Piero Azzoni Inserito: 3 febbraio 2005 Segnala Inserito: 3 febbraio 2005 gia' precedentemente alla prescrizione enel originata dalla dk5600 ho avuto modo di usare la protezione 67n su cabine ricevitrici che alimentino in cascata cabine di trasformazione remotein quella tipologia l'esigenza tecnica era chiarissima- interruttore generale (ricevimento enel) con protezioni 50 / 51/ 51n omettiamo le considerazioni relative a 50 & 51 la protezione 51n soddisfava (tecnicamente soddisferebbe ancora) l'esigenza di proteggere la rete enel dal guasto a terra del cliente- scomparto con tv- le partenze linea disponevano (oltre che di 50 & 51) della protezione 67n allo scopo di garantire la selettivita' degli interventi per guasto a terra delle varie partenzeleggendo ora le prescrizioni enel sembra che questa tipologia non sia valida in quanto se devo garantire la protezione 67n sull'utenza enel questa protezione dovrebbe essere riferita al generalema se e' riferita al generale cade quella che era la rgione principale che ci iduceva ad usare la 67n in luogo della 51npotrei, a soddisfazione della dk5600 usare la protezione 67n sul generale e la 51 n sulle partenze perdendo la selettivita'potrei usare la protazione 67n sia sul generale che sulle pertenze, ma mi sembra eccessivoo i dubbio che enel non accetti la tipologia precedentemente descritta perche' e' possibile un cumulo delle correnti di guastoqualcuno ha avuto esperienza (post dk5600) in proposito ?
MASSIMOPC Inserita: 3 febbraio 2005 Segnala Inserita: 3 febbraio 2005 Attualmente l'Enel impone nelle cabine che abbiano un estensione di cavi maggiore di500 metri oppure che abbiano piu centri di trasformazione la presenza del 67N sullaprotezione generale. La 67N (definita da enel solo 67 ) consente di ottenere soglie dicorrente omopolare molto basse mentre con il 51N normale le stesse soglie causerebberoscatti intempestivi dovuti a guasti sulla rete esterna nel caso il contributo della correntedi guasto capacitiva dell'utente fosse prossima al valore di taratura. Quindi allo statoattuale nella maggioranza dei casi si può agire mettendo il 67N sulla protezionegenerale tarandolo secondo quanto ci prescrive enel e sulle partenze mettere il51N. Se queste partenze alimentano linee non molto lunghe (qualche centinaio dimetri) potremo tarare a valori piuttosto bassi il 51N senza timori di scattiintempestivi , un normale 51N tipo il tytronic did m12 si puo tarare da 1 a 50A, nelcaso di una linea molto lunga dovremmo mettere anche lì il direzionaleIl contributo capacitivo per le linee in cavo si ricava dalla formula semplificataIg=0,2xV (kV) x L (km) una linea di 500metri a 15kV dovrebbe fornire0,2x15x0,5=1,5A
Piero Azzoni Inserita: 3 febbraio 2005 Autore Segnala Inserita: 3 febbraio 2005 (modificato) ma e' proprio questo il punto, se metto la 67n sul generale e taro alti i 51n sulle linee cade tutta la teoria (pre dk) sull'opportunita' di usare la 67nche senso a tarare una 51n a "da 1 a 50 A." quando sopra c'e' una 67n tarato a specifica enelnon che voglia contestare la filosofia enel, sostenere la teora sull'uso della 67n e' assolutamente corretto,non lo e' metterla sul generalemi sarebbe piacuto un concetto tipo :quando la rete e' minima basta la 51nquando la rete e' estesa (corretti i 500 m.) bisogna, oltre alla 51n sul generale mettere ANCHE (anche esprime il concetto di aggiunta a qualcosa gia' di per se' valido) le 67n sulle partenze linea, si puo' ommettere la 67n sulle utenze molto vicine (cioe' sui trasformatori di media collocati all'interno della cabina ricevitrice)che poi non e' altro che quello che ha sempre fatto ogni buon progettista ! Modificato: 3 febbraio 2005 da Piero Azzoni
MASSIMOPC Inserita: 4 febbraio 2005 Segnala Inserita: 4 febbraio 2005 Mettere sulle partenze una protezione 51N che non sia selettivacon la protezione generale con montata la 67N non ha alcun sensoio indicavo il campo si taratura di un relé per dire che partendoda 1A si può tarare a valori molto bassi. Anche prima di questa versionedella DK era previsto l'impiego della direzionale ma solo perreti molto estese , oltre i 1600 mt,mentre la 51N era previsto sullepartenze linee superiori ai 60 metri. Prima queste disposizioniandavano bene con le tarature imposte in quanto erano moltoalte, con le basse tarature richieste al giorno d'oggi si è dovutopassare al direzionale che in base al confronto tra tensione residuae corrente riesce a discriminare la direzione del guasto, il normale51N non può fare questo e non consente le tarature richieste a menodi correre il rischio di scattare per guasti che esulano dal nostro impianto, i valori degli angoli dei settori di intervento del direzionalesono tipici dello stato di neutro e visto che in ogni istante per varieesigenze del distributore dovute a manutenzioni o altro questo puovariare il relé conforme deve avere due tarature diverse sempre attive(questo mette fuori gioco i vecchi relé direzionali qualora fosseropresenti su impianti esistenti).Attualmente per le piccole cabine è proprio prevista la sola presenza del 51N in quanto la limitata estensionedell'impianto non pone problemi di selettività. All'Enel non interessacosa facciamo a valle della protezione generale, ci vengono chiesticerti requisiti per non interferire con la sua rete. Sulle partenze lineenella praticamente totalità dei casi potremo mettere il 51N tarandoloin modo che sia selettivo in tempo e corrente con la protezione generale,nel caso di grossi stabilimenti occorrerà mettere il direzionale anche sullepartenze ma nella realtà saranno poi casi molto rari . Nella maggioranzadei casi l'impiego del direzionale ci viene chiesto perché ci sono duecentri di trasformazione posti comunque nella vicinanza del ricevimentoe l'impiego del 51N sulle partenze va piu che bene, anzi se volessimorisparmiare e ci interesasse poco o nulla la selettività potremmo anche ometterela protezione omopolare lasciando che in caso di guai intervenga il generale
Piero Azzoni Inserita: 4 febbraio 2005 Autore Segnala Inserita: 4 febbraio 2005 (modificato) ..... Sulle partenze linee nella praticamente totalità dei casi potremo mettere il 51N tarandolo in modo che sia selettivo in tempo e corrente con la protezione generale .....non non ci capiamo o non capisco io.mi spieghi con un esempio la reale possibilita' di rendere un 51n selettivo nei connfronti di di 67n senza che scatti insensatamente ???secondo me e' praticamente impossibile.nota: ho notato anch'io che l'Enel lo chiama 67 e non 67n comunque e' chiaro a tutti che si sta parlando di un 67n scocciante un simile errore in un documento ufficiale 67 e' un rele' di massima corrente o massima potenza che scatta solo in un senso e' tipico delle situazioni con piu' di una alimentazione in parallelo Modificato: 4 febbraio 2005 da Piero Azzoni
MASSIMOPC Inserita: 4 febbraio 2005 Segnala Inserita: 4 febbraio 2005 (modificato) Se l'impianto lo consentetarandolo a una corrente inferiore del direzionale senzatempo di ritardo intenzionale (ad esempio 1,5A 0,04 secondi)oppure arrivare fino a 2A. Nel caso non sia possibile (linee troppo lunghe)occorre adottare anche sulle partenze il direzionale Modificato: 4 febbraio 2005 da MASSIMOPC
soleilblue Inserita: 4 febbraio 2005 Segnala Inserita: 4 febbraio 2005 Consideriamo un quadro del tipo arrivo enel e due partenze.Prima tu piero lo facevi così 51n sull'arrivo, 67 n sulle due partenze per avere la direzionalità e quindi la selettivtà logica.Ora enel ti chiede anche di avere una 67n sull'arrivo.Devi solo aggiungere una direzionale rispetto a quelle che prevedevi prima.Se vuoi la selettività con sole 51n e più partenze a mio avviso è molto difficile in quanto i valori di guasto sono tutti empirici.Le protezion in partenze devi metterle cronometricamente più basse così la 67n sul generale ti fa da riserva.In definitiva ti tocca mettere una direzionale in più se non ho capito male.
MASSIMOPC Inserita: 4 febbraio 2005 Segnala Inserita: 4 febbraio 2005 Prima il direzionale lo si usava assai raramente, capitava sulle interconnesionidi grossi impianti di cogenerazione o nelle cabine di grossi impianti come gliaeroporti in effetti i valori per cui si tarava l'omopolare erano alti (6A a 15kV)Ora è ineludibile metterlo dove le prescrizioni lo prevedono. Una soluzionemolto usata per chi vuole risparmiare è mettere a valle dell'int. generalesulle partenze linee dei normali relé differenziali (tipo Dossena e similari)una soluzione non molto elegante ma assai economica, cosi si ha l'arrivolinea con TA TV e direzionale e le partenze per cabine di trasformazionecon interruttore con relé integrato e relé differenziale , così fanno in tanti visto che a valle del dispositivo generale si ci può comportare come megliosi crede, per il risparmio a volte c'è chi sostituisce l'interruttore con rele integrato con un sezionatore con fusibili a cui si abbina il differenziale, sulla trasformazione poisi mette un sezionatore sottocarico solo per il sezionamento e l'accesso altrasformatore ma in caso di guasto si va a cambiare i fusibili nella cabina di ricezione Sono soluzioni che lasciano un attimo perplessi ma ormai per compensare l'aggravio di costi imposto dalla nuova Dk si agisce cosi
MASSIMOPC Inserita: 6 febbraio 2005 Segnala Inserita: 6 febbraio 2005 Per chiarire quanto detto in precedenza faccio un esempio. Se avessimouna cabina che alimenta varie cabine di trasformazione dovremmo metteresul dispositivo generale il 67N secondo quanto prescrive la direttiva.Ammettendo di avere uno sviluppo della rete dell'utente totale di 600 mtavremo una corrente di terra che dal ns impianto puo alimentare un guastoesterno di 20x0,6x0,2=2,4A alla tensione di funzionamento a 20kV. La situazione piu critica l'avremo sul cavo in partenza di lunghezza maggiore che ammettiamo sia di 250 mt , la relativa corrente sarà di 1A, talevalore sarà quello sotto il quale non dovremo tarare il ns.51N in partenza.Enel sul dispositivo generale ci farà tarare - 67.1 con Io=2A Vo=6V ANGOLO Vo/Io 61-257 tempo 0,23 secondi- 67.2 con Io=2A Vo=2V ANGOLO Vo/Io 60-120 tempo 0,09secondi- 51N 150A tempo istantaneo La nostra linea in partenza piu lunga la tareremo a 1,7-1,8A con tempo di 50ms, le altre se vogliamo possiamo tararle a valori piu bassi.
soleilblue Inserita: 9 febbraio 2005 Segnala Inserita: 9 febbraio 2005 Io ho sempre dei dubbi sul neutro isolato nel senso che alla fine tutte le consideraizoni che si fanno valgono nel caso di guasto a terra del cavo tipicamente.Per esperienza possa dire che avevamo un impanto con corrente di guasto totale nel punto dove c'è stato il guasto pari a circa 180 A, una persona è rimasta attaccata (fortunatamente è rimasto viva) la corrente d'intervento è delle protezioni è stata pari a 5 A.In molti casi infatti scatta addirittura la riserva con la 59Vo.Per cui tutte le varie considerazioni sulla selettività a mio avviso servono poco a nulla per la sicurezza delle persone infatti si considerano sempre dei guasti franchi a terra.Noi come tarature facciamo più la selettività cronometrica che la amperometrica, la amperometrica la mettiamo al minimo possibile in maniera da avere sempre l'intervento indipendetemente dalla lunghezza delle varie linee.
MASSIMOPC Inserita: 12 febbraio 2005 Segnala Inserita: 12 febbraio 2005 Mi sfugge il senso delle tue parole. La DK5600 non ha nulla a chevedere con la sicurezza delle persone. La sicurezza dellepersone dalle tensioni di contatto si dovrebbero otteneredemensionando l'impianto di terra in modo tale che considerandoi tempi di intervento e la corrente di guasto comunicati nonsi superino i valori della curva di sicurezza tensione - tempo
soleilblue Inserita: 24 febbraio 2005 Segnala Inserita: 24 febbraio 2005 Ma in effetti non centra nulla con la DK.Il mio problema era un altro, più a livello di logica di protezioni. lavoro per un'azienda dove fortunatamente il costo se opportunamente giustificato tecnicamente non è un problema almeno quando si parla di sicurezza.Non parlo di sicurezza per le tensioni di contatto parlo di sicurezza contro le correnti.Col neutro isolato a mio avviso c'è poco da scerzare, in quanto non avendo la resistenza come nel caso di neutro su R che ti fissa la corrente di guasto, la corrente potrebbe assumere dei valori molto più bassi di quelli calcolati empiricamente con le norme.Qundi valori che non fanno intervenire le protezioni ma sono pericolose per le persone.Volevo solo avere un'opinione al riguardo.
andrea1 Inserita: 25 febbraio 2005 Segnala Inserita: 25 febbraio 2005 Ciao forse la domanda iniziale è mal posta.Il coordinamento viene fatto dal distributore assieme all'utilizzatore, e la soluzione viene trovata da entrambi in ottemperanza alla dk.Attualmente mi risulta che ci siano solo problemi di tempi, non di tipi di protezioni, quindi ti consiglio di rivolgerti all'ufficio enel all'enel di competenza della tua area (l'enel ha infatti una o più persone dedicate a questi problemi in ogni regione), spiegandogli il problema e loro ti metteranno in contatto con chi di dovere per la soluzione. Hope this helps ...
MASSIMOPC Inserita: 26 febbraio 2005 Segnala Inserita: 26 febbraio 2005 Oltre a un problemi di tarature è anché un problema di protezioni, unaprotezione per essere accettata come protezione generale deve esserecertificata da un laboratorio accreditato come conforme alla dk (vedipunto 6.2.2) garantendo che gli errori limite sianorispondenti paragrafo 7 all.PG per tutti i campi di taratura delrelè (allegato PG paragrafo 4.3.2). Senza tale documentazione l'Enelnon dà tensione , non si possono montare le protezioni che vogliamoanche se i campi di taratura fossero ugualmente coperti da unaprotezione alternativa, a valle del punto di consegna invece facciamocome ci pare La protezioni dalle correnti di guasto per la loro pericolositàsulle persone è in funzione delle tensioni di contatto e di passoche si stabiliscono con la loro dispersione. Se una corrente di guasto a terra è limitata , una bassa resistenza del dispersore limita la tensionedi terra a valori non pericolosi. A seconda del tipo di impianto (TT , TN, imp. di terra unico o separato) si seguono le indicazioni dellaguida cei 11-37 per progettare la terra come da 11-1
MASSIMOPC Inserita: 27 febbraio 2005 Segnala Inserita: 27 febbraio 2005 Le protezioni che prevedono solo il 50-51-51N possono esseresimili , le protezioni certificate e quelle che non lo sono possono averepiu o meno le stesse caratteristiche (alla fine solo l'omologazione fà la differenza in taluni casi) mentre quelle che prevedonoil 67N hanno peculiarità piu specifiche non riscontrabili nei vecchi relé direzionali , il fatto di avere due sogliee la terza per il doppio guasto a terra con valore cosialto sono situazioni che hanno portato a predisporre a volte modificheai relé esistenti fino a quel momento per soddisfare tali esigenze. L'incaricato enel chiede sempre il certificato di conformità della protezione
MASSIMOPC Inserita: 2 marzo 2005 Segnala Inserita: 2 marzo 2005 A essere categorici si rischia di essere smentitio di dire inesattezze come è accaduto a meLa selettività almeno cronometrica non è affatto certa come pensavo infattiil delta che deve esserci tra i due relé deve essere almeno di 150-180msper avere questo bisogna chiedere a enel di aumentare i tempi di interventosul direzionale altrimenti la selettività è sicura solo per guasti a terra nonfranchi e con grande impedenza verso terra, in caso di guasto con bassa impedenzavisti i tempi non è assolutamente certa, però mettendo l'omopolare sullepartenze anche se questo interviene insieme alla protezione generalesi ha subito la segnalazione della linea guasta e la sua presenza non èdel tutto inutile
MASSIMOPC Inserita: 3 marzo 2005 Segnala Inserita: 3 marzo 2005 All' ing. responsabile del servizio tecnico della Thytronic che conosco (eravamo in classe insieme all'itis) ho chiesto lumi per realizzare selettivitàcon tempi di intervento bassisimi , il sistema sarebbe quello attraversola selettività logica (quello che prima si chiamava filo pilota) , i tempidi intervento in questo caso possono essere ravvicinatissimi, però con tempimolto molto vicini mi è stato detto che le cose funzionano certamente bene in laboratorio magari negli impianti reali poi si verifica qualche problemacerto che per avere la selettività logica occorrono tutti relé della stessafamiglia capaci di dialogare tra loro e i costi non sono proprio contenuti
MASSIMOPC Inserita: 19 marzo 2005 Segnala Inserita: 19 marzo 2005 In questi giorni mi sono documentato sulla difefrenza tra irelé differenziali di media e di bassa tensione che peròtalora per ragioni di risparmio vengono utilizzati anche inmedia. I relé sono concettualmente simili dal punto di vistafunzionale però esiste tra loro una differenza sostanziale rappresentata da una norma (iec 60255) che prescrive le prove di immunità e quant'altro a cui devono essere sottoposti i relé di media, il superamento di tali prove comportaun grado di affidabilità tra i due tipi di relé assolutamenteincomparabile. Attualmente la differenza tra il riuscirea vendere una cabina si riduce a qualche centinaio di euroe nessuno tiene conto di questi fattori, interventiintempestivi e immotivati futuri non vengono consideratipur di ripsarmiare al momento 100 o al massimo 200 euro
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