi sembra a occhio congruo) ponesse problemi al trasformatore

Inserita:

Ha proposito di trasformatori ..... risulta logico e opportuno cambiare l'olio al trasformatore, se si ogni quanti anni o che fattori fanno si da effettuare il cambio olio.

Inserita:

In azienda ci siamo resi conto che sono troppi i fattori che causano il deterioramento e l'inquinamento dell'olio, e ci saimo affidati ad una ditta specializzata per le analisi chimiche e fisiche specifiche. Il problema più grosso è sicuramente l'umidità contenuta nell'olio, e per questo bisogna curare molto la manutenzione dei disidratatatori e sostituirli o rigenerarli appena cambiano colore. Il secondo problema è che bisogna affidarsi all'analisi perchè in caso di smaltimento degli oli, capita ancora di trovare neilla composizione il PCB, quindi bisogna cercare anche una ditta che effettui il lavaggio e/o lo smaltimento certificato, di solito utilizzano camion attrezzati per lo svuotamento che garantiscono che il PCB non venga assolutamente disperso. Terzo, non tutti gli oli sono adatti e/o compatibili fra loro, quindi bisogna stare attenti anche in caso di rabbocco, a meno che si abbia l'accortezza di farsi mandare insieme al trafo anche un bidone dello stesso olio (almeno per sapere marca e tipo).

Se l'analisi è l'unica soluzione, è anche vero che la spesa elevata è sopportabile solo per aziende e trasformatori di una certa importanza (noi avevamo due trafo da 10 MW 132000/15000 e sei da 1MW 15000/380), per casi meno importanti bisogna fare riferimanto alla documentazione della casa, o chiedere info direttamente a loro.

Inserita:
Il rifasamento automatico da 650kVAR in mancanza di tensione si disinserisce sia per

l'azione del regolatore sia perché i contattori si diseccitano in quanto in genere sono

alimentati da un trasformatore preso a valle del sezionatore generale del rifasamento .

se invece il buco di rete fosse così breve da non disinserire i teleruttori del rifasamento?

Ha proposito di trasformatori ..... risulta logico e opportuno cambiare l'olio al trasformatore, se si ogni quanti anni o che fattori fanno si da effettuare il cambio olio.

noi abbiamo 5 trafo in olio per la BT ed hanno 20 anni e solo 1 di questi ha avuto bisogno di un cambio d'olio.

comunque le verifiche per il PCB dovrebbero essere fatte ogni 2 anni.

Inserita:

Il trafo in resina può "esplodere" per problemi durante la realizzazione dell'isolamento in resina per la presenza di imperfezioni quali bolle d'aria o impurezze nella colata. Cala la rigidità e perdi isolaneto. Con ambienti fortemente inquinati sono sconsigliati.

Quindi il problema potrebbe non essere dovuto ai condensatori.

Dove c'è stata la scarica? Tra gli avvolgimenti? Vedi la scarica all'esterno? Anni del trafo?

I trafi in resina portano il vantaggio di evitare la vasca in olio e tutti i problemi conseguenti all'olio. Vista la taglia del tuo trafo non ci scappi dalla vasca, anche se poi in realta ti bastano un duemila euro per farne una in acciaio inox. Inoltre i trafi in resina sono più grandi a pari potenza. Come taglia per i resina a mio avviso vanno bene con fino alla metà del tuo.

E' possibile vedere la relazione sul guasto.

Ciao a tutti

Inserita:

la relazione è quella del penultimo guasto vecchio di meno un anno dall'ulimo e dice:

oggetto: trasformatore trifase in resina da 1250 kva 15/0.4kv ,dyn11

al rientro in ditta il trafo presenta la fase 1w danneggiata

dalle prove elettriche la fase 1w risulta in corto circuito.

le fasi 1u e 1v sono state sottoposte a prove di isolamento ed alla misura delle scariche parziali con esito positivo.

dall'analisi del guasto si può affermare che c'è stato un cedimento dell'isolamento a causa di una sovratensione esterna(di origine atmosferica o per micro interruzioni di rete) che ha provocato il corto circuito nella fase 1w.

l'ultimo guasto ad occhio è identico a quello descritto sopra.

inoltre dalle analisi delle armoniche risulta una distrosione del 8% del segnale amperometrico.

Inserita:

Se non ti fidi della relazione, non so io mi farei qualche semplice domanda sulle possibili cause.

Tipo sull'atmosferica.

Cosa c'è a monte del tuo trafo? Voglio dire c'è una linea aerea dalla SSE in antenna? Avete un trafo voi AT/MT? Come è' protetto il trafo dalle sovratensioni di origine atm? Mediante scaricatori? Non c'è nulla?

Potresti vedere i livelli di isolamento con cui avete richiesto il trafo?

Comnuque con neutro isolato le sovratensioni sono più alte rispetto al franco a terra.

Scusate l'ignoranza:

cosa centrano le armoniche?

come mai rifasi con diverso valore di tensione?

Inserita:

Quello di utilizzare condensatori con una tensione

nominale maggiore di quella di rete è pratica comune

in quanto si ritengono così piu resistenti ai dannosi

effetti delle armoniche che essendo l'impedenza dei condensatori

inversamente proporzionale alla frequenza hanno come effetto

l'assorbimento anomalo di corrente da parte di questi ultimi

che li può condurre alla distruzione. Ormai è dato per scontato

anche in impianti totalmente privi di armoniche fornire i rifasamenti

con tensione maggiore di quella canonica di 400V

(valore tipici sono 440V ,460V ,550V) , ovviamente

la potenza reattiva varierà di conseguenza con il quadrato della

tensione

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