Differenza Tra Carico Resistivo E Carico Induttivo

[pazzo_santu]

Salve a tutti, sono luca.

Mi scuso in anticipo se ho aperto un nuovo post, ma non sono riuscito a trovarne uno che tratti dell'argomento.

Mi stavo chiedendo che differenze ci sono tra un carico resistivo e un carico induttivo. Nel senso che se io collego ad un alternatore delle lampade alogene... per esempio 3000 Watt (7 lampade da 400 Watt e 1 da 200 Watt, non so se questo dato vi può servire) oppure collego un motore asincrono trifase di 3 kW, la corrente assorbita dall'alternatore è sempre la stessa??? o se cambia... potete gentilmente spiegarmi il perchè???

Grazie!

[Benny Pascucci]

la corrente assorbita dall'alternatore è sempre la stessa???

Ovviamente no... e poi un alternatore non assorbe, ma eroga.....

o se cambia... potete gentilmente spiegarmi il perchè???

Eccoti servito....

Nel caso del carico resistivo, la potenza totale attiva assorbita P=3000 W, il cosfi=1, pertanto Q=0 e la potenza apparente coincide con la potenza attiva, ossia S=P=3000 VA da cui ipotizzando che le lampade siano collegate a stella, si ottiene I=S/rad(3)*V=3000/1,73*400=4,34 A

Nel caso d un motore asincrono trifase di potenza P=3000 W (ipotizzando che il motore sia a quattro poli p=4) si ha dalle tabelle un rendimento eta=0,83 e un cosfi=0,83, ne consegue che il motore assorbe dall'alternatore una potenza attiva:

Pa=P/eta=3000/0,83=3614W, e il cosfi=0,83

nel contempo l'alternatore deve erogare una potenza reattiva induttiva:

Q= Pa*tanfi=Pa*tan(arcos0,83)=3614*0,672=2429 var

Pertanto la potenza apparente erogata dall'alternatore vale:

S=rad(Pa^2+Q^2)=rad(3614^2+2429^2)=4354 VA

da cui I=S/rad(3)*V=4354/1,73*400=6,29 A

Facile, no....

Modificato: 20 aprile 2010 da Benny Pascucci