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Rifasare L'impianto Di Casa - ... ne vale la pena ???


Lancillotto.

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Si parla tanto di risparmio energetico eppure non ho ancora visto nessun sistema per rifasare l'impianto di casa, forse non ne vale la pena?

Eppure con tutti gli elettrodomestici che utilizziamo di spazio per agire dovrebbe essercene, insomma molti sono i carichi induttivi che potrebbero essere proficuamente rifasati.

Io non ne so nulla, si puo' fare, ne vale la pena e come si fa??

Ps avevo letto prima di postare un vechio 3ad del 2006 a cui si faceva cenno, le condizioni sono le medesime di 3 anni fa o e' cambiato qualcosa?

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x lancillotto.

enel ( e gli altri) non fanno pagare l'energiareattiva sotto i 15 KW di fornitura.

rifasare un impianto di casa non ha senso in quanto l'energia reattiva e' una piccola parte.

quindi col rifasamento non ci sarebbe nessun beneficio per nessuno.

ivano65

Modificato: da ivano65
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quindi col rifasamento non ci sarebbe nessun beneficio per nessuno.
Non sarei così drastico... :rolleyes: , se tutti gli utenti domestici provvedessero a rifasare, l'ente erogatore potrebbe utilizzare in cabina un trasformatore di una taglia inferiore, oppure con la stessa taglia riuscirebbe a servire più utenti.

Ma concordo col fatto che non è richiesto dall'ente erogatore e non serve se lo fa il singolo utente...

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n cosa consisste la rifasatura?

che benefici dovrebbe apportare?

Nel caso di corente alternata bisogna considerare il cosenphi o fattore di potenza. Se il carico è una resistenza pura tensione e corrente sono in fase ed il cosenphi è 1. Se il carico è puramente induttivo si avrà uno sfasamento tra i due vettori, tensione e corrente, di 90ocon corrente in ritardo rispetto alla tensione; se il carico è puramente capacitivo si avrà uno sfasamento tra i due vettori di 90o con corrente in anticipo rispetto alla tensione; in entrambi i casi il cosenphi è 0.

La potenza reale assorbita è P = V*I*cosenphi, ovviamente se cosenphi = 0 anche la potenza reale assorbita è 0. Mentre comunque la potenza apparente è >0.

Nella realtà i carichi non sono mai ne completamente resistivi, ne completamente reattivi. Si ha una prevalenza dell'una o dell'altra componente.

Il resitore di un forno elettrico è quasi puramente resistivo, la componente di induttanza parassita è molto piccola, il suo cosenphi è circa 0.99995.

Il motore elettrico della lavatrice ha una notevole e predominante componente induttiva, il suo cosenphi è all'incirca 0.7.

Le utenze domestiche sono prevalentemente di tipo quasi puramente resistivo. Il cosenphi medio di un'utenza media è più vicino a 0.9 che a 0.85.

Nelle utenze industriali, invece, le utenze hanno forti componenti reattive, quindi se non rifasate, il cosenphi potrebbe scendere anche a valori <0.7.

Questo fato disturba molto il fornitore di energia che, per proteggersi, impone un cosenphi minimo che, se ricordo bene, è 0.85 (ma potrei sbagliarmi); se si scende al di sotto di questo valore si pagano multe salatissime.

Toccati nel portafoglio gli utenti corrono ai ripari rifasando la loro utenza. Come? Essendo i carichi reattivi prevalentemente motori e altri dispositivi induttivi, si usano batterie di condensatori per sfasare in modo inverso. Così la somma vettoriale delle correnti reattive tende ad avere sfasamento nullo o, meglio, leggermente ritartadato.

I sistemi di rifasamento ben fatti misurano lo sfasamento in tempo reale inserendo e disinserendo capacità secondo necessità. Si possono usare anche motori sincroni che hanno, tra l'altro, anche la capacità di rifasare.

Questi, per sommi capi, sono le cause ed i rimendi dello sfasamento tra il vetore corrente ed il vettore tensione. Ovviamente con corrente continua non si ha sfasamento.

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Non sarei così drastico...

neppure io lo sarei, il fattore economico non è il solo motivo per cui rifasare un impianto... :)

Bellino il cappellino... :lol:

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una cosa che non ho detto.

rifasare un impianto residenziale di piccola potenza avrebbe una certa complicanza in quanto non si puo' calcolare esattamente un rifasamento di tipo fisso ( rischio di rifasare in eccesso ), un tipo automatico avrebbe costi ulteriori di una certa consistenza .

ivano65

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un tipo automatico avrebbe costi ulteriori di una certa consistenza .

Tanto per restare in tema, visto che siamo in una casa..

il rifasamento facciamolo fare direttamente alla centrale domotica cosi si risparmiano dei bei soldi!!... :lol:

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Il mio pensiero è in sintonia con quello di Ivano, disquisire matematicamente sul "è conveniente o no", vince la convenienza, (per cui ha ragione Benny) ma poi subentrano complicanze di ordine pratico, che avvalorano il principio per cui "quando il dolore supera il piacere" meglio lasciare l'uno e l'altro dove stanno.

Certo, Aleandro propone un rifasamento centralizzato in versione "lilliput" rispetto a quello che si monta nelle industrie.

Allora, a parte che per le case future, ohi...forse si domotizzeranno tutte..? (forse) e quindi in fase di progetto, se lo si mette già in conto, la cosa risulterà più praticabile; ma per le case (chiamiamole così) ordinarie (o vecchie) ?

Diventa una roba da aggiungere, eppoi anche per le case Domotizzate, non saranno rose e fiori, i condensatori di rifasamento coinvolgono un ramo della manutenzione industriale di cui ho una "vaga" praticaccia, ovvero si guastano ed anche rocambolescamente a volte, per cui poi sono da sostituire, e.....costano ! Certo un ambiente industriale è prodigo di fenomeni che accorciano la vita dei condensatori rispetto al civile, basta pensare agli azionamenti per motori elettrici, ma anche le inserzioni e disinserzioni brutali, senza riguardo al passaggio per lo zero della sinusoide, non fanno affatto bene alle batterie di rifasamento, (quindi servirebbe un metodo soft-start) il tutto sarà "più in piccolo" per una casa rispetto ad una fabbrica, ma ci sarà comunque. (condensatori, gioie e dolori)

Poi io non sostituisco solo i condensatori nei sistemi di rifasamento, cambio ogni tanto anche qualche teleruttore di inserzione, ed anche (più di rado) qualche centralina.

Per cui, si dovranno aggiungere costi di manutenzione a quelli già presenti in una casa e che già non sono pochi; ed inoltre: se all'ENEL venisse la bella idea poi di (anche) multarci se scappiamo fuori col cos-fi perchè ci si è guastata la centralina di rifasamento, o ci si sono sfondati un paio di condensatori ?

Alleluia, NO, NO, NO, non mettiamo per carità, pulci nell'orecchio di qualche Genialoide dell' ENEL, che col pretesto del risparmio energetico (peraltro LODEVOLISSIMO) ci propinerebbe un altro fardello vessatorio, (un po' come è successo con le marmitte catalittiche) di cui non credo si senta la mancanza.

Saluti e Buone Feste

ASMO

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Ti riferisci alla gestione carichi

Mi riferisco al fatto che nel fare un controllo del rifasamento per abitazioni si potrebbe omettere

la centralina (componente costoso..!) ci servirebbe un cosfimetro (magari di tipo domotico... nel senso facilmente installabile e economico <_< )

e visto che un abitazione di base va da 3 a 4,5 KW contattori e condensatori non sarebbero questa grande spesa... :lol:

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Oltre ai problemi evidenziati da ASMO, che condivido pienamente anche perchè qualche piccolo impianto di rafasamento industriale l'ho pur visto (e anche fatto), c'è il problema di fondo: come sono i carichi domestici?

Aleandro quali potrebbe essere i valori di sosenphi di un'utenza domestica?

I carichi che possono dare un eventuale sfasamento, in ritardo, significativo non sono molti: lavatrice (quando non riscalda), frigorifero, lavastoviglie ed, eventualmente, il condizionatore. Gli alimentatori degli apparati elettronici, avendo come primo componente una capacità o un misto di LC, non danno significativi contributi, anzi tendono a rifasare.

Nel caso pessimo, per pochi minuti, che cosenphi potrebbo avere? 0.8 - 0.7? Ma è già un valore pessimistico.

I maggiori carichi domestici son di tipo quasi resitivo: resistori di riscaldamento per forno, lavatrice, lavastoviglie, eventuale scaldabagno ed eventuale macchina del caffè.

Va bene l'idea del risparmio energetico, però cerchiamo di evitare l'integralismo assurdo. Basta spegnere il ricevitore del telecomando del televisore e si è già risparmiato molto di più di un sofisticato sistema di rifasamento che, tra l'altro, un po' di enrgia la consuma anche :)

Modificato: da Livio Orsini
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Ma invece di provvedere ad un rifasamento necessariamente automatico visto l'utilizzo estemporaneo delle utenze induttive in una normale abitazione, non e magari piu' utile provvedere una rifasatura personalizzata dei soli elettrodomestici induttivi, o almeno dei pricipali ?

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contattori e condensatori non sarebbero questa grande spesa

NO di certo, ma prima non c'erano, e dopo ci sono, e come diceva Livio, a che pro dopotutto ?

Il fatto della spesa poi, non è come quella del lumino del cimitero, che lo paghi una cifra e per (mi sembra) 99 anni sei a posto, e se si guasta te lo cambiano, e l'energia per alimentarlo è già pagata; qui come evidenziavo nel mio precedente post, iniziano altre beghe, non è che lo installi e te lo dimentichi, lo installi e dopo sono c...Tuoi / Nostri... :lol:

Quindi.....RIFASAMENTO DOMESTICO ? NO GRAZIE :)!!!

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Nel caso pessimo, per pochi minuti, che cosenphi potrebbo avere? 0.8 - 0.7? Ma è già un valore pessimistico.

Adesso, non saprei mi riprometto nel futuro di fare alcune misure su più abitazioni, secondo me in questi casi più che teoria

c'è bisogno di riscontri effettivi... può darsi che non serva a niente come che sia utile... :)

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econdo me in questi casi più che teoria c'è bisogno di riscontri effettivi...

Apunto! Io le misure le ho fatte! In casa, qualche anno fa avendo a disposizione un buon strumento, ho registrato 0.85 minimo e oltre 0.9 medio.

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Ma invece di provvedere ad un rifasamento necessariamente automatico visto l'utilizzo estemporaneo delle utenze induttive in una normale abitazione, non e magari piu' utile provvedere una rifasatura personalizzata dei soli elettrodomestici induttivi, o almeno dei pricipali ?

Ho sempre saputo (creduto) che i costruttori fossero tenuti ad immettere sul mercato elettrodomestici con un cosfi minimo di un valore (0.85 o 0.9). Non è così? Ad esempio i neon alimentati da reattore hanno sempre abbinato un condensatore di rifasamento...

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Ho sempre saputo (creduto) che i costruttori.....

Per gli elettrodomestici di nuova generazione ci sono delle direttive che impongono limiti precisi per ECM, armoniche e fattore di potenza, altre che per i consumi.

Questo è un altro dei motivi per cui il rifasamento domestico è, a mio avviso, oltre che inutile anche dannoso.

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Apunto! Io le misure le ho fatte! In casa, qualche anno fa avendo a disposizione un buon strumento, ho registrato 0.85 minimo e oltre 0.9 medio.

Ed allora a questo punto, mi sa tanto che stiamo pettinando le bambole.

Buon Natale

ASMO

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