gap51 Inserito: 8 dicembre 2005 Segnala Inserito: 8 dicembre 2005 Uno stabilimento enologico alimentato dalla rete pubblica a 20 kV subisce frequenti (4-5 volte al giorno) malfunzionamenti per buchi di tensione. Posso rimediare con gli UPS per ciò che riguarda gli uffici ed il sistema di controllo temperature, ma i costi salgono notevolmente per la linea di imbottigliamento ed il cliente protesta. La frequenza degli eventi può dipendere dalla posizione del punto di allacciamento nella rete? Se sì come? Da un punto di vista contrattuale esiste un numero massimo di eventi "buchi di tensione" che l'utente allacciato in MT è tenuto a tollerare? Oppure l'utente deve pagare senza recriminazioni l'energia di pessima qualità che l'ENEL gli vende? In definitiva non si tratta di commercializzazione di un prodotto difettoso? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermiFranco
Mario Maggi Inserita: 8 dicembre 2005 Segnala Inserita: 8 dicembre 2005 Caro gap51, ci sono diversi tipi di contratto, bisogna vedere che clausole ci sono in quella zona specifica. Non precisi se sei alla fine di una lunga linea in collina o una citta' .... troppe variabili! Scrivi ...Di soluzioni ce ne sono diverse, tecniche e legali. Ciao Mario
Faust Inserita: 8 dicembre 2005 Segnala Inserita: 8 dicembre 2005 In azienda abbiamo un problema simile a quello di gap51, frequenti buchi di corrente (di pochi secondi, ma anche 20 al giorno) quando le condizioni meteo sono instabili (pioggia e temporali).La fornitura dell'enel è, però, in bassa tensione e abbiamo un contratto da 50KW. Il problema dei buchi è tollerabile dagli uffici, ma in officina causa l'interruzione di lavorazione meccaniche dei cnc e delle altre macchine. Se poi succede durante un cambio utensile non ti dico le imprecazioni...L'azienda è nella zona industriale di un paesino di + di 15.000 abitanti (non eccessivamente piccolo insomma) ed a appena 10km dalla città, non ritengo quindi che sia una zona disagiata.Possiamo fare qualcosa x obbligare l'enel a garantire una migliore qualità della fornitura?P.S. stiamo valutando, x esigenze di assorbimento, di passare alla fornitura a 20KV, ma le altre fabbriche della zona che già hanno la linea a 20KV lamentano gli stessi nostri problemi.Grazie a tuttiCiao
Del_user_23717 Inserita: 8 dicembre 2005 Segnala Inserita: 8 dicembre 2005 Allora mi consolo.... è una cosa più frequente di quanto immaginassi, per questo stesso problema avevo già scritto quì e quì.
MASSIMOPC Inserita: 8 dicembre 2005 Segnala Inserita: 8 dicembre 2005 Enel si impegna ad alimentare il cliente di Media Tensione con una qualità dell'energia conforme allanormativa Cei EN 50160. Tale norma è alla seconda edizione datata marzo 2000, io non ho a disposizionetale pubblicazione , tempo fà però avevo riportato in modo sommario in un post del forum le caratteristiche che doveva avere l'alimentazione secondo la prima edizione della norma del 1995 (le avevo desunteda un documento enel del 1998) Le riporto di nuovoFrequenza 50Hz +/- 1% per il 95% di una settimana 50Hz +4/- 6% per il 100% di una settimanaTensione +/- 10% per il 95% di una settimanabuchi di tensione (10ms -1 min.) da alcune decine a 1000/anno(durata < 1secondo e profondità minore del 60%)interruzioni brevi (durata minore 3 minuti) da alcune decine a molte centinaia/anno (il 70% durata inferiore al secondo)interruzioni lunghe accidentali > 3minuti 10-50 annoImmagino che la norma attuale abbia migliorato questo quadro desolante , però vedendo la precedenteedizione della norma non c'è da aspettarsi molto . Anche le successive delibere dell'autorità dell'Energia,considerano interruzioni che permettono di accedere ai rimborsi , black out dai tempi molto lunghi(maggiori di 3 minuti mi pare , ma vado a memoria potrei sbagliare) Quindi se ,norma aggiornata alla mano, Enel rispetta i parametri imposti non si può contestare nulla , l'unicasoluzione è prendere iniziative (probabilmente costose) per avere una qualità dell'energia piu alta
adross Inserita: 14 dicembre 2005 Segnala Inserita: 14 dicembre 2005 Nella stragrande maggioranza dei casi le utenze degli utenti finali sono alimentate con una sola linea elettrica finale che fa capo ad un sistema più o meno complesso di reti di distribuzione. L'energia elettrica dalla generazione all'utente finale ha un percorso complesso e soggetto a molteplici fenomeni di disturbo e interruzioni micro e macro a seconda dei casi. Questi fenomeni non sono misteriosi ma tranquillamente noti a tutti i tecnici del settore. Qualsiasi elettrotecnico ed elettronico non può agire pensando che il fenomeno non esista o sia colpa solo di qualcuno ma è insito nella tecnica del settore energetico dalla produzione al consumo. Le interruzioni più o meno brevi indicate da MASSIMOPC sono quelle che l'ente erogatore ritiene cautelative per l'esercizio della rete elettrica e che rispecchiano l'esperienza di esercizio. Non possiamo ad esempio pretendere una distribuzione in cavo a livello nazionale per evitare le perturbazioni atmosferiche.Per quanto riguarda eventuali rimborsi per la mancata produzione, questi possono essere presi in considerazione solo qual'ora si evidenzino situazioni palesemente dolose di esercizio.Non credo ci possano essere rimborsi riferiti ad una qualità dell'energia superiore alle caratteristiche normalmente trasmissibili a livello nazionale. Nessuno accetterebbe di produrre e trasportare energia ai prezzi attuali con una qualità non ottenibile dal sistema attuale.In una situazione di black out, un direttore di azienda è comunque responsabile della produzione, delle macchine e sopratutto della sicurezza della propria azienda e deve munirsi di dispositivi idonei a minimizzare il danno anche per mancanza di energia elettrica.
Mario Maggi Inserita: 3 febbraio 2006 Segnala Inserita: 3 febbraio 2006 Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermiNon precisi se sei alla fine di una lunga linea in collina o una citta' .... troppe variabili! Scrivi ...Ciao Mario
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