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Pericolosita' Della 380V A Confronto Con La 220V


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Inserito:

Ciao a tutti :) un giorno mi trovai a parlare con un ingegniere elettrotecnico sull'elettricita' e i suoi pericoli e capito' di confrontare la pericolosita' della tensione 220v con quella da 380v.Mi disse che per l'uomo é piu' pericolosa la 220v perche' tira verso di se mentre la 380v ti respinge e poi disse che era meno pericolosa(la 380v)perche' all'aumentare della tensione diminuisce l'amperaggio :blink: Io non sono un esperto e si capisce e per questo non misi in discussioni le sue affermazioni pero' chiedo a voi una delucidazione a riguardo ;) Vi ringrazio anticipatamente,a presto.


daniele stefanini
Inserita: (modificato)

Michele77,

sei sicuro di avere parlato con un ingegnere elettrotecnico ?

Come rappresentante della categoria mi sembra alquanto strano ciò che il tuo amico ha detto....io non sono un esperto di sicurezza elettrica ma ho comunque appreso i fondamenti durante i vari cosri all´Università...

Che vuol dire "tira verso di sè" ?

Il rischio dovuto al contatto è relativo alla tetenizzazione dei muscoli, ovvero alla incapacità di compiere movimenti volontari e quindi di rilasciare la parte in tensione. Anche il cuore si composta nello stesso modo e si rischia la fibrillazione e - quindi - l´arrestro cardiaco

Non si può porre una barriera tra 220 e 380 (che comunque sono 230 V e 400 V) e dire che una è più o meno pericolosa dell´altra....

Tra l´altro per un contatto diretto tra mano e fase in un sistema TT le condizioni di folgorazione sono esattamente le stesse.....ovvero si è sottoposti alla 230 fase/terra anche se la fornitura è trifase.....

Semmai si deve considerare il livello e il tipo di protezione adottata , il percorso di richiusura della corrente (ovvero ilö tipo di sistema), l´umidità del terreno e delle mani, l´abbigliamento tipico che si potrebbe avere durante il contatto (esempio : piscina !!!!) etc etc etc....

Daniele

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E`molto buffo il fatto che l´ingegnere - parte di una categoria già tartassata - venga talvolta rappresentato (anche lui ingiustamente) come il carabiniere delle barzellette.

Sicuramente non macheranno gli esempi negativi.

Tuttavia, siccome è una figura considerata "alta" e ha studiato è divertente immaginarselo come incompetente e deve sudare sette camicie per dimostrare le proprie capacità.... !!

E poi INGEGNERE si scrive senza "i" !! :P

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Modificato: da daniele stefanini
Inserita:

Sono solo i soliti discorsi fatti a vanvera, per sentito dire o perché la tradizione vuole che sia così. Una leggenda metropolitana.

Discorsi che non hanno nessun fondamento tecnico. Discorsi che posso capire quando vengono fatti da chi non ha conoscenze in materia.

Fatti da un ingegnere elettrotecnico mi fanno dubitare fortemente sulla preparazione di tale ingegnere.

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)
  Quote
Mi disse che per l'uomo é piu' pericolosa la 220v perche' tira verso di se mentre la 380v ti respinge

E' vero che le "basse" correnti (quindi le "basse" tensioni) provocano l'appiccicamento alle parti in tensione dell'infortunato per tetanizzazione, mentre questo fenomeno non accade per correnti più elevate. Infatti per correnti elevate, di solito, si muore per ustione. Non per asfissia o per fibrillazione ventricolare come avviene per correnti minori.

Tuttavia difficile è affermare che il valore ove si ha questo cambiamento di effetto è situato proprio fra 220 V e 380 V.

Infatti ciò che conta è la corrente di elettrocuzione, che a sua volta dipende dall'impedenza di elettrocuzione che è molto variabile e a priori incognita.

Ovviamente tutto ciò vale per un contatto diretto bipolare, perchè con un contatto unipolare (fase terra) la tensione è la medesima 230 V.

  Quote
poi disse che era meno pericolosa(la 380v)perche' all'aumentare della tensione diminuisce l'amperaggio

Questo non ha senso. In caso di contatto, in prima approssimazioni restano costanti le impedenze in gioco, non la potenza dissipata! Quindi all'aumentare della tensione aumenta anche la corrente. Non si può confondere il dimensionamento di un cavo con un incidente elettrico.

Modificato: da Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)
  Quote
Tuttavia, siccome è una figura considerata "alta" e ha studiato è divertente immaginarselo come incompetente e deve sudare sette camicie per dimostrare le proprie capacità.... !!

Caro Daniele perchè ti irriti?

Il messaggio iniziale di questa discussione non è un attacco alla categoria degli ingegneri, semmai è l'ingegnere citato che deprime la categoria.

Ti posso assicurare che in 40 e più anni di attività nel campo dell'elettronica ed automazione di castronerie simili, ed anche più eclatanti, ne ho ascoltate a bizzeffe da tuoi colleghi.

Come in tutte le categorie, classi sociali, professioni, etc. esistono ingegneri capaci e preparati ed ingegneri incapaci, impreparati ed anche alcuni imbecilli.

In genere più sono imbecilli, più sono spocchiosi. Mentre un manovale imbecille è solo un imbecille che fa il manovale, un ingegnere imbecille pretende di fare l'ingegnere (ma questo vale anche per i periti, i geometri, i medici, gli avvocati e qualsiasi altra categoria), quindi spargerà le sue idiozie come verità riveleta.

Considera anche che nelle aziende di dimensioni medio grandi, quando di ingegneri non ce ne erano tanti come oggi, era invalso l'uso di assegnare comunque una qualche responsabilità anche ad ingegneri incapaci (spirito di casta? :) ). Inoltre certe posizioni gerarchiche, sempre in certe aziende, potevano essere occupate solamente da ingegneri.

Questi fatti hanno prodotto quel tipo di mentalità che porta a stigmatizzare maggiormente, anche con palese perfidia, gli errori e gli "svarioni" di questa categoria.

A questo proposito ti racconto un aneddoto su un collega di una grande azienda IRI (il fatto risale a oltre 20 anni addietro).

Un operaio domanda ad un ingegnere: "Scusa Enrico, ma tu sei veramente ingegnere?" Risposta: "Si, perchè?". Controrisposta: "Sei così bravo e capace che non mi sembravi un ingegnere!"

Ti garantisco che questo colloquio è avvenuto realmente e ne sono stato testimone diretto. :)

Questo da utente; come moderatore mi "auto bacchetto sulle dita" per il lungo OT

Modificato: da Livio Orsini
  • 3 weeks later...
Inserita:

Sul "tira o respinge" : l'ho sentita spesso anch'io questa storia e credo si basi sul fatto che nel caso si entri in contatto con tensioni piu' basse si tenda ad aver reazioni piu' lente mentre all'opposto si reagisca in modo fulmineo, a patto di riuscirci.

Poi certo la reazione dipende da molti fattori, da dove sia il punto di contatto (distanza dal cuore/cervello/...) da quanto sia sia sudati e quindi +/- conduttivi, dalla tesnione punto-terra.

L'ultima e unica "botta" seria che mi ricordo d'aver preso successe circa 20 anni fa, controllando degli stati logici su delle schede non mi accorsi che il gomito andava a toccare la morsettiera trifase del primario di un trafo (380V), mi beccai due fasi e rimasi rinco per un giorno intero...

Afosa serata estiva, in maglietta....

Take care !

Inserita:

La 380V è pericola la 220V no. I muratori ne sono convinti ignorando che per beccarsi un colpo di 380 occorre toccare contemporaneamente due fasi, cosa un pò difficile, il morto ci scappa toccando una sola fase mentre si lavora con l'impastatrice con sandali e piedi umidi nell'acqua che traborda nell'impasto e belli sudati. Il massimo per finire al cimitero.

leggenda metropolitana che sento spesso...assieme al paletto di terra infilato in un didone di platica pieno di acqua

Con la 220V (esempio) hai a disposizone una corrente di 10A con la 380 di meno...magari 8A...ma per morire ne bastano 0,1A.

(accetta l'esempio che vuol dire che in entrambi i casi la corrente è superiore a quella mortale.

Il tira e respinge è una condizione psico-fisica con un fondamento di verità. Servirebbe un disegnino...se tocchi il filo con il dorso della mano la corrente (e non il cervello) agendo sul nervo del braccio fà ritrarre il braccio verso di tè. Ecco la leggenda/verità che respinge. Se invece tocchi il filo con il palmo, e quindi hai palmo, filo,corpo ottieni lo stesso risultato...il braccio tende sempre a ritrarsi ma di mezzi c'è il filo e quindi "attira". Da qui l'uso di non pochi elettricisti di: staccare il contatore, controllare strumentalmente se c'è fase e....accostare le nocche della mano.

a memoria dai tempi di scuola la cui morale ultima era che non si lavora sotto tensione se non con criteri di sicurezze

Inserita:

Scusate la mia ignoranza.Stiamo parlando delle basse tensioni.Io credo,che si debba parlare di correnti,e non di tensioni.Almeno quando si parla di pericolosità della corrente elettrica.

Ad ogni modo, la curva di pericolosità,è funzione del tempo e della corrente.Quindi,per le bassi tensioni si possono sopportare (teoricamente) 10 ma all'infinito e 100 ma per un secondo.

Spero do non avere scritto vaccate. :lol:

Inserita:

In varie occasioni ho sentito parlare di questi argomenti dicendo che quello che uccide è sempre la corrente e non la tensione. A livello teorico per quelli che capiscono qualcosa sulla corrente elettrico è verissimo. A livello pratico e per il 95 % della popolazione lo considero un discorso sbagliato e, anzi, molto pericoloso. Faccio un esempio. Io dovrei avere paura della batteria di una macchina.... (12V di tensione e può fornire fino a 75-150 A hora). Invece no, perché la corrente che passerà per il corpo di un essere umano sarà molto bassa in quanto è calcolata come 12V diviso la resistenza del corpo umano.

In conclusione, la pericolosità la devo vedere nella tensione perché più alta è la tensione più alta sarà la corrente che passerà attraverso il mio corpo. Parlare di pericolosità della corrente non ha senso per chi non ha studiato un minimo l'elettricità.

Facendo un altro esempio è come se mi affaccio ad un burrone e qualcuno mi dice: Non avere paura dell'altezza del burrone perché l'altezza (tensione) non uccide, quello che uccide è il colpo quando tocchi il pavimento.

Dunque: IL PERICOLO E' NELL'ALTA TENSIONE

questo è il concetto da diffondere tra il pubblico in generale

Saluti

Benny Pascucci
Inserita: (modificato)
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Parlare di pericolosità della corrente non ha senso per chi non ha studiato un minimo l'elettricità.
Eccomi....dico la mia....un po' di elettrotecnica l'ho studiata..... :rolleyes:

Al di là delle varie leggende metropolitane:

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per l'uomo é piu' pericolosa la 220v perche' tira verso di se mentre la 380v ti respinge
  Quote
era meno pericolosa(la 380v)perche' all'aumentare della tensione diminuisce l'amperaggio

etc etc........

Prima di vedere quali sono le certezze, mi piace fare una considerazione, questo anche allo scopo di non far passare dei messaggi che potrebbero essere fuorvianti.

Anche questa branca dell'impiantistica, nota come sicurezza elettrica, si basa su una delle leggi fondamentali dell'elettrotecnica: la legge di Ohm: V=R*I

A fronte di una causa, costituita dal forzamento V, ai capi di una resistenza R, come effetto avrò la circolazione di una corrente I. E' ovvio che se R è la resistenza del corpo umano, a fronte di una tensione di contatto V, I sarà la corrente che attraverserà il malcapitato o il fortunato a seconda dei casi.

Dire che:

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IL PERICOLO E' NELL'ALTA TENSIONE

addirittura in maiuscolo, è fuorviante.... :(

Ciò che è pericoloso per l'uomo è la coppia: (intensità della corrente che lo attraversa, tempo di attraversamento), assieme ad altri fattori non meno importanti: natura della corrente (continua o alternata), frequenza, massa corporea della persona, stato di salute, sesso.

Sulla base di queste considerazioni sono state elaborate delle curve di pericolosità che riportano in ascissa il valore della corrente e in ordinata il tempo di attraversamento. Si individuano anche le quattro zone: 1, 2, 3, 4

Orbene, in base al valore dell'intensità di corrente il fatto che sto in una delle quattro zone dipende dal tempo di attraversamento. Ovviamente ci sono dei valori soglia che, a qualsiasi sia il tempo di attraveramento, non mi faranno mai superare una zona.

Chiedo a thinking che senso ha la domanda:

  Quote
Io dovrei avere paura della batteria di una macchina.... (12V di tensione e può fornire fino a 75-150 A h)
Secondo me nessuno, anche in considerazione del fatto che il secondo parametro non è il valore di corrente della batteria, ma un qualcosa che ci informa circa l'energia che ne posso tirare fuori.

Poi ci si può divertire e si possono disegnare e lo si fa le curve tensione-tempo di applicazione, ove ovviamente la tensione è la tensione di contatto Vc, ottenendo le cosiddette curve di sicurezza, dalle quali vengono fuori i due valori di tensione di contatto limite non pericolose:

Vc=50 V in condizioni ordinarie (luoghi interni e asciutti)

Vc= 25 V in condizioni particolari (luoghi esterni, umidi, bagnati o ad uso medico)

Alla luce di queste considerazione: definireste 25 V o 50 V un'alta tensione?

Eppure questi sono i limiti di sicurezza da rispettare!

Modificato: da Benny Pascucci
Inserita:

Nel parlar comune si fà sempre riferimento alla pericolosità della corrente, difatti chi non è adetto ai lavori non conosce neppure il termine tensione, quantunque è appunto la quantità di corrente ed il tempo di contatto che stabilisce la pericolosità insieme alla resistenza del corpo umano, per cui ciò che non è pricoloso per un uomo può ben esserlo per un bimbo di due giorni, umido d'acqua ed appoggiato su un tavolo di ferro ( :ph34r: che esempiaccio!!!).....

Anche una batteria d'auto 12V è pericolosa.Cambia il pericolo. Un'arco voltaico che scocca mentre si hanno gli elettrodi vicino agli occhi non è il massimo....ed infatti non è un caso che per gli elettrici le lenti a contatto sono sconsigliate. L'ignoranza su tutto ciò finora scritto è comprensibile per un non adetto ai lavori.....ma per chi maneggia fili elettrici....forse 4 ore di lezione all'ultimo anno su pericoli e prevenzione ci starebbe bene.

del_user_56966
Inserita: (modificato)

Posso rimanere allibito !!??

Sono allibito!... :lol:

Ancora qui siamo...!

Batterie, differenza di potenziale tra 220V e 380V ecc...

Forse c'è un equivoco di fondo la corrente pericolosa non è quella stoccata nella batteria fosse anche 150-300 Ah

ma per corrente si intende quella che attraversa il corpo umano e non può essere più alta di 30 mA

su questo incidono fattori proporzionali come il tempo di contatto, l'intensità di corrente ecc..

è chiaro che per diventare pericolosa per noi ci saranno dei fattori avversi, basso isolamento delle scarpe, contatto diretto verso massa

e quant'altro ma indistintamente dalle cause quello è il limite oltre il quale il corpo umano comincia a subire danni dalla corrente, danni

che sono proporzionali come dicevo all'intensità e al tempo di contatto..

Quello che era forse il motivo di discussione tra Michele e l'Ing. era il tipo di corrente infatti la differenza tra la corrente continua e quella

alternata sta nel fatto che la continua una volta in contatto con la pelle non viene rilasciata e non provoca particolari atteggiamenti nella

persona che la subisce, potreste essere vicini e non accorgervi che il vostro collega e in stato di folgorazione... :blink:

mentre la corrente alternata passando per lo zero e invertendosi permette il rilascio e la persona che la subisce si agita come se fosse

sopra un vibratore!... quindi questo tipo di contatto è facilmente visibile!

Ps: se un collega dovesse rimanere a contatto con la corrente non staccatelo mai con le mani, ma sempre in un modo alternativo, una

energica spallata, usando un utensile isolato (legno, plastica ec..) in caso contrario potreste rimanere voi stessi folgorati!

Esperienze di vita!!... ;)

Modificato: da alen
Benny Pascucci
Inserita: (modificato)
  Quote
ma per corrente si intende quella che attraversa il corpo umano e non può essere più alta di 30 mA
Non è proprio così.....se guardi la curva di pericolosità, anche 30 mA, può essere innocua, pericolosa, mortale.

Il fattore discriminante è sempre il tempo di attraversamento:

se t<=400 ms ti trovi in zona 2, che assieme alla zona 1 non è pericolosa;

se t>400 ms ti trovi in zona 3 ove si verificano fenomeni patologici non così eclatanti come quelli della zona 4 (fibrillazione cardiaca), ma ugualmente pericolosi: tetanizzazione dei muscoli, difficoltà di respirazione, leggere ustioni, leggeri disturbi cardiaci.

Il limite non è quel 30 mA da te indicato.

La soglia di corrente sempre pericolosa, indipendentemente dal tempo di attraversamento è: 200 mA.

L'attraversamento di correnti di tale intensità è pericoloso a prescindere dal tempo di contatto, provoca sempre effetti dannosi, infatti bastano 10 ms e sei già in zona 3.

  Quote
forse 4 ore di lezione all'ultimo anno su pericoli e prevenzione ci starebbe bene.
Personalmente dedico all'argomento molto più delle 4 h da te citate e non solo all'ultimo anno, ma poi capita che lo studente nel campo lavorativo si fidi più del "masto" che delle mie parole.... :(

  Quote
se un collega dovesse rimanere a contatto con la corrente non staccatelo mai con le mani, ma sempre in un modo alternativo, una energica spallata, usando un utensile isolato (legno, plastica ec..)
Eviterei la spallata..... Modificato: da Benny Pascucci
Inserita:

Mi sembra che cominciamo a non capirci perché diamo significato diverso a le stesse parole.

(per l'Ing.Benny)

La frase: IL PERICOLO E' NELL'ALTA TENSIONE l'ho sicuramente formulata male.

Intendevo dire in generale: Più alta è la tensione più aumenta il pericolo. Questo come linea di massima. Poi si possono approfondire gli argomenti in casi specifici.

Ciao

Benny Pascucci
Inserita:
  Quote
Mi sembra che cominciamo a non capirci perché diamo significato diverso a le stesse parole.
Per questo si sicute, ma non è vero che non ci si capisce.

  Quote
La frase: IL PERICOLO E' NELL'ALTA TENSIONE l'ho sicuramente formulata male.
Già

  Quote
Più alta è la tensione più aumenta il pericolo. Questo come linea di massima.
Sono d'accordo su questa formulazione, purchè sia considerata già alto un valore di tensione di contatto che ecceda quello limite, 25 o 50 V a seconda dei casi.
Inserita:

Buongiorno a tutti, ho letto con interesse la discussione, e vorrei spezzare una lancia in favore della "leggenda metropolitana", non tanto nel discorso della pericolosità della tensione/corrente 380 V o 220 V, quanto al discorso che "attrae e respinge": ho sempre saputo, anche per esperienze dirette di persone a me molto vicine (familiari), che se ti cade, per esempio, una chiave inglese tra una barra di fase e una di neutro, è probabile che ti ritrovi oltre alle protezioni intervenute, anche la chiave "saldata" ad una barra. Se lo stesso incidente fosse avvenuto su due barre di fase, è possibile che la chiave, oltre a far scattare le protezioni, faccia pure un salto. In poche parole il corto tra fasi è praticamente "esplosivo". Ripeto, oltra al sentito dire,ciò mi è stato riferito da persona a me molto vicina e che ha avuto l'esperienza.

ciao

Luca Bettinelli
Inserita:

Il discorso attrae e respinge non si applica alle chiavi che cadono sulle fasi, ma si applica agli arti superiori umani (braccia) ed è un fenomeno provocato dai muscoli.

Se la muscolatura si paralizza si rimane attaccati se la muscolatura al contrario si contrae l'arto viene a staccarsi dalla parte in tensione e quindi si dice che si viene respinti, questa differenza di comportamento degli arti dipende dalla corrente circolante nei muscoli al momento del contatto con le parti in tensione, maggiore è la corrente e maggiore è l'effetto repulsione.

Ad esempio toccando la 110V (esperienza personale) gli arti rimangono paralizzati mentre toccando la 380V (sempre esperienza personale) gli arti si contraggono e ci si stacca dalla parte in tensione.

Benny Pascucci
Inserita:
  Quote
mentre toccando la 380V (sempre esperienza personale) gli arti si contraggono e ci si stacca dalla parte in tensione.
Cavolo Luca, ma sei un miracolato..... :lol:

Mi spieghi come hai fatto a toccare la 380? Hai preso due fasi diverse in mano contemporaneamente?

Inserita:

di preciso cosa hai provato quando hai toccato la 110 o la 380?

una diversa da quella specie di vibrazione?

Carlo Albinoni
Inserita:
  Quote
di preciso cosa hai provato quando hai toccato la 110 o la 380?

una diversa da quella specie di vibrazione?

molto dipende dalle impedenze, che sono molto variabili

Inserita:

:unsure: salve a tutti, anchio sono daccordo con dak 71, sul discorso che la 380v e esplosiva,esperienza personale, mentre sostituivo un magnetotermico in tensione. Causa (ingegnere imbecille)., ed io piu' imbecille perche le ho dato ascolto.

Non succedera' piu' potete contarci. :o:o

Luca Bettinelli
Inserita:
  Quote
Mi spieghi come hai fatto a toccare la 380? Hai preso due fasi diverse in mano contemporaneamente?

Ho messo una mano sui morsetti di fase scoperti dentro un armadio di una macchina, stessa cosa con il 110.

  Quote
di preciso cosa hai provato quando hai toccato la 110 o la 380?

una diversa da quella specie di vibrazione?

Con la 110 mi sono sentito il braccio paralizzato ed un forte formicolio, sono riuscito a staccarmi sedendomi a terra, con la 380 ho sentito una botta sul braccio ed un forte stordimento.

Inserita:
  Quote
una chiave inglese tra una barra di fase e una di neutro, è probabile che ti ritrovi oltre alle protezioni intervenute, anche la chiave "saldata" ad una barra. Se lo stesso incidente fosse avvenuto su due barre di fase, è possibile che la chiave, oltre a far scattare le protezioni, faccia pure un salto. In poche parole il corto tra fasi è praticamente "esplosivo"
  Quote
Se la muscolatura si paralizza si rimane attaccati se la muscolatura al contrario si contrae l'arto viene a staccarsi dalla parte in tensione e quindi si dice che si viene respinti, questa differenza di comportamento degli arti dipende dalla corrente circolante nei muscoli al momento del contatto con le parti in tensione, maggiore è la corrente e maggiore è l'effetto repulsione.

Ad esempio toccando la 110V (esperienza personale) gli arti rimangono paralizzati mentre toccando la 380V (sempre esperienza personale) gli arti si contraggono e ci si stacca dalla parte in tensione.

Io penso e spero che queste esperienze siano numericamente molto limitate.

Il fatto però che siano numericamente limitate, significa che non ci si può costruire sopra un modello.

Per il discorso chiave, per esempio, si sono analizzati dati quali sezione e peso della chiave, area di contatto con le sbarre, distanza tra le sbarre, modo in cui la chiave era posizionata sulle sbarre, taratura e curva di intervento delle protezioni, corrente di cc dell'impianto? O vogliamo fare affermazioni basandoci unicamente sulla tensione ed assumerle poi come dogmi?

Anche sul discorso contrazione e paralisi dei muscoli secondo me c'è parecchio da dire. Se si contraggono i muscoli di una mano mentre questa stringe un conduttore in tensione, direi che non lo molli più. Se ti si paralizza un dito perché col polpastrello stavi sfiorando una parte in tensione, solo con enorme forza di volontà e una dose sconsiderata di masochismo riusciresti a rimanere fermo, senza staccarti dalla parte in tensione.

Inoltre, nella mia esperienza personale mi è capitato abbastanza spesso di entrare in contatto con conduttori con 110Vac, e non sono mai rimasto paralizzato. Ho sempre avvertito un fastidioso pizzicorino che però non mi ha mai impedito di fare movimenti volontari. La cosa più istintiva è comunque quella di ritrarre la mano. I contatti sono sempre avvenuti con mani asciutte e con superfici di contatto piccole. Una sola volta sono entrato in contatto con due fasi a 380Vac. Per mia fortuna ho toccato entrambe le fasi con lo stesso dito, e la naturale contrazione mi ha fatto ritrarre la mano. Unico danno, due lievi ustioni sul polpastrello del dito in questione.

Insomma, altri casi, altri risultati.

Le variabili in gioco sono troppe per poter dire con esattezza cosa succede se si prende una scossa a 110, 230 o 400Vac.

Una cosa però è sicura: a parità di tutte le altre condizioni il 230 è più pericoloso del 110 e il 400 è più pericoloso del 230.

Lasciate perdere tutte le storie di "attira" e "respinge": sono solo balle!

Benny Pascucci
Inserita:
  Quote
Le variabili in gioco sono troppe per poter dire con esattezza cosa succede se si prende una scossa a 110, 230 o 400Vac.

Una cosa però è sicura: a parità di tutte le altre condizioni il 230 è più pericoloso del 110 e il 400 è più pericoloso del 230.

Lasciate perdere tutte le storie di "attira" e "respinge": sono solo balle!

Quoto l'intero post e, in particolare quest'ultima affermazione.....al quadrato :lol:

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