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PLC Forum


Messa A Terra - parliamone


daniel8100

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ciao a tutti , ho letto piu' post e sinceramente ho le idee ancora piu' confuse .... partiamo da principio faccio l'elettricista ( sono giovane ) e quindi cerco nel meglio di documentarmi sempre e aggiornarmi , e ora mi sto' puntando sugli impianti di terra , infatti ho appena acquistato un misuratore della resistenza di terra ( queste le specifiche tecniche dello strumento

Range Range Max Resolution Basic Accuracy

Earth Resistance 10 Ohms 20 Ohms 0.01 Ohms +/- 3% rdg

Earth Resistance 100 Ohms 200 Ohms 0.1 Ohms +/- 3% rdg

Earth Resistance 1000 Ohms 2000 Ohms 1 Ohm +/-3% rdg

Voltage AC 750V 750V 1V +/-1.2% rdg

Voltage DC 1000V 200 KOhms 1V +/-.8% rdg

Resistance 200 KOhms 200 KOhms 0.1 KOhm +/-1.0% rdg

Operation Temperature 0-40 degree C

Storage Temperature -10-60 degree C

all'interno c sono dei picchetti e lo strumento ha 3 scale in ohm ,venendo al dunque una volta realizzato l'impianto elettrico completo + impianto di terra con tutti i p.p e p.l collegati tra loro x finire infine al dispersore di terra , cosa devo effettivamente fare con questo strumento x vedere e capire che sono entro i valori giusti x stare tranquillo e fare dichiarazione di conformita' ?

Modificato: da daniel8100
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Pierluigi Borga

Ciao scusami ma cosa intendi con

tutti i p.p e p.l collegati tra loro

Comunque sembra dalla dotazione che questo sia un misuratore di terra basato sul metodo voltamperometrico, infatti ha 2 sonde (picchetti che vanno posati alla massima distanza dei cavetti in dotazione se possibile) poi il terzo cavetto va collegato al tuo dispersore o insieme di dispersori, assolutamente ad impianto scollegato.

Al multimetro non interessa un bel nulla se l'impianto elettrico c'è o meno, lui ti da un idea abbastanza precisa della resistenza dell'impianto disperdente in base alla corrente in dispersione generata dallo strumento stesso.

Il valore della Rt deve essere coordinato ai dispositivi di protezione installati, pensa che con un differenziale con Idn 30mA potresti avere una Rt di 1666 ohm, ma sinceramente preferisco avere un ottima resistenza di terra, e qui si apre una parentesi infinita.

C'è poi da considerare la tensione massima di contatto ammissibile diversa per ambienti ordinari di 50 Vac e straordinari di 25Vac

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infatti era questo il mio dubbio ,quindi il mio calcolo dovrei farlo x (=per) ambienti civili o industriali dove idn e' pari a 0.03 ma dovrei poi dividere (=per) 50 v, che poi sarebbe una rt pari 166 ohm , ma se x (=per) caso dovrei scendere come valore ohmico sarebbe un bene o un male ?

quindi ricapitolando dovrei mettere i 2 picchetti in dotazione alla max distanza dei cavetti , e il terzo al dispersore .... ma i due picchetti quanto devono essere distanti dal dispersore\i ?

come dovrei collegare esattamente i 2 morsetti dei picchetti in dotazione, e dove quello x (=per) il dispersore?

x (=per) quanto riguarda i range ohmici dovrei usarli x (=per) gradi ,man mano che scende il valore uso il valore piu' basso di ohm , come si fa' x (=per) il tester diciamo ,che se devo misurare una batteria con volt 12 , uso la scala dei 20 v giusto ?

Modificato: da Livio Migliaresi
regolamento: j) Divieto d'usare le K al posto di CH o C (perkè, kosa...), nn come non, xche' come perché, x come per...........
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Pierluigi Borga

Non ho parlato di ambienti civili o industriali, bensì ordinari e particolari, leggi con attenzione.

I cavetti sono colorati come gli ingressi del misuratore, poi ci sono sempre le istruzioni.

ambienti civili o industriali dove idn e' pari a 0.03

Non è affatto così, dipende dalle protezioni scelte ed installate.

Da un occhiata alla CEI 64-8

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Adelino Rossi

io ritengo che delle misure così delicate, dovresti farle per le prime volte con persona esperta.

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adelino rossi hai perfettamente ragione , ma purtroppo dalle mie parti ogniuno bada a se' e quello che sa' lo custodisce gelosamente , quindi come detto in precedenza io sono uno che non si ferma mai e vuole imparare sempre , mi aggiorno e tutto , ma su questo ambito purtroppo sembra un'argomento tabu' , domandando a gente del settore sembra vaga o ne sa' meno di me' alla fine, molti infine fanno impianto buttando dispersori senza conoscere poi i valori finali , ecco xche' quindi , x come sono , quando faccio le cose o devo fare determinate cose le devo fare a dovere e non xche' si devono fare .... quindi se c'e' qualcuno di voi che ha pazienza nel darmi un po' di nozioni tecnico pratiche ne' sono grato .

ambienti normali 50 v ( il che vuol dire se abbiamo un mtd con idn 0.03 ) mi basta avere una rt 166,6 ohm

ambienti delicati 25 v ( ---------------------------------- mtd con idn 0.03 ) mi basta avere una rt 83 ohm

qui mi chiedo ed ho gia' chiesto prima , non c'e' uno schema x capire come andrebbe usato esattamente questo strumento ?

quante e di che tipo devono essere le misurazioni su un'impianto di terra per essere ok ?

grazie comunque x l'attenzione .

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Adelino Rossi

capisco perfettamente il tuo pensiero che comunque hai espresso bene. innanzitutto scrivi in modo normale e non con le abbreviazioni tipiche delle chat più o meno giovanili. i computer hanno una comoda tastiera e i testi su plcforum non costano. esprimersi bene con calma e chiarezza espositiva è il miglior modo per entrare in simpatia e avere delle risposte.

come usare lo strumento sta scritto nel manuale di istruzioni.

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Pierluigi Borga

Non è per mancanza di pazienza, ma non credo si possa spiegare bene qui la corretta esecuzione di tali misure.

Infatti non capisco perchè insisti con queste affermazioni:

ambienti normali 50 v ( il che vuol dire se abbiamo un mtd con idn 0.03 ) mi basta avere una rt 166,6 ohm

ambienti delicati 25 v ( ---------------------------------- mtd con idn 0.03 ) mi basta avere una rt 83 ohm

Gli ambienti di installazione non sono classificati per Idn, bensì l'elettricista o progettista o chi per esso a seconda dei casi dovrà preoccuparsi dei dispositivi di protezione da installare nello specifico impianto, non possiamo generalizzare tutto a 30mA, soprattutto in ambito industriale, comunque se parliamo di abitazioni civili con fornitura in TT e magari unico interruttore differenziale generale da 30 mA come spesso succede, sai che teoricamente è sufficiente una Rt di 1666 ohm, ma io scenderei molto ma molto al di sotto, il massimo raggiungibile nella zona di posa.

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generalizzo a 0,03 x non fare 3000 esempi , ovvio che poi la cosa cambia da ambiente a ambiente ....

ma x le preove ?

devo solo testare che l'impianto di terra abbia una rt sotto i 1666 ohm ? dopo questa prova sono a posto ?

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devo solo testare che l'impianto di terra abbia una rt sotto i 1666 ohm ? dopo questa prova sono a posto ?

assolutamente no.

l'argomento e' piuttosto vasto e' trattandosi di sicurezza l'improvvisazione e' da escludere , su questo forum trovi tante discussioni (particolarmente quelle in RIlievo)che possono essere realmente utili pero' resta il fatto che per avere una descrizione organica, genereale etc etc la cosa migliore e' avere una buona formazione teorica, poi i dubbi specifici li abbiamo tutti e anche per questo che i forum sono utili.

Il mio consiglio e' iniziare con uan lettura tipo:

-FONDAMENTI DI SICUREZZA ELETTRICA ed TNE, Aut. V. Carrescia

ciao

Modificato: da cris76
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non si capisce come mai: L'IMPIANTO DI TERRA , ELEMENTO ASSOLUTO NELLA SICUREZZA DEGLI IPIANTI, deva essere accettato come buono anche se

funzionante ai limiti inferiori ammessi.

quindi come giustamente gia' detto devi arrivare ( nei limiti delle possibilita' economiche ovviamente) ad avere una RT il piu' bassav possibile, meglio sia inferiore a 10hom , in modo da poter essere usata ( eventualmente ) per la protezione dalle scariche atmosferiche senza lavori ulteriori.

RICORDATI che i differenziali a volte ( troppe se non vengono allenati periodicamente ) diventano le belle addormentate nel bosco.

con RT elevata vanno avanti tranquilli nel sonno ( con le conseguenze del caso ), con RT bassa vengono generalmente svegliati e fanno il loro dovere.

quindi segui i consigli.

per quanto riguarda le misure attieniti alle istruzioni dello strumento.

spazi a parte per le sonde non vedo dove possano nascere difficolta' ( almeno nel campo della BT)

ivano65

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Carlo Albinoni

In Italia, purtroppo, non esiste ancora un limite per Rt negli impianti TT.

Quindi, in teoria, con un differenziale da 10 mA.....

Possiamo fare riferimento a quello che si fa in vari paesi europei ove la Rt massima è 100 ohm (ma se fosse 120 o 200, purchè il differenziale sia coordinato, non ne farei un dramma).

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  • 1 month later...

riesumo questo post dato che di prove non ne ho ancora fatte , e volevo essere sicuro di quello che vado a fare . innanzitutto devo stendere i cavi alla massima lunghezza e posare i picchetti in dotazione nel terreno , il terzo cavo lo devo collegare al dispersore di terra vero e propio ma dove al centro dei due picchetti in dotazione ?

e se non raggiungo un valore di terra basso , devo mettere un secondo dispersore collegato insieme al primo e rieffettuare il test ?

esiste uno schema dato che il manuale e' in inglese ?

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  • 2 weeks later...

riesumo questo post dato che di prove non ne ho ancora fatte , e volevo essere sicuro di quello che vado a fare . innanzitutto devo stendere i cavi alla massima lunghezza e posare i picchetti in dotazione nel terreno , il terzo cavo lo devo collegare al dispersore di terra vero e propio ma dove al centro dei due picchetti in dotazione ?

e se non raggiungo un valore di terra basso , devo mettere un secondo dispersore collegato insieme al primo e rieffettuare il test ?

esiste uno schema dato che il manuale e' in inglese ?

non c'e' nessuno che fa' gli impianti di terra e ne' verifica la rt con strumento e mi sappia dare delle dritte ?

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inanzitutto: che impianti di terra fai?

civili , industriali MT, BT?

per ognuno la problematica cambia.

iniziamo dal piu' semplice: impianto civile , sistema TT, protetto dal differenziale da 30ma.

come gia' detto secondo la legge la RT potrebbe essere elevata.

in pratica piu' bassa e' meglio e' , se possibile di qualche hom.

lo strumento ha tre cavi di collegamento:

1) impianto da misurare

2) sonda di tensione

3) sonda di corrente.

per fare in modo che non si influenzino a vicenda devi mettere i picchetti di misura ( sonde) ognuno ad una distanza pari a 5 volte la diagonale dell'impianto in esame.

se il dispersore e' costituito da un picchetto da 2 metri devi porre la prima sonda a 10 metri e la secondsa a 20 metri dall'impianto .

se la RT non soddisfa i requisiti richiesti dovrai aggiungere altri dispersori in parallelo A DISTAZA OPPORTUNA (5 volte la lunghezza dei paletti) altrimenti non otterrai un parallelo perfetto ma una via di mezzo.

ivano65

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grazie ivano della risposta , comunque io faccio civile , nel mio strumento ( quello in foto ) non riesco a identificare quali sono i poli ai quali devo collegare i picchetti in dotazione , e il terzo polo al quale devo collegare il " dispersore di terra " , poi scusa hai detto parallelo , ma i dispersori vanno collegati in serie tra di loro .... :blink:

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Benny Pascucci
poi scusa hai detto parallelo , ma i dispersori vanno collegati in serie tra di loro .... :blink:
No, no....ha detto bene Ivano, i dispersori vanno collegati in parallelo tra loro....non riesco a immaginarmi come si possa collegarli in serie..... :rolleyes:

nel mio strumento ( quello in foto ) non riesco a identificare quali sono i poli ai quali devo collegare i picchetti in dotazione , e il terzo polo al quale devo collegare il " dispersore di terra "
Posta la pagine del manuale scannerizzata dove c'è scritto come effettuare la misura, senza il manuale è difficile aiutarti... :unsure: Modificato: da Benny Pascucci
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scusate ma non capisco come dei dispersori possano essere collegati in parallelo ( ammenoche intediate che i dispersori si collegano sulla treccia di rame passante ) , io invece la intendo in questa maniera collettore di terra , treccia di rame al dispersore , se il valore non e' buono , collego la treccia di rame al primo dispersore e proseguo collegando il secondo e via dicendo , non e' corretto cosi ?

altra domanda , nel caso in qui dovrei misurare la rt di un dispersore gia' esistente , e che in questo caso non c'e' la possibilita' di piantare i picchetti in dotazione , ma ho solo la possibilita' di pinzare il dispersore di terra , come posso misurare correttamente ?

e nel caso in cui non c'e' possibilita' alcuna di poter installare un dispersore, e' possibile scalpellare un pilastro arrivando ai ferri che c sono dentro per derivarsi un cavo di terra e portarselo al collettore di terra ? e per misurare la rt del ferro del pilastro ?

Modificato: da daniel8100
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  • 2 weeks later...
non capisco come dei dispersori possano essere collegati in parallelo

puoi collegarli come ti pare, fai il parallelo in cassetta ed esci con tanti conduttori quanti sono i dispersori, metti una corda nuda da un dispersore all'altro....

non c'e' la possibilita' di piantare i picchetti in dotazione ,

In che senso, non hai un pezzetto di terreno libero nelle vicinanze......un'aiuola, uno scavo aperto, un'orto, un giardino.........un vaso di fiori :lol:

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allora , mettiamo per ipotesi ( che poi credo piu' che ipotesi sia una prova che puo' capitare spesso ) , in un'abitazione con impianto elettrico e tutti gli annessi e connessi , c'e' il dispersore di terra conficcato nella terra ma dentro il suo pozzetto in pvc , ed intorno e' tutto cementato o peggio ancora tutto pavimentato , come posso fare la prova della rt su quel dispersore dato che avrei le altre due sonde libere ( sullo strumento ) , e quindi come si fa' ?

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